Al Regio di Torino "Il Trovatore" con la regia onirica di Paul Curran
Inaugurazione
della Stagione d’Opera 2018-2019
IL TROVATORE
Pinchas
Steinberg inaugura la Stagione con il capolavoro di Giuseppe Verdi
Al
Regio lo spettacolo con la regia onirica e affascinante di Paul
Curran
Teatro
Regio, Torino
Mercoledì 10 ottobre 2018, ore 20
Mercoledì 10
ottobre,
alle ore 20,
il Regio inaugura la nuova Stagione d’Opera 2018-2019 con Il
trovatore
di Giuseppe Verdi. Pinchas
Steinberg,
sul podio dell’Orchestra
e Coro del Teatro Regio,
affronta la più romantica tra le partiture verdiane in uno
spettacolo firmato dal regista Paul
Curran.
Il trovatore
è l’opera simbolo del Romanticismo italiano, è la quintessenza
del melodramma, fulgido esempio di teatro costituito da personaggi
consumati da forti passioni. Un capolavoro celebre e celebrato, dal
fascino immediato, dai tratti semplici e caratteristici che
conquistano il pubblico da più di un secolo e mezzo. L’opera
richiede un cast di prima grandezza: per questa produzione –
proveniente dal Teatro Comunale di Bologna – i quattro protagonisti
al Regio sono Rachel
Willis-Sørensen
(Leonora), Diego
Torre
(Manrico), Anna
Maria Chiuri
(Azucena) e Massimo
Cavalletti
(Il conte di Luna).
Anche per questa
Stagione Intesa
Sanpaolo –
Socio Fondatore del Teatro – conferma il proprio impegno con il
Regio assicurando la partnership alla produzione inaugurale,
l’appuntamento più atteso della Stagione. Il sostegno di Intesa
Sanpaolo al Regio rientra in un più ampio rapporto di collaborazione
che vede la Banca al fianco del Teatro nella realizzazione delle sue
grandi produzioni. «Intesa
Sanpaolo è fortemente impegnata a sostegno della musica classica
soprattutto lirica con particolare attenzione ai giovani. Nell’ambito
di una lunga e solida collaborazione, condivide con il Teatro Regio
di Torino la cura e la promozione dell’eccellenza della produzione
torinese. Questo sostegno conferma la presenza della Banca al fianco
di una istituzione culturale di grande rilievo, punto di riferimento
per Torino e in Italia»,
commenta
Fabrizio
Paschina, Direttore
Comunicazione e Immagine di Intesa Sanpaolo.
Pinchas
Steinberg,
regolarmente ospite delle maggiori istituzioni musicali
internazionali,
vanta
con il Regio un privilegiato rapporto artistico pluriennale. Il
direttore d’orchestra israeliano ha lavorato con prestigiose
orchestre tra le quali i Berliner Philharmoniker, London Symphony
Orchestra, Orchestre national de France, Boston Symphony Orchestra,
Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Steinberg affronta la partitura
di Verdi dosando con sapienza i momenti più fragorosi alternati a
quelli più intimi. Virtuoso del suono, il direttore sottolinea il
mistero che lega e insidia i quattro protagonisti della trama, un
nodo segreto che la musica crea con atmosfere notturne e a volte
surreali.
Il
pluripremiato regista scozzese Paul
Curran,
già Direttore artistico della Norwegian National Opera, è oggi una
delle voci più interessanti nel panorama registico internazionale.
Ha creato spettacoli d’opera per i più importanti centri
operistici, tra i quali: il Metropolitan Opera House di New York, il
Teatro alla Scala, il Teatro Mariinskij. Le sue produzioni si
inseriscono in una rinnovata impostazione registica, che rispetta la
natura dei lavori che prende in esame, concentrando spesso
l’interesse sulle relazioni e le dinamiche dei personaggi in scena.
Per Il
trovatore
ha ideato una regia nella quale è ben sottolineato l’elemento
“politico” e “popolare” del dramma: i costumi ricordano
l’Ottocento e le masse corali richiamano i patrioti del
Risorgimento, il tutto all’ombra di una scena sovrastata da
un’enorme scalinata modulare.
Protagonista
di questa produzione al Regio è il tenore messicano Diego
Torre
che interpreta Manrico, il trovatore. Giovanissimo artista dalle
impressionanti doti vocali, ha studiato con Plácido Domingo
esibendosi in importanti teatri quali il Metropolitan di New York, la
Los Angeles Opera, la Boston Lyric Opera e il Teatro Regio di Parma
per il Festival Verdi. Leonora è interpretata da Rachel
Willis-Sørensen,
giovane soprano americana che ha vinto numerosi concorsi tra i quali
il prestigioso Birgit Nilsson Prize, Operalia e l’Eleanor McCollum
Competition. Il suo timbro, la sua tecnica e la sua presenza scenica
fanno di lei un’artista di grandissimo livello, chiamata a lavorare
con direttori del calibro di Antonio Pappano, Leonard Slatkin, Marc
Minkowski, James Levine. Azucena è interpretata dal mezzosoprano
Anna
Maria Chiuri.
Unica artista italiana a vincere il celeberrimo Concorso
Internazionale Čaikovskij di Mosca, ha collaborato con grandi teatri
in Italia e all’estero al fianco di direttori quali Riccardo Muti,
Riccardo Chailly, Daniele Callegari. Il conte di Luna è interpretato
da Massimo
Cavalletti:
tra i più apprezzati baritoni italiani della nuova generazione, ha
rapidamente conquistato i più prestigiosi teatri d’opera e
festival internazionali, fra cui il Metropolitan Opera di New York,
il Teatro alla Scala, la Royal Opera House Covent Garden, la
Staatsoper di Vienna, la Staatsoper di Berlino, l’Opera di Zurigo e
il Festival di Salisburgo. Completano il cast il basso In-Sung
Sim
(Ferrando), il soprano Ashley
Milanese
(Ines), il tenore Patrizio
Saudelli
(Ruiz), i baritoni Desaret
Lika
e Marco
Tognozzi
(un vecchio zingaro) e i tenori Luigi
Della Monica
e Alejandro
Escobar
(un messo). Durante
le nove recite, dal 10 al 23 ottobre, ai protagonisti già citati si
alterneranno, nei giorni 12, 17, 20 e 23 ottobre: Karina
Flores
(Leonora), Samuele
Simoncini
(Manrico), Agostina
Smimmero
(Azucena), Damiano
Salerno
(Il conte di Luna) e Fabrizio
Beggi
(Ferrando).
Le
luci dello spettacolo sono firmate da Bruno
Poet
e riprese da Andrea
Anfossi,
scene e costumi di Kevin
Knight.
Il Coro
del Teatro Regio,
impegnato in importanti passi nell’opera, è istruito da Andrea
Secchi.
Con
Il
trovatore
(partitura del 1853) Verdi arrivò a toccare così rapidamente il
cuore del suo pubblico che, da allora, il titolo rimase in repertorio
in tutti i teatri d’opera del mondo. Verdi stesso scriveva nel 1862
all’amico Arrivabene: «Quando tu andrai nelle Indie e nell’interno
dell’Africa sentirai Il
trovatore».
Rapimenti, duelli, briganti, serenate, veleni e cadaveri, streghe e
tante fiamme, nei cuori e sulla pira. Il
trovatore
racconta non tanto una storia, quanto una dimensione perduta. Sulla
scena, Leonora si divide fra un amore casto per Manrico, il
trovatore, e quello possessivo del conte di Luna, dal quale sfuggirà
solo col suo sacrificio. A scombinare il terzetto, Verdi dà forza a
un quarto personaggio, Azucena: più che un ruolo è una sinistra
forza primigenia della natura, una zingara con un passato tremendo e
un destino folle, mossa da vendetta ma non insensibile alla sua
natura di donna e madre. Fanno da sfondo all’intricata vicenda
alcuni dei più bei cori che Verdi abbia mai scritto.
Anche per l’intera
Stagione 2018-2019 è stato confermato l’accordo tra il Teatro
Regio e
Rai Radio
3 per
la trasmissione in diretta delle opere in programma.
L’opera sarà
presentata al pubblico mercoledì
3 ottobre ore 17.30
al Piccolo Regio Puccini con una conferenza dal titolo: Visione
e realtà nel romanticismo verdiano,
a cura di Paolo
Gallarati.
L’ingresso è libero.
La diretta
radio
de Il
trovatore,
curata da Susanna
Franchi,
sarà mercoledì
10
ottobre alle 20.
Biglietti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza
Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso
Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su
www.vivaticket.it e telefonicamente al n. 011.8815.270. Info - Tel.
011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it
Il direttore d'orchestra Pinchas Steinberg |
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