In scena un classico del grande repertorio ballettistico, per la stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma

“Il Lago dei Cigni” di Benjamin Pech
Al Circo Massimo torna la grande danza



La stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma prosegue con la danza. Al Circo Massimo il 22 giugno, ore 21, va in scena un grande classico del repertorio ballettistico: Il lago dei cigni su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Dirige l’Orchestra dell’Opera di Roma il Maestro Andriy Yurkevych.

Lo spettacolo va in scena nella lettura coreografica firmata da Benjamin Pech, record di incassi alla prima assoluta del 2018 al Teatro Costanzi e ripresa poi nella stagione 2019/20. Il lavoro di Pech si innesta in un allestimento magico fatto di scene raffinate e preziosi decori dello scenografo Aldo Buti, con le luci di Vinicio Cheli, cui si aggiunge, per il grande spazio del Circo Massimo, la realizzazione e animazione digitale di Ignasi Monreal.

È davvero un piacere, in un momento che ritengo storico per la danza, ritrovare e soprattutto risentire il grande pubblico del Circo Massimo. Non vediamo l’ora! – ha dichiarato la Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora AbbagnatoLa scelta del Lago dei cigni per questa riapertura è coraggiosa: il titolo dei titoli del repertorio classico richiede una compagnia in massima forma. Sono felice di ripartire con questo balletto che oltre agli ospiti, alle nostre étoile, i primi ballerini e i solisti, porta in scena un gran numero di ballerini, giovani e bravi, che non si esibiscono in pubblico da molto tempo. Davvero un titolo importante del cui successo sono sicura. Tra i grandi nomi che riporteremo con questo Lago c’è quello di Maia Makhateli. Ho voluto fortemente che tornasse a Roma per questa occasione. Avrebbe dovuto danzare con noi Il Corsaro ma la produzione è stata brutalmente interrotta dalla pandemia. Era molto delusa ed è un grande onore riaverla qui a Roma come ospite, in uno dei titoli che questa artista ha danzato di più.

All’origine di tutto c’è la musica di Čajkovskij – racconta il coreografo Benjamin Pech del balletto che riporta in scena – La verità su questa favola e su questo balletto ce la dice la musica con i suoi accenti drammatici. È la storia di un’amicizia, quella tra Siegfried e Benno, e di un tradimento”. A partire dalla musica dunque mette a fuoco la sua versione, in gran parte fedele all’originale, da Petipa e Ivanov, ma rielaborata dal punto di vista drammaturgico. Il ruolo del malvagio è affidato a Benno, l’insospettabile amico del Principe. Il Lago di Pech racconta la storia dell’uomo, di Siegfried. “È l’unico esempio di ruolo maschile dominante del balletto classico, – prosegue Pech – il ruolo a mio avviso più intrigante di tutto il repertorio. Il lago dei cigni è la storia di Siegfried, che ho voluto perciò sempre presente in scena.


I danzatori capitolini – le étoiles Alessandra Amato e Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi e Claudio Cocino e il solista Michele Satriano – si alterneranno con prestigiosi ospiti internazionali: la prima ballerina dell’Het Nationale Ballet di Amsterdam Maia Makhateli e il principal dancer del Bol’šoj di Mosca Semyon Chudin.

Nei ruoli principali di Odette/Odile e del Principe Siegfried vedremo rispettivamente: Maia Makhateli e Semyon Chudin il 22 e 25 giugno; Alessandra Amato e Claudio Cocino il 26 giugno e l’1 luglio; Susanna Salvi e Semyon Chudin il 30 giugno; Rebecca Bianchi e Michele Satriano il 2 luglio.

Dopo la prima di martedì 22 giugno, ben cinque repliche: venerdì 25, sabato 26, mercoledì 30 giugno, giovedì 1 e venerdì 2 luglio.

Il cartellone estivo della danza prosegue poi la serata Roberto Bolle and Friends dal 13 al 15 luglio.

Per informazioni: operaroma.it

(Foto: Yasuko Kageyama e Fabrizio Sansoni)


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