A Bolzano Danza Radhouane El Medded

Una confessione in gesti su Bach

Al Festival Bolzano Danza ancora una prima nazionale. Il coreografo, interprete e regista tunisino Radhouane El Medded presenta il suo assolo intimo À mon père, une dernière danse et un premier baiser. Lo spettacolo è ospitato al Festival in collaborazione con Francia in Scena, Giovedì 27 luglio h 21 al Teatro Comunale/Studio (biglietti singoli € 22, riduzioni). 

Regista, prima che coreografo, il tunisino Radhouane El Meddeb ha conquistato un posto nel panorama della danza francese grazie ai suoi singolari assoli. Nel suo ultimo À mon père, une dernière danse et un premier baiser (Per mio padre, l’ultima danza e il primo bacio) - creato in stretta relazione con il ceramista tunisino Malek Gnaoui le cui opere si incentrano sul tema del sacrificio - crea un dialogo immaginario con suo padre, scomparso improvvisamente sette anni orsono, senza che Radhouane avesse avuto il tempo di dirgli addio. Sulle Variazioni Goldberg di Bach, utilizzate come traccia non continuativa al racconto intimo, El Meddeb utilizza la potenza evocativa della musica per sostenere, coprire e portare avanti la sua confessione. In piedi, e per lo più di spalle al pubblico, i suoi gesti condensano il pensiero e sembrano trasportare in un’altra dimensione.

“Ho voglia di raccontare a mio padre - scrive El Meddeb nelle note al lavoro - quello che non sono mai riuscito a dirgli, quello che non ho trovato il tempo di raccontare o osato raccontare. La paura, la nostra cultura, il modo in cui vivevamo hanno sempre proibito questo bisogno e, allorquando ho sentito il bisogno di dire, non ho avuto il coraggio né la forza di farlo. Voglio rivelargli adesso come il segreto e il silenzio sono stati pesanti ma anche rivelargli come la danza mi ha permesso di esorcizzare questi fardelli. Ho anche voglia di raccontare a mio padre la rivoluzione, di come i tunisini hanno potuto cacciare definitivamente il mostro, il dittatore. Mi ricordo che mio padre mi diceva sempre che sognava di votare liberamente prima di morire”.

Radhouane El Meddeb. Formatosi all’Institut Supérieur d’Art Dramatique di Tunisi, El Meddeb viene subito additato come autore teatrale tra i più promettenti del suo paese. Nel 2005 crea il suo primo assolo Pour en finir avec MOI. Nel 2006 fonda la Compagnie de SOI e moltiplica le creazioni in Francia: per Montpellier Danse 2006 nasce l’assolo Hûwà, Ce lui; nel 2008 Quelqu’un va danser… per i Rencontres Chorégraphiques Internationales de Seine-Saint-Denis e per il CND la performance Je danse et je vous en donne à bouffer. Nel 2010 il suo primo lavoro di gruppo, Ce que nous sommes, per cinque danzatori. Da gennaio 2011 diviene ‘artista associato’ al Centquatre-Paris dove presenta A l’Etroit. In Libano, al Beirut Center, crea Tunis, le 14 janvier 2011 e l’anno successivo, sempre a Montpellier, interpreta l’assolo Sous leurs pieds, le paradis realizzato a quattro mani con Thomas Lebrun. Nel febbraio 2014 nasce Au temps où les arabes dansaient…, lavoro apprezzato in più occasioni anche in Italia. A mon père, une dernière danse et un premier baiser è la sua ultima creazione.



La Compagnie de Soi_Amonpere_photo_®Agathe Poupeney

La Compagnie de Soi_Amonpere_photo_®Agathe Poupeney

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