Sei imperdibili serate per la celebre rassegna "Danza al Teatro Ponchielli di Cremona"
XXXI Edizione 2019
<Danza Ponchielli>
<Danza Ponchielli>
Una rassegna prestigiosa con appuntamenti attesi dal pubblico e dalla stampa; in programma grandi nomi della danza italiana ed internazionale, coreografie presentate per la prima volta in Italia e una prima mondiale.
Si presenta così l’edizione 2019 della Danza del Ponchielli: sei imperdibili serate che combinano il puro intrattenimento alla raffinata ricerca e in cui il gesto coreografico si intreccia con la musica di ieri e di oggi, con la parola, con l’arte visiva e la tecnologia digitale.
Inaugurerà il prossimo 25 gennaio la trentunesima edizione della rassegna di Danza con l’attesissima Parsons Dance; l’Italy tour 2019 della compagnia americana di modern fra le più conosciute al mondo, capitanata da David Parsons, partirà proprio da Cremona con un ricco programma di cinque coreografie fra le quali l’immancabile Caught, spettacolare assolo su musiche di Robert Fripp nel quale il danzatore sembra sospeso in aria grazie a un gioco di luci stroboscopiche. Oltre a questo storico “pezzo” e a due classici del repertorio – Wolfgang (2008) e Whirlaway (2014) - la Parsons presenta al Ponchielli, in PRIMA ITALIANA, Ma Maison, coreografia del 2008 ispirata alle tradizionali processioni funerarie di New Orleans e l’ANTEPRIMA EUROPEA di Microburst, audace e brillante performance per quattro ballerini su musica classica indiana composta da Avirodh Sharma.
Secondo immancabile appuntamento il 26 febbraio con i Chicos Mambo, alter ego catalano degli americani Ballets Trockadero de Montecarlo; per la prima volta a Cremona questa straordinaria compagnia tutta al maschile e rigorosamente en travesti, presenterà l’esilarante Tutu, spettacolo nato nel 2014 per festeggiare il loro ventennale. Fra icone del balletto classico, della danza contemporanea, dei balli di sala, dell’acrobazia e dello sport - con i loro tic e vezzi - i bravissimi danzatori di Chicos Mambo attraverseranno i grandi brani del repertorio trasformandosi, con camaleontica bravura, dal classico cigno (ma qui sono papere!), alle donne in passerella e sottoveste di Pina Bausch per arrivare alla ginnasta Nadia Comaneci passando per il tango e la danza maori “haka”. Un’ode alla danza, un puro momento di gioia capace di conquistare tanto il pubblico amatoriale che quello più esperto ed esigente.
La rassegna di Danza ospiterà poi la seconda data dei Momix (17 marzo), gli straordinari artisti, danzatori e acrobati capitanati da Moses Pendleton. Con il nuovo lavoro ispirato ad Alice di Lewis Carrol, il coreografo più immaginativo del mondo della danza ha scelto di infilarsi nella tana del Coniglio per scoprire un mondo magico dove il corpo umano si trasforma, e niente è ciò che appare.
A seguire, l’1 aprile, in ANTEPRIMA ITALIANA, il nuovissimo lavoro di Susanna Beltrami, coreografa, danzatrice e docente “cresciuta” con maestri del calibro di Carolyn Carlson, Martha Graham e Merce Cunningham e collaboratrice di Luciana Savignano. Ballade: preghiera profana, si ispira all’intenso e graffiante testo di Bernard Marie Koltès, La notte poco prima delle foreste, qui “tradotto” in un incontro fra coreografia, corporeità, parola e suono. Cesare Picco compositore e concertista di fama internazionale (ricordiamo il suo celebre “concerto al buio”), firma – e interpreta dal vivo - la creazione musicale di questa serata che nasce dalla consolidata collaborazione con il prestigioso “MilanOltre Festival” del Teatro Elfo Puccini di Milano nell’ambito di Next – Laboratorio delle idee (progetto promosso da Regione Lombardia).
Il 13 aprile sarà la volta della blasonata Company Wayne McGregor; ospitata al Ponchielli nel 2014 con il suo indimenticabile Atomos, ora torna al teatro cremonese con Autobiography, coreografia vincitrice del “Premio Danza&Danza 2017”. Per questo lavoro, il pluripremiato coreografo britannico si è avvalso del supporto di due tra i più importanti genetisti al mondo a cui ha chiesto di sequenziare il proprio genoma: questa sequenza è stata poi convertita in un algoritmo al computer che determina l’ordine di 23 sezioni danzate con straordinario virtuosismo. Per la stampa, “uno spettacolo di bellezza magnetica”.
Chiude il cartellone un progetto ambizioso che incrocia danza contemporanea e musica antica. La Tero Saarinen Company e la Helsinki Baroque Orchestra si incontrano su un territorio di sperimentazione creativa originale, per dare vita ad una residenza artistica ospitata al Teatro Ponchielli a fine maggio per uno spettacolo che incrocerà il Monteverdi Festival il prossimo 29 maggio, in PRIMA MONDIALE. Le composizioni musicali di Monteverdi, i suoi traguardi artistici e gli ideali che incarna, sono la fonte di ispirazione per Terza Prattica - Monteverdi Revisited, che al contempo rispecchia l’epoca in cui viviamo, con le sue derive populiste e intolleranti e la sua artificialità. In questa multidisciplinare creazione coreografica sono messi in risalto tutti i punti di forza dello stile di Tero Saarinen: i movimenti espressivi, la capacità di mescolare coreografia e musiche dal vivo, la straordinaria bravura degli interpreti, sound design innovativo, le luci, i costumi e la sua abilità nel trattare tematiche complesse e stratificate. Lo spettacolo si pone come un’opera d’arte del nostro tempo, ma che guarda alle meraviglie del teatro barocco. Tero Saarinen e il direttore musicale Aapo Häkkinen costruiranno l’arco musicale della nuova creazione coreografica partendo dai Madrigali, che racchiudono l’essenza rivoluzionaria della musica “umana” di Monteverdi. Sul palcoscenico si alterneranno quindici artisti: sei danzatori, sette musicisti e due voci, il tenore Topi Lehtipuu e il soprano Núria Rial, entrambi artisti di fama internazionale e specializzati nel repertorio della musica antica.
www.teatroponchielli.it
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