COPPÉLIA / NUOVO BALLETTO CLASSICO

Direzione artistica Cosi-Stefanescu
balletto in tre atti
musica di Léo Delibes

In scena al Teatro Manzoni di Milano, Martedì 11 aprile alle ore 20.45


Il balletto Coppélia si annovera senz’altro tra i capolavori del grande repertorio del balletto classico per gli ingredienti artistici calibrati perfettamente: colorito musicale vivace e romantico, una storia credibile, ambientazione facilmente riconoscibile. Lo spettacolo presentato dalla Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu mantiene la sua versione musicale originale e così la trama. La novità della coreografia sta nello specifico dello stile del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza, inventiva e attualizzazione sia per le parti classiche che nelle danze di carattere, le mazurke e la ciardasc, sia per le pantomime e i costumi. Presentato di recente coi nuovi interpreti della Compagnia, ha riscosso lo stesso successo dei suoi inizi, mantenendo intatta la sua freschezza, lo humor, la lieve vena patetica, la gioia di vivere, il ritmo incalzante senza tempi morti. In palcoscenico accanto ai Solisti della Compagnia vedremo un folto gruppo di allievi degli ultimi anni della Scuola di balletto professionale nelle danze di assieme..


NOTE DI MARINEL STEFANESCU
“Il sogno è per i bambini il modo ideale per avvicinare cose lontane che ancora non comprendono del tutto. Il desiderio grande di conoscere e aprirsi al mondo li fa spesso sognare ad occhi aperti. Onestà e purezza, assecondate da un’innata capacità di discernere il male, fanno da guida ai bambini quando, in sogno, viaggiano nel mondo delle favole, delle magie, del loro cuore. Ho cercato di pormi dietro ai loro occhi, di capire perché da piccoli si sogna tanto e da grandi così poco …. sì, ricordo, ero capace di parlare per ore con un pupazzo di paglia, ora invece mi accorgo di comunicare a fatica con chi mi sta vicino. Forse c’è qualcosa nei bambini che i grandi non dovrebbero dimenticare, la capacità istintiva di amare l’“altro” anche quando l’altro è una bambola.”


LA TRAMA
Il balletto si svolge in un villaggio della Galizia, regione confinante tra Polonia e Ungheria. I ragazzi e le ragazze del villaggio, e tra questi soprattutto Swanilda e Franz, sono terribilmente curiosi di sapere chi sia la fanciulla alla finestra della casa abitata da Coppélius, strano vecchio dalla fama di mago. Swanilda è gelosa dell’interesse che il fidanzato Franz mostra verso la nuova fanciulla.
Nel II° atto, Swanilda e le sue amiche riescono ad introdursi nella casa misteriosa e scoprono così che è piena di automi di ogni tipo, e che anche la ragazza alla finestra non è che una bambola perfetta: Coppélia. Ma il vecchio rincasa all’improvviso, e solo Swanilda non fugge ma, di nascosto e per gioco, s’infila i vestiti di Coppélia. Anche Franz è riuscito a entrare nella casa desideroso di fare la conoscenza di Coppélia, ma Coppélius con astuzia lo fa addormentare per attuare un suo esperimento: trasfondere la sua anima in quella che lui crede essere Coppélia. Swanilda sta al gioco e finge piano piano di animarsi, ma, svegliato dal sonno Franz, Swanilda si smaschera e finalmente felici, lasciano solo e disperato il povero Coppélius.
Nel III° atto il balletto si conclude con una grande festa per il matrimonio di Franz e Swanilda. Festa che coinvolge tutto il villaggio, e quasi anche il povero deluso Coppélius.


I PERSONAGGI
Coppélia La bambola dagli occhi di smalto
Coppélius Un mago fabbricante di automi
Swanilda Una ragazza polacca
Franz Giovane polacco, suo fidanzato
Amiche e amici polacchi
Amici e amiche ungheresi
Gli Automi Due Cinesine - Una Spagnola - Uno Scozzese - Un Soldatino - Arlecchino - Colombina


CENNI STORICI
La storia ci indica Coppélia quale primo esempio di un balletto scritto su musica programmata, nato quindi da una stretta collaborazione fra librettista, musicista e coreografo. Ogni azione scenica è ben definita dal libretto e quindi musicata con tempi, ritmi e stili propri del balletto classico. Nasce così un balletto vivace, comico, romantico, popolare, che mantiene tutt’oggi una particolare freschezza e attualità.
Coppélia fu rappresentata per la prima volta all’Opera di Parigi il 25 maggio 1870, su libretto di Charles Nuitter e Artur Saint-Leon, che ne fu anche il coreografo, ricavato da un racconto di Hoffmann (“L’uomo della sabbia”). Interpreti ne furono Giuseppina Bozzacchi nella parte di Swanilda, Eugénie Fiocre in quella di Franz, Francois Dauty in Coppélius. Destinata al successo, Coppélia non ebbe vita particolarmente felice ai suoi inizi. Infatti, dopo diciotto rappresentazioni, l’Opera di Parigi dovette chiudere a causa della guerra franco-prussiana. Tre mesi più tardi moriva il coreografo Sant-Léon (2.9.1870) e dopo circa altri tre mesi (23.11.1870), colpita da vaiolo, moriva, nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, la giovanissima interprete Giuseppina Bozzacchi. Ripresa all’inizio della stagione successiva (16.10.1871) all’Opera di Parigi, fu rappresentata in seguito nei maggiori teatri del mondo: sempre nel 1871 al Théatre Royal de la Monnaie di Bruxelles, nel 1982 al Bolscioi di Mosca, nel 1887 al Metropolitan di New York, nel 1896 alla Scala di Milano, nel 1906 all’Empire Theatre di Londra. Molti furono gli interpreti, da Carlotta Brianza ad Anna Pavlova, a Margot Fonteyn, molti i coreografi, tra i quali Sergieiev, Milloss, Danilova-Franklin, Martinez, Roland Petit, molte le versioni che andarono in scena. Marinel Stefanescu mette in scena la sua Coppélia nel 1982 al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia con la Compagnia Balletto Classico e con protagonisti Liliana Cosi e lo stesso Stefanescu.


IL COMPOSITORE - LÉO DELIBES
Musicista francese nato nel 1836 a Saint-Germain du Val, è morto a Parigi nel 1881, crea col balletto Coppélia il suo capolavoro. Tale opera, primo esempio di ideale integrazione tra musica, libretto e coreografia, farà la strada ai celebri capolavori di Ciaikovski. L’alto valore musicale dovuto alla varietà ritmica, alla ricchezza timbrica e al preponderante elemento folkloristico (le sue mazurke e czardasc sono divenute famosissime), imprimono particolare colore all’azione coreografica e sono il segreto del successo di questo capolavoro. Ricordiamo anche un altro suo importante balletto “Sylvia’” ma molto meno rappresentato.


IL COREOGRAFO - MARINEL STEFANESCU
Marinel Stefanescu, nato a Bucarest. Vince la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Varna e diviene subito primo ballerino dell’Opera di Bucarest. Protagonista di tutto il repertorio classico-romantico, è ospite delle Compagnie dei maggiori Teatri dell’Est e dell’Ovest, è partner delle più grandi ballerine. Per quattro anni è primo ballerino dell’Opera di Zurigo. Nel 1976 sposa Louise Ann Smith e si stabilisce in Italia, ha tre figlie. Continuando la sua attività di primo ballerino, nel 1977 dà vita con Liliana Cosi alla Compagnia Balletto Classico con sede a Reggio Emilia di cui ne è il coreografo, ideando più di venticinque nuovi titoli e libretti di nuove produzioni e curando personalmente luci e costumi. Dal 1978 è direttore didattico della Scuola di Balletto a livello professionale. Molti i premi e i riconoscimenti ricevuti in molte città italiane e in Romania per la sua intensa attività artistica. Dal 1997 il suo interesse artistico si è rivolto anche alla pittura, raggiungendo in poco tempo una ricchissima e apprezzata produzione. Ha esposto sue personali in Italia, Romania e Canada.


LILIANA COSI
Liliana Cosi milanese, prima ballerina étoile del teatro alla Scala, svolge la sua carriera internazionale invitata dalle maggiori Compagnie di tutto il mondo, è particolarmente apprezzata a Mosca al Teatro Bolshoi e in tutta l’Unione Sovietica, ma anche in America e in Europa, nei ruoli più impegnativi di tutto il repertorio classico. Ha rappresentato più volte l’Italia nella giuria dei Concorsi Internazionali a Mosca, ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti, sempre più spesso è invitata a partecipare a congressi, convegni, tavole rotonde, nei più diversi ambienti culturali e artistici in Italia e all’estero. Dal 1977 è anche Presidente dell’Associazione Balletto Classico fondata con Marinel Stefanescu a Reggio Emilia la cui attività è rivolta alla creazione e distribuzione di spettacoli in tutta Italia e all’estero in ogni spazio teatrale per una maggiore diffusione della danza. Presiede anche la Scuola di balletto di formazione professionale. Un’attività intensa e complessa anche sul fronte culturale nell’elaborazione di testi per contribuire a: “saziare la sete di bellezza che il mondo sente”. Di recente è uscito un suo libro autobiografico: “Étoile – la mia vita” edito da Città Nuova. “L’arte è per comunicare agli altri, per svegliare negli altri, quel desiderio, magari un po’ sopito, di cose belle, quel desiderio di armonia che è dentro di noi e che magari non riusciamo a concretizzare tutti i giorni.”


NUOVO BALLETTO CLASSICO
Il Nuovo Balletto Classico nasce nel luglio 2016 per raccogliere la ricca eredità della Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu e della Scuola di Balletto a livello professionale attivi in Italia e all’estero da ben 38 anni. I fondatori sono tre primi ballerini della stessa Compagnia: Elena Casolari, Dorian Grori, Rezart Stafa e un’insegnante della stessa Scuola Nicoletta Stefanescu, figlia minore di Marinel Stefanescu. Inizialmente il Nuovo Balletto Classico sta portando avanti tutta l’attività professionale della Scuola di Balletto con le quattro settimane di Corsi Estivi nel mese di luglio che hanno avuto un grande successo di presenze e per l’anno scolastico 2016/2017 cercando di mantenere i livelli raggiunti, ampliando le materie d’insegnamento. L’attività della Compagnia sarà inizialmente più sporadica ma si prefigge di diventare sempre più continuativa per essere una presenza viva in Italia e all’estero di spettacoli di balletto classico non solo di repertorio come “Coppélia” di Delibes e “Don Chisciotte” di Minkus, ma riproponendo le moltissime coreografie originali del M° Stefanescu che sempre più vengono apprezzate dal pubblico di oggi come “Patetica”, “Romeo e Giulietta” di Ciaikovski, “Concerto” di Rachmaninov, “In attesa del Nuovo Tempo” di Brahms, “Risveglio dell’Umanità” di Stravinski, Smetana Enescu, “Ground Zero-Nuovo Giardino” di Barber, Enescu, Ciaikovski, “Variazioni sul Tema Amore” di Skriabin, Liszt, e molti altri.




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