La migliore danza contemporanea a Milano: occasione di confronto tra le nuove tendenze

Festival MilanOltre 

In chiusura della seconda settimana, il Festival MilanOltre propone un focus composto da tre opere di Virgilio Sieni, in scena dal 4 al 6 ottobre in sala Shakespeare. 

Venerdì 4 ottobre alle ore 20.30 apre questo ritratto Petruska, rilettura del capolavoro di Stravinsky e composto da due brani coreografici: Chukrum e Petruska. Il primo è considerato un gioiello coreografico. È una sorta di prologo danzato sulla composizione di Giacinto Scelsi, che sembra addentrarsi nel “notturno del corpo”, svelando piani percettivi in un mondo di forze ancestrali. Chukrum propone quattro quadri che introducono un altro punto di vista del fantoccio Petruska e delle sue vicende “umane”: uno sguardo sulla natura dell’uomo, dove il lato oscuro non è altro che l’essenza del corpo nel suo mostrarsi orfano di orpelli.  Petruska getta un legame con l’impossibile. Tra noi e il vuoto, tra noi e il nascosto. Petruska è una marionetta e non è una marionetta, convive nei due mondi, nelle due visioni e esperienze, trascendendo l’esistenza stessa dell’uomo per identificarsi con il gesto liberatorio. La vita come palestra verso la natura intrecciata da una geografia di sentimenti che ci indica quanto essa, la vita, vada vissuta per quello che è: un travasare inarrestabile da un’esperienza all’altra, e allo stesso tempo esperienza trascendentale, dove il corpo è messo in opera nella sua essenza archeologica, capace di creare un’infinità di gesti e posture figurali secondo un sistema di combinazioni articolari. Petruska è qui in cammino tra lazzi e innamoramento, tra gioco e tragedia, si dimentica della sua incorporeità e da angelo delle fiere e del divertimento apre uno squarcio nella vita.


Sabato 5 ottobre alle ore 20.30 va in scena per il Festival MilanOltre l’atteso riallestimento de La Natura delle cose ispirato al De rerum natura di Lucrezio che mira a raggiungere la profondità e l’essenza delle cose per poter fare attraverso la danza una riflessione sull’oggi. I cinque danzatori attraversano le tre scene dando vita a un compatto quartetto di uomini e a una figura femminile metamorfica e sempre presente, come la Venere-dea dell’atto generativo evocata da Lucrezio all'inizio del suo poema: «un flusso ipnotico di movenze incessanti, lo scorrere dei corpi nello spazio vuoto, la rigidità delle maschere bianche che rappresentano l’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia. Sessanta minuti si contraggono in un istante di pura folgorazione. Virgilio Sieni ha il dono di stupire lo spettatore, colpito dalla complessità. La messinscena del vuoto, in cui gli atomi, aggregandosi e disgregandosi, danno origine agli elementi in base al principio epicureo che nulla nasce dal nulla, è perfettamente riuscita. La musica originale di Francesco Giomi, accarezza le forme aeree dei movimenti coreografici come vento o acqua, ed evoca per un’ora, con tono tenue, l’incantato, quell’impulso al movimento che si genera dal cuore, e che prima procede dal volere dell’animo, poi si diffonde a tutto il corpo e le membra» (teatro.it). La creazione di Virgilio Sieni vanta la prestigiosa collaborazione di Giorgio Agamben, tra i più importanti e originali filosofi del nostro tempo, noto e tradotto a livello mondiale e, il testo dello spettacolo è stato letto e registrato da Nada, che per la prima volta offre il suo contributo vocale in uno spettacolo di danza.


Infine, il 6 ottobre alle ore 19.00 un altro capolavoro, Solo Goldberg Variations danzato da Sieni stesso e accompagnato dall’esecuzione dal vivo al pianoforte di Andrea RebaudengoSolo Goldberg Variations rappresenta il manifesto dell'arte coreografica di Virgilio Sieni, emblema delle sue ricerche sul corpo e sui linguaggi della danza e dell'arte, sempre protese a oltrepassare gli approdi formali e le codificazioni. In questo lavoro la musica di Bach definisce una metrica e un'architettura immateriale in cui il danzatore si iscrive attuando un continuo ripensamento del corpo e accennando a un articolato percorso di figure prostrate, tratte dall'arte italiana dal '300 al '600.

Completa il focus dedicato a Sieni, la presentazione, il 4 ottobre alle ore 19.00, del libro edito da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Dizionario minimo del gesto Corpo, movimento, comunità nella danza di Virgilio Sieni, testi di Mattia Palma, disegni di Arianna Vairo, con un’intervista a Virgilio Sieni

Venerdì 4 ottobre alle ore 22.00 il Festival inoltre, ospita in prima nazionale A[1]BIT, spettacolo firmato da Lara Guidetti per Sanpapiè e danzato sull’opera del compositore e artista visivo americano Tristan Perich. L’opera, dopo una serie di tappe condivise da vari festival milanesi nel 2018, trova la sua completezza compositiva nello spazio teatrale. Alla percezione del suono, si aggiunge la dimensione visuale dei luoghi che compongono la struttura, partendo e tornando al palcoscenico, sintesi e incontro tra l’esperienza del pubblico e quella dei performer. Attraverso un sistema di streaming, i movimenti musicali e coreografici si svolgono in contemporanea in più punti del teatro, come se lo spettatore potesse moltiplicare lo sguardo sull’azione scenica.

Sabato 5 ottobre alle ore 19.00 in sala Bausch un altro appuntamento con l’editoria con la presentazione di Il pubblico in danza. Memoria, comunità, dispositivi di Lorenzo Conti, Maddalena Giovannelli, Francesca Serrazanetti, a cura di Stefano Tomassini (Scalpendi Editore).

Infine, domenica 6 ottobre, Diego Tortelli presenta, in prima nazionale, alle ore 16.00 e 21.00, Shifting Perspective, un progetto di co-produzione tra Italia e Germania, su musiche originali di Francesco Sacco. Lo spettacolo nasce con l’idea di indirizzarsi a un nuovo pubblico e vuole individuare delle risposte e cercare una linea orientata verso un “teatro del futuro”. Shifting Perspective è una creazione di danza, musica, luce, immagine che vuole rompere la struttura tradizionale del teatro e le sue regole. Lo spettatore diventa il “drammaturgo” dell’esperienza e parte integrante della performance: è libero di vagare, di scegliere in quale ambiente sonoro essere, quale colore della luce ricevere e di catalogare le sue prospettive realizzando video e foto durante l’esibizione e condividerle con @yourownperspective, account Instagram dedicato.



VIRGILIO SIENI. Si forma in discipline artistiche e architettura dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. Approfondisce tecniche di danza moderna, classica, release con Traut Streiff Faggioni, Antonietta Daviso, Katie Duck. Nel 1983, dopo quattro anni di studio sul senso dell’improvvisazione tra Amsterdam, Tokyo e New York, fonda la compagnia Parco Butterfly e nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena internazionale. Dal 2003 dirige Cango Cantieri Goldonetta Firenze, il Centro Nazionale di produzione per la danza nato per sviluppare ospitalità, residenze, spettacoli e progetti di trasmissione fondati sulla natura dei territori. Nel 2007 fonda l'Accademia sull’arte del gesto, contesto innovativo di formazione rivolto a professionisti e cittadini sull’idea di comunità del gesto e sensibilità dei luoghi. Dal 2013 al 2016 è direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza. Nel 2013 è nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres dal Ministro della cultura francese. Lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali, realizzando parallelamente progetti rivolti alla geografia della città e dei territori che coinvolgono intere comunità sui temi dell’individuo e della moltitudine poetica, politica, archeologica.


LARA GUIDETTI, nel 2006 si diploma come danzatrice e coreografa presso l’atelier di teatro danza della Civica Scuola Paolo Grassi di Milano, studiando, fra gli altri, con Emio Greco e il musicista Andrè Minvielle, e partecipando a progetti di Franco Brambilla e Luciana Melis, Lucinda Childs, Susanna Beltrami, Yong Min Cho e Sarah Taylor. Come coreografa, ha lavorato, fra gli altri, con Bob Wilson, Peter Greenaway e Saskia Boddeke, Giampiero Solari, Franco Branciaroli, Valter Malosti, Massimo Navone. Fondatrice e cuore pulsante di Sanpapié, ha firmato tutte le coreografie della compagnia, da Bho (2008) a A[1]bit (2018). Nel 2017, il suo spettacolo Lei ha vinto il premio Sonia Bonacina, dedicato alle donne di Teatro. Oltre che coreografa e Interprete è un instancabile insegnante di Teatro-Danza, e coordina la sempre più ricca proposta formativa di Sanpapiè. è Inoltre impegnata in progetti di audience development dedicati alla diffusione della cultura della danza presso il pubblico teatrale.


ANDREA REBAUDENGO ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui le Serate Musicali di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, gli Amici della musica di Padova, Musica Insieme di Bologna, il Ravenna Festival. Si è esibito in Russia, Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Belgio, Polonia, Portogallo, Svizzera, Irlanda, Serbia, Turchia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Ha suonato come solista con numerose orchestre, tra cui l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Sinfonica di Zwickau, l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Orchestra Sinfonica “Giuseppe Verdi” di Milano. Viene spesso invitato in progetti che lo coinvolgono anche come musicista jazz e improvvisatore. E’ il pianista dell’ensemble Sentieri Selvaggi di Milano. Suona in duo con Cristina Zavalloni con la quale si è esibito alla Carnegie Hall di New York, allo Strathmore di Washington, al Teatro della Maestranza di Siviglia, al Festival Ilkhom-XX di Tashkent, al Festival di West Cork, al Festival del Castello di Varsavia, al Festival di Cheltenham, ai Concerti del Quirinale, al Teatro Rossini di Pesaro e nei Festival jazz di Berchidda, Roccella Jonica e Parma Frontiere. Suona in duo con la violista Danusha Waskiewicz, in duo pianistico con Emanuele Arciuli ed è il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia e dell’Ensemble Kaleido. Con Klaidi Sahatci e Sandro Laffranchini ha fondato l’Altus Trio, che ha debuttato nel 2010 al Teatro alla Scala di Milano. Come solista ha inciso diverse raccolte. Insegna al Conservatorio di Castelfranco Veneto.


DIEGO TORTELLI ha studiato prima presso lo STUDIO 76 di Brescia, poi all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e infine presso l’Accademia Teatro alla Scala. Inizia la sua carriera a Valencia con il Ballet de Teatres, viene poi invitato da Gustavo Ramirez ad unirsi alla compagnia Luna Negra Chicago. Nel 2012 si unisce a Le Ballet National de Marseille/ Frederic Flamand. Dal 2015 lavora come freelancer per Munich Opera, BOD/Richard Siegal, Korzo Theater, La Veronal. Il suo lavoro come coreografo lo ha portato a creare: Descamino de Dos per INTRODANS e CND Madrid insieme a Mattia Russo con cui fonda successivamente l’associazione culturale KOR’SIA con anche Antonio de Rosa e Giuseppe Dagostino, successivamente ha creato Recapitulo per MCA di Chicago, We are all sanpaku con il musicista Emanuele Maniscalco, Carmen Suite per EKO Dance Project, Vox multitudinis per il Teatro Massimo di Palermo, Vitreae Vultus per il festival MILANoLTRE, Cursus per Palcoscenico Danza Torino sempre per l’EKO Dance Project. Nel 2017 ha creato Bella Addormentata per il Balletto di Toscana Junior. Nel 2018 i suoi lavori sono stati Lorca sono tutti per MILANoLTRE e Domus Aurea all’interno di Bach Project per la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto. Nel 2019 ha creato Shifting Perspective una coproduzione Tanzburo Munchen, Kampnagel Hamburg e Fabrik Potsdam; invece per la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto in occasione di Fotografia Europea – Reggio Emilia ha creato Inter-view: Emanuele e Clément, un duo sul tema abile/disabile.
Diego Tortelli è coreografo residente presso la Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e Artista Associato al festival MILANoLTRE (AIA - 18/20) e il centro di produzione Tanzburo Munchen.


MilanOltre Festival: 
INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI E PREVENDITA: Teatro Elfo Puccini, C.so Buenos Aires 33, Milano - tel. 02.00.66.06.06 - biglietteria@elfo.org | Prezzi: da 28 a 10 euro (diritti di prevendita € 1,50) – Abbonamenti/Card: da 60 a 36 euro. www.milanoltre.org



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