Annunciati i cast del Balletto del Bol’šoj alla Scala

TEATRO ALLA SCALA

LA BAYADÈRE

Dal 7 al 10 Settembre 2018
Ludwig Minkus

Durata spettacolo: 2 ore e 55 minuti inclusi intervalli

Balletto in tre atti

Libretto di Marius Petipa e Sergei Khudekov

nella versione di Yuri Grigorovich

Corpo di Ballo del Teatro Bol'šoj di Mosca

Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala

Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo
dell'Accademia Teatro alla Scala

Produzione del Teatro Bol'šoj di Mosca

Musica Ludwig Minkus
Direttore Pavel Sorokin

Coreografia Marius Petipa (1877)

Ripresa in una nuova versione coreografica da Yuri Grigorovich

Con estratti dalle versioni di 
Vakhtang Chabukiani,
Konstantin Sergeyev,
Nikolai Zubkovsky

Scene e costumi Nikolai Sharonov

Consulente per scenografie e costumi Valery Leventhal

Luci Mikhail Sokolov


CAST 

Nikiya 
Svetlana Zakharova (7 sett.)
Olga Smirnova (8 sett.)
Alyona Kovalyova (10 sett.)

Dugmanta, Rajah Alexei Loparevich 
Gamzatti, sua figlia 
Olga Marchenkova (7 sett.)
Margarita Shrainer (8 sett.)
Kristina Kretova (10 sett.)

Solor, il nobile guerriero 
Denis Rodkin (7 sett.)
Semyon Chudin (8 sett.)
Jacopo Tissi (10 sett.)

Il Gran Bramino Alexander Fadeyechev

Toloragva, guerriero Ivan Alexeyev

Uno Schiavo 
Alexander Vodopetov (7, 10 sett.)
Ivan Filchev (8 sett.)

Magedavia, fachiro 
Anton Savichev (7, 10 sett.)
Georgy Gusev (8 sett.)

Aya, schiava
Anna Balukova (7, 10 sett.), Kristina Karasyova (8 sett.)

Jampè
Bruna Cantanhede Gaglianone, Victoria Litvinova

Grande danza classica (II atto)
Daria Bochkova, Elizaveta Kruteleva, Daria Khokhlova, Eleonora Sevenard, Antonina Chapkina, Ksenia Zhiganshina, Anastasia Denisova, Alexandra Trikoz, Egor Khromushin, Dmitry Efremov

Danza indù col tamburo 
Kristina Karasyova (7, 10 sett.), Denis Savin (7, 10 sett.), Georgy Gusev (7, 10 sett.)
Anna Balukova (8 sett.), Nikita Kapustin (8 sett.), Alexei Matrakhov (8 sett.)

Idolo d'oro 
Vyacheslav Lopatin (7, 10 sett.)
Denis Zakharov (8 sett.)

Manu (Danza col la Brocca)
Anna Tikhomirova


Quadro "Ombre" 

Prima Variazione 
Elizaveta Kruteleva (7, 10 sett.)
Daria Bochkova (8 sett.)

Seconda Variazione 
Margarita Shrainer (7, 10 sett.)
Daria Khokhlova (8 sett.)

Terza Variazione
Antonina Chapkina




IL BALLETTO IN POCHE RIGHE

Dal 7 al 13 settembre 2018 il palcoscenico del Teatro alla Scala si aprirà ad una prestigiosa ospitalità: in scena, il Balletto del Teatro Bol’šoj, nel quadro di una collaborazione che aveva visto la Scala lo scorso settembre a Mosca con Simon Boccanegra diretto da Myung-Whun Chung e la Messa da Requiem di Verdi diretta da Riccardo Chailly. Il corpo di ballo moscovita propone due titoli importanti tra novità e storia del balletto: in apertura, per tre recite sarà in scena La bayadère nella versione coreografica di Yuri Grigorovich, da Marius Petipa. La bayadère è uno dei balletti cardine del repertorio classico, e vide la sua prima assoluta a San Pietroburgo nel 1877. Un’India da leggenda, gli intrighi e i drammi d’amore della bella Nikiya, danzatrice del tempio, del principe Solor e di Gamzatti, figlia del Rajah: lussureggiante esotismo, nato dal fascino dei paesi esotici nei popoli occidentali e dal successo di opere letterarie come il poema indiano Śakuntalā di Kālidāsa, la cui leggenda ispirò Marius Petipa a creare una perfetta armonia fra scene di massa e personaggi principali, dai sentimenti contrastanti, con momenti di alto lirismo e fascino poetico. Su tutti, la meraviglia del Regno delle Ombre, pura danza, di creature che con geometrico nitore e inesauribili figurazioni fanno eco ai protagonisti, quadro che aprì la strada alla fortuna occidentale di questo balletto. Lavorare sui balletti di Petipa è stata una delle linee principali dell’attività coreografica di Grigorovich, consapevole della presenza viva di Petipa e della conservazione dell’eredità classica - e Petipa stesso meglio di altri, ha dimostrato che i vecchi balletti devono essere ripresi. Questo era l'obiettivo di Grigorovich quando allestì La Bayadère nel 1991 e quando l’ha riproposta nel 2013. I principi alla base della produzione restano invariati:ci sono tutte le composizioni originali di Petipa, le successive interpolazioni e anche gli ampi frammenti dell’azione ri-coreografati dallo stesso Grigorovich; la novità, per il pubblico del 2013, è l'assenza del finale: non c'è il terremoto che distrugge il tempio. Grigorovich ha deciso che, dopo l'atto sinfonico delle Ombre, non era necessaria altra danza: "Le Ombre sono una vetta nell'arte del balletto; speriamo che lo siano ancora per molto. E che ogni persona in sala possa sentire a portata di mano la magia del balletto russo, una delle meraviglie del mondo". 





LA BISBETICA DOMATA


Dall'11 al 13 Settembre 2018

Dmitrij Šostakovič

Durata spettacolo: 1 ora e 45 minuti incluso intervallo

Balletto in due atti
basato sulla commedia di William Shakespeare The Taming of the Shrew

Corpo di Ballo del Teatro Bol'šoj di Mosca

Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano

Produzione del Teatro Bol'šoj di Mosca

Musica Dmitrij Šostakovič

Direttore Igor Dronov

Coreografia Jean-Christophe Maillot

Assistente del coreografo Bernice Coppieters

Scene Ernest Pignon-Ernest

Costumi Augustin Maillot

Assistente costumista Jean-Michel Laîné

Luci e video Dominique Drillot

Drammaturgo Jean Rouaud



CAST 

Caterina 
Ekaterina Krysanova (11, 13 sett.)
Kristina Kretova (12 sett.)

Petruccio 
Vladislav Lantratov (11, 13 sett.)
Denis Savin (12 sett.)

Bianca 
Olga Smirnova (11, 13 sett.)
Anastasia Stashkevich (12 sett.)

Lucenzio 
Semyon Chudin (11, 13 sett.)
Artem Ovcharenko (12 sett.)

Ortensio 
Alexander Smoliyaninov 
Gremio Vyacheslav Lopatin

La Vedova 
Anna Balukova (11, 12 sett.)
Kristina Karaseva (13 sett.)
Battista Karim Abdullin

La governante 
Anna Tikhomirova (11, 13 sett.)
Victoria Litvinova (12 sett.)

Grumio 
Georgy Gusev (11 sett.)
Evgeny Truposkiadi (12 sett.)
Alexei Matrakhov (13 sett.)

Serve 
Ana Turazashvili, Ksenia Averina, Anastasia Gubanova,
Alexandra Rakitina, Daria Bochkova, Elizaveta Kruteleva

Servi
Batyr Annadurdyev, Dmitry Dorokhov, Dmitry Zhuk,
Anton Savichev, Alexei Matrakhov, Maxim Surov



IL BALLETTO IN POCHE RIGHE

Commissionato dal Teatro Bol’šoj, presentato in debutto nel luglio del 2014, La bisbetica domata è il primo balletto creato da Jean-Christophe Maillot per una compagnia che non fosse la sua (Les Ballets de Monte-Carlo). Ispirata alla omonima commedia di Shakespeare, si è aggiudicata tre Maschere d’Oro, per la migliore produzione e per i due protagonisti. Maillot ha pensato per i danzatori del Bol’šoj un lavoro con una grande vena narrativa, per metterne in evidenza oltre che la bravura anche l’abilità interpretativa. Per il coreografo questa commedia è come una meravigliosa storia sui rapporti umani che semplicemente chiede di essere tradotta nel linguaggio del corpo. Una trama abbastanza complessa che soprattutto lo ha intrigato per essere uno dei lavori più sensuali di Shakespeare, e ha catturato la sua attenzione come analisi appassionata delle relazioni d'amore. Per Maillot, coreografo che ama rinarrare una storia classica a suo modo, questa è una commedia che parla dell’incontro di due caratteri eccezionali (Caterina e Petruccio) che per questo motivo non possono sopportare l'idea di avere un rapporto mediocre tra di loro - o con nessun altro. Lavorando con i ballerini del Bol’šoj, per lui era ovvio che il compositore doveva essere russo. Sceglie Šostakovič, sulle cui musiche aveva già fatto altre creazioni, orientandosi questa volta sulle composizioni per il cinema.



La Bayadere 2018 by Damir Yusupov



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