Ballata per attori e ombre da “Canto di Natale” di Charles Dickens su Radio3

SCROOGE

di Teatro Gioco Vita e Teatro delle Briciole su Radio 3 

Lunedì 28 dicembre alle ore 22.30 per “Il teatro di Radio 3


Scrooge – Ballata per attori e ombre da Canto di Natale di Charles Dickens è uno  spettacolo di Teatro Gioco Vita realizzato nel 2008 in coproduzione con il Teatro delle  Briciole / Solares Fondazione delle Arti.

A Piacenza si è visto al Teatro Municipale,  ma è stato rappresentato anche in altri teatri importanti come il Valle di Roma e il Piccolo di Milano: ora non più in repertorio, ha comunque avuto un grande successo di pubblico e critica. 

Uno spettacolo musicale dove la musica è fulcro dell’intero impianto drammaturgico e  scenico. Non a caso di Scrooge, che aveva debuttato il 2 novembre 2008 al Teatro al Parco di Parma, era stato realizzato un cd che raccoglieva musiche, canzoni e testi dello spettacolo. Li potremo riascoltare grazie a Radio 3: l’appuntamento è per il 28 dicembre alle ore 22.30 nell’ambito de Il teatro di Radio 3

Lo Scrooge di Teatro Gioco Vita e Teatro delle Bricole è una sorta di musical: teatro d’attore, teatro d’ombre, musica e canzoni interagiscono sulla scena per raccontare ai ragazzi, ma non solo, la storia di Scrooge, avaro e misantropo riccone nato dalla fantasia di Dickens. 

Musiche e canzoni sono di Alessandro Nidi, i testi di Bruno Stori, la regia e le scene di Fabrizio Montecchi, che hanno lavorato insieme al progetto drammaturgico. I disegni e le sagome sono di Nicoletta Garioni, i costumi di Evelina Barilli. In scena Giuseppe Fraccaro, Candida Nieri, Gino Paccagnella e Michele Radice, con Cesare Lavezzoli alle luci e fonica. Alla produzione hanno collaborato Sergio Bernasani, Paolo Romanini, Morello RinaldiPatrizia Caggiati per la realizzazione di scene e oggetti, Federica Ferrari, Nicoletta Garioni e Sini Peltola per la realizzazione delle sagome. 

«Nel nostro Scroge abbiamo scelto – spiega il regista di Teatro Gioco Vita Fabrizio Montecchiun tono ironico e canzonatorio, perché esso ci permette quella distanza critica a cui oggi non possiamo rinunciare nel raccontare una storia come questa ma, nello stesso tempo, ci permette di accentuare il suo carattere di “parabola morale”. Abbiamo scelto di farne una ballata con musica e canzoni per dare ancora più forza ai tremendi interrogativi che questa storia ci pone e per evidenziarne la sua assoluta universalità». 


(Foto Di Luca Piva)

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