La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento presenta la quarta edizione di OPER.A 20.21
Programma
Opera 2018/19
Forces
of Nature
La
forza del teatro musicale del XXI secolo
La
Fondazione Haydn di Bolzano e Trento presenta la quarta edizione di
OPER.A 20.21, progetto regionale con la direzione artistica di
Matthias Lošek volto a testimoniare la vitalità e l’originalità
del teatro musicale del nostro tempo: da fine novembre 2018 a marzo
2019, attraverso nuove significative produzioni e coproduzioni,
proposte in luoghi congeniali, si raccontano storie affascinanti e
appassionanti che esplorano la natura dell’animo umano e la sua
forza.
Ha
per titolo Forces of Nature,
la quarta edizione di OPER.A 20.21, la stagione regionale di opera
contemporanea della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, con la
direzione artistica di Matthias Lošek. Come nelle precedenti
edizioni, anche OPER.A 20.21 2018/19 scandaglia diverse modalità di
fare teatro musicale nel solco della contemporaneità, ponendo
particolare attenzione a nuovi modi di intenderlo, anche attraverso
l’incontro fra linguaggi espressivi diversi. Tutto ciò senza
tuttavia trascurare il passato, ovviamente trasposto nell’attualità.
Si
comincia al Teatro Comunale di Bolzano, venerdì 30 novembre (ore 20)
e domenica 2 dicembre 2018 (ore 17), con il dittico formato da La
voix humaine di Francis
Poulenc e Cavalleria
rusticana di Pietro
Mascagni, con la regia di Emma
Dante. Nel gennaio 2019 ci si
trasferirà al Teatro SanbàPolis di Trento, dove sabato 19 (ore 20)
e domenica 20 (ore 17) andrà in scena la prima
assoluta di Dionysos
Rising di Roberto
David Rusconi, compositore
veneziano da tempo residente e attivo artisticamente a Londra, mentre
sabato 9 (ore 20) e domenica 10 febbraio (ore 17), al Teatro Studio
di Bolzano, sarà la volta della western opera Amalia!,
uno dei progetti messisi in luce nell’ambito della prima edizione
di OPER.A 20.21 Fringe. Le Gallerie di Piedicastello faranno poi da
sfondo, sabato 2 (ore 20) e domenica 3 marzo (ore 17 e ore 20), alla
prima rappresentazione italiana della silent
opera Vixen,
ideata dalla regista inglese Daisy
Evans partendo dall’opera La
piccola volpe astuta di Leoš
Janáček.
OPER.A
20.21 2018/2019 si concluderà giovedì 21 e sabato 23 marzo al
Teatro Comunale di Bolzano (ore 20) con un nuovo allestimento de La
Wally prodotto da
Fondazione Haydn e da Vereinigte Bühnen Bozen: l’opera di Alfredo
Catalani sarà affidata alla regia di Nicola
Raab. Sul podio, Arvo
Volmer, direttore principale
dell’Orchestra Haydn, che per la prima volta dirigerà un’opera a
Bolzano.
Non
mancherà pure, sarà anzi rafforzato, il rapporto con il territorio,
con le nuove realtà che vi operano attivamente. Significative, oltre
alle consuete iniziative collaterali, saranno dunque le riprese di
Artist in residence,
di cui sarà protagonista questa volta Roberto David Rusconi, e la
seconda edizione di OPER.A 20.21 Fringe, bando riservato a giovani
artisti.
«Nei
suoi primi anni di vita OPER.A 20.21 ha fatto passi coraggiosi,
importanti», dichiara Paul Gasser, Presidente della Fondazione Haydn
di Bolzano e Trento, «L’impegno della nostra Fondazione è stato
considerevole e lo sarà ancora in futuro: siamo convinti che il
teatro musicale possa essere uno strumento utile e adeguato per
raccontare ciò che ci sta intorno, per confrontarci con la realtà
di tutti i giorni». «Va quindi sottolineato il consueto respiro
regionale, con appuntamenti più ravvicinati che in passato»,
aggiunge Paul Gasser.
Addentrandosi
nel disegno artistico che lo ha ispirato, Matthias
Lošek spiega così il titolo della nuova Stagione di OPER.A
20.21: «Dopo la trilogia rappresentata da The
Irony of Life, Love
and other Cruelties e Escape
from Reality, entriamo in una
nuova fase che inizia con Forces
of Nature. Ma non
rappresenteremo solo il vento, la pioggia, la neve: rappresenteremo
le forze che sono dentro di noi, i sentimenti che, anche in contrasto
fra loro, ci permettono di vivere la nostra vita. Tutto ciò lo
faremo anche utilizzando luoghi scenici inusuali per uno spettacolo
operistico, come lo sono il Teatro SanbàPolis e le Gallerie di
Piedicastello di Trento: la nostra convinzione è che il teatro
musicale del nostro tempo possa venire esaltato da spazi fisici che
ne mettano in risalto le caratteristiche peculiari, favorendo anche
un nuovo tipo di fruizione dello stesso evento spettacolare».
LA
VOIX HUMAINE/CAVALLERIA RUSTICANA
Due
capolavori fra odio e amore
L’intreccio
fra amore e odio accomuna due opere di epoche diverse affidate alla
regia innovativa di Emma Dante, chiamata a tracciare un filo rosso
fra le due donne che ne sono rispettivamente protagoniste. Ne La
voix humaine, capolavoro di
metà Novecento (debuttò nel 1959 all’Opéra Comique), composto da
Francis Poulenc su libretto di Jean Cocteau, si assiste al dialogo
telefonico, ora concitato, ora fatto di inquietanti silenzi, fra due
amanti. L’unica voce che si sente è quella di lei e il finale è,
inevitabilmente, drammatico. Come pure è quello di un altro
capolavoro, ma di tempi precedenti, Cavalleria
rusticana, atto unico di
Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido
Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga: prima opera
composta da Mascagni e certamente la più nota fra le sedici del
compositore livornese, ebbe un successo immediato, sin dal suo
debutto al Teatro Costanzi di Roma nel 1890, protrattosi poi nel
tempo.
L’intreccio
amoroso è in questo caso più complesso, sullo sfondo di una società
chiusa nelle proprie ipocrisie. L’intermezzo orchestrale è tra i
momenti musicali più famosi dell’opera di Mascagni: la pubblicità
e il cinema (da Il Padrino
parte terza a Toro Scatenato)
se ne sono appropriati.
Elle,
la protagonista de La voix
humaine sarà interpretata da
Anna Caterina Antonacci,
mentre il cast di Cavalleria
rusticana comprenderà Teresa
Romano (Santuzza), Angelo
Villari (Turiddu), Monsoo
Kim (Alfio), Giovanna
Lanza (Mamma Lucia) e
Francesca Di Sauro
(Lola).
Direzione
musicale di Francesco Cilluffo.
Regia di Emma Dante.
Orchestra
Haydn di Bolzano e Trento.
Coproduzione
Teatri di Opera Lombardia
e Fondazione Haydn di Bolzano e
Trento. Allestimento della
Fondazione Teatro Comunale di
Bologna.
DIONYSOS
RISING
Il
mito di Dioniso come non si è mai visto e sentito
Dionysos
Rising, novità assoluta, è
un’azione lirica raccontata da personaggi rappresentati non nelle
loro consuete vesti storico-mitologiche ma come persone normali,
travolte dalla malattia di vivere, dalle loro angosce. Ognuno di loro
(una madre che ha perso il proprio figlio, una figlia non voluta ed
abbandonata, un giovane con manie di grandezza e un
figlio-padre-amante costantemente dissociato) combatte contro i
propri fantasmi, le proprie
sindromi
mentali cercando di superarle con droghe e farmaci. Quattro cantanti
e cinque danzatori animano Dionysos
Rising, un’opera che è
anche «movimento inconsulto, un guizzo, un serpentino snodarsi; uno
sguardo che coglie l’imprevisto, un’occhiata veloce ed intensa
che appartiene al battere fugace delle palpebre», come dice
l’autore. E come in tutto il lavoro di Roberto David Rusconi, anche
in Dionysos Rising
nasce dalla personalissima unione del suono acustico con quello
elettronico: il pubblico vivrà un’esperienza acustica avvolgente,
un’immersione sonora totale, grazie all’utilizzo di sofisticate
strumentazioni. E alla fine, accadrà qualcosa di inaspettato. Un
rave o qualcosa che gli assomiglia.
Direzione
musicale: Timothy Redmond.
Regia: Michael Scheidl.
Orchestra
Haydn di Bolzano e Trento. Coproduzione:
netzzeit di
Vienna, Fondazione Haydn di
Bolzano e Trento.
AMALIA!
L’opera
si veste di western
Amalia!
è una western opera
all’incrocio fra musica e cinema,
uno dei progetti partecipanti
alla prima edizione di OPER.A 20.21 FRINGE. Sul palcoscenico, insieme
all’orchestra, ci sono tre cantanti e uno schermo, sul quale
vengono proiettate immagini dei paesaggi un po’ cupi della Val di
Fosse, cornice ideale per girare un film western. Ma quando i
cantanti escono di scena, sono loro ad apparire sullo schermo, in una
sorta di scambio di ruoli. Amalia!
ha una prima fonte di ispirazione in Amy, la protagonista di High
Noon intrepretata da Grace
Kelly. Ma i riferimenti filmici sono anche gli spaghetti
western di Sergio Leone,
soprattutto Il buono, il brutto
e il cattivo e C'era
una volta il West, l’originale
Django
di Sergio Corbucci, nonché Django
Unchained e The
Hateful Eight di Quentin
Tarantino. Ancora di più sono le influenze operistiche: Pagliacci,
Anna Bolena,
Un ballo in maschera,
Bohéme,
Fidelio,
La Wally
di Alfredo Catalani, Evgeny
Onegin di Tschaikowski.
Amalia!
è un intreccio di luoghi, suoni, epoche sul filo della ricerca di un
nuovo modo di fare spettacolo.
Arie
e duetti si alternano alle partiture originali di Michael
Cohen-Weissert.
Un tocco fashion
lo danno i costumi firmati da Luis
Trenker.
Direzione
musicale di Markus
Merkel.
Ideazione e regia di Franziska
Guggenbichler Beck.
Orchestra
Haydn di Bolzano e Trento.
Produzione
Fondazione
Haydn di Bolzano e Trento.
Coproduzione Helios
Sustainable Films.
VIXEN
La
volpe diventa “silenziosa”
Silent
Opera è il nome della compagnia fondata da Daisy Evans ma è anche e
soprattutto un concetto, una sorta di filosofia per cercare una
connessione originale fra teatro musicale e XXI Secolo: partendo
dalla Silent Disco, la regista inglese ha elaborato un nuovo format
operistico, nel quale il
pubblico, che indossa cuffie mediante le quali ascolta musica
preregistrata e mixata con le performance dal vivo dei cantanti,
diventa esso stesso il palcoscenico dell’opera. Il pubblico può
quindi muoversi e interagire con lo spazio: di solito è il
sottosuolo londinese, nel caso della prima rappresentazione italiana
di Vixen
Le Gallerie di Piedicastello, un tempo due tunnel stradali della
tangenziale di Trento, oggi sede espositiva della Fondazione Museo
Storico del Trentino destinata anche a ospitare eventi artistici.
Vixen
prende le mosse da La piccola
volpe astuta del compositore
ceco Leoš Janáček, che traspose in chiave operistica una novella
pensata originariamente come una specie di romanzo a fumetti. Nella
versione di Daisy Evans la volpe è una giovane donna che, in un
mondo a declinazione maschile, percorre con determinazione la propria
strada, ponendo resistenza a un uomo che cerca di catturarla e
controllarla.
Le
parti di ispirazione folk dell’opera di Janáček vengono eseguite
dal vivo, mentre le parti orchestrali, intrise di Romanticismo, sono
preregistrate.
Direzione
musicale di Stephen Higgins.
Regia di Daisy Evans.
Produzione Silent Opera.
LA
WALLY
Una
donna contro tutto e tutti
OPER.A
20.21 2018/2019 si conclude con un nuovo allestimento de La
Wally, opera oggi non
rappresentata così frequentemente come invece meriterebbe.
Considerata
la migliore di tutte le opere di Alfredo Catalani, scritta su
libretto di Luigi Illica basato sul romanzo Die
Geierwally di Wilhelmine
von Hillern, La Wally
debuttò Il 20 gennaio 1892 al Teatro alla Scala di Milano: Catalani
ne iniziò la stesura nel 1889, terminandola nel marzo del 1891.
Nell'estate del medesimo anno, si recò in Tirolo assieme al celebre
scenografo Adolf Hohenstein per osservare gli usi e i costumi locali.
L’opera ebbe in passato una buona diffusione, arrivando anche negli
Stati Uniti, soprattutto per merito di Arturo Toscanini, sincero
ammiratore di Catalani, che la dirigerà più volte.
Vincitrice
del Premio Abbiati dell’Associazione Critici Musicali Italiani per
la regia di Written on Skin
di George Benjamin, applaudita a Bolzano nell’ottobre 2016, la
regista tedesca Nicola Raab offre ora una personale versione de La
Wally, oltrepassando i clichés
e il romanticismo da film a sfondo regionale e
sentimentale-patriottico tipico dell’opera di Catalani. Non ci sarà
nemmeno traccia di sfondi montani e paesaggi stereotipati. I costumi
(in bianco e nero) e la scenografia saranno ridotti all’essenziale,
dando così ancora più risalto alla lotta di una donna per
raggiungere il posto a lei negato in una società dominata dagli
uomini e al precipitare della sua vicenda umana.
Direzione
musicale di Arvo Volmer.
Regia Nicola Raab.
Interpreti:
Charlotte-Anne Shipley
(Wally), Alessandro Guerzoni
(Stromminger), Francesca
Sartorato (Afra),
Francesca Sorteni
(Walter), Ferdinand
von Bothmer (Hagenbach),
Ashley Prewett
(Gellner), Enrico
Marchesini (Pedone).
Scene di Mirella Weingarten.
Costumi di Julia Müer.
Lighting design Clifton Taylor.
Orchestra
Haydn di Bolzano e Trento.
Coproduzione
Fondazione Haydn di Bolzano e
Trento e Vereinigte
Bühnen Bozen.
ARTIST
IN RESIDENCE
Roberto
David Rusconi è l’artist
in residence
2019 della Fondazione Haydn: oltre all’opera Dionysos
Rising,
il compositore italiano presenterà a Bolzano e Trento, il 5 e 6
febbraio, Bletterbach,
composizione
per voce recitante e orchestra eseguita
nell’occasione della Stagione Sinfonica 2018/19 dell’Orchestra
Haydn sotto la direzione di Darrell Ang.
EVENTI
COLLATERALI
Anche
per la nuova Stagione sono previste iniziative volte a offrire allo
spettatore strumenti di conoscenza e approfondimento: Cultur.a
Lounge,
talk organizzato in collaborazione con
Vereinigte Bühnen Bozen
che riscopre la forza evocativa dei costumi tradizionali,
Oper.a
Backstage,
uno sguardo al “dietro le quinte”, e Oper.a
Intro,
appuntamento che ormai tradizionalmente accompagna l’inizio degli
spettacoli.
In
occasione di ogni spettacolo sarà attivo un servizio
shuttle
che collegherà i teatri di Bolzano e Trento, favorendo così lo
scambio di pubblico fra le due città.
Per
la stagione 2019/19 di OPER.A 20.21 sono previste due formule di
OPER. A CARD:
STANDARD
2 + 1: Con l’acquisto di due
diversi titoli d‘opera, si riceverà un terzo biglietto gratuito
(Cat. III) per un’ ulteriore opera a scelta.
PREMIUM
4 + 1: Con l’acquisto di
quattro titoli d‘opera, si riceverà un biglietto gratuito per il
quinto titolo. Inoltre, per ogni serata si riceverà come omaggio un
drink di benvenuto al bar del Teatro.
Prezzi
biglietti singoli da 20 Euro. Riduzione per studenti 10 Euro.
Biglietti
e OPER.A CARD sono in vendita dal 9 ottobre 2018.
ABO
musica&teatro
Per
la prima volta OPER.A 20.21 offre in collaborazione con Vereinigte
Bühnen Bozen l’abbonamento "Musica&Teatro". In
vendita dal 9 ottobre 2018
La
Fondazione Haydn di Bolzano e Trento ringrazia per la collaborazione
e il sostegno Alperia e, attraverso l’adesione all’Art Bonus, la
Fondazione Cassa di Risparmio.
Info
Fondazione
Haydn di Bolzano e Trento
0471
053800
Foto_Conferenza Stampa _ Pressekonferenz_OPERA2021 |
Foto_Conferenza Stampa _ Pressekonferenz_OPERA2021 (47) |
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