DanceHaus: gli studenti rispondono da tutta Italia… a passo di danza

DANCEHAUS lancia la challenge #LADANZANONSIFERMA



DanceHaus, una delle dance-community più grandi d’Italia, fondata nel 2009 a Milano dalla coreografa e direttrice artistica Susanna Beltrami ha lanciato nei giorni scorsi una piccola challenge agli oltre 200 studenti che popolano i dipartimenti didattici della struttura: Accademia Susanna Beltrami, DanceHaus Hip-Hop Department e l’Accademia Kataklò diretta da Giulia Staccioli!

“Cari studenti avete 60 secondi di tempo per esprimere attraverso il vostro corpo un messaggio di energia e positività, legato alla vostra passione e vitalità a partire dall’hashtag #ladanzanonsiferma”.

Tutto ciò accadeva una decina di giorni fa, quando ancora l’emergenza sanitaria legata al coronavirus non era precipitata. Il risultato è stato sorprendente: più di sessanta allievi provenienti da tutta Italia, hanno inviato improvvisazioni e coreografie, dando prova della loro sconfinata creatività e del loro desiderio di raccontarsi e comunicare con il mondo.

In un momento così delicato e difficile, questi video ci commuovono e ci restituiscono il valore del nostro impegno quotidiano nel garantire a questi giovani la possibilità di realizzare i propri sogni e i propri talenti. Sono una vera una boccata d’aria fresca! Sappiamo che per riprendere le attività ci vorrà del tempo ma, rispettando le regole che ci vengono date, possiamo continuare a lavorare ai nostri progetti e a tenere alto il pensiero. La danza e DanceHaus non si fermano!!” La Direzione



[montaggio video a cura di Salvatore Lazzaro]






Alcune dichiarazioni degli studenti

#ladanzanonsiferma. E non si ferma no! Anche se il mondo sta iniziando a rallentare. Va piano anzi pianissimo e la mia sensazione è quella di essere un qualcosa senza forma, ma nel senso buono dell’idea eh! Tipo una medusa che si fa trasportare dalle onde. Le onde basse di un lago quando c’è il sole e le barchette sono ancora tutte ancorate al molo, e chissà per quanto ancora ci resteranno. Mi sento così, in una leggerezza strana costretta dentro una stanza, ma senza pareti e con un soffitto altissimo. #ladanzanonsiferma e, anche se reclusa, continua a vibrare come un organo fin “su nell'immensità del cielo”. Francesca (Pistoia) Master Biennale DanceHaus Hip Hop Department


Sto cercando la bellezza per fuggire idealmente dalla quarantena, ed ecco che la presenza anche solo virtuale di una comunità danzante mi rasserena. Infatti, proprio come in una classe di danza, in questi giorni ognuno deve contribuire a creare le condizioni ottimali per sé e gli altri: avere una consapevolezza di gruppo ci aiuterà per risollevarci da questa situazione. Dalla finestra vedo i primi germogli verdi sui rami degli alberi, la natura non si ferma, prosegue il suo moto circolare. E così pure noi, con il nostro movimento: la danza non si ferma, sosteniamoci a vicenda e continuiamo a creare! Beatrice (Brescia) 3° anno Accademia Susanna Beltrami


In questo momento di (forzata) "solitudine" mi sono resa conto che ci sono cose che semplicemente fanno parte di te, che tu sia a casa o lontana da casa, in un luogo affollato o circondato solo dalla natura ed è stato questo il motore che mi ha mosso, il ricordare che chi sceglie l'arte come stile di vita ha la capacità di comunicare, raccontarsi ed esprimersi in qualsiasi condizione si trovi. #ladanzanonsiferma perché è intrinsecamente legata al cuore, alla mente e al corpo di chi danza. Valentina (Bari) Master Biennale DanceHaus Hip Hop Department


Quando tutto è in disordine per istinto cerchi quelle cose che ti riportano alla “normalità”, che ti fanno pensare che ogni cosa che accade può essere un’occasione. In queste settimane ho imparato che il mio corpo non può certo restare indifferente ma può essere differente...così sto scoprendo possibilità nuove di evasione da una realtà che non può certo essere ignorata ma arricchita e migliorata da immaginazione e fantasia! Barbara (Palazzolo Acreide - Siracusa) 3° anno Accademia Susanna Beltrami 


Un semplice hashtag che raccoglie l’enorme volontà di noi ragazzi, artisti e docenti che si rifugiano nella propria arte per viaggiare ed uscire da quelle mura dove, purtroppo, ora siamo “costretti” a rimanere, data la difficile situazione che tutto il mondo e, soprattutto, il nostro Paese sta passando. Matteo (Roma) 1° anno Accademia Susanna Beltrami


Ci siamo dovuti fermare, all’improvviso, trovandoci costantemente faccia a faccia con noi stessi. Abbiamo la rara opportunità di spegnere la luce e di oscurare tutte le cose superflue della nostra vita per guardare la nostra anima.  Dobbiamo alimentare quello che abbiamo dentro: la nostra essenza, la nostra arte, la nostra danza. Possiamo guardare, in questo modo, quello che sta accadendo, con gli occhi non della paura ma della speranza. Usiamo questa opportunità. Creiamo arte. La danza non si ferma. Marcella (Campobasso) 1° anno Accademia Susanna Beltrami


Due cose nella mia vita rappresentano l’assoluta libertà: la danza e il mare. Sono siciliana, praticamente nata e cresciuta in riva al mar: guardandolo e ascoltando il rumore delle onde, la cosa che spesso mi veniva spontanea fare era danzare. Dal mio punto di vista, le cose che più hanno in comune il mare e la danza sono la forza, il movimento, la determinazione, ma soprattutto l’eternità. L’Italia si è fermata, il mondo si è fermato, ma la danza e il mare sono eterni, come l’amore che provavo, provo e proverò sempre per loro. Martha Bellavia (Favara - Agrigento) 1° anno Accademia Kataklò


Mi fa paura riscoprirmi nudo davanti a me stesso, privato di ogni maschera. Danzando, a volte ridi, a volte piangi e la maggior parte delle volte non sai neanche perché e, così vicino a te stesso, scopri che la domanda non è "perché" ma "chi". Mi spaventa parlarmi, qualcuno di questi "chi" è buio, intimo e terribilmente onesto, ecco perché cerco di parlarci un po' ogni giorno. Vivo costantemente in questa contraddizione, ma è grazie ad uno di questi giorni che ho scelto di vivere ascoltando il movimento. Forse #iorestoacasa ci regalerà quattordici di questi giorni.  Gian Mattia Baldan (Venezia) 2° anno Accademia Kataklò


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