DAL BOLSHOI "LO SCHIACCIANOCI"

LA GRANDE DANZA
CON IL BOLSHOI DI MOSCA
NEL BALLETTO NATALIZIO PER ECCELLENZA

"LO SCHIACCIANOCI"



Il prestigioso Bolshoi di Mosca in Russia alza il sipario di fronte al pubblico del mondo, in esclusiva al cinema. La stagione 2016/17 vanta classici senza tempo e coreografie moderne, in cui il Bolshoi dimostra di essere una tra le più avanzate compagnie di balletto a livello mondiale. La Grande Danza ha dato appuntamento Martedì 20 dicembre alle ore 16.00 e alle ore 21.15 - live da Mosca via satellite - al Cinema Teatro Cristallo di Cesano Boscone (Milano) con "Lo Schiaccianoci" nella storica versione coreografica firmata dal maestro Yuri Grigorovich

L’appuntamento si sposa perfettamente con l’atmosfera natalizia perché infatti "Natale non sarebbe Natale" senza l'incantevole racconto della giovane Marie e del suo bel principe Schiaccianoci e, naturalmente, senza l'eterna musica di Cajkovskij.


Nel cast:
Denis Rodkin (il Principe)
Anna Nikulina (Marie)
Andrei Merkuriev (Drosselmeyer)
Vitaly Biktimirov (il Topo Re)
e il Corpo di ballo del Bolshoi.


Musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky.
Coreografia Yuri Grigorovich.
Libretto Yuri Grigorovich
(tratto da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann e Marius Petipa).
Durata: 2 ore e 15 minuti (inclusi gli intervalli)

Lo Schiaccianoci, un balletto fantastico in due atti e due scene basato sulle meravigliose e indimenticabili musiche di Cajkovskij: poliedriche, sfaccettate e ricche di forti tinte, le quali passano dal famoso "Valzer dei fiocchi di neve" all’emozionante "Valzer dei fiori". La piccola e dolcissima Clara riceve a Natale uno Schiaccianoci in regalo, il quale mediante un magico sogno si trasforma in un vero Principe e con lei vive entusiasmanti avventure passando da foreste incantate a regni magici incontrando i più bizzarri e divertenti personaggi.

Cajkovskij compose le musiche del balletto in un arco di tempo dal 1891 al 1892 e la prima rappresentazione avvenne il 18 dicembre del 1892 presso lo storico Teatro Mariinskij di San Pietroburgo in Russia. Direttore della prima esecuzione fu il nostro compositore italiano Riccardo Drigo e le coreografie furono affidate al ballerino russo Lev Ivanov. Nel cast, tra gli altri, erano presenti la danzatrice italiana Antoniette Dell’Era nel ruolo della Fata Confetto, il russo Pavel Gerdt, Olga Preobrajenska e Nicolaj Legat, mentre il ruolo principale di Clara fu danzato da una bambina della Scuola di ballo del Teatro Marinskij allora Teatro Kirov.

Il balletto fu commissionato dal principe Vsevolojskij, direttore dei teatri imperiali, che suggerì come soggetto il racconto dello “Schiaccianoci e il Re dei Topi” tratto da un racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann del 1816. All’inizio Cajkovskij non fu molto entusiasta del soggetto ma il grande coreografo Petipa riuscì a convincerlo ad elaborare un libretto in cui la vicenda rimaneva in secondo piano rispetto all’atmosfera magica che ne venne fuori facendo sì che trionfassero nobili sentimenti come il sogno, l’amore, il divertimento, l’innocenza e lo stupore. Il balletto seguì minuziosamente le indicazioni di Marius Petipa e, in seguito, quelle del suo successore Lev Ivanov.

Dopo la prima esecuzione pubblica, nella versione di Ivanov, vanno sicuramente citate e ricordate quelle rimaneggiate da Gorskij nel 1917 e da Lopukhov nel 1929. Sempre al Marinskij-Kirov il Ballet and Opera Theatre portò in scena la versione di Vasilj Vajnonen in cui il ruolo di Clara corrispondeva a quello della Fata Confetto e sempre nello stesso anno avvenne il debutto europeo a cura del Sadler’s Wells di Londra secondo la versione coreografica di Ivanov.

In Italia arrivò nel 1938, al Teatro alla Scala di Milano con la coreografia di Margherita Froman. Poi negli anni a seguire lo “Schiaccianoci” ebbe una moltitudine di versioni: ancora oggi è uno dei soggetti più amati, soprattutto nel periodo natalizio e maggiormente ricchi di magia.

Le danze, in particolare, si dividono con la marcia, il galop, il valzer dei Fiocchi di Neve, un divertissement che comprende la Danza spagnola, la Danza araba, la Danza cinese, la Danza russa o Danza degli zufoli o Mamma Cicogna e i Pulcinella, il Valzer dei Fiori, il Pas De Deux con la variazione della Tarantella o variazione della Fata Confetto e il Valzer finale per immergere lo spettatore nella più pura tradizione romantica con melodie che fanno parte dell’immaginario collettivo come il Trepak.

La trama, nel primo atto, si dipana dalla serata della vigilia natalizia in cui presso la casa del borgomastro di Norimberga, Clara e Fritz, i suoi due figli, stanno addobbando il grande albero. Giungono gli invitati: alcuni giovani amici dei due bambini e i loro genitori. Arriva anche Drosselmeyer, un bizzarro elemento, portando con sé doni per tutti. A Clara riserva un regalo molto speciale: uno Schiaccianoci a forma di soldatino che il fratello Fritz, invidioso, strappa dalle mani della sorella e getta per terra rompendolo. Drosselmeyer con molta tenerezza lo aggiusta riportando il sorriso sul volto di Clara mentre i bambini riprendono i giochi e la baldoria. La serata si conclude con la festosa danza del nonno e gli ospiti se ne vanno. Una volta a letto, Clara si addormenta abbracciando il suo Schiaccianoci e inizia un fantastico sogno. La sua stanza comincia a crescere, l’albero natalizio diventa gigantesco, i giocattoli crescono a dismisura e si animano mentre un gruppo di cattivi topi invadono la stanza inseguendo Clara. Lo Schiaccianoci rimane al fianco dell’incredula fanciulla e porta con sé un esercito di soldatini che mettono in fuga i ratti. Rimane solo da sconfiggere il re dei topi che lo Schiaccianoci affronta con coraggio e grazie all’intervento di Clara con una pantofola sconfigge il grande e malvagio sovrano dei topi. Come per incanto avviene il prodigio e lo Schiaccianoci si trasforma in un bellissimo Principe invitando Clara ad andare con lui nel castello. La stanza si trasforma in un bosco con i fiocchi di neve che danzano e prende l’avvio il fantastico e fantasioso viaggio.

Nel secondo atto la Fata Confetto accoglie Clara e il Principe, il quale narra della battaglia con i topi. Inizia una grandiosa festa dove prendono parte anche la cioccolata, il tè, il caffè, i pasticcini, le torte, i pulcinella e che si conclude con i fiori danzanti. Infine la Fata Confetto balla con il Principe (mentre in altre versioni con Clara) finché il sogno svanisce e nella stanza tutto ritorna alla normalità.

Amore, sogno e fantasia sono i temi portanti di uno dei balletti più affascinanti della storia della danza classica. Una favola a lieto fine in cui l’atmosfera è colorata dalla soavità e dalla magia delle feste natalizie. Un balletto ricco di colori, sfumature di rara bellezza poetica, dolciumi, soldatini, il trionfo dell’albero di natale, i fiocchi di neve e i fiori, le marionette, i prodigi, il sogno del principe azzurro, la tenerezza della fatina, gli eleganti costumi e le suggestive scene per lasciarsi trasportare in un mondo sorprendente di forte espressività e ispirazione.

Con i primi ballerini del Bolshoi Ballet, la favola di Hoffmann messa in scena dal più importante coreografo russo, Yuri Grigorovich, trascinerà grandi e piccini in un mondo magico e incantato.



MARTEDÌ 20 DICEMBRE 2016 / ore 16.00 e ore 21.15 - DA MOSCA

LO SCHIACCIANOCI | IL BALLETTO DEL BOLSHOI

Musica: Pëtr Il'ic Cajkovskij / Coreografia: Yuri Grigorovich
Corpo di Ballo del Bolshoi Theatre di Mosca
Ingresso € 12,00

Cinema Teatro Cristallo Sala della Comunità della Diocesi di Milano
gestita dall'Associazione Centro Culturale Città Viva

Prima monosala in Italia con tecnologia digitale, anche in 3D
Via mons. Domenico Pogliani 7/A Cesano Boscone (MI)
tel. 024580242 Partita IVA 04463650962
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MM1 Bisceglie | Linea ATM 322 (fermata Via Grandi), linea ATM 323 (fermata Via Grandi)
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Il Cinema Teatro Cristallo è una Sala  della Comunità della Diocesi di Milano, gestita dall'Associazione Centro Culturale Città Viva. Un luogo dove essere accolti, dove gli spettacoli proposti sono sostenuti da un pensiero, dove fare un'esperienza di qualità, dove sentirsi utili come volontari. Il Cristallo è inserito nella mappa dinamica della Cineteca di Milano che raccoglie la storia delle sale cinematografiche dal 1900 ad oggi per le città di Milano, Monza e provincia. Il Presidente dell'Associazione Centro Culturale Città Viva è il signor Salvatore Indino.




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