"Schubert a Milano" tra il Teatro alla Scala e il Teatro dell'Arte


Schubert a Milano

Musica, danza, teatro: i Lieder di Schubert
aprono la programmazione 2019

Il 14 gennaio il grande baritono Christian Gerhaher presenta alla Scala il ciclo Winterreise, spunto per la creazione del nuovo balletto di Angelin Preljocaj commissionato dal Corpo di Ballo scaligero in scena dal 24 gennaio (anteprima il 23 per Fondazione Rava). E dal 1 al 3 febbraio il Teatro dell’Arte presenta Schwanengesang di Romeo Castellucci.


Un grande baritono, un grande coreografo, un grande regista. Milano celebra il genio di Franz Schubert con tre grandi occasioni tra musica, danza e teatro, e il Teatro alla Scala dialoga con il Teatro dell’Arte attraverso produzioni che si annunciano imperdibili. 

Si comincia alla Scala il 14 gennaio con il concerto inaugurale della Stagione dei Recital di canto. Christian Gerhaher interpreta Winterreise, ciclo di 24 Lieder per voce e pianoforte su testi di Wilhelm Müller composto da Franz Schubert nel 1828, all’età di 31 anni e già prossimo alla morte, che l’avrebbe colto prima della fine dell’anno.

Gerhaher, che eseguirà il ciclo insieme al pianista Gerhold Huber con cui collabora e incide regolarmente, è considerato tra i massimi interpreti di questo repertorio, che ha approfondito anche studiando con Dietrich Fischer-Dieskau.

L’estremo viaggio del viandante solitario, metafora del percorso del giovane compositore condannato dalla malattia, costituisce uno dei vertici dell’arte romantica ed è stato all’origine nel corso dei decenni di innumerevoli versioni e adattamenti.

Ricordiamo tra l’altro la versione per piccola orchestra di Hans Zender del 1993 Schuberts Winterreise - eine komponierte Interpretation, il libro del tenore Ian Bostridge Il viaggio d’inverno pubblicato in Italia dal Saggiatore, la versione video firmata da David Alden e interpretata dallo stesso Bostridge con Julius Drake al pianoforte nel 2001, fino a Savage Winter di Douglas J. Cuomo presentato al BAM di New York lo scorso novembre, o a progetti extramusicali tra i quali una recente mostra fotografica di Roberto Masotti.

Anche in campo coreografico il capolavoro di Schubert ha ispirato molteplici letture: la versione di Zender è alla base della Winterreise di John Neumeier con scene e costumi di Yannis Kokkos, che dal 2001 è parte del repertorio dell’Hamburg Ballett, come anche della recentissima versione firmata da Christian Spuck e presentata nell’ottobre 2018 dal Ballett Zürich con le scene di Rufus Didvizius.

All’originale per canto e pianoforte si rifà invece Angelin Preljocaj per la sua Winterreise, commissionata dal Teatro alla Scala in prima assoluta al Piermarini dal 24 gennaio (anteprima a favore di Fondazione Rava il 23, repliche fino al 9 marzo) con la voce del basso-baritono Thomas Tatzl, recentemente ascoltato in parti come Papageno e Harlequin alla Wiener e Bayerische Staatsoper, e James Vaughan al pianoforte.

Dopo aver concesso proprio alla Compagnia scaligera il debutto nazionale di tre dei suoi più acclamati lavori, (Annonciation, Le Parc e La Stravaganza) Angelin Preljocaj ora finalmente le dedica una creazione.

“Effettivamente è molto raro che io faccia creazioni per una compagnia che non sia il Ballet Preljocaj - commenta il coreografo - È successo finora solo con l’Opéra di Parigi e il New York City Ballet. Penso che i progetti su musica da camera per la loro struttura creino una sorta di intimità fra i vari elementi protagonisti dello spettacolo, che sono tre: musicisti, danzatori e pubblico, un triangolo magico che si crea in queste occasioni più che con una grande orchestra. E questo è uno dei motivi per cui ho scelto Winterreise: i 24 Lieder di Schubert racchiudono qualcosa di intimo e delicato e uno dei miei obbiettivi è trovare assieme a musicisti, danzatori e pubblico una complicità e una condivisione di questa atmosfera”.

Angelin Preljocaj, artista eclettico e sensibile, torna a collaborare con il Corpo di Ballo scaligero dopo diversi anni con una nuova creazione, in prima assoluta, per la nuova tappa del fortunato e stimolante ciclo di balletti su musica da camera.

Gli artisti scaligeri si immergeranno nell’atmosfera musicale ed emotiva dei 24 Lieder di Schubert e si faranno veicolo delle emozioni scaturite da quel magico fondersi di parole e musica, pianoforte, nell’interpretazione di James Vaughan e voce, del basso baritono Thomas Tatzl, al suo debutto alla Scala.

Angelin Preljocaj incontrerà il pubblico all’Institut Français de Milan, presso il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 63, alle ore 19 di giovedì 10 gennaio. A seguire è prevista la proiezione di Les pièces de New York: Spectral Evidence / La Stravaganza. A moderare l’incontro sarà Aurora Marsotto.

Marinella Guatterini presenterà la nuova creazione nel Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala alle ore 18 di martedì 22 gennaio nell’incontro “Danzatore sono arrivato e danzatore parto” per il ciclo “Prima delle Prime Balletto” a cura del Teatro alla Scala con Amici della Scala. 

L’1, 2 e 3 febbraio il Teatro dell’Arte presenta Schwanengesang D744 di Romeo Castellucci coprodotto dal Festival di Avignone e dal teatro d’opera La Monnaie/De Munt di Bruxelles e ispirato all’omonima raccolta di 14 Lieder composti da Schubert nello stesso anno 1828 in cui vide la luce Winterreise su testi di H. Ludwig Rellstab, Heinrich Heine e Johann Gabriel Seidl e pubblicata postuma.

Nel corso degli anni Castellucci ha affiancato alla sua attività teatrale un impegno sempre più frequente come regista d’opera (da citare almeno la memorabile apertura della Stagione 2015/2016 dell’Opéra di Parigi con Moses und Aron, il debutto al Festival di Salisburgo la scorsa estate con un’applauditissima Salome che sarà ripresa nel 2019 e la sconvolgente e discussa Zauberflöte presentata alla Monnaie) approfondendo sempre di più il rapporto tra musica e palcoscenico. A interpretare Schwanengesang nello spettacolo sarà il soprano svedese Kerstin Avemo insieme al pianista Alain Franco.

“Mentre sono seduto nel buio della caverna inattuale del cavo di un teatro – scrive il regista – ad ascoltare della musica schubertiana, nasce una domanda: come fa questa donna che canta ad aver vissuto ciò che io non ho mai vissuto? Eppure – sì – sono certo di averlo fatto, un tempo. Come fa a conoscere la mia intimità più a fondo di me stesso?”.

Il Teatro alla Scala e il Teatro dell’Arte hanno concluso un accordo schubertiano che permetterà agli spettatori di Winterreise di ottenere il biglietto per Schwanengesang con uno sconto del 30% sul prezzo intero, presentando il biglietto direttamente in cassa al Teatro dell’Arte. Agli spettatori del Teatro dell’Arte la Scala applicherà la tariffa ScalAperta ridotta al 50% su tutte le date dello spettacolo su presentazione del biglietto di Schwanengesang. 




Winterreise le prove in sala - ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala





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