Il mito di Zeus rivive al "Premio Internazionale di Archeologia"

Il 22 settembre un evento straordinario dedicato 

al mito di Zeus nella Piazza San Vincenzo di Ugento


Il Comune di Ugento presenta, sabato 22 settembre 2018 - ore 20.30, nella cornice di Piazza San Vincenzo, la V edizione del premio Zeus - internazionale di archeologia, spettacolo composito di danza, musica e teatro, interamente dedicato alla mitologia, con la direzione artistica di Fredy Franzutti, oggi uno dei nomi più rilevanti dello spettacolo italiano.

La cerimonia di premiazione ha la finalità di valorizzare personalità del mondo della cultura con gli intenti di creare le condizioni abilitanti per interpretare il complesso mondo dell’archeologia e dei beni culturali, di sensibilizzare alla tutela e salvaguardia del patrimonio archeologico, storico e culturale, di sollecitare una percezione dinamica e un’elaborazione cognitiva di tipo emotivo e di fidelizzare il pubblico attraverso la creazione di pratiche partecipative come appunto lo spettacolo che presentiamo.

Il premio è riservato alle seguenti sezioni: Premio alla carriera, Premio Giovani laureati in archeologia in Italia e all’estero e Premio per l'Innovazione e tecnologia. 
Saranno assegnate anche due menzioni speciali: Archeoblogger e Gestione Museale. 


Per l'edizione 2018 il premio si dota di un prezioso trofeo appositamente creato da Paolo Davide Pappadà. Creazioni in rame, realizzate totalmente a mano, sono il risultato di una ricerca tecnica inscindibile da quella artistica.

I candidati al premio Zeus - internazionale di Archeologia hanno partecipato ad un bando aperto a giovani laureati in archeologia in Italia e all’estero, a professionisti e imprese, associazioni e altri soggetti del settore aventi personalità giuridica.

Le candidature sono state valutate da un apposito Comitato Scientifico composto dal Sindaco della Città di Ugento, dal Direttore Scientifico del Premio Ludovico Solima – Professore associato di Economia e gestione delle imprese e docente di “Management delle imprese culturali” presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” – e da un rappresentante designato dai seguenti partner affiliati: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto; Museo Archeologico Nazionale di Taranto; Polo Museale della Puglia; Università del Salento, Dipartimento di Beni Culturali; Fondazione Museo Civico di Rovereto; Federculture. 


La serata, che prevede interventi di danza, teatro e musica con il tema comune del mito antico e della cultura classica, è condotta da Loredana Di Cuozo, personaggio della cultura salentina, giornalista, laureata in filosofia e attualmente Dirigente del Liceo Classico e Musicale G. Palmieri di Lecce.

Protagonisti sono i danzatori del Balletto del Sud, compagnia di balletto vero vanto della cultura pugliese con i primi ballerini: Nuria Salado Fustè e Alessandro De Ceglia; i noti attori Carla Guido e Andrea Sirianni; il validi musicisti Emanuele Cacciatore, flautista e Angela Cosi, arpista. E i danzatori hip hop della Viking Crew diretta da Gennaro Cascione.

Il programma della serata mitologica del Balletto del Sud, "oggi l'unica compagnia italiana in grado di presentare con rigore e qualità tecnica un programma così impervio" (Ermanno Romanelli), presenta titoli che sono capisaldi del genere balletto narrativo.

Come il celebre passo a due dedicato alle figure di “Diana e Atteone”, coreografato da Agrippina Vaganova nel 1935 su musiche di Riccardo Drigo, riorchestrate da Cesare Pugni, autentico cavallo di battaglia delle grandi coppie di virtuosi di tutto il mondo.

Segue la ricostruzione di Franzutti della prima coreografia del rarissimo “Amore e Psiche”, su musiche di Ludwig Minkus, brano d'occasione creato da Leonid Lavrovskij, negli anni ‘30, per i solisti dal Teatro Bolscioi di Mosca. 

La serata fa vivere anche gli amori contrastati di Orfeo ed Euridice (su musiche di Gluck) e di Selene e Zeus (su musiche di Debussy) e ancora Ipponoo, nell'atto di imbrigliare Pegaso, la fiera alata; l'assolo di Giunone (tratto dal Giudizio di Paride, scena di danza dell'Adriana Leucovreur di Francesco Cilea), il fauno e Romolo e Remo (su musiche di Vivaldi).

Il quadro dedicato a Marte è interpretato dalla crew Hip Hop diretta da Gennaro Cascione.

L'attore Andrea Sirianni è impegnato nell’interpretazione di testi di Gabriele D'Annunzio, il monologo dell'Aiace, di Sofocle, e l'Ulisse, avvolto dalle fiamme, dal XXVI canto dell'Inferno di Dante.

L'attrce Carla Guido introduce i miti con delle affascinanti letture.


Ingresso libero, per informazioni:

Proloco di Ugento 0833555644 / Balletto del Sud 0832 453556









  

Commenti

Post popolari in questo blog

Fra hip-hop, contemporanea e street dance per la compagnia francese al Teatro Pavarotti-Freni

"Festival du Monaco Dance Forum 2018"

Dalla Scala di Milano la registrazione del 2014 di Raymonda su Rai5