“Prima delle prime” La Cenerentola di Rossini al Teatro alla Scala di Milano


Quinto appuntamento del ciclo

Prima delle prime”
Stagione 2018/2019

Amici della Scala – Teatro alla Scala

La Cenerentola
di Gioachino Rossini
Libretto di Jacopo Ferretti

Teatro alla Scala - Ridotto dei palchi “A. Toscanini”
Mercoledì 6 febbraio 2019 ore 18


La Scala riprende il prossimo 10 febbraio La Cenerentola mentre si spengono i riflettori sul centocinquantesimo anniversario della morte di Rossini; ripropone l’opera, che è tra i simboli della Rossini Renaissance promossa alla Scala da Claudio Abbado, con la regia curata da Jean-Pierre Ponnelle nel 1973.

Sono passati più di quarant’anni ma c’è ancora chi ne ricorda lo strepitoso successo; in quegli anni era stato oscurato il Rossini farsesco del passato per porre le basi a una lettura corretta e contemporanea che riconoscesse al Pesarese un modello di teatro fatto sulla musica.

Interessante, in parte riflesso di una disinvolta prassi “rossiniana”, la genesi dell’opera: nel 1816 tra una promessa al Teatro dei Fiorentini di un’opera buffa e un impegno per un’opera seria (che fu l’Otello) con il Regio Teatro del Fondo, entrambi napoletani, Rossini aveva firmato un contratto con gli impresari del Teatro Valle di Roma “pe comporre tutto di nuovo uno spartito in musica buffo… che dovarà andare in scena per prima opera per il futuro Carnevale 1816 in 1817, e precisamente nella sera dell’apertura del teatro, che seguirà il dì 26 dicembre corrente anno”. Ma prima di iniziare la composizione di un’opera impegnativa come Otello, Rossini aveva voglia di riposare, per l’opera romana aveva dinanzi a sé un anno. Così arrivò a Roma con due mesi di ritardo: il 23 dicembre il soggetto non era ancora stato scelto tanto che il nuovo dramma dovette andare in scena al Teatro Valle il 25 gennaio 1817 invece del 26 dicembre pattuito.

Dopo le consuete “geremiadi” per la scelta del soggetto, a Rossini era piaciuta l’idea di una Cenerentola, un argomento tratto dalla celebre favola di Charles Perrault. Con il librettista Jacopo Ferretti “ebbe idee precise su quello che voleva: tradurre cioè la favola in una commedia realistica nella quale i costumi dell’epoca fossero puntualizzati e canzonati” così dice Luigi Rognoni. Quindi Rossini scrisse la musica, “la cui energia dice l’indicibile”, in tre settimane, anche se, non potendo accontentare tutti i cantanti, fu costretto ad affidare a un assistente, Luca Agolini, la composizione di due arie.

Il debutto fu un insuccesso, che si esaurì in breve tempo; solo dopo alcune recite l’opera incontrò il favore del pubblico che continuò costante nel tempo facendo di Cenerentola una delle opere più rappresentate e amate.

L’opera sarà diretta da Ottavio Dantone.

Nell’incontro “Vasto teatro è il mondo”, con ascolti e video, parla de La Cenerentola Daniele Carnini, compositore, storico della musica, direttore editoriale della Fondazione Rossini di Pesaro.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

Supporto per l’ospitalità Ariston Hotel
Supporto tecnico Meeting Project s.r.l. service audio-video Milano

Foto Brescia Amisano, Teatro alla Scala





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