Ridotto dei Palchi - Grandi voci alla Scala con RENATA SCOTTO
“Grandi voci
alla Scala”
Sabato 16 giugno
omaggio a RENATA SCOTTO
È dedicato a Renata
Scotto il
prossimo appuntamento del ciclo “Grandi voci alla Scala”, sabato
16 giugno alle
ore
16,
al Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala.
Il grande soprano
parteciperà all’incontro curato da Sabino Lenoci e Giancarlo
Landini, direttore e vicedirettore della rivista ‘l’opera’, che
realizzano il ciclo “Grandi voci alla Scala” in collaborazione
con il Teatro.
L’ingresso al Ridotto dei Palchi è libero fino a
esaurimento dei posti.
Renata Scotto ha
debuttato giovanissima alla Scala, il 7 dicembre 1953, nella parte en
travesti di Walter nella Wally
di Alfredo Catalani, sotto la direzione di Carlo Maria Giulini. Si è
subito imposta per la bellezza di una voce nobile, dal timbro fuori
dal comune, guidata da una tecnica di altissimo livello. Dagli anni
Cinquanta, fino al 1971, è tornata regolarmente nel Teatro milanese,
segnalandosi nel repertorio belcantistico con memorabili esecuzioni
di
Elisir d’amore
(dir. Sanzogno), Rigoletto
(dir. Votto), Lucia
di Lammermoor
(dir. Sanzogno nel ’64 e Abbado nel ’67), La
sonnambula
(dir. Votto), I
Capuleti e i Montecchi
(dir. Abbado). Nel canto di Renata Scotto il virtuosismo è stato
sempre ricondotto alle ragioni del dramma e caricato di una forte
espressività, sostenuta da un temperamento fuori dal comune. Il
fraseggio penetrante e il vivo senso della parola scenica le hanno
permesso di essere interprete di riferimento anche di personaggi
schiettamente lirici come Marguerite del Faust
(dir. Gavazzeni), Mimì della Bohème
(dir. Votto), Elena dei Vespri
siciliani
(dir. Gavazzeni). Il repertorio eseguito alla Scala comprende inoltre
Una
vita per lo zar
(dir. Kurtz), Carmen
(dir.
Sanzogno), Gianni
Schicchi
(dir. Gavazzeni), Hänsel
und Gretel
(dir. Votto), Orfeo
ed Euridice
(dir. Gerdes).
Tra le sue
interpretazioni scaligere non va poi dimenticata quella di Madama
Butterfly
(’63, dir. Gavazzeni). Essa anticipa l’accostamento a numerose
figure del Naturalismo musicale nella seconda parte della carriera,
svoltasi soprattutto in America, dove dalla fine degli anni Sessanta
alla metà degli anni Ottanta Renata Scotto è diventata una delle
star del Metropolitan di New York. È stata così una mirabile
Adriana Lecouvreur, una liricissima Flora Tosca, una travolgente
Manon Lescaut, un’appassionata Francesca da Rimini, una Cio-Cio-San
di riferimento, oltre che un’impetuosa Lady Macbeth, una vibrante
Desdemona e una Norma capace di declinare belcanto ed espressione.
Ogni sua interpretazione è stata illuminata da una meravigliosa arte
del recitar-cantando che fa di Renata Scotto un soprano assoluto, tra
i più grandi che si siano ascoltati.
Il calendario 2018
del Ciclo “Grandi
voci alla Scala”
prevede altri appuntamenti dedicati a personaggi legati alla storia
della Scala: il 6 ottobre un ricordo di Renata
Tebaldi;
il 10 novembre un incontro con Luciana
Serra,
attualmente docente all’Accademia di Perfezionamento per cantanti
lirici del Teatro alla Scala.
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