La Scuola di Ballo della Scala vola a Mosca al Bolshoi e al Palazzo del Cremlino
BALLET GALA
Martedì 19 giugno 2018, ore 19
Mosca, Teatro Bol’šoj
Mercoledì 20 giugno 2018, ore 19
Mosca, Palazzo del Cremlino
Celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Marius Petipa e i 280 anni dalla fondazione della Vaganova Ballet Academy
Martedì 19 e mercoledì 20 giugno 2018 tre allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala volano a Mosca per due grandi Gala, il primo al Teatro Bol’šoj e il secondo al Palazzo del Cremlino, per celebrare i 200 anni dalla nascita di Marius Petipa e i 280 anni dalla fondazione della Vaganova Ballet Academy.
Il programma si apre con un omaggio di allievi ed ex allievi dell’Accademia Vaganova al grande coreografo dei Balletti Imperiali nonché docente storico della Scuola pietroburghese con l’esecuzione del Pas de quatre da Le reveil de Flore, del Pas d’action da Ondine o la Naiade e della Danza delle ore dalla Gioconda.
Quindi spazio ai migliori allievi di alcune note Scuole di Ballo europee ed extraeuropee, dalla Scuola di Ballo del Bol’šoj alla John Cranko Schule di Stoccarda, dal Dance Department della Korea National University of Arts di Seoul alla Royal Danish Ballet School di Copenhagen alla Scuola di Ballo del New National Theatre di Tokyo.
La Scuola di Ballo scaligera si esibirà in Gymnopédie di Roland Petit, coreografia di notevole eleganza ed intensità, appena applaudita a Milano alla Scala l’8 e 10 giugno. Ne sono interpreti Samuele Gamba (7° corso), Letizia Masini e Daniele Bonelli (entrambi del 6° corso).
Creato per il Balletto Nazionale di Marsiglia sugli omonimi tre pezzi per pianoforte di Erik Satie,Gymnopédie inizialmente viene Inserito in Ma Pavlova, spettacolo del 1986 che rendeva omaggio ad Anna Pavlova, diva del Primo Novecento. Nel 1988 si è sviluppato in uno spettacolo in un solo atto o dance concert, come lo definiva Petit, dal titolo Tout Satie.
La creazione era stata pensata per tre primi ballerini della compagnia, Dominique Khalfouni, Denys Ganio e Luigi Bonino.
La figura femminile, con un lungo tutù bianco e seducenti guanti neri, dipinge una nuova immagine della ballerina eterea e delicata, in dialogo con le figure maschili impegnate in pose plastiche, che nella gestualità atletica richiamano gli esercizi ginnici delle feste spartane cui si ispirano i pezzi di Satie. A rimontare il balletto è stato chiamato lo stesso Bonino, a lungo collaboratore del coreografo francese, che non solo ideò per lui titoli di prima grandezza, ma lo scelse come suo assistente ed erede.
La serata si chiude con il Grand Pas di Paquita di Petipa ripreso da Nikolai Tsiskaridze, stella del Bolshoi per oltre vent’anni ed oggi Direttore dell’Accademia Vaganova, che ne ha affidato l’interpretazione aSvetlana Zakharova e Denis Rodkin (quest’ultimo Principal dancer del Bolshoi Ballet, diplomato alla Bolshoi Ballet Academy) insieme ai giovani allievi della prestigiosa scuola di San Pietroburgo.
Gran finale con una serie di variazioni tratte da capolavori come La Bayadere, Don Quixote, La Sylphide oLa Source.
In scena ex allievi divenuti artisti di fama mondiale come Svetlana Zakharova, Olga Smirnova, Yulia Stepanova, Evgenia Obraztsova e Mikhail Lobukhin o giovani promesse come Alena Kovalyova, Eleonora Sevenard, Ksenia Zhiganshina, Egor Gerashchenko e Oscar Frame.
Gymnopédie, Foto Chiara Stincone, Corso per
Fotografi di scena dell’Accademia Teatro alla Scala
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