Una revisione che è anche un rinnovamento. Un romeo e giulietta 1.1 firmato Zappalà
TORINODANZA FESTIVAL
2018
Lavanderia
a Vapore di Collegno
20
- 21 ottobre 2018 - ore 20,45
ROMEO
E GIULIETTA 1.1
La
sfocatura dei corpi
coreografia
e regia Roberto
Zappalà
interpreti
Gaetano
Montecasino, Valeria Zampardi
musica:
Pink
Floyd, Elvis Presley, Luigi Tenco, José Altafini, Mirageman,
John
Cage, Sergei Prokofiev
testi
a cura di Nello
Calabrò
luci
e costumi Roberto
Zappalà
Una
produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza – Centro di
Produzione della Danza in coproduzione con Orizzonti Festival
Fondazione
In collaborazione con “Le
Mouvement Mons” Festival (Belgio)
Con il sostegno di Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali
Regione Siciliana Ass.to del
Turismo, Sport e Spettacolo
Prima nazionale 5/6 agosto 2016
Orizzonti Festival, Chiusi
Si ringrazia Simone Viola per i
movimenti di danze da sala e Stefano Tomassini per aver seguito in
qualità di studioso l’inizio del percorso di ripresa e rilettura
dello spettacolo.
«Dopo la festa/compleanno del
quarto di secolo e gli ultimi anni ricchi d’intensa produttività
Roberto Zappalà inizia un nuovo progetto dal titolo Antologia.
Con Antologia si
intende recuperare i lavori più interessanti che hanno lasciato un
segno nel tempo e nella costruzione della linea coreografica di
Zappalà e della compagnia. Il progetto non ha soltanto il compito di
“recuperare” e di “rivisitare”, ma anche quello di originare
attraverso un nuovo “contatto” nuove visioni; dove anche il
“semplice” cambiamento degli interpreti può fare da primo mobile
per un diverso approccio alla creazione da parte del coreografo.
Tutto ciò non solo determinerà una riflessione sul passato ma
inevitabilmente porterà a riflettere sul futuro.
La sfocatura dei corpi era il titolo del Romeo e Giulietta del 2006 che Roberto Zappalà ha deciso di riprendere e riportare in scena come primo spettacolo di Antologia. Una revisione che è anche e soprattutto un rinnovamento. Un romeo e giulietta 1.1
Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? Tecnicamente (in ottica, fotografia, cinema) la sfocatura è una questione di distanza. La distanza tra il centro focale dell’obiettivo e “l’oggetto” inquadrato; se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato.
Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando “percepiamo” che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani. Siamo tutti Romeo e Giulietta.
Nella versione 1.1 il coreografo ha spostato la propria messa a fuoco, concentrandola più che sulla coppia di innamorati, sulla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle note vicissitudini shakespeariane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa), la versione 1.1 vuole riflettere e al contempo “ribellarsi” ad un tempo storico (oggi) dove la pulsione di morte è sublimata solo da se stessa e contrapporle passione e rispetto nei confronti della vita.
Una riproposizione di Romeo e Giulietta che non vuole “parlare” d’amore ma essere un atto d’amore verso la vita». Scheda a cura della Compagnia Zappalà Danza
Roberto Zappalà
Da 25 anni Roberto Zappalà corre e racconta, come nessun altro, un sud vivo e vibrante insieme alla sua Compagnia «con tenacia, lucidità, visione e continua voglia di andare avanti, di perfezionare la sua poetica, di dare una casa alle sue idee di danza, naturalmente umanista e filosofica» La danza contemporanea è infatti per Zappalà «una delle espressioni creative più filosofiche: lavora su stati emozionali e quindi lascia ampio spazio al pubblico per le sue interpretazioni». Una sapiente esperienza artistica che il coreografo siciliano diffonde nelle platee di tutto il mondo Europa, Centro e Sud America, Medioriente, Sudafrica, Corea, grazie alle sue oltre 50 produzioni di grande impatto visivo. La sua creatività e impegno sono legati alla danza ma vanno oltre a essa.” (delteatro.it).
Il suo stile coreografico, dopo anni di ricerca del movimento insieme ai suoi danzatori, è divenuto un linguaggio con una sua ben definita e singolare identità che si chiama MoDem.
Zappalà ha anche realizzato creazioni per il Balletto di Toscana, la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, la compagnia svedese Norrdans, ArtEZ Arnhem nei Paesi Bassi, la Fondazione olandese Theaterwerkplaats Generale Oost, Goteborg Ballet/Opera di Goteborg in Svezia, e ha inoltre avuto modo di lasciare il suo chiaro segno creativo curando le coreografie di particolari edizioni dei famosi musical Jesus Christ Superstar e Evita, prodotti dal Teatro della Munizione e rivisti in una nuova lettura coreografica e linea di movimento. Nel 2011 ha curato le coreografie della cerimonia di apertura dei Mondiali di Scherma. Nel 2016 cura il progetto Insieme – Parata Urbana per il Festival Torinodanza e per il Défilée della Biennale di Lione.
Roberto Zappalà è responsabile del recupero e ideazione nonché direttore artistico di Scenario Pubblico di Catania, aperto nel 2002, residenza della Compagnia Zappalà Danza e raro esempio in Italia di centro coreografico europeo.
Il coreografo ama spaziare anche in altri ambiti, insieme all’artista berlinese Christian Graupner e Humatic Berlin ha realizzato l’installazione interattiva “Mindbox” vincitrice del secondo premio al Guthman Musical Instrument Competition (Atlanta/USA 2011).
Con la casa editrice Malcor D’ ha inaugurato un percorso di editoria per la danza e scritto diversi testi/saggi: Omnia corpora, Sud Virus (il piacere di sentirsi terroni) e per L’Epos Odisseo: il naufragio dell’accoglienza e Agata Semu tutti devoti tutti?
Ha ricevuto diversi premi, tra i più prestigiosi: quello dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2013.
https://www.scenariopubblico.com/chi-siamo/roberto-zappala/#
La sfocatura dei corpi era il titolo del Romeo e Giulietta del 2006 che Roberto Zappalà ha deciso di riprendere e riportare in scena come primo spettacolo di Antologia. Una revisione che è anche e soprattutto un rinnovamento. Un romeo e giulietta 1.1
Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? Tecnicamente (in ottica, fotografia, cinema) la sfocatura è una questione di distanza. La distanza tra il centro focale dell’obiettivo e “l’oggetto” inquadrato; se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato.
Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando “percepiamo” che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani. Siamo tutti Romeo e Giulietta.
Nella versione 1.1 il coreografo ha spostato la propria messa a fuoco, concentrandola più che sulla coppia di innamorati, sulla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle note vicissitudini shakespeariane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa), la versione 1.1 vuole riflettere e al contempo “ribellarsi” ad un tempo storico (oggi) dove la pulsione di morte è sublimata solo da se stessa e contrapporle passione e rispetto nei confronti della vita.
Una riproposizione di Romeo e Giulietta che non vuole “parlare” d’amore ma essere un atto d’amore verso la vita». Scheda a cura della Compagnia Zappalà Danza
Roberto Zappalà
Da 25 anni Roberto Zappalà corre e racconta, come nessun altro, un sud vivo e vibrante insieme alla sua Compagnia «con tenacia, lucidità, visione e continua voglia di andare avanti, di perfezionare la sua poetica, di dare una casa alle sue idee di danza, naturalmente umanista e filosofica» La danza contemporanea è infatti per Zappalà «una delle espressioni creative più filosofiche: lavora su stati emozionali e quindi lascia ampio spazio al pubblico per le sue interpretazioni». Una sapiente esperienza artistica che il coreografo siciliano diffonde nelle platee di tutto il mondo Europa, Centro e Sud America, Medioriente, Sudafrica, Corea, grazie alle sue oltre 50 produzioni di grande impatto visivo. La sua creatività e impegno sono legati alla danza ma vanno oltre a essa.” (delteatro.it).
Il suo stile coreografico, dopo anni di ricerca del movimento insieme ai suoi danzatori, è divenuto un linguaggio con una sua ben definita e singolare identità che si chiama MoDem.
Zappalà ha anche realizzato creazioni per il Balletto di Toscana, la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, la compagnia svedese Norrdans, ArtEZ Arnhem nei Paesi Bassi, la Fondazione olandese Theaterwerkplaats Generale Oost, Goteborg Ballet/Opera di Goteborg in Svezia, e ha inoltre avuto modo di lasciare il suo chiaro segno creativo curando le coreografie di particolari edizioni dei famosi musical Jesus Christ Superstar e Evita, prodotti dal Teatro della Munizione e rivisti in una nuova lettura coreografica e linea di movimento. Nel 2011 ha curato le coreografie della cerimonia di apertura dei Mondiali di Scherma. Nel 2016 cura il progetto Insieme – Parata Urbana per il Festival Torinodanza e per il Défilée della Biennale di Lione.
Roberto Zappalà è responsabile del recupero e ideazione nonché direttore artistico di Scenario Pubblico di Catania, aperto nel 2002, residenza della Compagnia Zappalà Danza e raro esempio in Italia di centro coreografico europeo.
Il coreografo ama spaziare anche in altri ambiti, insieme all’artista berlinese Christian Graupner e Humatic Berlin ha realizzato l’installazione interattiva “Mindbox” vincitrice del secondo premio al Guthman Musical Instrument Competition (Atlanta/USA 2011).
Con la casa editrice Malcor D’ ha inaugurato un percorso di editoria per la danza e scritto diversi testi/saggi: Omnia corpora, Sud Virus (il piacere di sentirsi terroni) e per L’Epos Odisseo: il naufragio dell’accoglienza e Agata Semu tutti devoti tutti?
Ha ricevuto diversi premi, tra i più prestigiosi: quello dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro nel 2013.
https://www.scenariopubblico.com/chi-siamo/roberto-zappala/#
TORINODANZA | I PARTNER
Torinodanza 2018 è un progetto
realizzato da Torinodanza festival/Teatro Stabile di Torino –
Teatro Nazionale, maggior sostenitore Compagnia di San Paolo, con il
sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del
Turismo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione per la
Cultura Torino, in partenariato con Intesa Sanpaolo. Il Festival Torinodanza, nato nel
1987, è organizzato dal 2009 dal Teatro Stabile di Torino - Teatro
Nazionale.
INFO:
TEL 011 5169555 /
NUMERO VERDE 800 235 333.
Biglietteria
del Teatro Stabile di Torino: Teatro Gobetti, via Rossini 8 - Torino
Vendita
on-line: www.teatrostabiletorino.it
- www.torinodanzafestival.it
RomeoGiulietta_ph Serena Nicoletti |
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