Con la prima di Tosca, del 7 dicembre 2019, il Teatro alla Scala ricorda Paolo Grassi
Dedicata a Paolo Grassi la
Tosca del 7 dicembre 2019
Il Teatro celebra così il centenario della nascita del grande organizzatore teatrale che fu Sovrintendente negli anni cruciali dal 1972 al 1977 aprendo la Scala a nuovi pubblici e inaugurando la tradizione della Prima trasmessa in diretta dalla Rai.
Con la prima di Tosca, serata inaugurale della Stagione 2019-2020, il Teatro alla Scala ricorda Paolo Grassi (1919-1981) nel centenario della nascita.
La Scala celebra l’uomo che ha segnato uno dei periodi più fulgidi della sua storia, unendo qualità artistica, innovazione, dignità civile, apertura alla città e proiezione internazionale.
Paolo
Grassi si insedia come Sovrintendente del Teatro alla Scala il 17
febbraio 1972, dopo 25 anni al Piccolo Teatro, e vi resta fino al 18
febbraio 1977. Cinque anni di passione, in cui l’attività della
Scala è minacciata da una situazione economica drammatica e una
incessante turbolenza politica. Eppure sono anni formidabili. Il
livello artistico è garantito dalla presenza di Claudio Abbado e da
una squadra di direttori ospiti trai quali basterà ricordare Carlos
Kleiber, ma anche dal contributo di compositori come Luigi Nono e di
registi come Strehler, Ponnelle, Ronconi. Ma la tempra di combattente
e la capacità di visione di Grassi si concretizzano anche
nell’apertura senza precedenti della Scala alla Città e al Paese.
Il commendator Severgnini crea un teatro inclusivo fondando quello
che oggi si chiama Servizio Promozione Culturale, e le forze
artistiche della Scala sono ovunque in città, dalle scuole alle
fabbriche alle piazze. Inoltre con la diretta dell’Otello
che apre la stagione 1976-1977 si inaugura un rapporto con la Rai che
dura ancora oggi. Celebrare Paolo Grassi significa ribadire l’impegno
mai dimenticato alla Scala di parlare un linguaggio alto ma
accessibile a tutti.
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