LIBERTA' ED EMOZIONI CON L'ASTRA ROMA BALLET (recensione)

“Libertà ed emozioni” con l'Astra Roma Ballet / ARB

Recensione di Michele Olivieri



La composizione letteraria in danza “George Sand ‘uomo’ e libertà”, ha portato in scena un susseguirsi di sensazioni. Uno stato di coscienza, “in dinamismo”, il quale ha veicolato l’attenzione del festante pubblico verso una percettività stimolante sulla figura di Amantine Aurore Lucile Dupin.


Una immagine artistica a tutto campo: visiva, sonora, tattile tra piacere e dolore sull’esistenza umana. Emozioni in cui ogni danzatore, partecipe all’evento, ha saputo raffigurare con una propria singolare caratteristica al fine di affermare profondamente l’essere speciale della scrittrice nel suo spregiudicato anticonformismo.


La coreografia di Sabrina Massignani “muove” la capacità espressiva, rappresentando la fisicità come strumento atto alla sperimentazione della danza per mezzo di un linguaggio neoclassico arricchito da interessanti incursioni contemporanee nell’originalità delle trame e delle sonorità.


L’Astra Roma Ballett di Diana Ferrara (direttrice artistica, light designer e celebre étoile) ha lavorato con l’ideatrice sul concetto di corpo aperto riuscendo a far esprimere “il pensiero e la modernità concettuale” della sapiente scrittrice arricchita dalle toccanti musiche di Respighi, Beethoven, Schumann e dalle immortali note di Chopin a sottolineare la loro passione amorosa.


Un insieme di quadri, che hanno brillato e condotto nella seconda serata del “XXIII Festival Internazionale del Balletto Città di Rapallo” (organizzato da Euroart presso la suggestiva Villa Tigullio) un incalzante messaggio di libertà rispetto all’ambiente sociale che il più delle volte trasmette ostilità verso tutto ciò che è “diverso”.


Un’occasione poetica e un doveroso tributo all’eccelsa letterata per aver posto in risalto il suo “corrente” impegno umano e la costante dignità. Una danza che parte dai sentimenti più reconditi per anelare all’indipendenza sociale, veicolando il pensiero ad una emancipazione collettiva.


Un applauso agli interpreti (Domenico Napolitano, Roberta Fradusco, Giacomo Vitelli, Mattia Vitelli, Flaminia Carmassi ed Isabella Spresian) per la freschezza dello stile, in particolare ai primi ballerini, Odette Marucci ed Aldo Sancricca, plastici ed ardenti nell’intenso passo a due.


Michele Olivieri





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