PONCHIELLI "XXI EDIZIONE DANZA 2017"

LA GRANDE DANZA
AL TEATRO PONCHIELLI
DI CREMONA


“Nijinski” è il titolo che apre la prestigiosa rassegna



A presentare l’intensa vita sia artistica che umana del grande danzatore e coreografo russo che stravolse con le sue creazioni le regole della tradizione del balletto del ‘900, sarà la Gauthier Dance, fiore all’occhiello tra le compagnie di danza tedesche.



Ancora una compagnia di fama internazionale che raramente abbiamo il piacere di vedere in Italia: la Nederlands Dans Theater 2, di fatto i giovani talenti dell’ammiraglia NDT, presentano una serata che comprende quattro coreografie frutto di collaborazioni con coreografi di fama mondiale; l’ultima di queste, Handman, creata da Edward Clug (direttore artistico e coreografo dello Slovenian Maribor Ballet)– sarà da noi in prima italiana.

Ed è una prima italiana anche lo speciale appuntamento a marzo con l’americana Bill T. Jones/Arnie Zane Company, da sempre considerata una delle entità più forti e innovative della modern dance, accompagnata sul palco da una formazione musicale fra le più interessanti che vanta numerosi riconoscimenti e premi a livello internazionale, il Quartetto Nous, per altro particolarmente legato a Cremona e al suo Teatro che li ha visti crescere artisticamente durante gli anni di perfezionamento all’Accademia Stauffer.

Restiamo oltre confine, in Francia: dopo il grande successo dello scorso anno dei Kafig torna la spettacolare danza hip hop questa volta con gli eccellenti danzatori della compagnia Accrorap nell’emozionante e virtuosistico The Roots.

A febbraio, poi, per la prima volta a Cremona, la danza Sufi: una danza che prevede un grande sforzo fisico e mentale qui interpretata e rielaborata in chiave contemporanea dell’artista turco Ziya Azazi in Dervish.

E, infine, due fra le realtà coreutiche più importanti del nostro Paese.

Al Ponchielli, in prima assoluta, Phoenix, nuova creazione di Philippe Kratz, giovane coreografo e danzatore da anni in seno alla prestigiosa compagnia Aterballetto che nella stessa serata presenterà anche due imperdibili lavori di Jiří Kylián e Johan Inger.

Non da meno sarà la serata che vedrà in scena i giovani talenti dello Junior Balletto di Toscana con Romeo e Giulietta, toccante coreografia di Davide Bombana vincitrice del premio “Danza &Danza” come miglior produzione italiana 2015. Romeo e Giulietta come Admira e Bosko, due giovani amanti realmente esistiti- lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo - uccisi nel tentativo di fuggire dalla guerra a Sarajevo.



sabato 11 febbraio ore 20.30

GAUTHIER DANCE//
DANCE COMPANY THEATERHAUS STUTTGART (D)
NIJINSKI
coreografia Marco Goecke
musica Frédéric Chopin, Claude Debussy, Libana

Dopo il grande successo di Poppea,Poppea nel 2012, torna al Ponchielli la Gauthier Dance, fiore all’occhiello tra le compagnie di danza tedesche, Goecke si confronta ora con il grande genio della danza del XX secolo Vaslav Nijijsky, la stella dei Ballets Russes di Sergei Diaghilev, danzatore e coregrafo di “L’Après-midi d’un faune” e “Le Sacre du Printemps”, capolavori che hanno stravolto le regole della tradizione del balletto. Di Nijinski, magistralmente interpretato dall’italiano Rosario Guerra, Goecke racconta gli affetti avuti e mancati, la bruciante ascesa artistica e il declino della malattia che lo porterà, delirante, a trovare pace nella pittura.





giovedì 16 febbraio ore 20.30


ZIYA AZAZI

DERVISH

AZAB

musica Uwe Felchle

DERVISH IN PROGRESS

musica Marcan Dede

ideazioni, coreografie, interpretazione Ziya Azazi

Il percorso artistico e umano di Ziya Azazi ha come fondamento il Sufismo, una filosofia esistenziale che esplora la ragione della creazione dell'uomo e dell'universo in cui vive. Secondo questa filosofia che studia la casualità dell'esistenza, l'uomo è un essere che ha bisogno di crescere e di essere illuminato; Dervish è il porto di arrivo di questo percorso. Nel Sufismo ci son quattro porte: la Legge, il Cammino, la Consapevolezza e il Discernimento. La porta della Legge è la prima ed è il gradino più basso del viaggio. Giunti alla porta del Cammino, il pensiero di diventare una pura entità inizia a maturare attraverso la pratica e la ripetizione. La porta della Consapevolezza è il punto dove si giunge alla pura realtà e si trasmette conoscenza agli altri. La prima parte dello spettacolo, Azab, descrive lo sforzo dell'uomo nell'attraversare queste tre porte. Uno sforzo umano che termina nel conoscere e riconoscere se stesso proprio alla porta del Discernimento. Dervish in Progress, seconda parte dello spettacolo, parte proprio da quest'ultima porta. Qui il senso di completezza e di gioia sono visibili in ogni movimento. La chiarezza del corpo si fonde con l'imprevedibile movimento della gonna. Le gonne usate sono un elemento indispensabile nella danza di Azazi; non sono solo costumi, ma parte integrante dell’artista, cambiano forma continuamente, ora sono un mantello, ora una coperta dietro cui nascondersi. La grazia della ripetuta rotazione, simbolo di consapevolezza fisica e meditativa, riflette il luogo in cui la sua mente si trova nel compiersi del viaggio, un viaggio che è gioia di conoscere, riconoscere e di andare oltre se stesso condividendo questo momento con il pubblico.



sabato 25 febbraio ore 20.30

NEDERLAND DANCE THEATRE 2

SAD CASE
coreografia Sol León & Paul Lightfoot
musica Perez Prado, Alberto Domínguez,
Ernesto Lecuona, Ray Barretto, Trio Los Panchos

FEELINGS
coreografia Sharon Eyal & Gai Behar
nuova composizione musicale di Ori Lichtik

SOLO
coreografia Hans van Manen
musica Johann Sebastian Bach
Partita n. 1 per violino in Re minore Corrente e Double BWV 1002 - Presto

HANDMAN
coreografia Edward Clug
musiche Milko Lazar,
Justin Hurwitz & Tim Simonec
(prima italiana)

Il Nederlands Dans Theater II, costituito da 16 danzatori di età compresa fra i 16 e i 22 anni fondato nel 1978. Dopo oltre 30 anni di attività, è diventato una compagnia di fama internazionale, che si esprime ai massimi livelli qualitativi nei teatri di tutto il mondo. In questa serata la compagnia presenta quattro coreografie frutto di collaborazioni con grandi coreografi di fama internazionale; l’ultima di queste coreografie, Handman, creata da Edward Clug – direttore artistico e coreografo dello Slovenian Maribor Ballet – è presentata al Ponchielli in prima italiana.





venerdi 10 marzo ore 20.30


JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA

ROMEO E GIULIETTA

musica Sergej Prokofiev

drammaturgia e coreografia di Davide Bombana



[…] Nell'invenzione di Bombana la leggenda shakespeariana di Romeo e Giulietta si è infatti andata a sovrapporre all'eco della straziante e reale vicenda di Admira e Bosko - lei musulmana, lui il suo fidanzato serbo - uccisi da un cecchino nel tentativo di fuggire dal macello di Sarajevo, durante la guerra che ha insanguinato i Balcani, appena venti anni fa. I loro corpi abbracciati hanno giaciuto a terra per oltre otto giorni, nei pressi del ponte di Vrbana: resi immortali nella loro tragica immobilità da celebri fotografie ma insieme offesi anche in morte dalla stupida cecità degli uomini (nessuno dei belligeranti dava il permesso di recuperare i loro corpi) che li ha privati a lungo del semplice atto di umanità pietosa: quella che non rifiuta la dignità della sepoltura neppure al più terribile nemico. […] questo Romeo e Giulietta è così anche una riflessione su temi portanti dell'attuale condizione umana, declinati da Bombana attraverso una danza/danza che ha il pregio, raro di questi tempi, di sintetizzare nella purezza dei gesti, con efficace immediatezza lo svolgersi dei fatti e il divenire delle passioni, i turbamenti, gli stati d'animo dei personaggi. Non deve perciò sorprendere, se -grazie anche alla freschezza dei giovanissimi interpreti- assistendo al lavoro ci si sentirà catturati dalla sua narrazione, e coinvolti al punto -vivaddio- di emozionarci, percependo magari echi di quella pietà e di quella comprensione, che il nostro vivere giornaliero sembra voler sempre più anestetizzare. (Silvia Poletti)





mercoledì 15 marzo ore 20.30

BILL T. JONES/ARNIE ZANE COMPANY


PLAY & PLAY: AN EVENING OF MOVEMENT AND MUSIC

RAVEL: LANDSCAPE OR PORTRAIT?

(versione 2017)

coreografia Bill T. Jones con Janet Wong

e la Compagnia

musica Maurice Ravel
PRIMA ITALIANA

STORY
coreografia Bill T. Jones
musica Franz Schubert
musiche eseguite dal vivo da
QUARTETTO NOÛS

Nel corso di quasi 35 anni di attività, la Bill T. Jones/Arnie Zane Company ha contribuito all’evoluzione della danza contemporanea presentando oltre 140 creazioni. Fondata come una compagnia di danza multiculturale nel 1982, la sua nascita avviene dopo 11 anni di collaborazione tra Bill T. Jones e Arnie Zane (1948-1988). Attualmente, la compagnia è riconosciuta a livello internazionale come una delle forze più innovative e importanti nel mondo della danza moderna. Il programma proposto dalla compagnia si compone di due intense coreografie: Ravel: landscape or portrait? su musiche di Maurice Ravel (Quartetto per archi in fa maggiore) e Story su musiche di Franz Schubert (Quartetto per Archi No. 14/La morte e la fanciulla). Dal 2011 il Ponchielli è sede del corso di perfezionamento dell’Accademia Walter Stauffer tenuto dal Quartetto di Cremona e proprio da questo presupposto è nata l’idea di coinvolgere il Quartetto Noûs, formazione considerata fra le più interessanti che vanta numerosi premi e riconoscimenti anche a livello internazionale, che proprio qui ha frequentato, fin dal primo anno accademico e per quattro anni, il corso di perfezionamento. Un quartetto che, come si diceva, ha con noi un legame speciale e che il pubblico ha già avuto il piacere di ascoltare e apprezzare nelle serate di Omaggio a Cremona.





sabato 8 aprile ore 21.00
CIE ACCRORAP

THE ROOTS

direzione artistica e coreografia Kader Attou

creazione sonora originale

Régis Baillet – Diaphane



Lo scorso anno la rassegna di Danza si è chiusa con uno spettacolo (Pixel) che ha mandato in visibilio il pubblico del Ponchielli: non potevano mancare, allora, in questa edizione, gli Accrorap che potremmo definire i “fratelli d’arte” dei Kafig perché Mourad e Attou - rispettivamente coreografi e direttori di Kafig e Accrorap – spesso collaborano insieme. Kader Attou è direttore artistico, danzatore e coreografo della compagnia Accrorap. Contemporaneità, mescolanza culturale, impegno, Kader Attou firma una danza del suo tempo di cui l’incontro, lo scambio e la condivisione costituiscono il motore e la spinta creativa. Il suo percorso mescola hip-hop, nuovo circo, danza contemporanea, arti visive, ponendo la questione delle differenze al centro della sua indagine artistica. The Roots (Radici) è spettacolare e poetico, nuovo e nostalgico, un viaggio alle radici dell’hip-hop, del movimento e dell’emozione. Un’avventura umana tra virtuosismo e poesia interpretata da undici eccellenti danzatori.




mercoledì 19 aprile ore 21.00

FONDAZIONE NAZIONALE

DELLA DANZA/ATERBALLETTO

14’ 20’’

estratto/duo dall’opera 27'52''

coreografia Jiří Kylián

musica Dirk Haubrich

(nuova composizione, basata su 2 temi di Gustav Mahler)


BLISS
coreografia Johan Inger
musica Keith Jarrett


PHOENIX
coreografia Philippe Kratz
musica elettronica originale di Borderline Order
PRIMA ASSOLUTA


Questa particolare serata di Aterballetto, la compagnia italiana forse più apprezzata e riconosciuta anche oltre confine, sottolinea ancora una volta sia la collaborazione con i grandi coreografi internazionali che l’impegno di dare spazio ai giovani talenti. 14’:20’’ – così si intitola perché semplicemente è la sua durata - è un intenso passo a due estratto della bellissima coreografia di Jiří Kylián 27’:52’’ seguito da Bliss di Johan Inger, sulle suggestive musiche di Keith Jarrett. E dopo questi grandi nomi della danza, a dimostrazione di quanto accennato prima, la serata si chiude con la prima assoluta di Phoenix, nuova creazione di Philippe Kratz, ballerino in seno da anni alla compagnia e talentuoso coreografo emergente.







Commenti

Post popolari in questo blog

Fra hip-hop, contemporanea e street dance per la compagnia francese al Teatro Pavarotti-Freni

"Festival du Monaco Dance Forum 2018"

Dalla Scala di Milano la registrazione del 2014 di Raymonda su Rai5