Akram Khan attinge agli archivi del XX secolo e dà voce al sogno di un soldato

TORINODANZA FESTIVAL 2019


FONDERIE LIMONE MONCALIERI – SALA GRANDE
25 - 26 settembre 2019 - ore 20.45 (Regno Unito)
XENOS
direttore artistico, coreografia e interprete AKRAM KHAN
drammaturgia Ruth Little
luci Michael Hulls
musiche originali e sound design Vincenzo Lamagna
scene Mirella Weingarten
costumi Kimie Nakano
testi Jordan Tannahill
musicisti Nina Harries (contrabbasso e voce), B C Manjunath (percussioni e konnakol), Tamar Osborn (sassofono baritono), Aditya Prakash (vocals), Clarice Rarity (violino)
Akram Khan Company 
coproduzione italiana Torinodanza festival / Teatro Stabile Torino - Teatro Nazionale, Romaeuropa Festival


XENOS, prima del debutto torinese, è andato in scena in prima nazionale, dal 18 al 20 settembre 2019, al Teatro Argentina di Roma nell’ambito del Festival Romaeuropa. 

In questo ultimo lavoro commissionato da 14-18 NOW, il programma artistico britannico per il centenario della Prima Guerra Mondiale, Akram Khan attinge agli archivi del XX secolo e dà voce al sogno sconvolto di un soldato coloniale nella Prima Guerra Mondiale. XENOS rivela la bellezza e l’orrore della condizione umana raccontando la storia di un ballerino indiano il cui corpo diventa uno strumento di guerra. Il linguaggio del movimento di Khan si sposta tra il kathak classico e la danza contemporanea. XENOS si svolge al confine tra Oriente e Occidente, passato e presente, storia e mitologia, dove l’umanità si erge ancora in uno stato di meraviglia e confusione.

Akram Khan (Inghilterra / Bangladesh) è oggi uno dei coreografi e danzatori più acclamati al mondo. In poco più di 19 anni di carriera ha contribuito in modo significativo allo sviluppo delle arti nel Regno Unito e all’estero. Una reputazione costruita successo dopo successo, con produzioni visionarie, altamente accessibili e rilevanti come Until the Lions, Kaash, iTMOi (in the mind of igor), DESH, Vertical Road, Gnosis e zero degrees. Ha debuttato solo tredicenne nel Mahabharata di Peter Brook. Da allora Akram Khan ha continuato a lasciare il proprio segno fondando la compagnia che porta il suo nome ed elaborando un continuo dialogo interculturale che dalle forme tradizionali del Kathak indiano lo ha portato a confrontarsi con massimi artisti quali Cherkaoui, Antony Gormley, Juliette Binoche, Sylvie Guillem, Israel Galván, Anish Kapoor, Steve Reich, Nitin Sawhney Hanif Kureishi e tanti altri ancora.


Degli oltre quattro milioni e mezzo di stranieri che hanno combattuto nelle trincee della Prima Guerra Mondiale, un milione e mezzo erano indiani. Uomini che sono stati chiamati alle armi, hanno combattuto, sofferto e sono stati completamente dimenticati. I loro nomi sono evocati in Xenos e giungono agli spettatori attraverso la voce scricchiolante di un grammofono a batteria: a queste persone si è ispirato Akram Khan per raccontare la loro possibile storia. Xenos(che significa straniero) è stato commissionato da 14-18 NOW, l’organizzazione che ha promosso in Inghilterra la commemorazione dell’anniversario della Grande Guerra. «Mi ha turbato il fatto di non sapere quanti stranieri e soprattutto quanti indiani abbiano preso parte alla Grande Guerra - dichiara Akram Khan - per cui la mia attenzione si è rivolta ai fatti che vengono sepolti per cambiare la Storia o scriverla in un modo diverso. Come ha sottolineato un accademico indiano, la memoria non è fatta di luce bianca e ciò che abbiamo letto e studiato non è esattamente quello che è avvenuto». Consultando gli archivi, Akram insieme alla drammaturga Ruth Little e lo scrittore Jordan Tannahill, hanno infine deciso di raccontare la storia di un soldato immaginario, un uomo che ha visto gli orrori della guerra e non potrà mai tornare ad essere se stesso. «Gli archivi e i diari raccontano dei miti contemporanei, restituendo una lezione da cui dobbiamo imparare perché non si ripetano un’altra volta gli stessi errori». Il soldato di Xenos è un nuovo Prometeo, il Titano che creò l'uomo dall'argilla, rubò il fuoco agli Dei per consentire all'umanità di costruire una civiltà e per questa sua trasgressione fu orribilmente punito. Come Prometeo viene incatenato su una montagna e torturato per l’eternità, il soldato di Xenos è costretto a soffrire, combattere e morire nelle trincee della Grande Guerra.


TORINODANZA | I PARTNER
Torinodanza 2019 è un progetto realizzato da Torinodanza festival/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, maggior sostenitore Compagnia di San Paolo, con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino, in partenariato con Intesa Sanpaolo.
Il festival Torinodanza, nato nel 1987, è organizzato dal 2009 dal Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale. 




INFO BIGLIETTERIA
TEL 011 5169555 / NUMERO VERDE 800 235 333.
Biglietteria del Teatro Stabile di Torino: Teatro Gobetti, via Rossini 8 – Torino


XENOS © Jean-Louis Fernandez

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