SPAZIO FATTORIA che racchiude già nel nome una progettualità


FATTORIA VITTADINI

ha il piacere di presentare

SPAZIO FATTORIA

Inaugurazione avvenuta il 22 settembre 2018 @ Fabbrica del Vapore Milano


E’ ancora vivo il ricordo di It’s a little bit messy, rassegna itinerante per Milano che lo scorso autunno ha celebrato i primi 10 anni di attività della compagnia, ed è già il momento di festeggiare un altro importante traguardo: Fattoria Vittadini ha una casa.

Un luogo, chiamato semplicemente SPAZIO FATTORIA che racchiude già nel nome una progettualità: quella di uno spazio di lavoro, aperto alle contaminazioni esterne, abitato da diverse realtà artistiche in modo più o meno continuativo, in cui la compagnia vuole rafforzare la propria identità e il proprio ruolo nel panorama performativo contemporaneo.
Da sempre legata a Fabbrica del Vapore e a molte delle realtà già operanti al suo interno, tra tutte spiccano Fondazione Milano, Studio Azzurro, Didstudio, Via Farini, Careof, con le quali si vuole continuare a lavorare in sinergia strategica, il quartier generale della compagnia non poteva che trovarsi in questo luogo.

SPAZIO FATTORIA ambisce a diventare col tempo riferimento culturale e di aggregazione per la Città, sostenendo la ricerca e la sperimentazione nel campo delle arti sceniche e la produzione artistica sia di Fattoria Vittadini sia di partner dei progetti che saranno sviluppati nei prossimi mesi e anni.

SPAZIO FATTORIA è infatti anche concretizzazione della fitta rete di partner e amici costruita sino ad oggi. Alcuni collaboreranno continuativamente al progetto, come Collettivo PirateJenny, Sottopalco, Voli di Cartone, Laagam, Corpoetica, Cristi Isofii, Alberto Sansone, Marco Caselli, tutti artisti e professionisti di riconosciute competenze e qualità, tra i 28 e 38 anni, altri accompagneranno Fattoria Vittadini più saltuariamente o per specifici progetti, come Teatro Elfo Puccini, MilanOltre, Zona k, Istituto Pio dei Sordi, CineDeaf, ENS, BookCatering e molti altri.

Grazie anche tutti questi compagni di viaggio SPAZIO FATTORIA potrà diventare un vero incubatore di progettualità e seguire le sue diverse vocazioni.

Si inizia certamente con la PRODUZIONE di spettacoli che resta punto focale del percorso di Fattoria Vittadini, sia con progetti collettivi, sia con il supporto alle individualità artistiche del gruppo. L’attività produttiva sarà ora ulteriormente sviluppata grazie alla possibilità di gestire tempi, modi e spazi della creazione.

Si prosegue con la FORMAZIONE continua, sia per i componenti della compagnia, sia con lezioni, classi, workshop, jam aperte a partecipanti esterni e con il coinvolgimento di artisti e docenti ospiti.

Si arriva poi alla ORGANIZZAZIONE di eventi e festival. SPAZIO FATTORIA non vuole proporre una stagione continuativa sovrapponendosi ai molti teatri cittadini, bensì offrire una molteplicità di eventi con obiettivi di formazione del pubblico, circuitazione delle informazioni, promozione degli artisti e condivisione di pratiche virtuose che coinvolgano le altre realtà residenti nello spazio oltre a spettatori, visitatori e semplici curiosi.
Diversi i progetti già in cantiere.

Dal 22 settembre sarà ospitata la rassegna di video d’artista Artist-in-Video a cura di FPAR – Fondazione Pietro e Alberto Rossini con la direzione artistica di Francesca Guerisoli, che presenta opere video di artisti legati alla collezione e alle proprie produzioni contemporanee, visibili presso la Fabbrica del Vapore per la durata di un mese, nei giorni e orari di apertura al pubblico dello spazio.

Scopo della rassegna è promuovere la ricerca artistica contemporanea attraverso il video d'artista, creando inoltre un ponte tra Milano e Briosco, sede della Fondazione e della collezione d'arte moderna e contemporanea.

Sabato 22 settembre sono state presentate tre opere video di Silvia Giambrone.

Il 21 ottobre è previsto un momento di sharing di alcune residenze ospitate tramite il bando theWorkRoom, lanciato il 13 settembre in collaborazione con Fondazione Milano e rivolto ad artisti dei diversi ambiti performativi.

Il 24 e 25 novembre è la volta di Th!ink P!nk, festival dedicato al femminile nel panorama artistico contemporaneo, ideato e realizzato in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre).
Due giorni di performance, dibattiti, mostre, video, incontri, laboratori che coinvolgeranno danzatori, performer, artisti visivi, fumettisti, studiosi e critici d’arte accomunati dall’interesse per il tema trattato.

Dal 1 al 5 maggio 2019 è invece in programma la II edizione del Festival del Silenzio, festival internazionale di performance con focus sulle Lingue dei Segni e sulla cultura segnante.

La prima edizione, proposta dal 16 al 18 marzo scorsi, ha avuto un’accoglienza e una risonanza al di sopra delle aspettative e l’edizione 2019 sarà ancora più ricce e densa, a partire dal fatto che il festival sarà Satellite meeting di IETM, network internazionale che coinvolge oltre 500 organizzazioni e membri individuali che lavorano nelle arti performative contemporanee in tutto il mondo - teatro, danza, circo, arti multidisciplinari, nuovi media – fortemente convinti che le performing arts contribuiscano notevolmente a promuovere il cambiamento e la coesione sociale.

Tema del meeting 2019 sarà l’abbattimento delle barriere nelle arti performative, un tema cui Fattoria crede moltissimo da sempre.

Non manca infine il SOSTEGNO ad altri artisti. Oltre al progetto theWorkRoom, sarà presto lanciata anche la seconda call di In principio era il segno rivolto ad artisti sordi e/o udenti che si confrontino con la cultura segnante e intendano sviluppare un progetto artistico performativo. Il bando offre sostegno, economico ma non solo, alla produzione artistica e offre la possibilità al vincitore di usufruire di un periodo di residenza e presentare il proprio lavoro all’interno del Festival.

Da sempre aperta anche a volgere lo sguardo oltre confine, a Berlino in particolare, città che ha offerto e offre tuttora stimoli e suggestioni preziose, SPAZIO FATTORIA vuole essere in un prossimo futuro anche un ponte con altre realtà europee con le quali intraprendere scambi e collaborazioni di ampio respiro per diventare davvero un punto di riferimento per tutti coloro che lavorano, vivono o semplicemente amano il mondo delle performing arts.

SPAZIO FATTORIA è un luogo in divenire, di circa 800 mq complessivi al momento composti da:

SALA TEATRO per eventi aperti al pubblico
FOYER SALA TEATRO
LABORATORIO SCENOTECNICO
STUDIO PER RIPRESE VIDEO e FOTO SHOOTING
GREEN ROOM con spazio ristoro, zona riunioni e zona lettura
SPAZI CO-WORKING


L’attività di Fattoria Vittadini può essere sostenuta tramite Art bonus che consente un credito di imposta pari al 65% dell’importo donato a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano.


SPAZIO FATTORIA
c/o Fabbrica del Vapore
via Giulio Cesare Procaccini 4, Milano
MM2 Garibaldi | MM5 Monumentale


FATTORIA VITTADINI


Fattoria Vittadini nasce formalmente nel 2009, a Milano, dalla volontà di undici allievi appena diplomati all’allora Atelier di Teatro-Danza della Scuola Paolo Grassi. L’obiettivo era restare uniti, seppure così numerosi ed eterogenei per stili e gusti, creando un luogo di formazione continua e perfezionamento professionale, di crescita artistica, collettiva e individuale, e di ricerca e contaminazione con altri artisti.
Prende forma così un gruppo che decide di proporre una pratica artistica ‘democratica’, profondamente convinto di voler trovare nella propria collettività e nel lavoro condiviso una propria modalità di esprimersi, un percorso di crescita artistica coerente e di senso.
Contemporaneamente persegue con convinzione l’idea di supportare le individualità che la compongono, lasciando agli undici interpreti lo spazio per condurre la propria personale ricerca, all’interno e all’esterno della progettualità del collettivo stesso.
Grazie alla “pratica” di mettersi in gioco con artisti esterni al collettivo, durante il corso degli anni Fattoria Vittadini ha avuto l’opportunità di intrecciare la propria strada con importanti coreografi e registi come Ariella Vidach, Lucinda Childs, Yasmeen Godder, Virgilio Sieni e Alessandro Certini, Maya Weinberg, Matan Zamir e Nicola Mascia / matanicola, Giulio D’Anna, Maya Carrol, Daniel Abreu.

Nel 2009, a poco tempo dalla nascita della compagnia, Fattoria Vittadini inizia una residenzialità triennale al Teatro Ringhiera di Milano, all’interno della quale, con il sostegno di Fondazione Cariplo, promuove iniziative con il territorio e presenta le sue prime produzioni.

Nel 2011 entra come partner attivo in RIC.CI – Reconstruction Italian Choreography 1980-1990, progetto di recupero della coreografia contemporanea italiana degli anni ’80-’90 ideato da Marinella Guatterini. Fattoria Vittadini prende parte alla ripresa del primo progetto, Duetto di Virgilio Sieni e Alessandro Certini, per la produzione esecutiva e l’interpretazione (Mattia Agatiello e Riccardo Olivier) e del successivo Calore di Enzo Cosimi.

Dal 2012 inizia una stretta collaborazione con il duo berlinese matanicola (Nicola Mascia e Matan Zamir) che prende corpo attraverso laboratori, improvvisazioni e performance site specific (Italia, Germania e Francia) che portano alla realizzazione dello spettacolo To this purpose only nel 2013. La produzione è stata sostenuta dal Progetto Next di Regione Lombardia ed è selezionata all’interno del bando ministeriale Teatri del Tempo Presente per Regione Lombardia grazie al quale programma una tournée nella stagione 13/14.

Nel 2014, dalla necessità del coreografo italo-olandese Giulio D’Anna di mettere in scena il pluripremiato spettacolo O O O O O O O O con danzatori professionisti, nasce O O O O O O O (IT) un nuovo spettacolo per e con Fattoria Vittadini in coproduzione con Versiliadanza. Il coreografo indaga il tema delle relazioni interrotte partendo dal vissuto dei danzatori e Fattoria Vittadini si mette a disposizione con generosità professionale e umana, per creare una versione dello spettacolo tutta “italiana” che debutta al Teatro dell’Arte di Milano nel novembre dello stesso anno.
Nel luglio dello stesso anno Fattoria Vittadini è invitata ad essere la compagnia ufficiale per la 40° edizione del Festival della Valle D’Itria, prendendo parte alle Opere in cartellone e firmandone alcune coreografie.
Per questa operazione, Fattoria Vittadini vince nel 2015 il prestigioso Premio Franco Abbiati “Per la sostanziosa presenza coreutica e di movimenti scenici (…) che hanno fornito originale e viva materia teatrale”. Inizia così un vivace interesse di Fattoria Vittadini per il mondo dell’Opera, collaborando con Festival e Teatri italiani e stranieri e approfondendo la contaminazione della nostra ricerca con un mondo generalmente più “tradizionale” insieme ad importanti registi come Benedetto Sicca, Arturo Cirillo e Fabio Ceresa.

Nel 2015, in seguito ad un usuale percorso di incontri e piccoli momenti di collaborazione, chiede all'artista e coreografa Maya Matilde Carroll di firmare la creazione della nuova produzione Unraveled Heroes, che debutta al Festival MilanOltre, importante riferimento negli anni per la compagnia, non solo per una continuativa attenzione nella programmazione, ma anche per una sincera e costante presenza.

Nel 2016 seleziona, attraverso il bando internazionale “C4C – Call for Choreographer”, il coreografo spagnolo Daniel Abreu, con il quale collabora nella realizzazione dello spettacolo Odio. La C4C è il risultato di un importante ed imponente operazione avviata in collaborazione con il Festival Torinodanza, con l’apporto significativo di AMAT, Arteven e Teatro Comunale di Vicenza e la partecipazione di Les Halles Di Schaerbeek. Lo spettacolo ‘rinasce’ nel 2017 col titolo Salvaje rivisitato dalle interpreti con la supervisione di Mattia Agatiello e debutta la Festival MilanOltre.

Nel 2017, a dieci anni dalla prima volta che ha visto gli 11 componenti della compagnia in scena insieme alla Paolo Grassi, Fattoria Vittadini dà vita alla rassegna It’s a little bit messy che dal 28 settembre al 16 dicembre in diversi luoghi della città di Milano ripercorre alcune tappe importanti di questa prima parte di cammino e volge lo sguardo a progetti futuri.

A marzo 2018 Fattoria Vittadini crea e organizza la I edizione del Festival del Silenzio, festival internazionale di performance con focus sulle Lingue dei Segni e sulla cultura segnante in scena alla Fabbrica del Vapore. Il Festival ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
A giugno dello stesso anno riceve il premio Hystrio Corpo a Corpo assegnato dall’omonima rivista teatrale.
A settembre 2018 viene inaugurato presso la Fabbrica del Vapore di Milano SPAZIO FATTORIA, prima sede della compagnia.

Fattoria Vittadini sono: Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura Di Vietri, Gabriele Marra (non più nel collettivo attuale), Francesca Penzo, Riccardo Olivier, MariaGiulia Serantoni, Vilma Trevisan.
Attorno al nucleo di danzatori ruotano alcuni collaboratori che da anni seguono il percorso di Fattoria Vittadini; tra questi Giulia Pastore, direttore tecnico, Sara Prandoni, ufficio stampa, Anna Sironi, fund raiser.




Artist-in-Video

Rassegna di video d'artista
a cura di FPAR
Fondazione Pietro e Alberto Rossini


La Fondazione Pietro e Alberto Rossini a partire dal 22 settembre 2018 cura una rassegna video annuale nella quale presenta opere video di artisti legati alla collezione e alle proprie produzioni contemporanee.

Per ogni artista vengono selezionati alcuni video da Francesca Guerisoli, direttrice artistica della fondazione, che saranno visibili presso la Fabbrica del Vapore per la durata di un mese, nei giorni e orari di apertura al pubblico dello spazio.

Scopo della rassegna è promuovere la ricerca artistica contemporanea attraverso video d'artista e video che documentano performance e azioni artistiche, creando inoltre un ponte tra Milano e Briosco, sede della fondazione e della collezione d'arte moderna e contemporanea.

Sabato 22 settembre verranno presentate tre opere video di Silvia Giambrone, artista che domenica 23 settembre, presso gli spazi di Fondazione Pietro e Alberto Rossini, realizzerà la performance Atto unico per mosche.
A ottobre saranno in mostra alcune opere video di Francesco Lauretta, artista che la Fondazione ospiterà in occasione della Giornata del Contemporaneo con la produzione di una performance.
A novembre sarà presentata un'opera del duo Invernomuto e a dicembre una selezione di lavori di Elena Bellantoni, artista a cui lo scorso anno è stata dedicata una personale presso il parco e il padiglione della collezione Rossini.




Sabato 22 settembre 2018
Silvia Giambrone

Nobody's room, 2015
performance
col., 9'50''

Sotto tiro, 2013
video performance
col., 5'02''

Teatro anatomico, 2012
performance
col., 5'11''

In occasione della performance di Silvia Giambrone, Atto unico per mosche, prodotta da Fondazione Pietro e Alberto Rossini presso il Rossini Art Site il 23 settembre 2018, vengono presentate in Fabbrica del Vapore alcune video-performance dell'artista e video che documentano performance: Nobody's room, Sotto tiro, Teatro anatomico.
Attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi – performance, installazione, scultura, suono, video – il lavoro di Silvia Giambrone (Agrigento, 1981 – vive tra Roma e Londra) esplora le politiche e le pratiche del corpo con una particolare attenzione alle forme più sotterranee di assoggettamento. La sua ricerca indaga la dimensione politica dell’intimità poiché essa è il terreno in cui si radicano le forze più misteriose di ognuno. Osservando con sospetto il rapporto tra le relazioni e gli oggetti, che si offrono sempre più come simulacri degli aspetti più reconditi delle dinamiche relazionali, il suo lavoro opera una ricognizione sul domestico e sulle sue tensioni più profonde. Giambrone ritiene infatti che la violenza sia un linguaggio e che proprio l’ambiente domestico sia il luogo in cui primariamente si venga addomesticati alla possibilità della violenza stessa.
Il video della performance Nobody’s room (2015, 9'50'') mostra l'impiego di oggetti da cucina come se fossero microfoni che raccolgono testimonianze e al contempo le negano, svelando una tensione e un senso dell’assurdo che simboleggiano l’incomunicabilità che appartiene alla sfera domestica.
In Sotto tiro (2013, 5'02'') l'artista mette l’accento sulla familiarizzazione con la minaccia come paradigma relazionale.
Teatro anatomico (2012, 5'11'') presenta la performance che ha avuto luogo al MACRO – Testaccio, in cui il dott. Franco Nucci ha ricamato un colletto sulla pelle del collo dell'artista. La performance fa parte di una più ampia indagine sul ricamo, pratica storicamente rilevante tra le cosiddette “arti femminili”. Considerata oggi preziosa perché parte di un mercato artigianale di importante valore economico, il ricamo rappresenta una competenza straordinaria, maturata dall’esercizio di pratiche coercitive incarnando la forte ambiguità che talvolta la cultura promuove con l’ausilio della bellezza. Se, per un verso, il ricamo era una delle poche espressioni creative concesse alla donna, per un altro verso ben rappresentava l’adesione inconsapevole delle donne stesse ad una precisa cultura basata sul genere.



Fondazione Pietro e Alberto Rossini


Fondazione Pietro e Alberto Rossini è un'istituzione no profit impegnata nella valorizzazione dell'arte e della cultura contemporanee. Sotto la direzione artistica di Francesca Guerisoli, la fondazione produce performance, installazioni site specific, mostre e iniziative culturali il cui tratto distintivo è la ricerca artistica più attuale.

Insieme alla produzione di progetti artistici, la fondazione promuove la propria collezione permanente d'arte moderna e contemporanea e la collezione Rossini, allestite nel parco del Rossini Art Site, tra le colline della Brianza. Oltre una sessantina di opere di artisti di fama internazionale – tra cui César, Arman, Jean Tinguely, Daniel Spoerri, Dennis Oppenheim, Fausto Melotti, Pietro Consagra, Hidetoshi Nagasawa, Giò Pomodoro, Giulio Turcato – dialogano con il paesaggio circostante e con il padiglione progettato da James Wines, baricentro del parco.

Fondazione Pietro e Alberto Rossini, riconosciuta da Regione Lombardia nel 2017, nasce dalla famiglia Rossini per dare continuità all'impegno nell'arte intrapreso da Alberto, fondatore del Gruppo Ranger, negli anni settanta leader nel settore di stampi plastici per case automobilistiche e aziende di arredamento. Come collezionista, Alberto Rossini ha posto la tecnologia industriale più avanzata al servizio di artisti e designer, con i quali ha condiviso progettualità e stretto fervidi rapporti di amicizia.

Obiettivo della fondazione è divenire un punto di riferimento per la ricerca artistica, costituendosi quale anello di contatto tra la comunità locale e alcune tra le più interessanti esperienze internazionali.


Fondazione Pietro e Alberto Rossini
Via Col del Frejus, 3 – 20836 Briosco (MB)
tel. +39 335 537 8472
info@fpar.it




th!nk p!nk

24-25 novembre 2018
SPAZIO FATTORIA @ Fabbrica del Vapore | via Procaccini 4 Milano

un progetto di
Fattoria Vittadini

con la direzione artistica di
Francesca Penzo


Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999 che invita i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso attività promosse in quel giorno.
La data fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi di Bogotà nel 1981, in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.

In Italia solo dal 2005 si è cominciato a celebrare questa giornata, ma oggi centinaia sono le iniziative organizzate in tutta Italia in questa occasione per dire no alla violenza di genere in tutte le sue forme.

th!nk p!nk nasce dalla volontà di partecipare a questa ricorrenza con un evento dedicato al femminile nell’arte e nello spettacolo contemporanei, promuovendo una sensibilizzazione alla biodiversità, intesa come varietà di organismi e identità. Un invito al pensiero e alla condivisione.

Vediamo e viviamo costantemente un collegamento diretto tra la marginalizzazione del femminile, la violenza cui troppo spesso è sottoposto e la distruzione della biodiversità non solo ecologica ma anche politica, sociale, culturale e artistica che è invece fondamentale tutelare e accogliere per proiettare una nuova e migliore idea di futuro
Il femminile è per sua natura la forza custode di questa biodiversità ed è presente in tutto ciò che accoglie, crea e produce abbondanza di intenti e pensiero.
th!nk p!nk vuole riscoprire questo femminile, che appartiene a ognuno, attraverso pratiche di riappropriazione performativa, visiva, teorica e sensoriale.
E' giunto il momento di creare tracce durevoli sul suolo caotico del contemporaneo, definire uno spazio con contorni precisi e dichiarazioni di intenti inequivocabili e parametri di appartenenza definiti in cui si dia corpo a un pensiero che è emblema di apertura, accoglienza della diversità, manifestazione attiva di un desiderio di condivisione e rifiuto di qualunque forma di violenza” - Francesca Penzo, direttrice artistica

A partire da queste riflessioni è stato sviluppato un evento di due giorni articolato tra performance, incontri, video con un’apertura anche al campo letterario.
Per quanto riguarda l’ambito performativo saranno presenti Marcela Serli, fondatrice della Compagnia Atopos, che lavora da anni a Milano sull’identità di genere, e Iris Herez, coreografa israeliana che presenta il suo ultimo lavoro parzialmente autobiografico sull'essere donna, madre e performer nel contemporaneo e in un Paese attraversato da lotte politiche e guerre continue.
L'artista visivo e coreografo Jacques-Andrè Dupont presenterà la performance MIM di coreografia tattile, che offrirà un percorso esperienziale in grado di far viaggiare il pubblico attraverso il linguaggio del massaggio sulla persona, in un’ottica di cura, accompagnata da un’incredibile performance visiva creata dal francese Anthony Oilhack. Lo spettacolo Trieb di Chiara Ameglio (Fattoria Vittadini) avrà invece come tema la violenza perpetrata da un personaggio femminile. Riflettendo sul concetto di unicità e complessità della persona, sulla coesistenza di luce e ombra in ogni identità, lo spettacolo mostra l'esperienza di una liberazione e di un'ammissione.
Altro progetto firmato da Fattoria Vittadini è la perfomance Yes, I'm a witch, elaborata nel corso del laboratorio interculturale al femminile condotto da Francesca Penzo e dal coreografo Said Ait El Moumen realizzato presso il Centro Interculturale Zonarelli di Bologna dal 14 aprile al 14 luglio 2018. Al progetto hanno partecipato 18 donne tra i 20 e i 60 anni, provenienti da Nigeria, Camerun, Costa d'Avorio, Bielorussia, Gana e Italia, di cui 5 residenti in Italia e altre beneficiarie di strutture di accoglienza. Al centro del lavoro l’esplorazione della interculturalità femminile nell’ambito del bando ministeriale “MigrArti”.
Dopo le dimostrazioni finali pubbliche in diversi luoghi di Bologna a nell’ambito del Festival Danza Urbana, la performance è ora presentata a Milano e seguita da un dibattito con le partecipanti che racconteranno la loro esperienza del Laboratorio e affronteranno il tema della violenza nelle rispettive culture e società.
L'artista marocchino Othman Sellami creatore e Direttore Artistico del Festival Youmein di Tangeri, aprirà il suo lavoro al pubblico. Il tema da lui affrontato è una rivisitazione delle danze tradizionali femminili marocchine come spunto compositivo e coreografico, e come fondamentale mezzo di trasmissione di valori e codici propri del femminile, quasi dimenticati nella cultura attuale.
La coreografa modenese Marianna Miozzo chiuderà la due giorni con lo spettacolo La sposa, operazione mediatica e performativa dell'artista che presenta in questo lavoro un femminile anticonformista e rivoluzionario. L'installazione Clouds di Maura Di Vietri, con le sue atmosfere di grande impatto e bellezza visiva e fotografica, concluderà la parte visuale del Festival.

L'artista internazionale FK Alexander offrirà, attraverso il suo straordinario lavoro performativo tra musica e corpo, un contributo in grado di portare una visione spiazzante di un femminile potente e sovversivo. Il gruppo musicale Cult of Magic, composto da giovani talenti milanesi che combinano danza e dj live, proporrà una declinazione sul sacro femminino, in uno spettacolo suggestivo di grande impatto visivo e sensoriale grazie alla potente musica dal vivo.
Il Dj Diego Dioguardi animerà la prima parte di un djset ricco di interventi musicali e performativi, tra cui quello dell'artista milanese LIM che con la sua ricchezza di suggestioni guiderà l’ascoltatore in un percorso intimo e meditativo.
Contribuiranno all’evento anche artisti afferenti ad altre aree creative, come la nota artista visiva Ciriaca Erre, coinvolta in collaborazione con Rossini Art Site, oltre a Mara Di Giammatteo, Arianna Fantin, Noemi Bresciani - quest'ultima del collettivo Fragile Artists. Queste artiste di provenienza diversa, offriranno uno sguardo multiforme sul femminile attraverso l'esposizione delle loro opere in forma installativa e interattiva con il pubblico.
Tra gli ospiti anche Lorena Canottiere, Cristina Portolano, Emanuele Rosso, tre giovani fumettisti che in modo diverso hanno affrontato il tema del femminile nel loro percorso grafico e artistico

L’autrice Francesca Guerisoli, storica e critica d'arte, affronterà invece il tema della violenza di genere e racconterà come viene affrontato dalle artiste e dagli artisti nel contemporaneo.
In attesa di conferma anche la presenza dell'autrice Beatrice Masini, ora editor Bompiani, da sempre interessata ad affrontare nelle sue opere la questione femminile attraverso il racconto di figure di eroine intelligenti e consapevoli.

Il progetto è realizzato grazie alla preziosa collaborazione di:
Comune di Milano, Fondazione Milano, C.L.A.P.Spettacolodalvivo, Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Non una di meno, Mondo Donna, Associazione Maschile Plurale, Collettivo Fragile Artists, Stratagemmi – Peripezie Critiche, BookCatering




FESTIVAL DEL SILENZIO

Festival internazionale di performance con focus sulla cultura segnante e le Lingue dei Segni

un progetto di Fattoria Vittadini
direzione artistica Rita Mazza

1-5 maggio 2019 | Fabbrica del Vapore Milano
II EDIZIONE

Il Festival del Silenzio ha ricevuto la MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

The silence is a source of a great strength.
Lao Tzu


Nella civiltà del rumore, del caos e della pubblicità troppo spesso pensiamo al silenzio solo come negazione del frastuono e della confusione che ci stringono d'assedio. Ma il silenzio può essere una scelta, può essere comunicazione: dove le lingue sonore non esistono, i segni visivi, i gesti, le immagini acquistano importanza e permettono di comunicare.

Partendo da tali presupposti, Fattoria Vittadini, collettivo milanese che ha recentemente festeggiato i 10 anni di attività, ha dato vita al Festival del Silenzio, festival internazionale di performance con focus sulla cultura segnante e le Lingue dei Segni.
La prima edizione, proposta dal 16 al 18 marzo alla Fabbrica del Vapore di Milano, ha proposto alcune significative esperienze artistiche, culturali e sociali legate al tema del Silenzio, tra cui, per la prima volta in Italia, performance e spettacoli che utilizzano Lingue dei Segni, in un’ottica di reale integrazione e inclusione. Il successo riscosso tra pubblico e media è stato superiore alle aspettative e dà quindi nuova energia e nuovi stimoli per il 2019.

Per la II edizione, in programma dal 1 al 5 maggio 2019 le riflessioni della Direzione Artistica, affidata anche quest’anno a Rita Mazza, attrice e artista nativa segnante italiana residente a Berlino, vanno verso nuove frontiere dell’apertura e dell’accesso.
In particolare si vuole ampliare il percorso sulle Lingue dei segni, verso una più ampia accessibilità linguistica e di comunicazione, aprendo inoltre a questioni relative non solo alla lingua e alla cultura ma anche all’identità.

In quest’ottica, è entusiasmante l’allineamento spontaneo che si sta creando tra la visione di Rita Mazza e un nuovo condiviso punto di vista internazionale sviluppato anche in sede di incontri IETM, network internazionale che coinvolge oltre 500 organizzazioni e membri individuali che lavorano nelle arti performative contemporanee in tutto il mondo - teatro, danza, circo, arti multidisciplinari, nuovi media – fortemente convinti che le performing arts contribuiscano notevolmente a promuovere il cambiamento e la coesione sociale.

Il Festival del Silenzio e Fattoria Vittadini sono stati identificati come portatori di questa specifica istanza legata all’accesso alla cultura e promotori di un altro modo di fare cultura e arte “inclusive”.

L’edizione 2019 del Festival del Silenzio sarà dunque Satellite Meeting IETM sul tema “Language and Communication barriers in art and culture” per discutere dell’abbattimento delle barriere nelle arti performative, cui Fattoria Vittadini crede moltissimo da sempre, per trovare il modo di fornire ‘prodotti’ realizzati all’interno di filiere accessibili per le cosiddette fragilità artistiche e lavorare per abbattere le barriere sin dai processi progettuali e produttivi.
Grazie al Meeting IETM nel 2019 Milano sarà città dell’Accesso, dei Diritti Civili, della Fraternità, della Cura della persona in quanto tale, della Solidarietà e della Socialità anche nell’Arte e nella Cultura.

Strettamente connessa all’azione di promozione dell’accesso, sarà lanciata la seconda edizione del bando “In principio era il segno” rivolto ad artisti sordi e/o udenti che si confrontino con la cultura segnante e intendano sviluppare un progetto artistico performativo.
Il bando offre sostegno, economico ma non solo, alla produzione artistica e offre la possibilità al vincitore di usufruire di un periodo di residenza e presentare il proprio lavoro all’interno del Festival. Tale azione sarà rafforzata quest’anno dalla collaborazione con Babbel, piattaforma online per l’apprendimento linguistico che, nell’ambito del suo nuovo progetto legato alla LIS, sosterrà economicamente il bando.

www.festivaldelsilenzio.com









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