Stagione d'Opera e di Balletto 2018-2019 Teatro Regio Torino
Stagione
d’Opera e di Balletto 2018-2019
OPERA
VINCIT
OMNIA
La Stagione
d’Opera e di Balletto 2018-2019
del Teatro Regio si compone di 14
titoli: 11 opere, di cui una in prima rappresentazione assoluta in
tempi moderni, e 3 appuntamenti con la danza,
tra i quali il ritorno di Roberto
Bolle. Un cartellone,
frutto di un rinnovato progetto artistico, che presenta grandi
capolavori irrinunciabili, di doverosa programmazione nella vita
artistica di un teatro d’opera.
Il nuovo corso del Teatro vede
William Graziosi
come Sovrintendente e Alessandro
Galoppini come Direttore
artistico.
William Graziosi
ha ideato la Fondazione
Pergolesi Spontini,
ricoprendo l’incarico di Vice Presidente, Consigliere delegato alla
gestione e Direttore esecutivo, creando poi, nel 2001, l’omonimo
Festival, manifestazione internazionale dedicata alla riscoperta e
valorizzazione delle partiture dei due compositori marchigiani. Il
Festival Pergolesi Spontini ha visto, in quasi vent’anni di
attività, la presenza di musicisti del calibro di Claudio Abbado,
Fabio Biondi, Ottavio Dantone, Salvatore Accardo, Viktoria Mullova,
Sonya Yoncheva, per citarne
alcuni.
Ha inoltre
avviato l’Edizione Nazionale delle Opere di Giovanni Battista
Pergolesi, sostenendo la ricerca musicologica, la formazione
professionale e la divulgazione culturale. L’alto prestigio delle
proposte artistiche è valso alla Fondazione tre Premi Abbiati. Nel
2005 è stato nominato Amministratore delegato della Fondazione,
gestendo sia il Festival
Pergolesi Spontini sia la
programmazione artistica del Teatro
Pergolesi di Jesi, Teatro
Lirico di Tradizione; entrambe le attività sono riconosciute e
sostenute dal FUS. Graziosi ha inoltre organizzato le celebrazioni
per i 300 anni dalla nascita di Giovanni Battista Pergolesi.
Tra i vari incarichi che gli sono
stati assegnati è stato anche Production Coordinator della Baltimore
Opera Company, negli
Stati Uniti; Consulente artistico e organizzativo dell’Opera
Nazionale di Belgrado,
nonché Vice Sovrintendente, Direttore artistico e Direttore
dell’ufficio relazioni internazionali dell’Opera
di Astana,
in Kazakhstan, e Consulente della Victorian
State Opera di
Melbourne. Con decreto
ministeriale del 2 maggio 2018 è stato nominato Sovrintendente del
Teatro Regio di Torino.
Alessandro Galoppini,
direttore d’orchestra e compositore, in forza al Regio dal 1990, è
stato dal 2009 Direttore dell’Area artistica. Docente presso il
Conservatorio “G. Verdi” di Torino e assistente, in Italia e
all’estero, di importanti direttori d’orchestra, è
artisticamente cresciuto al Regio. Esperto conoscitore di vocalità e
membro di giuria in importanti concorsi internazionali di canto,
Galoppini firma la sua prima Stagione come Direttore artistico.
Il nuovo cartellone mette in primo
piano i grandi capolavori, alcuni dei quali da troppo tempo assenti
sulle scene del Regio; si avrà così la grande opportunità di
apprezzare quei titoli ormai entrati nel mito e nella storia,
custoditi nel cuore di ogni spettatore. Un punto di partenza ideale
per accedere alle meraviglie dell’opera. Una “playlist” ideale
che vede presenti i fab
four della lirica:
Gioachino Rossini,
Vincenzo Bellini,
Gaetano Donizetti,
Giuseppe Verdi,
e poi ancora i due padri che hanno consolidato, nel Novecento, il
predominio dell’opera italiana nel mondo: Giacomo
Puccini e Pietro
Mascagni. Una prima
rappresentazione assoluta in tempi moderni impreziosisce la Stagione:
si tratta dell’Agnese
di Ferdinando Päer,
dramma semiserio del 1809, capolavoro da riscoprire e gemma della
produzione musicale a cavallo tra Settecento e Ottocento, che
influenzò profondamente la successiva generazione di operisti.
Chiude la Stagione la prima rappresentazione al Regio di Porgy
and Bess, l’ultimo
capolavoro teatrale di George
Gershwin. Per la danza,
oltre al ritorno di Roberto
Bolle and Friends, è in
cartellone Romeo e
Giulietta di Sergej
Prokof’ev con il Balletto
dell’Opera di Perm e
un’altra prima assoluta: La
giara, una creazione
della Compagnia Zappalà
Danza sulla musica di
Alfredo Casella. Per la prima volta al Regio proponiamo, all’interno
della stessa Stagione, la
trilogia popolare di Verdi:
Rigoletto,
Trovatore,
Traviata,
titoli che incarnano la quintessenza del melodramma. I trionfi
ottenuti in dieci anni di tournée all’estero, le numerose
registrazioni discografiche e il continuo percorso di crescita
artistica al fianco dei più importanti artisti mondiali, hanno
decretato il Regio, la sua Orchestra e il suo Coro come il più
autorevole depositario italiano della più alta tradizione musicale
nazionale. Una vera stagione
d’opera italiana di
“grandi classici”, realizzata da un teatro italiano, con un suono
italiano, creata per risvegliare il gusto e la passione per il
belcanto, per la bellezza e la cultura che rappresentiamo. Consci di
queste prerogative, presentiamo al nostro pubblico la migliore
Stagione possibile, con titoli molto conosciuti e per questo più
difficili da affrontare. Una Stagione che si configura come un
ritorno alle origini, al grande e celebrato repertorio. Il 2018 è
l’European Year of
Cultural Heritage: la
nostra eredità culturale è l’opera, che riveste e deve rivestire
un ruolo di primo piano; il nostro dovere è quello di preservare
questo immenso e prezioso patrimonio.
Pinchas Steinberg,
direttore d’orchestra tra i più celebrati e dalla solida
esperienza maturata sul podio delle orchestre più titolate d’Europa,
inaugura la Stagione il 10
ottobre con
Il trovatore
(recite fino al 23 ottobre),
l’opera cardine di tutto il melodramma romantico italiano,
partitura simbolo di Giuseppe
Verdi che mancava nel
nostro Teatro da tredici anni. L’Orchestra
e il Coro del Teatro Regio,
istruito per tutta la Stagione da Andrea
Secchi, il nuovo
Direttore del coro, proseguono il lungo percorso sullo studio e
l’interpretazione delle grandi partiture verdiane. La regia, di
Paul Curran,
sottolinea l’elemento “politico” del dramma: i costumi
ricordano l’Ottocento e le masse corali richiamano i patrioti del
Risorgimento, il tutto all’ombra di una scena sovrastata da
un’enorme scalinata modulare. Il conte di Luna è Massimo
Cavalletti, Leonora è
Saioa Hernández,
Azucena è interpretata da Anna
Maria Chiuri e Manrico,
il trovatore, è Diego
Torre. L’allestimento
proviene dal Teatro Comunale di Bologna.
A novembre,
dal 13 al 24, mettiamo in
scena L’elisir
d’amore di Gaetano
Donizetti. Fa il suo
debutto, sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, Michele
Gamba, trentaquattrenne
musicista milanese, tra i più apprezzati direttori d’orchestra
della nuova generazione, cresciuto sotto l’egida di Daniel
Barenboim e Antonio Pappano. La delicata vicenda amorosa di Adina e
Nemorino, colorata di malizia, tenerezza e ironia, è ambientata in
un mondo contadino, fresco e autentico che, nell’allestimento di
Fabio Sparvoli,
rimanda agli anni del dopoguerra italiano, pieno di ottimismo e
fiducia. In questa edizione, Adina ha la voce di Lavinia
Bini, giovane soprano che
ha già conquistato pubblico e critica per le sue interpretazioni dei
capolavori del belcanto. Nemorino è affidato a Giorgio
Berrugi, Belcore è
Julian Kim,
mentre il simpatico imbonitore che spaccia del semplice bordeaux
per un potentissimo love
drink è Roberto
de Candia.
A dicembre,
dal 14 al 23, Donato
Renzetti, sul podio
dell’Orchestra e Coro del Regio, dirige La
traviata con regia di
Henning Brockhaus
e scene di Josef Svoboda.
Un allestimento leggendario, entrato nell’immaginario collettivo,
per la prima volta al Regio. Nota anche come “La Traviata degli
specchi”, questo spettacolo indaga il sottile confine tra la natura
intima e delicata di Violetta e la sua immagine pubblica,
sottolineata da un enorme specchio inclinato che moltiplica, da tutti
i possibili punti di vista, l’oggetto del desiderio all’occhio
del voyeur.
Violetta è Maria Grazia
Schiavo, raffinata ed
elegante interprete, Alfredo ha la voce di Dmytro
Popov, mentre Giorgio
Germont è interpretato da Giovanni
Meoni.
Di casa al Regio, Roberto
Bolle torna nel nostro
Teatro dal 29 al 31
dicembre, con
l’attesissima nuova edizione del Roberto
Bolle and Friends. Il
Gala di danza che ha emozionato le platee di tutto il mondo è
un’occasione unica per ammirare le principali stelle del balletto
di oggi, nella stessa sera e sul medesimo palcoscenico: un viaggio
imperdibile nella bellezza della danza. Roberto Bolle, il primo
ballerino al mondo a essere contemporaneamente Étoile
del Teatro alla Scala e Principal
Dancer all’American
Ballet Theatre di New York, torna per la quarta volta al Regio: un
appuntamento ormai diventato un classico, atteso e desiderato da
migliaia di fan.
A gennaio,
dal 10 al 20,
proponiamo Madama
Butterfly nella
produzione proveniente dallo Sferisterio di Macerata. Butterfly, la
protagonista del capolavoro di Puccini, delicata quanto le ali di una
farfalla, è interpretata da Karah
Son, Pinkerton è
Vincenzo Costanzo
e Sharpless Simone Del
Savio. Graditissimo il
ritorno al Regio di Daniel
Oren, sul podio
dell’Orchestra e Coro del Teatro. Tra i più apprezzati artisti,
Oren ha lavorato nei più prestigiosi teatri del mondo. Regia, scene
e costumi sono di Pierluigi
Pizzi, che torna al Regio
dopo dodici anni dalla sua ultima produzione. L’elegantissimo
allestimento propone una Butterfly collocata in un Giappone non
oleografico e non folkloristico, visto come una memoria poetica di un
Paese evocato con malinconia. Per Pizzi, la fine di Butterfly ha il
valore di una grande sfida alla morale borghese, ed è l’affermazione
di una personalità forte che difende fino in fondo le proprie
convinzioni.
A febbraio,
dal 6 al 17,
è in scena al Regio un nuovo
allestimento di Rigoletto
di Giuseppe Verdi,
in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo, la Shaanxi Opera
House e l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Rigoletto è il grande
Carlos Álvarez,
Gilda è Ruth Iniesta
e il duca di Mantova Stefan
Pop, direttore Renato
Palumbo. La regia è
firmata da John Turturro,
al suo debutto nel mondo dell’opera. Attore newyorkese di origini
italiane, ha recitato in più di 70 film firmati da registi del
calibro di Martin Scorsese, Spike Lee, Woody Allen, Francesco Rosi e
i fratelli Coen.
A marzo,
dal 12 al 24,
il nuovo allestimento
dell’opera Agnese
di Ferdinando Paër
(1771-1839) catalizzerà tutta la curiosità del pubblico e
l’attenzione della critica attorno a questo titolo, proposto in
prima rappresentazione
moderna. Nato a Parma, il
compositore completò l’opera nel 1809 per inaugurare il teatro
privato del conte Fabio Scotti. Ne nacque un capolavoro di assoluto
equilibrio stilistico, fulgido esempio di classicismo e precursore
dell’era rossiniana, tale da ottenere una rapida diffusione nei
teatri di tutto il mondo e incontrare il plauso di compositori come
Berlioz e Chopin. Agnese
fece furore in tutti i teatri d’Europa, Napoleone stesso apprezzò
tanto Paër da nominarlo Compositeur
de la musique de la chambre impériale
e Compositeur et directeur
de la musique particulière,
ovvero responsabile della musica privata dell’Imperatore. Sul podio
dell’Orchestra e Coro del Regio torna Diego
Fasolis, la regia dello
spettacolo è affidata a Leo
Muscato.
Sempre a marzo,
il 22 e il 23,
viene messo in scena Pinocchio,
l’opera liberamente tratta dalla celebre fiaba di Collodi, con
musica di Pierangelo
Valtinoni, libretto di
Paolo Madron
e regia di Luca Valentino.
Valtinoni è il compositore italiano vivente più eseguito al mondo
dopo Sciarrino; il suo Pinocchio
è un capolavoro che riscuote un successo internazionale, eseguito
regolarmente a Berlino, Mosca, Vienna, Lipsia, Monaco, Madrid. Il
titolo, particolarmente indicato per i più piccoli, è il primo
frutto del Progetto Opera
Assieme. Il palcoscenico
del Regio si apre ai giovani talenti di domani con un programma di
alta formazione artistica, che prevede la selezione dei cantanti
principali e di gran parte dell’orchestra attraverso un bando
nazionale che verrà pubblicato sul sito del Teatro. L’opera,
proposta in collaborazione con il Conservatorio
“Giuseppe Verdi” di Torino,
vedrà impegnata anche l’Orchestra del Regio e il Coro di voci
bianche del Regio e del Conservatorio.
Ad aprile,
dal 10 al 20,
sul palcoscenico del
Regio torna, dopo più di vent’anni, La
sonnambula, di
Vincenzo Bellini.
Protagonista dell’opera è Ekaterina
Sadovnikova, Elvino è
Antonino Siragusa
e Rodolfo Nicola Uliveri.
Maurizio Benini
dirige l’Orchestra e il Coro del Regio in questa delicata partitura
dalle tinte pastello con la regia di Mauro
Avogadro. L’allestimento
del Regio, in coproduzione con il Teatro La Fenice di Venezia,
sottolinea l’ambientazione sospesa, rarefatta, a volte accennata o
solo suggerita, ove l’unica realtà definita è la purezza del
canto di Amina ed Elvino.
A maggio,
dal 3 all’8, ospitiamo,
per la prima volta, il Balletto
dell’Opera di Perm nel
capolavoro di Prokof’ev: Romeo
e Giulietta, con
l’Orchestra del Regio diretta da Artëm
Abašev. La coreografia è
di Kenneth MacMillan,
colui che ha rivoluzionato la danza classica potenziando quel
linguaggio espressivo con le risorse del teatro contemporaneo. Una
leggendaria produzione arriva al Regio, affidata a una grande
compagnia russa: il Balletto dell’Opera di Perm – composto da 90
ballerine e ballerini – che ha saputo raccogliere l’eredità
della scuola russa e metterla al servizio delle grandi coreografie
create da Balanchine, Robbins o Ashton.
Sempre a maggio,
dal 22 al 28,
torna in scena al Regio il sorriso e il buonumore di Gioachino
Rossini con L’italiana
in Algeri. Alessandro
De Marchi, direttore
affermato nei principali teatri internazionali, apprezzato alla
Philharmonie di Parigi come al Festival di Salisburgo, torna sul
podio dell’Orchestra e Coro del Teatro per una delle partiture più
esilaranti del genio pesarese; nel cast: Carlo
Lepore (Mustafà), Paolo
Bordogna (Taddeo) e Sara
Blanch (Elvira).
L’allestimento, del Regio, ha la regia di Vittorio
Borrelli, che ben
sottolinea quella “follia organizzata e completa” – come ebbe a
dire Stendhal – che pervade tutta la partitura.
A giugno,
dal 12 al 22,
presentiamo un dittico tutto mediterraneo: la prima
assoluta della creazione
coreografica La giara,
da Pirandello e su musiche di Alfredo Casella, per opera di Roberto
Zappalà e della
Compagnia Zappalà Danza.
Nella stessa serata Cavalleria
rusticana, il
capolavoro di Pietro
Mascagni
in un nuovo allestimento
con la regia di Gabriele
Lavia, attore e
drammaturgo di rinomato prestigio, e con scene e costumi di Paolo
Ventura, l’artista che
ha rivoluzionato la fotografia contemporanea. Nata nel 1990, la
Compagnia Zappalà Danza è considerata oggi dalla critica europea
una delle più interessanti realtà della danza contemporanea
italiana. L’ensemble siciliano si distingue per un linguaggio ampio
e articolato che nel tempo è stato codificato e nominato MoDem.
Cavalleria rusticana,
melodramma in un atto andato in scena per la prima volta nel 1890,
racconta la cruenta storia tra Santuzza, Turiddu e Alfio,
interpretati al Regio da tre fuoriclasse dell’opera lirica: Daniela
Barcellona, Carlo
Ventre e Marco
Vratogna; sul podio
dell’Orchestra e Coro del Regio, sia per il balletto che per
l’opera, torna Andrea
Battistoni.
Dal 2 al 7 luglio,
chiude la Stagione il capolavoro teatrale di George
e Ira Gershwin: Porgy
and Bess, nell’unica
produzione autorizzata proprio dalla famiglia Gershwin, con
l’Orchestra del Regio e i Solisti
e Coro del New York Harlem Theatre
diretti da William
Barkhymer. Definita da
Gershwin stesso come “American folk opera”, Porgy
and Bess descrive la vita
degli afroamericani nell’immaginaria strada di Catfish Row a
Charleston, all’inizio degli anni Trenta; un’ambientazione di
genere che fa da sfondo ad alcune tra le pagine più straordinarie
della storia della musica: Summertime,
I Got Plenty o’ Nuttin,
It Aint Necessarily So.
Trasmissioni radiofoniche e
riprese video: tutte le
opere della Stagione, grazie alla consolidata partnership
con Rai-Radio3,
saranno trasmesse in diretta radiofonica.
La già intensa attività
discografica del Teatro si arricchirà di altre nuove produzioni in
via di definizione. Questa Stagione, così articolata nelle sue
proposte culturali, avrà diversi approfondimenti sinfonici nella
parallela Stagione de I
Concerti, che verrà
presentata nel prossimo settembre.
L’impegno che il Regio dedica, da
sempre, al pubblico più giovane, si concretizza con nuove formule di
abbonamento e biglietti a prezzi particolarmente vantaggiosi. Per gli
under 30
sarà possibile acquistare due speciali
abbonamenti a tre titoli con uno sconto del 40%;
per i diciottenni continua la promozione
18App a
25 €. L’attenzione
alla creatività giovanile è dimostrata anche dall’immagine della
nuova Stagione, creata da Chiara
Cordopatri, architetto e
designer, vincitrice del primo bando Un’Opera
per il Regio, rivolto a
tutti gli artisti under 35 a livello nazionale. Un’iniziativa
svolta con il Patrocinio e la collaborazione del GAI (Associazione
Circuito Giovani Artisti Italiani) alla quale hanno partecipato più
di sessanta giovani creativi. Il pubblico che invece già ci conosce
e ci segue con passione, troverà prezzi
invariati rispetto
all’anno scorso, sia per
i biglietti che per gli abbonamenti,
con una formula di abbonamento in più: la Trilogia
verdiana con il 15%
di sconto. È confermato l’abbonamento al Turno A per gli under 30,
con riduzioni del 65%.
Gli abbonamenti
ordinari si possono rinnovare
già a partire dal 19
giugno e fino al 27
luglio, mentre i nuovi
abbonamenti si possono
acquistare dal 6 al 21
settembre in
Biglietteria. Per Roberto
Bolle and Friends, la
vendita dei biglietti inizierà il 14
luglio.
La vera ricchezza del Regio è, ed è
sempre stata, il suo patrimonio umano, i suoi lavoratori e il suo
pubblico. L’Opera, la forma d’arte che creiamo, e nella quale
crediamo, è un valore eterno. I nuovi vertici del Teatro proseguono
e potenziano il percorso intrapreso, nell’ottica di una continua
valorizzazione di questo patrimonio, un progetto che la Città
di Torino sostiene con il
suo intervento, un importante e deciso segnale a supporto del
rilevante ruolo culturale che ricopre il Regio. Un ulteriore
riconoscimento al nostro lavoro è dato dal fondamentale apporto dei
Soci della Fondazione,
oggi più che mai presenti, dall’appoggio degli Amici
del Regio e dal sostegno
delle numerose Imprese
che credono nel Teatro Regio. Un doveroso e sentito ringraziamento va
infine al nostro affezionato pubblico che, come ogni Stagione,
troverà nel suo Teatro il luogo prediletto per le emozioni.
Per ulteriori informazioni
www.teatroregio.torino.it
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