Fattoria Vittadini promuove la Rassegna

13 novembre 2017 ore 14,00
NEXT | Teatro Franco Parenti Milano

VANITAS

Concept Francesca Penzo, Jacques-André Dupont
Coreografia Francesca Penzo
Interpreti Vilma Trevisan, Jacques- Andrè Dupont, Francesca Penzo



Prosegue It’s a little bit messy, rassegna diffusa per la città di Milano promossa da Fattoria Vittadini in occasione dei dieci anni di attività.

Dopo l’intenso mese di ottobre che ha visto la compagnia impegnata prima al Festival MilanOltre che le ha dedicato un Focus, con To This Purpose Only di Matanicola, Salvaje di Daniel Abreu e MyTrueSelf.revisited di Maya Weinberg, e poi al Festival Lecite/Visioni, prima volta per una compagnia di danza, lo scorso 26 ottobre, è ora la volta del Teatro Franco Parenti.

Il 13 novembre alle 14,00 andrà infatti in scena nell’ambito di NEXT Vanitas di Francesca Penzo e Jacques-André Dupont, una co-produzione di Fattoria Vittadini e il CID di Rovereto / Festival Oriente Occidente.

Il progetto nasce da un comune percorso di ricerca tra la coreografa e performer Francesca Penzo, l'artista new media Jacques-André Dupont e il sound designer Clemént Destéphen in una esplorazione visiva e performativa sulla Vanitas seicentesca.

Lo spettacolo, che ha debuttato proprio ad Oriente Occidente lo scorso settembre, è ora presentato nell’ambito di NEXT – Laboratorio delle Idee, ideato e promosso da Regione Lombardia, in collaborazione con Fondazione Cariplo, con l’obiettivo di incentivare la distribuzione di nuove produzioni di spettacoli dal vivo e, nello stesso tempo, promuovere e rafforzare la rete di contatti tra operatori a livello nazionale e internazionale



VANITAS

Concept Francesca Penzo, Jacques-André Dupont

Coreografia Francesca Penzo

Interpreti Vilma Trevisan, Jacques- Andrè Dupont, Francesca Penzo

Lavoro sui media Jacques-André Dupont

Sound design Clément Destéphen

Scene e costumi Gabriella Stangolini

Luci Giulia Pastore

Produzione Fattoria Vittadini, Festival Oriente Occidente

Con il sostegno di Piemonte dal Vivo; Leggere Strutture Bologna;
Videophonic Residences Lione; DiDstudio Milano

Anno di produzione 2017

Durata 20’


La performance contiene scene di nudo integrale




La Vanitas è un genere pittorico che ha avuto il suo massimo sviluppo nel Seicento. Rappresenta una natura morta con elementi simbolici allusivi al tema della caducità della vita ed è considerata un memento mori, un ammonimento all'effimera condizione dell'esistenza.

Il richiamo pittorico alla caducità umana è lo spunto alla base del progetto che unisce in un comune percorso di ricerca la coreografa e performer Francesca Penzo, l'artista new media Jacques-André Dupont e il sound designer Clemént Destéphen in una esplorazione visiva e performativa sul tema della morte come condizione ecologica della vita.
Molte culture onorano l'appartenenza dell'uomo al mondo ecologico attraverso diverse forme rituali. Esse sono profondamente consapevoli che l'ambiente che le circonda è parte di loro tanto quanto loro sono parte dell'ambiente e quando moriamo la materia del nostro corpo si decompone per poi ricomporsi in altre forme. Ciò avviene in una circolazione di materia e coscienza in un equilibrio di cui è necessario prendersi cura.

La performance mixando coreografia, new media e sound design, reinterpreta il significato originario del titolo in modo rituale: un ecosistema composto da materia, suono, proiezione e corpo performativo per condurre lo spettatore in una celebrazione luminosa e antimacabra della morte, intesa come condizione imprescindibile per una nuova vita, un nuovo inizio.
La coreografia, il videomapping e la colonna sonora si sviluppano in modo circolare e continuo. Il risultato finale è un paesaggio vivo che muta ed evolve in modo organico.


FRANCESCA PENZO, bolognese di nascita, vive e lavora a Berlino. Si diploma all'Accademia Paolo Grassi di Milano nel 2009 e si laurea in Culture e Diritti Umani presso la facoltà di Scienze Politiche di Bologna. Dal 2013, parallelamente all’attività con Fattoria Vittadini, sta sviluppando un percorso personale in collaborazione con artisti visivi, musicisti e light designers e lavorando sul tema del femminile con la piattaforma FEM fondata con Tamar Grosz. Nel 2015 vince il bando NEXT Lombardia con il progetto Why are we so f**ing dramatic? ed entra nella rete Anticorpi XL dell'Emilia Romagna. Nel 2017 la sua nuova produzione Vanitas è sostenuta dal CID di Rovereto. Attualmente lavora come danzatrice per Fattoria Vittadini, Compagnia Enzo Cosimi e FEM.



JACQUE-ANDRE’ DUPONT è un media artista franco-colmbiano che lavora tra Berlino e Bologna. Esplora la relazione tra tangibile e invisibile, tecnologia e natura. Il suo approccio artistico si basa sull’uso di materiali e luci nello spazio come elementi drammaturgici all’interno di performance, installazioni. Interessato a sviluppare un approccio pedagogico, tiene regolarmente conferenze e workshop negli Istitui Scolastici di Berlino. Parallelamente la sua ricerca si interessa anche della relazione tra corpo, coreografia. Fa parte del ondé collective.


CLEMENT DESTEPHEN è un compositore di musica e elettronica e sound designer residente a Berlino. Dopo gli studi di ingegneria digitale in Francvia e di musica all’Università McGill in Canada, dal 2012 lavora come compositore e come produttore di sintetizzatori. Lavora principalmente come compositore per arti performative, installazioni e film. Il suo stile mixa l’elettronica con le sue radici classiche e con lo spirito delle sonorità Indiane.


INFORMAZIONI

Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14 Milano
lunedì 13 novembre ore 14,00

NEXT – Laboratorio delle Idee è un progetto di
Regione Lombardia
T. 02 67652843, spettacoloedeventi@regione.lombardia.it
www.regione.lombardia.it
Organizzazione:
AGIS lombarda
T. 02 67397822, info@agislombarda.it
lombardiaspettacolo.com



FATTORIA VITTADINI nasce a Milano, nel 2009, dalla volontà di undici allievi appena diplomati all’allora Atelier di Teatro-Danza della Scuola Paolo Grassi. L’obiettivo era restare uniti, seppure così numerosi ed eterogenei per stili e gusti, creando un luogo di formazione continua, di perfezionamento professionale come danzatori, di crescita artistica, collettiva e individuale, di ricerca e contaminazione con altri artisti. Prende forma così un gruppo che decide di proporre una pratica artistica ‘democratica’, profondamente convinta di voler trovare nella propria collettività e nel lavoro condiviso una propria modalità di esprimersi, un percorso di crescita artistica coerente e di senso. Contemporaneamente persegue con convinzione l’idea di supportare le individualità che la compongono, lasciando agli undici interpreti lo spazio per condurre la propria personale ricerca, all’interno e all’esterno della progettualità del collettivo stesso. Ne risulta così un gruppo di artisti eterogeneo e versatile in grado di mettersi a disposizione di coreografi e collaboratori esterni, adattandosi alle pluralità dei linguaggi. Grazie alla “pratica” di mettersi in gioco con artisti esterni al collettivo, durante il corso degli anni Fattoria Vittadini ha avuto l’opportunità di intrecciare la propria strada con importanti coreografi e registi come Ariella Vidach, Lucinda Childs, Yasmeen Godder, Virgilio Sieni e Alessandro Certini, Maya Weinberg, Matan Zamir e Nicola Mascia / matanicola, Giulio D’Anna, Maya Carrol, Daniel Abreu. Nel 2009, a poco tempo dalla nascita della compagnia, Fattoria Vittadini inizia una residenzialità triennale al Teatro Ringhiera di Milano, all’interno della quale, con il sostegno di Fondazione Cariplo, promuove iniziative con il territorio e presenta le sue prime produzioni. Nel 2011 entra come partner attivo in RIC.CI – Reconstruction Italian Choreography 1980-1990, progetto di recupero della coreografia contemporanea italiana degli anni ’80-’90 ideato da Marinella Guatterini. Fattoria Vittadini prende parte alla ripresa del primo progetto, Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini, per la produzione esecutiva e l’interpretazione (Mattia Agatiello e Riccardo Olivier) e del successivo Calore di Enzo Cosimi. Dal 2012 inizia una stretta collaborazione con il duo berlinese matanicola (Nicola Mascia e Matan Zamir) che prende corpo attraverso laboratori, improvvisazioni e performance site specific (Italia, Germania e Francia) che portano alla realizzazione dello spettacolo To this purpose only nel 2013. La produzione è stata sostenuta dal Progetto Next di Regione Lombardia ed è selezionata all’interno del bando ministeriale Teatri del Tempo Presente per Regione Lombardia grazie al quale programma una tournée nella stagione 13/14. Nel 2014, dalla necessità del coreografo italo-olandese Giulio D’Anna di mettere in scena il pluripremiato spettacolo O O O O O O O O con danzatori professionisti, nasce O O O O O O O (IT) un nuovo spettacolo per e con Fattoria Vittadini in coproduzione con Versiliadanza. Il coreografo indaga il tema delle relazioni interrotte partendo dal vissuto dei danzatori e Fattoria Vittadini si mette a disposizione con generosità professionale e umana, per creare una versione dello spettacolo tutta “italiana” che debutta al Teatro dell’Arte di Milano nel novembre dello stesso anno. Nel luglio dello stesso anno Fattoria Vittadini è invitata ad essere la compagnia ufficiale per la 40° edizione del Festival della Valle D’Itria, prendendo parte alle Opere in cartellone e firmandone alcune coreografie. Per questa operazione, Fattoria Vittadini vince, nel 2015, il prestigioso Premio Franco Abbiati “Per la sostanziosa presenza coreutica e di movimenti scenici (…) che hanno fornito originale e viva materia teatrale”. Inizia così un vivace interesse di Fattoria Vittadini per il mondo dell’Opera, collaborando con Festival e Teatri italiani e stranieri e approfondendo la contaminazione della nostra ricerca con un mondo generalmente più “tradizionale” insieme ad importanti registi come Benedetto Sicca, Arturo Cirillo e Fabio Ceresa. Nel 2015, in seguito ad un usuale percorso di incontri e piccoli momenti di collaborazione, chiede all'artista e coreografa Maya Matilde Carroll di firmare la creazione della nuova produzione Unraveled Heroes, che debutta al Festival MilanOltre, importante riferimento negli anni per la compagnia, non solo per una continuativa attenzione nella programmazione, ma anche per una sincera e costante presenza. Nel 2016 seleziona, attraverso il bando internazionale “C4C – Call for Choreographer”, il coreografo spagnolo Daniel Abreu, con il quale collabora nella realizzazione dello spettacolo Odio. La C4C è il risultato di un importante ed imponente operazione avviata in collaborazione con il Festival Torinodanza, con l’apporto significativo di AMAT, Arteven e Teatro Comunale di Vicenza e la partecipazione di Les Halles Di Schaerbeek. Nel 2017, a dieci anni dalla prima volta che ha visto gli 11 componenti della compagnia in scena insieme alla Paolo Grassi, Fattoria Vittadini dà vita alla rassegna It’s a little bit messy che dal 28 settembre al 16 dicembre in diversi luoghi della città di Milano ripercorre alcune tappe importanti di questa prima parte di cammino e volge lo sguardo a progetti futuri.

Fattoria Vittadini sono: Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura Di Vietri, Gabriele Marra, Francesca Penzo, Riccardo Olivier, MariaGiulia Serantoni, Vilma Trevisan


www.fattoriavittadini.it





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