Annunciati i Leoni d'oro e d'argento per il Teatro 2019 dalla Biennale di Venezia
La
Biennale di Venezia / I Leoni per il Teatro 2019
Jens
Hillje Leone d’oro alla carriera
Jetse
Batelaan Leone d’argento
E’
Jens Hillje,
drammaturgo tedesco e condirettore artistico del Maxim Gorki Theater,
fulcro della nuova scena berlinese, il Leone
d’oro alla carriera per il
Teatro 2019.
Al
regista-autore olandese Jetse
Batelaan, creatore di
innovativi spettacoli per ragazzi e non solo,
va il Leone
d’argento per il Teatro
2019.
Lo
ha stabilito il Consiglio di Amministrazione della Biennale
di Venezia, presieduta da
Paolo Baratta,
accogliendo la proposta del Direttore di settore Antonio
Latella.
Il
Leone d’oro
e il Leone d’argento
verranno consegnati nel corso del 47.
Festival Internazionale del Teatro
che si svolgerà a Venezia dal 22
luglio al 5
agosto.
Cresciuto
tra Italia e Germania, per anni condirettore artistico della
Schaubühne di Berlino con Thomas Ostermeier e Sasha Waltz, prima di
approdare al Gorki Theater,
Jens Hillje,
secondo la motivazione,
“riassume nella sua figura professionale tutte le caratteristiche
che oggi definiscono il ruolo
del drammaturgo, non più
solamente artefice della scrittura o dell’elaborazione di testi
teatrali come in un recente passato.
Hillje
ha ricoperto negli anni gran parte dei ruoli che qualificano un
drammaturgo contemporaneo, partecipando alla programmazione di
importanti teatri, creando sinergie tra attori, autori e registi,
collaborando con i più importati nomi della scena internazionale
nella proposta di inedite tematiche di lavoro, in grado di orientare
le scelte di una direzione artistica. Con grande coerenza, ha cercato
di scoprire e lanciare nuovi autori per la scena, occupandosi di
scegliere, per i teatri nei quali ha lavorato e lavora, attori
giovanissimi, affiancandoli a registi altrettanto giovani o già
affermati. Grazie
al suo operato, ha contribuito alla creazione di un nuovo pubblico,
proveniente da differenti ceti sociali ed aree geografiche, un
risultato sorprendente ed esemplare, capace forse di mettere in
discussione la logica commerciale a cui spesso si piega il teatro di
oggi”.
Poco
più che quarantenne, il regista Jetse
Batelaan, secondo la
motivazione, “si è imposto nel panorama internazionale come
artista singolare e innovativo, artefice di un teatro dalla forte e
riconoscibile impronta personale. Proponendo opere di forte impatto
visivo, Batelaan rilegge i
miti contemporanei creando una magia scenica
in grado di sedurre anche lo spettatore più scettico. Grazie a un
uso sapiente della macchina teatrale, il regista olandese, che, per
scelta, rivolge le sue opere principalmente a un pubblico di
adolescenti o bambini, riesce
a coinvolgere persone di ogni età, caratteristica che è propria del
grande teatro popolare. Con
Batelaan il teatro per ragazzi, che spesso viene a torto considerato
di serie B o comunque di una categoria inferiore rispetto a quello
‘ufficiale’, torna a rivestire l’importanza che merita e che ha
avuto in passato, come peraltro insegna la storia della Biennale
Teatro”.
Due
gli spettacoli che Jetsi Batelaan presenterà nel corso del 47.
Festival Internazionale del Teatro a
Venezia (22 luglio > 5 agosto): The
Story of the Story,
un’archeologia del racconto, e War,
che affronta temi tragici con
inaspettata e profonda leggerezza.
In
passato
il Leone
d’oro alla carriera
per il Teatro
era stato attribuito a Ferruccio Soleri (2006), Ariane Mnouschkine
(2007), Roger
Assaf
(2008), Irene Papas (2009), Thomas Ostermeier (2011), Luca Ronconi
(2012), Romeo Castellucci (2013), Jan Lauwers (2014), Christoph
Marthaler (2015), Declan Donnellan (2016), Katrin Brack (2017),
Antonio rezza e Flavia Mastrella (2018). Il Leone
d’argento,
dedicato alle promesse del teatro o a quelle istituzioni che si sono
distinte nel far crescere nuovi talenti, è stato attribuito in
passato a Rimini Protokoll (2011), Angélica Liddell (2013), Fabrice
Murgia (2014), Agrupación Señor Serrano (2015), Babilonia Teatri
(2016), Maja Kleczewska (2017), Anagoor (2018).
Cenni
biografici
Jens
HILLJE (Germania, 1968) - Dal
1989 al 1995 studia Arti applicate all’Università di Perugia,
studi che prosegue a Hildesheim e a Berlino. Dal 1990 lavora nella
scena del teatro indipendente tedesco come attore, autore e regista.
Dal 1996 al 1999 lavora a Berlino come drammaturgo per Recherche
Faust/Artaud,
diretto da Thomas Ostermeier, con cui inizia un lungo sodalizio:
insieme fondano Barrack al Deutsches Theater, uno spazio e una
compagnia per mettere in scena i testi della drammaturgia
contemporanea. Dal 1999 fino al 2009 è capo-drammaturgo e membro
della direzione artistica della Schaubühne di Berlino con Thomas
Ostermeier e la coreografa Sasha Waltz: con loro crea un ensemble
permanente di danza e prosa di rilievo internazionale. In
qualità di drammaturgo lavora con i maggiori esponenti del teatro
europeo: oltre a Ostermeier, Yael Ronen, Falk Richter, Luk Perceval,
Sebastian Nübling, Nurkan Erpulat. La pièce Crazy
Blood, regia di Nurkan
Erpulat, ha vinto il premio della critica tedesca come spettacolo
dell'anno 2011. Sempre nel 2011 è stato Direttore artistico e
curatore del Performing Art Festival - In Transit presso Haus der
Kulturen der Welt (HKW) di Berlino.
Dal
2013 è co-direttore e capo-drammaturgo del Maxim Gorki Theater di
Berlino, nominato Teatro dell'anno dalla rivista Theater Heute nel
2014 e nel 2016. La Preussiche Seehandlung Foundation l'ha premiato
nel 2016 con il Theaterpreis Berlin insieme a Shermin Langhoff,
direttrice artistica del Gorki Theater.
Jetse
BATELAAN (Leiden – Olanda,
1978) – Si è diplomato in regia nel 2003 all’Accademia di teatro
e danza di Amsterdam. Dopo aver lavorato come artista indipendente e
come regista ospite per il Theatergroep Max e il gruppo di
mimo-teatro Bambie, dal 2009 al 2013 è associato in qualità di
regista al Ro Theater di Rotterdam. Dopo aver riscosso successo
nazionale e internazionale nel 2013 è nominato direttore artistico
della compagnia Teater Artemis, compagnia leader del settore dedicato
al teatro-ragazzi. Contemporaneamente al Theater Artemis collabora
con altre realtà teatrali quali Het Zuidelijk Toneel e De Warme
Winkel. Sin
da giovanissimo ha ricevuto premi importanti, fra cui: Young Theatre
Prize al Theater aan Zee Festival nel 2001, Erik Vos Award, molti
Silver Cricket Award e un Golden Cricket Award. Per gli spettacoli
Come on father, drink
(2005) e If you run fast
enough, no-one will know where you are
(2016) ha ottenuto il VSCD Mime Award, uno dei massimi riconoscimenti
della critica olandese. I
suoi lavori sono stati presentati da importanti Festival: Het
Theaterfestival, Theaterfestival Boulevard, New Island Festival di
New York, Parc de la Villette di Parigi, Wiener Festwochen di Vienna,
La Bâtie-Festival di Ginevra, Theaterfestival di Basilea, Westwind
Festival di Colonia, Panoptikum di Norimberga e BIBU Biennale for
Children di Helsingborg, fra gli altri.
Jens Hillje ©HochRID |
Jetse Batelaan ©P.DeprezRID |
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