Cristina Mazzavillani Muti firma "Pagliacci" al Municipale di Piacenza



Anteprima di Stagione al Teatro Municipale di Piacenza
il 4 e 7 ottobre con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo

Regia e ideazione scenica di Cristina Mazzavillani Muti
Sul podio Vladimir Ovodok

Anteprima di Stagione al Teatro Municipale di Piacenza con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, in scena giovedì 4 ottobre alle ore 20.30 e domenica 7 ottobre alle 15.30, mentre la prova generale, come di consueto aperta al pubblico delle scuole, è in programma martedì 2 ottobre alle ore 10.45.

Cristina Mazzavillani Muti firma regia e ideazione scenica dell'allestimento nato nell'ambito del progetto Trilogia d'autunno – Sull'orlo del Novecento e coprodotto da Ravenna Festival, Teatro Alighieri di Ravenna e Teatro Municipale di Piacenza.
Sul podio Vladimir Ovodok, giovane direttore bielorusso che ha preso parte all'Italian Opera Academy di Riccardo Muti, alla guida dell'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, del Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati e delle Voci bianche del Coro Farnesiano di Piacenza preparate da Mario Pigazzini.

Cast di pregio, con il tenore Diego Cavazzin (Canio), protagonista in Italia e all'estero nei principali titoli del grande repertorio italiano, il giovane soprano spagnolo Estibaliz Martyn (Nedda) vincitrice di numerosi concorsi internazionali, il baritono Kiril Manolov (Tonio) che fa ritorno al Teatro Municipale dopo il successo di Simon Boccanegra nella scorsa stagione, Giovanni Sala (Beppe), giovane tenore dall'elegante fraseggio, e Vittorio Prato (Silvio), altrettanto giovane baritono, tra i più interessanti della sua generazione. L'ideazione dello spazio e delle luci è affidata a Vincent Longuemare, vincitore del Premio

Ubu, e i costumi sono firmati da Alessandro Lai, che ha lavorato per il cinema, il teatro e la televisione con importanti registi.

Il dramma verista, su libretto dello stesso Leoncavallo, rappresentato per la prima volta al Teatro dal Verme di Milano il 21 maggio 1892 con la direzione di un giovanissimo Arturo Toscanini e salutato subito dal successo, avrà in quest'allestimento un'ambientazione ispirata ai primordi del cinema.

“In Pagliacci - ha dichiarato la regista Cristina Mazzavillani Muti - il circo si trasfigura in un set cinematografico in bianco e nero, dove le luci inseguono i personaggi svelandone i sentimenti, perché se non esiste rito più rito del circo è anche vero che il cinema è il grande rito collettivo della modernità, inaugurato negli stessi anni in cui queste opere si impongono al pubblico”.

Con il suo breve Prologo, considerato il manifesto programmatico del verismo operistico italiano, l'opera affronta temi già pienamente novecenteschi e anticipa strutture drammaturgiche pirandelliane, quali la dialettica tra vita reale e finzione del palcoscenico, in un magistrale contesto di “teatro nel teatro”.

La passionale vicenda a tinte forti con il doppio delitto dell'epilogo, che pare fu ispirata a Leoncavallo da un fatto di sangue avvenuto nel paese di Montalto Uffugo in Calabria, come pure dalla tragicommedia francese La femme de tabarin di Catulle Mendès allestita a Parigi nel 1887, dimostra dunque pur nella sua brevità tutta l'attenzione al nuovo e una cifra stilistica pienamente partecipe della cultura europea del tempo.

Dopo l'anteprima con Pagliacci, la Stagione d'Opera 2018/2019 della Fondazione Teatri di Piacenza vedrà la sua inaugurazione nel mese di dicembre (venerdì 21 e domenica 23) con La Traviata di Giuseppe Verdi, Progetto Opera Laboratorio 2018, nel solco dell’antica tradizione del Teatro Municipale che prevedeva l'inizio della programmazione lirica nel periodo delle festività natalizie.




Pagliacci_Nedda_© Zani-Casadio

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