Linguaggi apre lo sguardo oltre i palcoscenici del Festival di Rovereto
LINGUAGGI
ORIENTE OCCIDENTE DANCE FESTIVAL
38° edizione, Rovereto
Ripercorrere
la Via della Seta scoprendone antichi e nuovi significati. Linguaggi
apre lo sguardo oltre i palcoscenici del Festival per affrontare un
percorso di testimonianze e riflessioni su come l’umana percezione
ponga frontiere e confini ove il dato geografico racconta di strade e
incontri. Una serie di appuntamenti per indagare le potenzialità
umane, culturali e geopolitiche delle nuove strategie di dialogo
internazionali.
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SAB 1 SET ORE
17.30
- Sala Conferenze del Mart
Ayelet
Gundar-Goshen
Svegliare
i leoni
Un viaggio attraverso
l’Himalaya indiano, un incontro casuale con un israeliano che,
attraversando il sistema montuoso in moto, aveva investito uno
sconosciuto indiano e l’aveva lasciato morire a margine della
strada senza fermarsi. Da questa storia vera nasce il libro Svegliare
i leoni
(2017, Giuntina) di Ayelet Gundar-Goshen. La vicenda, trasportata nel
deserto, indaga fragilità e incongruenze della società israeliana a
contatto con i profughi eritrei e somali, recentemente al centro di
intransigenti politiche di rimpatrio e trasferimento. Una riflessione
sull’aspetto dei “cattivi” e sulla scoperta di mondi prima
sconosciuti che ci incuriosiscono e spaventano al tempo stesso, per
imparare a riconsiderare il confine tra colpevole e vittima e i
rapporti tra “noi” e “loro”.
Ayelet Gundar-Goshen
Ayelet Gundar-Goshen è nata
in Israele nel 1982. Si è laureata in Psicologia clinica
all’Università di Tel Aviv. Redattrice per uno dei principali
quotidiani israeliani, è attivista del movimento per i diritti
civili del suo paese. Collabora con The
Cultural Frontline
della BBC, il Financial
Times, il
Time
Magazine,
la rubrica letteraria del New
York Times
e The
Telegraph.
È autrice di sceneggiature che hanno riscosso successo di critica e
vari premi, tra cui il “Berlin Today Award” e il “New York City
Short Film Festival Award”. Con Una
notte soltanto,
Markovitch
(2015, Giuntina) ha vinto in Israele il Premio Sapir per la migliore
opera prima. Da Svegliare
i leoni
(2017, Giuntina) sarà prodotta una serie tv dalla NBC.
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DOM 2 SET ORE
17.30
- Sala Conferenze del Mart
Viviana
Gravano e Salvo Lombardo
con
Sergia Adamo, Marinella Guatterini e Alessandro Pontremoli
Around
Excelsior
In occasione della prima
nazionale dello spettacolo Excelsior
di Salvo Lombardo, un incontro sui temi che quasi 140 anni fa
portarono alla creazione del Gran
Ballo Excelsior,
balletto che celebrava il trionfo della luce e della civiltà contro
l’oscurantismo e le barbarie, le conquiste del progresso,
l’imperialismo coloniale e l’affermazione del concetto di
identità nazionale. Qual è oggi l’eredità culturale di
quell’idea di Occidente della fine del XIX secolo? A Salvo Lombardo
e Viviana Gravano accompagnati da studiosi provenienti da ambiti di
ricerca contigui e complementari. L’incontro sarà preceduto dalla
proiezione del docufilm Excelsior
(Luca Comerio, 1913): Frammenti ritrovati presso la Cineteca di
Bologna.
Evento organizzato in
collaborazione con Cineteca di Bologna
Salvo
LombardoPerformer,
coreografo e regista, è direttore artistico del gruppo Chiasma e
ideatore del progetto Excelsior.
È artista associato al Festival Oriente Occidente e collabora con
numerosi festival, teatri e compagnie in Italia e all’estero.
Viviana
GravanoCuratrice
e storica dell’arte, professoressa di storia dell’arte
contemporanea presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna,
specializzata in postcolonial studies e consulente per il progetto
Excelsior.
Sergia
AdamoDocente
presso l’Università di Trieste e studiosa di rapporti
interculturali, relazioni tra la letteratura, diritto e danza, teorie
femministe e gender studies.
Marinella
GuatteriniDocente
di Teoria ed Estetica della danza alla Scuola Paolo Grassi di Milano
e responsabile delle attività del Corso di Teatrodanza. Saggista e
critica di danza e balletto per la Domenica
del Sole
24ore.
Alessandro
PontremoliDocente
di Storia della Danza presso l’Università di Torino, studioso e
saggista. Dal 2010 è membro, e dal 2018 Presidente, della
Commissione Consultiva Danza del Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali.
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LUN 3 SET ORE
17.30
- Sala Conferenze del Mart
David
Bellatalla
Sulla
Via della Seta. In viaggio lungo le antiche carovaniere dell’Asia.
Non solo seta, pietre
preziose, spezie e missive papali, ma soprattutto innovazioni
tecnologiche, speculazioni filosofiche, credenze e concetti
religiosi. La Via della Seta è stata per secoli l’elemento
insostituibile di aggregazione e di sviluppo delle differenti realtà
etniche del continente euroasiatico e ancora oggi costituisce un
elemento prioritario per meglio comprendere e riscoprire “le
diversità culturali degli altri” quale insostituibile necessità
per la pacifica convivenza tra i popoli. David Bellatalla ripercorre
due anni di viaggio attraverso 18 paesi per oltre 15mila chilometri
percorsi a piedi, in cammello, con cavalli, treni e camion in un
affascinante itinerario alla riscoperta della grande vena pulsante
del continente eurasiatico.
David Bellatalla
David Bellatalla,
antropologo, nato a La Spezia, ha effettuato numerose ricerche
etnografiche nel Centro e Sud America, in Asia e in Australia. Ha
insegnato antropologia culturale e audio-visuale presso la University
of Western Australia a Perth e presso la Mongolian National
University a Ulan Bator. Nel 2013 ha ricevuto la medaglia d’oro da
parte del Governo e della Croce Rossa mongola per le sue attività
umanitarie e per l’attenzione che da più di 15 anni dedica ad
aiutare i bambini orfani e abbandonati della capitale. Tra le sue
pubblicazioni Eugenio
Ghersi. Sull’Altipiano dell’Io Sottile
(2016, Montura Editing) e Mongolia.
Nella terra degli inseguitori di nuvole
(2018, Oltre Editore). Nel 2018 ha ricevuto il premio letterario
"Eugenio Montale" per le sue pubblicazioni relative ad
esplorazioni e viaggi.
Evento organizzato in
collaborazione con Montura Editing
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MAR 4 SET ORE
17.30
- Sala Conferenze del Mart
Eloïse
Barbieri
Ani,
le 15.000 monache di Yaquin
Sugli altopiani del Tibet
orientale sorge una “cittadella buddista” che non esiste sulle
mappe e che il governo cinese ha tentato più volte di radere al
suolo. Fondata circa 10 anni fa dal maestro buddista Achung Lama,
Yaquin è oggi una sterminata bidonville senza fognature e acqua
corrente che ospita oltre 20 mila monaci, di cui 15mila donne. La
vita monacale per moltissime di loro è sinonimo di libertà e
istruzione. Tra aprile e maggio 2018, dopo due anni di progettazione
e attesa e accompagnata solo da un’interprete tibetana, Eloïse
Barbieri ha raggiunto Yaquin per realizzare un documentario che
raccontasse di questo luogo straordinario.
Eloïse
Barbieri
Alpinista e viaggiatrice per
passione, lavora come filmaker indipendente e ha collaborato con
riviste di viaggio come giornalista e fotografa. Ha fatto parte della
prima spedizione femminile a tentare la traversata integrale dello
Hielo Continental in Patagonia e della prima spedizione alpinistica
tornata nel corridoio del Wakhan in Afghanistan dopo 20 anni. Dal
2010 realizza e produce per la Rai della Valle d’Aosta un programma
dedicato alla montagna e dal 2016 collabora con la trasmissione Geo
di Rai Tre. Ha realizzato Nenet,
i nomadi della Tundra
(2008), Sui
miei passi, viaggio nell’altro Afghanistan
(2011) e Une
vie à apprendre
(2017) dedicato all’alpinista paraplegica Vanessa François.
Evento organizzato in
collaborazione con Montura Editing
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MER 5 SET ORE
17.30
- Sala Conferenze del Mart
Giada
Messetti e Simone Pieranni
Risciò
in Tour. Un viaggio alla scoperta della Cina
Sebbene la Cina sia la
seconda potenza mondiale e il suo peso economico e politico sia
sempre più imprescindibile, spesso il racconto che si fa di questo
paese rimane legato a stereotipi e luoghi comuni che ormai poco hanno
a che fare con la realtà. Giada Messetti e Simone Pieranni
raccontano in modo semplice ma accurato la complessità dell’universo
cinese, descrivendo il progetto geopolitico avveniristico della Nuova
Via della Seta, le complicate relazioni Cina – U.S.A. e gli
incredibili piani di innovazione tecnologica di Pechino. Un incontro
per affrontare le apparenti contraddizioni tra la Cina e il nostro
sistema culturale e imparare a conoscere un paese destinato a
influenzare sempre di più le nostre vite. Il format è ispirato al
podcast Risciò
prodotto da Piano
P.
Giada Messetti
Sinologa, dal 2005 al 2011
ha vissuto in Cina, dove ha lavorato per gli uffici di corrispondenza
della RAI, del Corriere
della Sera
e di Repubblica.
Rientrata in Italia nel 2011, è collaboratrice e autrice di vari
programmi televisivi e radiofonici. Attualmente lavora per il
programma del martedì sera di Rai 3 CartaBianca.
Simone Pieranni
Laureato in Scienze
Politiche, nel 2009 ha fondato China
Files,
agenzia editoriale con sede a Pechino che collabora con i media
italiani con reportage e articoli sulla Cina. Dal 2006 al 2014 ha
vissuto in Cina. Dal 2014 lavora alla redazione esteri del Manifesto.
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GIO 6 SET
ORE
17.30
- Sala
Conferenze del Mart
Enrico
Tettamanti
Passaggio
a Nord Ovest
Uno dei grandi miti dei
navigatori: il Passaggio a Nord Ovest è la rotta navale che collega
l'Oceano Atlantico all'Oceano Pacifico nell'emisfero boreale,
passando attraverso l'arcipelago del Mar Glaciale Artico.
Nei mesi di luglio e agosto
2017 l’equipaggio del Kamana, capitanato da Enrico Tettamanti, ha
concluso con successo il Passaggio a Nord Ovest, seguendo la rotta
meno famosa e meno battuta che da Ovest va verso Est, diventando il
primo equipaggio italiano nella storia ad affrontare e portare a
termine l'impresa. 3550 miglia in 33 giorni, con una temperatura
media di 0/5° e 24 ore di luce al giorno. Un’incredibile avventura
che racconta di grandi ideali, storiche esplorazioni e cambiamenti
climatici.
Enrico Tettamanti
Enrico Tettamanti è un
marinaio che viene dalla montagna, da Pomarolo, nel Trentino. Naviga
sin da piccolo, da 20 anni è skipper professionista, ha navigato per
più di 190.000 miglia in tutto il mondo. Ha doppiato sette volte
Capo Horn e fatto 20 traversate oceaniche a varie latitudini. Nel
2002 ha dato vita al suo primo progetto “Kamana”, la vela estrema
alla portata di tutti, andando a navigare nelle zone più remote del
pianeta. Da allora Kamana
Expedition
è sinonimo di esplorazione e spedizione. È uno dei pochi skipper al
mondo ad aver raggiunto tutte le mete polari più importanti tra cui
l’Antartide, la Groenlandia e l’Alaska.
Evento organizzato in
collaborazione con Montura Editing
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VEN 7 SET ORE
17.30
- Sala Conferenze del Mart
Lucio
Caracciolo
Le vie
della seta: un’opportunità anche per l’Italia
Condotto da uno dei massimi
esperti italiani di geopolitica, l’incontro è interamente dedicato
all’analisi del progetto cinese “One Belt, One Road” (“Una
cintura, una strada”) lanciato nel 2013. L’obiettivo di Pechino è
di ricostituire una Nuova Via della Seta, un’articolata rete di
infrastrutture, ferrovie, strade e linee marittime che collegherebbe
l’Asia Centrale con Medio Oriente, Africa ed Europa in un network
commerciale di dimensioni mai viste prima. Secondo la società
internazionale di consulenza strategica McKinsey, sarebbero coinvolte
da “One Belt, One Road” fino a 65 nazioni, più della metà della
popolazione mondiale, tre quarti delle riserve energetiche e un terzo
del prodotto interno lordo globale. Una strategia non priva di
ambiguità e rischi. Eppure una carta da giocare per il nostro paese,
se non vuole perdere ulteriormente di rilevanza nel mondo.
Lucio Caracciolo
Lucio Caracciolo dirige la
rivista italiana di geopolitica Limes
ed è presidente e responsabile dell’analisi geopolitica di
Macrogeo.
Giornalista, ha lavorato al settimanale Nuova
Generazione
dal 1973 al 1975, al quotidiano la Repubblica
dal 1976 al 1983. E’ stato caporedattore di MicroMega
dal 1986 al 1995. Scrive per la Repubblica
e per il settimanale l’Espresso.
Ha tenuto corsi e seminari di geopolitica in alcune università. Dal
2009 insegna Studi strategici all’Università Luiss di Roma e dal
2017 Geopolitica all’Università San Raffaele di Milano. Ha
scritto, tra gli altri, Alba
di guerra fredda
(1986, Laterza), Euro
no: non morire per Maastricht
(1997), Terra
incognita
(2001, Laterza) e America
vs America
(2011 Laterza), Storia
contemporanea
con Adriano Roccucci (Le Monnier 2017).
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SAB 8 SET ORE
17.30
- Sala Conferenze del Mart
Emanuele
Giordana
Viaggio
all’Eden
Com'è cambiato l'Oriente e,
soprattutto, il nostro rapporto con i paesi dove si leva il sole?
Emanuele Giordana prova a raccontare la scoperta dell'Asia avvenuta
negli anni Settanta da parte di un folto manipolo di giovani europei
che - nella ricerca spirituale o semplicemente per voglia di
avventura - aprirono una strada, a piedi, che sarebbe poi stata
battuta dal grande turismo di massa in aereo. Ma oltre al turismo e
al piacere del viaggio, l'Occidente scoprì la spiritualità
orientale, lo yoga, le medicine alternative indiane o cinesi, la
letteratura sino ad allora ignorata e persino un nuovo modo di
vestire e mangiare. Un racconto a cavallo tra il ricordo
adolescenziale e la sua riscoperta da giornalista attraverso i libri
Diario da
Kabul
(2010, O barra O), Viaggio
all’Eden
(2017, Laterza) e Sconfinate:
storie di confini e terre di frontiera
(2018, Rosemberg&Sellier).
Emanuele Giordana
Classe 1953, giornalista,
saggista e scrittore, è stato docente di Cultura indonesiana e
attualmente insegna giornalismo alla Scuola della Fondazione Basso di
Roma e all’Ispi di Milano. Cofondatore dell'Associazione
giornalistica Lettera22,
già direttore di Ecoradio
e del mensile ecologista Terra,
è presidente dell'associazione di ricerca Afgana.
Ha scritto, tra gli altri, con Guido Corradi La
scommessa indonesiana
(2002), Afghanistan
(2007), Diario
da Kabul
(2010) e con Mario Dondero Lo
scatto umano
(2014). Ha curato diverse collettanee di geopolitica. Collabora con
Il
manifesto,
Internazionale,
AspeniaOnline
e Reset.
Per dieci anni è stato uno dei conduttori di Radio3mondo a Radio Tre
Rai, con cui continua a collaborare. Dal 2018 è direttore editoriale
del sito di informazione atlantedelleguerre.it.
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