Eko Dance International Project danza MESSIAHAENDEL creato da Paolo Mohovich
Teatro Secci di Terni
venerdì 1° e sabato 2 febbraio
Eko Dance International Project
MESSIAHAENDEL
coreografie di Paolo Mohovich
Affascinato
dal potente oratorio barocco Messiah di Georg Friedrich
Haendel, il coreografo Paolo Mohovich ha creato MESSIAHAENDEL
con i giovani ballerini della compagnia Eko Dance
International Project diretta da Pompea Santoro.
Lo
spettacolo, previsto al Teatro Secci di Terni, venerdì 1° e sabato
2 febbraio, trae ispirazione dalla ricerca fatta sull’opera di
Haendel che si è sviluppata su più fronti: da quello musicale,
legato essenzialmente alla partitura e alle sue atmosfere cangianti,
a quello architettonico scultoreo e pittorico legato all'arte
rinascimentale e barocca con i suoi volumi, il vigore plastico, il
gusto dominante per gli effetti prospettici, i chiaro scuri
fortemente accentuati e a quello spirituale presente nei versetti
biblici selezionati da Charles Jennes.
Il gesto e
la forma, in questo eccezionale ambiente sonoro, sono il mezzo
espressivo attraverso il quale i diciotto danzatori di Eko Dance
International Project descrivono, in una scena scarna, le dinamiche
prodotte da queste fonti di ispirazione.
L'oratorio Messiah è
incentrato sulla figura di Gesù Cristo, trait d’union tra l’umano
e il divino, simbolo della ricerca della spiritualità e della
necessità per l’uomo di raggiungere la perfezione dell’armonia,
ricerca che nel tempo ha influenzato lo spirito di molti artisti. La
creazione artistica nasceva infatti in risposta a un urgenza
spirituale e all’assillo conoscitivo alimentato dalle nuove
scoperte scientifiche che fornivano una nuova visione del cosmo:
dilatazione e deformazione dello spazio e nuova iconografía
dell’universo.
Nella
creazione di questa coreografia, Paolo Mohovich ha fatto riferimento
all’esigenza spirituale come elemento imponente caratterizzante
tutta la partitura di quest’opera di Haendel.
La coreografia
utilizza alcuni brani dell’oratorio che danno allo spettacolo
atmosfere dinamiche date dal continuo evolversi dei vari quadri, che
evocano senza raccontare e dove il linguaggio del corpo e
l’ispirazione musicale si fondono per coinvolgere ed avvolgere lo
spettatore nei variegati stati d'animo profondamente contrastanti che
lo caratterizzano. Non ci sono narrazioni né descrizioni dei
versetti biblici, ma allusioni simboliche che conducono a
un’atmosfera sospesa tra finito e infinito, tra umano e divino, tra
sogno e realtà.
Si può
prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del
Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali,
dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora
prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’
possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro
Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it
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