Iva Zanicchi conquista Santa Chiara a Lodi


Con il progetto “Let’s Dream - È sempre tempo di sognare”

reso possibile grazie alla “Fondazione Amplifon”


Per gli ospiti della RSA Santa Chiara di Lodi e delle altre RSA collegate via streaming dal territorio nazionale è stato un pomeriggio di grandi emozioni, di gioia, di serenità e soprattutto di leggerezza nel tornare ad assaporare attraverso la musica gli anni spensierati della giovinezza.

Troppo sovente diamo per scontato lo scorrere del tempo. Sempre presi da mille faccende quotidiane, non ci accorgiamo dell’inesorabilità con cui passano gli anni. Per poi ritrovarsi a vivere sensazioni difficili di vuoto.

Ma grazie al sogno di una degente della struttura, è stato possibile invitare una tra le voci più belle ed importanti della musica leggera italiana, Iva Zanicchi (unica ad aver vinto tre Festival di Sanremo), la quale ha accettato di buon grado. Nel pomeriggio di martedì 15 aprile 2025 si è esibita nell’affollato salone della casa di riposo situata nel centro storico di Lodi con un vero e proprio concerto, intervallato da racconti, storielle che hanno strappato risate e applausi a scena aperta, momenti di dolcezza dove la grande cantante ha saputo rivolgersi con garbo e disponibilità verso gli anziani presenti, coinvolgendoli nel canto, con domande, segni di affetto, parole di conforto e soprattutto con la sua intramontabile musica.

Tutto ciò si è reso possibile grazie alla Fondazione Amplifon e al suo progetto Let’s Dream - È sempre tempo di sognare. Già in passato Amplifon ha potuto realizzare diciassette desideri degli anziani delle comunità votate alla terza età. Sentimenti di ricerca che si sono concretizzati.

Ad accompagnare Iva Zanicchi in splendida forma, elegantissima in un completo verde smeraldo, sempre pronta alla battuta, bendisposta e comprensiva con tutti, un duo formato di bravissimi musicisti: alle tastiere Sandro Allario e Daniele Ronda alla chitarra nonché voce strumentale, con il supporto tecnologico della figlia dell’Aquila di Ligonchio, Michela Ansoldi.

Tanti i brani presentati, alcuni pescati tra i suoi maggiori successi, come Testarda io (La mia solitudine) di Cristiano Malgioglio e Roberto Carlos (brano utilizzato anche dal grande regista Luchino Visconti nel suo film-capolavoro “Gruppo di famiglia in un interno”), Come ti vorrei versione italiana di Cry to Me di Solomon Burke che rappresentò il primo successo discografico della Zanicchi, Un fiume amaro scritta dal celebre compositore greco Mikis Theodorakis, Romagna mia di Casadei con l’accompagnamento della fisarmonica che a detta della Zanicchi è uno strumento a cui è legata perché porta gioia e vivacità facendo rivivere i bei tempi passati, O’ Sarracino di Renato Carosone, Oh mia bela Madunina in omaggio alla vicina Milano, un medley di musiche latino-americane che a suo tempo la Zanicchi danzò come concorrente con Samuel Peron a “Ballando con le stelle” su Rai1, La riva bianca, la riva nera (scritta da Alberto Testa ed Eros Sciorilli) con cui la diva ha sottolineato quanto il brano sia ancora attuale con le guerre che tutti i giorni viviamo nel mondo, L’Arca di Noè di Sergio Endrigo, Ciao cara come stai? di Cristiano Malgioglio, e la recente Voglio amarti eseguita in gara al Festival di Sanremo 2022. Grande chiusura con il suo cavallo di battaglia Zingara che vinse l’edizione 1969 a Sanremo (scritta da Enrico Riccardi e Luigi Albertelli) cantata in coro con tutte le ospiti e gli ospiti della RSA.

La graffiante voce della Zanicchi è rimasta inalterata (malgrado un forte raffreddore che l’ha accompagnata nella trasferta lodigiana). Artista capace di distinguersi per energia, positività, acuti decisi e un inconfondibile vibrato. La sua estensione e la sua potenza, unite a richiami blues, da sempre sono la cifra di una vocalità cristallina, e di questo ne abbiamo avuta l’ennesima prova a Santa Chiara. Basti ricordare che la Zanicchi è una delle artiste italiane con le maggiori vendite discografiche all’estero, ha trionfato in Spagna e in Argentina, è stata la prima italiana a cantare al “Madison Square Garden” di New York ed è stata protagonista all’Olympia di Parigi... Una carriera ricca di successi che non stancano mai!

Tutto ciò unito alla sua ironia, alla spontaneità, alla simpatia. Come ha sottolineato da buona romagnola “...cerco di essere di continuo me stessa, a casa, al mercato, per strada, al teatro, al cinema, sono sempre la medesima Iva (...) credo che questo aspetto la gente lo apprezzi, alla mia età dico quello che penso, non voglio essere diplomatica per nulla”.

Tanti gli applausi nel finale, mazzi di fiori freschi e una composizione floreale in porcellana che ha colpito per bellezza e per artigianalità la Zanicchi, la quale ha espresso il desiderio di estrapolarne una rosa da portare al suo amato compagno scomparso recentemente dopo una vita trascorsa insieme.

A più riprese la Zanicchi ha sottolineato di aver accettato l’invito per essere vicina agli anziani che malgrado siano curati benissimo, comunque soffrono di nostalgia, di malinconia, di voglia di casa e tutto ciò fa molta tenerezza. Ha lanciato anche un appello ai parenti dal profondo del suo cuore di andare sempre a trovare i propri cari, perché una casa di riposo seppur bella e tenuta bene, porta a momenti di solitudine che vanno sempre e comunque combattuti. Ha sottolineato che il suo sogno è quello di stare bene, e ha aggiunto che malgrado la sua importante età (85 anni) ringrazia Dio che le ha lasciato l’intelletto, la capacità di fantasticare, la voglia di fare progetti. Ha anticipato che quest’autunno uscirà un suo disco nuovo e che quest’estate presenterà un brano sorprendente.

Ha inoltre aggiunto che “la musica a qualsiasi età può tenere compagnia, può alleviare anche qualche piccolo dolore o dispiacere, perché è un grande rimedio... è un’autentica panacea!

E di questo ne siamo certi, visto il grande entusiasmo che ha pervaso Santa Chiara e le RSA collegate (dalle quali alcuni ospiti hanno potuto rivolgere domande in diretta ad Iva Zanicchi). Un ringraziamento doveroso è indirizzato a tutti gli assistenti, ai volontari, al personale medico, ai dirigenti della Casa di Riposo e della Fondazione Amplifon che cercano di rendere più lieve lo scorrere del tempo. Presente al concerto anche l’Assessore al Welfare, alle Politiche familiari e alla conciliazione e coesione sociale, Simonetta Pozzoli, la quale ha rappresentato il Sindaco di Lodi e l’Amministrazione Comunale.

Picasso disse “...ci vuole molto tempo per diventare giovani”, affermazione che calza a pennello con il pomeriggio trascorso a Santa Chiara. Grazie agli organizzatori di questa “scatola dei sogni” il concerto di Iva Zanicchi è stato un trionfo di “gioventù” perché “perdere il passato è come correre dietro al vento”.

-Michele Olivieri-


Fondazione Amplifon nasce all’inizio del 2020, in occasione dei 70 anni del Gruppo Amplifon, leader mondiale nei servizi e nelle soluzioni per la cura dell’udito.

La Fondazione ha l’obiettivo di consentire alle persone di raggiungere il loro pieno potenziale nella vita, con particolare attenzione agli anziani a rischio di marginalizzazione per i quali, in cinque anni di attività, la Fondazione ha realizzato diverse iniziative di inclusione sociale.

La più importante è nata durante la pandemia e nel contesto delle residenze sanitarie assistenziali (RSA) italiane. Si tratta di Ciao!, un progetto che, dall’inizio del 2020, contribuisce al benessere e al coinvolgimento attivo degli anziani, grazie alle migliori tecnologie di video-connessione attualmente disponibili sul mercato e che oggi coinvolge oltre 25.000 persone in più di 250 strutture nel mondo.

Pensato inizialmente come strumento di collegamento tra le RSA e l’esterno durante la pandemia, lo scopo di Ciao! si è progressivamente allargato anche all’intrattenimento, grazie alla creazione di un palinsesto quotidiano di attività curate dalla Fondazione, dai suoi collaboratori e dalle RSA: concerti, lezioni di yoga, viaggi virtuali, arte-terapia, rassegne stampa, racconti, musical e giochi digitali animano le case di riposo proprio grazie ai sistemi di video-presenza.

Let’s Dream - È sempre tempo di sognare è il un progetto, nato nel 2022, per contribuire concretamente al benessere degli anziani residenti nelle residenze sanitarie assistenziali (RSA) Italiane che collaborano con Fondazione Amplifon e aiutarli a fortificare il senso di fiducia e di speranza di una generazione che ha ancora tanta voglia di vivere e tanti sogni nel cassetto.

L’obiettivo del progetto è realizzare i sogni nel cassetto degli ospiti di queste case di riposo, ad esempio, conoscere un personaggio famoso, tornare allo stadio per vedere la propria squadra del cuore, rincontrare un amico con cui si erano persi i contatti.

Negli ultimi tre anni, Fondazione Amplifon ha raccolto alcuni di questi sogni e si è impegnata a realizzarne quanti più possibile, anche grazie al contributo dei volontari del Gruppo Amplifon che partecipano alle iniziative mettendo a disposizione il proprio tempo.

La Fondazione ha organizzato un Concerto di Bobby Solo presso la RSA “Pindaro” a Milano, una giornata speciale alla Baia del Silenzio di Sestri Levante per la signora Angela della RSA “La Provvidenza” di Busto Arsizio (VA), un pranzo di gala con lo chef Roberto Valbuzzi presso la RSA “Il Giardino sul Lago” a Dongo (CO), un appuntamento danzante con i ballerini di Ballando con le Stelle presso la RSA “Villa di Salute” a Brescia, un indimenticabile pomeriggio con l’Inter allo Stadio Meazza per gli ospiti tifosi della RSA “La Pelucca” di Sesto San Giovanni (MI), una giornata al Parco Faunistico Le Cornelle con gli anziani della RSA “San Gaetano” di Caidate (VA), una visita all'Acquario di Genova insieme agli ospiti del “Centro Socio-Sanitario Del Sacro Cuore” di La Spezia, un tour al Museo Ferrari di Maranello con la “Fondazione Pia Casa Sant’Anna e Santa Luigia” di Modena.

Maria Cristina Ferradini, Consigliera Delegata di Fondazione Amplifon: Let’s Dream nasce dall’incontro con gli anziani nelle RSA, dove abbiamo scoperto una generazione che, nonostante il passare degli anni, conserva una straordinaria voglia di vivere e sogni ancora da realizzare. Questa consapevolezza ci ha spinto a dar loro una risposta concreta, trasformando quei sogni in esperienze autentiche. Lo facciamo grazie ai nostri volontari e amici di Amplifon, che portano con sé energia, passione e intelligenza. Dal 2022, abbiamo realizzato 17 sogni: da un pranzo sulla spiaggia di Sestri Levante alla visita all’Acquario di Genova, dal concerto di Bobby Solo alla partita dell’Inter a San Siro. Oggi, grazie alla partecipazione di Iva Zanicchi, abbiamo l'opportunità di creare un altro di questi momenti speciali: un concerto, in diretta streaming per gli anziani della rete di 250 RSA che partecipano alle attività della Fondazione, che non è solo musica ma la narrazione di un’epoca che è la loro e che, siamo certi, arricchirà tutti noi.



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