Inaugurazione Stagione al Regio di Torino

TRISTANO E ISOTTA  

Gianandrea Noseda inaugura la Stagione 
con il capolavoro di Richard Wagner
In prima italiana l’allestimento
con la regia di Claus Guth

Teatro Regio, martedì 10 ottobre 2017 ore 19


Martedì 10 ottobre, alle ore 19, il Regio inaugura la Stagione 2017-2018 con Tristano e Isotta di Richard Wagner.

Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, interpreta per la prima volta la partitura simbolo di tutta la produzione wagneriana. L’allestimento, proveniente dalla Opernhaus Zürich, ha la regia di Claus Guth, celebre Theaterregisseur tedesco che porta per la prima volta il suo Tristano in Italia.

Anche per questa Stagione Intesa Sanpaolo – Socio Fondatore del Teatro – conferma il proprio impegno con il Regio assicurando la partnership alla produzione inaugurale, l’appuntamento più atteso della Stagione. Il sostegno di Intesa Sanpaolo al Regio rientra in un più ampio rapporto di collaborazione che vede la Banca al fianco del Teatro nella realizzazione delle sue grandi produzioni.

Vittorio Meloni, Direttore Relazioni Esterne Intesa Sanpaolo, commenta: «In questi dieci anni di storia, Intesa Sanpaolo ha mantenuto forte e saldo il legame con Torino, di cui il Teatro Regio è uno dei simboli. Il rapporto con il Regio rientra in un progetto strategico di promozione della cultura e del patrimonio artistico che ci rende non un semplice sostenitore esterno, ma partner attivo e presente della città dove il Gruppo è nato e dove ha sede».

L’allestimento di Zurigo, che richiede una complessa realizzazione scenica, viene presentato per la prima volta in Italia. Per questa speciale occasione Lavazza ha contribuito alla realizzazione dello spettacolo finanziando il girevole per il palcoscenico, appositamente progettato e realizzato per il Regio; un importante elemento scenotecnico che entrerà a far parte del patrimonio del Teatro.

Giuseppe Lavazza – Vice Presidente del Gruppo - dichiara: «Lavazza è da sempre impegnata nel sostegno all’arte e allo stesso tempo fortemente radicata al proprio territorio d’origine. È per noi importante sostenere i luoghi in cui la cultura prende vita, oltre che un grande motivo di orgoglio poter accrescere il patrimonio del Teatro Regio di Torino con un nuovo elemento in grado di rendere gli spettacoli ancora più coinvolgenti ed espressivi».

L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio sono diretti da Gianandrea Noseda, attento interprete del repertorio tardoromantico. La lettura del Direttore musicale del Regio sottolinea l’immensa ricchezza che il Tristano porta con sé, partitura cardine della Storia della Musica che illumina l’alba del Novecento musicale. Per Noseda, l’imponente capolavoro di Wagner è il poema della passione e della notte, dell’amore e dell’assoluto, è, in definitiva, la musica del desiderio.

La regia è affidata a Claus Guth che immerge i tre protagonisti – Tristano, Isotta e Marke – in un lungo piano sequenza cinematografico, metafora del continuo fluire della musica di Wagner e dell’incrocio dei destini dei personaggi. Guth propone, oltretutto, un interessante parallelismo che unisce arte e vita: immagina che Tristano, Isotta e Marke siano Wagner, la sua amante Mathilde Wesendonck e suo marito Otto, in un gioco di rimandi e riflessi che invita a riflettere sul confine tra realtà e finzione. Per realizzare appunto questo continuo piano sequenza, il Regio avrà a disposizione, per la prima volta, un apposito girevole, realizzato con il sostegno di Lavazza. Le scene riproducono gli interni di Villa Wesendonck, situata a Zurigo, luogo nel quale, proprio nel 1865, Wagner e Mathilde si legarono sentimentalmente durante la genesi del Tristano.

In questa produzione, Tristano è il tenore Peter Seiffert, celebrato artista dalla carriera internazionale, riconosciuto oggi quale uno dei migliori heldentenor del repertorio wagneriano, artista di casa al Festival di Bayreuth e protagonista di indimenticabili incisioni con Barenboim, Tate, Sinopoli, Mehta. Isotta è il soprano Ricarda Merbeth, artista richiesta in tutti i principali teatri del mondo, dedita al repertorio tedesco con una invidiabile carriera al Festival di Bayreuth che, da più di un decennio, le affida i principali ruoli drammatici delle produzioni di punta. Steven Humes è il basso che interpreta re Marke. Già al Regio per la produzione inaugurale de L’Olandese volante, torna nel nostro teatro con uno dei personaggi che più ha saputo scolpire con la sua interpretazione plasmata da un declamato di altissima intensità teatrale. Completano il cast il baritono Martin Gantner nel ruolo di Kurnewal, il mezzosoprano Michelle Breedt nel ruolo di Brangäne, il baritono Klaus Kuttler nei panni di Melot, il tenore Joshua Sanders (artista residente al Regio per la Stagione 2017-2018, scelto da The Opera Foundation per una borsa di studio nel nostro Teatro) interpreta un pastore mentre il marinaio è interpretato da Patrick Reiter. Durante le sette recite, ai protagonisti già citati si alterneranno, nei giorni 11, 14 e 17 ottobre, Stefan Vinke (Tristano) e Rachel Nicholls (Isotta). Scene e costumi di questo allestimento sono di Christian Schmidt e le luci di Jürgen Hoffmann. Arturo Gama riprende la regia di Claus Guth. Il Coro del Teatro Regio è istruito da Claudio Fenoglio.

Tristano e Isotta è la tormentata storia di due giovani che, stregati da un potente filtro, muteranno il loro odio in un inscindibile amore. Durante un’appassionata notte, nei giardini del castello di re Marke, i due vengono sorpresi. Il fatto scatena una violenta colluttazione, provocata dalla gelosia del re, nella quale Tristano cade ferito gravemente. In preda al dolore Tristano troverà un’ultima grande consolazione nel rivedere Isotta e, nel suo abbraccio, abbandonarsi alla morte. Nel canto supremo di Isotta, il celebre Liebestod, anche lei si congeda dal mondo unendosi in un amore eterno a Tristano che, inevitabilmente, deve passare attraverso la morte; proprio sulle note del leitmotiv della “felicità” Isotta cade sul corpo di Tristano. Il libretto, scritto dallo stesso Wagner, è rivestito da un fluire pressoché ininterrotto di musica, un flusso perpetuo che preannuncia l’eternità, aspetto particolarmente valorizzato in questo allestimento. L’indeterminatezza temporale, oltretutto, è rafforzata da una dimensione spaziale indefinita. L’ascoltatore viene immerso simultaneamente in due dimensioni: quella umana, appartenente al re Marke, sorretto da un linguaggio armonico tradizionale, e quella trascendentale, appartenente a Tristano e Isotta, avvolti da una musica profondamente cromatica, che rasenta l’atonalità. L’opera, in tre atti, avrà una durata complessiva di circa quattro ore e quarantacinque minuti, con due intervalli: il primo di trenta minuti dopo l’Atto I, il secondo di venticinque minuti dopo l’Atto II.

Anche per la Stagione 2017-2018 è stato confermato l’accordo tra il Teatro Regio e Rai-Radio3 per la trasmissione in diretta delle opere in programma. La diretta radio del Tristano e Isotta, curata da Susanna Franchi, sarà martedì 10 ottobre alle 19, trasmissione inserita anche all’interno del circuito Euroradio. Biglietti in vendita dal 23 settembre presso la Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte - Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su www.teatroregio.torino.it e telefonicamente con carta di credito al n. 011.8815.270. Info: tel. 011.8815.557.
In occasione del titolo inaugurale, è previsto un ricco programma di iniziative e incontri:


Martedì 4 ottobre ore 17.30, Piccolo Regio Puccini
Conferenza: Tristano e Isotta. Un viaggio rivoluzionario verso la trasfigurazione


Mercoledì 11 ottobre ore 17.30, Piccolo Regio Puccini
Incontro: Opera e Dramma. Wagner e l’opera d’arte totale


Lunedì 16 ottobre ore 17.30, Goethe-Institut, Piazza San Carlo 206, Torino
Conferenza: Richard Wagner e Franz Liszt. I rapporti fra due colossi della musica tedesca


Mercoledì 18 ottobre ore 17.30, Piccolo Regio Puccini
Conferenza-spettacolo: Intervista impossibile a Richard Wagner
Ingresso € 5


Giovedì 19 ottobre ore 14.30, Sala Laurea Scienze Umanistiche, via Sant’Ottavio 20, Torino
Convegno: Wagner e la passione


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Foto di Chris Christodoulou

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