Ventisei appuntamenti internazionali al "Ravello Festival 2018"
1968-2018
di Laura Valente
Direttore artistico
Danza / Formazione / Mostre / Tendenze e Nuovi Linguaggi
1968-2018. Sono passati cinquanta anni dal tempo in cui i soldati americani fanno piovere bombe sul Vietnam, gli studenti di Parigi bruciano i boulevard, gli artisti italiani alla Biennale di Venezia protestano coprendo e girando verso le pareti le loro tele, declamando parole come “apertura, ricerca, democratizzazione della cultura”. Pochi anni prima Peggy Guggenheim sbarcava a Venezia, esportando la pop art americana in Italia, anticipando una tre giorni rivoluzionaria Arte Povera più Azioni Povere /1968, con cui ad Amalfi Germano Celant, Marcello e Lia Rumma rendono protagonisti materiali come ferro, legno, plastica, stracci, scarti industriali, assemblati in creazioni originali e spiazzanti. Si avvia il processo di sconfinamento dell’arte “dal quadro all’ambiente” e performance e happening diventano strumenti di espressione artistica, impegno civile, lotta alle disparità di genere, innovazione dei codici, influenzando la ricerca dei decenni successivi. A quello ‘spirito’ - fatto di simboli e icone, figli legittimi (e non) - è dedicata questa edizione della danza al Ravello Festival. Si inizia (4 luglio) con Bill T. Jones, simbolo della contact-dance, coreografo dalla tinta espressiva aspra e potente, emblema di impegno civile incentrato sulla lotta contro i pregiudizi razziali e religiosi (“Voglio che sia chiaro il mio punto di vista sulla vita, sui diritti, come la penso, da che parte sto”). Che gli vale l’incoronazione del New York Times (“Uno dei tesori insostituibili d’America”). /Time: Study II 2018, lavoro per il festival che include il progetto Abballamm’!, fiore all’occhiello di un percorso di formazione che da tre anni realizza residenze con gli artisti ospiti, e che in questa edizione sigla il debutto dei giovani talenti della Campania in scena con i solisti della compagnia americana. Una giornata di happening / performance quella del 5 luglio: 1968/See me, feel me (titolo/omaggio a Tommy degli Who, la prima opera rock della storia) con i ballerini di Abballamm’! a cantare e danzare in piazza con gli ormai “classici” musicali dell’epoca prima del debutto, nell’Auditorium disegnato da Oscar Niemeyer, di due nuove produzioni del festival: Antonello Tudisco/Act of mercy e Michela Barasciutti/Peggy untitled 2013-2018 (lavoro ispirato alla collezione Guggenheim di Venezia). Se c’è un artista che ha segnato l'inizio del terzo millennio è Wayne McGregor, con la sua cifra stilistica che fonde danza e arti visive, tecnologia e scienza. Il regista e corografo britannico “più apprezzato” (fonte Times) confeziona per Ravello Icons, (7 luglio) programma che fa dialogare, tra le altre, creazioni osannate dalla critica come Autobiography (ventitrè sono i cromosomi che compongono il genoma umano: McGregor ha chiesto a due genetisti di mettere in sequenza il suo, per trasformarlo in un algoritmo con altrettante espressioni coreografiche) e Woolf Works, quest’ultima ispirata agli scritti di Virginia Woolf e che vede protagonista anche l’étoile Alessandra Ferri, una delle più grandi danzatrici italiane. Dada Masilo, sudafricana di Johannesburg, cresce nella township di Soweto, prima che arrivi il successo con la rielaborazione poetica di classici del balletto romantico. “Svelo nei mie balletti violenza, arroganza e nudità. Nulla di tutto ciò è permesso, giustificato, tollerato''. A Ravello la sua “Giselle” (di William Kentridge i ‘drawings’ dello spettacolo) danza la vendetta di una donna contro le violenze su tutte le donne, tema oggi più che mai al centro del dibattito pubblico. “Se Dio avesse pensato alla danza, avrebbe creato Svetlana Zakharova”, secondo Baryšhnikov. L’étoile ucraina, regina del Bol’šoj, è al centro di Russian code, progetto originale che mescola classici di Fokine a graffianti creazioni di nuove stelle della coreografia come Vladimir Varnava (29 luglio). A Rudolf Nureyev, indiscusso mito del Novecento, l’omaggio dei Solisti della Scala di Milano a 25 anni dalla scomparsa. Serata (4 agosto) aperta da una giovane coreografa campana, Luna Cenere che, su commissione del festival, firma un ritratto ‘nudo’ (in scena) di Isadora Duncan (Natural gravitation). Arte sacra e libera, la danza per Isadora, in grado di aprire varchi infiniti e inediti verso il cambiamento. Per questo vale la pena di celebrare tutti quei ’68 che ancora fanno danzare lo spirito e le passioni.
PROGRAMMA
Sabato 30 giugno
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Philharmonia Orchestra
Direttore Esa-Pekka Salonen
Soprano Michelle DeYoung
Baritono James Rutherford
Musiche di Wagner
Mercoledì 4 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Bill T. Jones e Arnie Zane Dance Company
/Time : Study II
Commissione Ravello Festival
Story/
Coreografia Bill T. Jones con Janet Wong
Musiche di Shubert
Con la partecipazione dei danzatori di Abballamm’!
ITALIA/USA
Giovedì 5 luglio
1968: See me, feel me
Happening/Performance
Piazza Duomo, ore 18.00
Happening
See me, feel me
Canzoni e coreografie per danzare il '68
Con la partecipazione dei danzatori di Abballamm’!
Auditorium Oscar Niemeyer, ore 21.00
Act of mercy
coreografia Antonello Tudisco / Interno5
Progetto originale site specific Commissione Ravello Festival
Auditorium Oscar Niemeyer, ore 21.30
Compagnia Tocnadanza
Peggy untitled 2013-2018
Dedicated to Peggy Guggenheim
Coreografia e regia di Michela Barasciutti
Nuova produzione Ravello Festival
ITALIA/USA
Sabato 7 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Icons
Wayne McGregor
Artisti ospiti Alessandra Ferri, Federico Bonelli, Herman Cornejo
(Royal Ballet/Royal Opera House e American Ballet Theatre)
Autobiography Edits
Bach Forms
Witness
Woolf Works
Coreografie Wayne McGregor
Musiche di Jlin, Bach, Frahm, Richter
Serata in prima ed esclusiva italiana ideata per Ravello Festival
GRAN BRETAGNA/USA/ITALIA
Martedì 10 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
InventaRio incontra Ivan Lins
Esclusiva Ravello Festival
Venerdì 13 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Dada Masilo/The Dance Factory
Giselle
Coreografia Dada Masilo
Musiche di Philip Miller
Disegni Wiliam Kentridge
Esclusiva italiana
SUDAFRICA/ITALIA
Sabato 14 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Orchestre Philharmonique de Radio France
Direttore Myung-Whun Chung
Musiche di Ravel e Berlioz
Domenica 15 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Tigran Hamasyan “An Ancient Observer”
Esclusiva Italiana
Mercoledì 18 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Kurt Elling Quintet
special guest Marquis Hill
Sabato 21 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
An evening with ECM
Theo Bleckmann, Stefano Battaglia, Michele Rabbia
Produzione Ravello Festival
Django Bates’ Belovèd
Esclusiva Italiana
Domenica 22 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Le Cercle de l’Harmonie
Direttore Jérémie Rhorer
Musiche di Mozart
Mercoledì 25 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani
Direttore Alexander Lonquich
Musiche di Beethoven, Schubert
Domenica 29 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Svetlana Zakharova & Stelle del Teatro Bol’šoj di Mosca
e del Mariinskij di San Pietroburgo
Russian code
Progetto originale Ravello Festival
RUSSIA/ITALIA
Lunedì 30 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura
Coro A Filetta
Esclusiva Italiana
Mercoledì 1 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Bill Frisell Quartet
Petra Haden
Sabato 4 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 21.30
Solisti del Teatro alla Scala/Luna Cenere
Rudy e Isadora
Omaggio a Rudolf Nureyev e Isadora Duncan
Coreografie storiche Rudolf Nureyev
Coreografia originale Luna Cenere/Natural gravitation
Commissione e nuova produzione Ravello Festival
ITALIA/RUSSIA/FRANCIA
Domenica 5 agosto
Villa Rufolo, ore 23.00
I Concerti di Mezzanotte
Pianista Andrea Lucchesini
Giovedì 9 agosto
Villa Rufolo, ore 23.00
I Concerti di Mezzanotte
Pianista Sun Hee You
Sabato 11 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 4.45
Concerto all’Alba
Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”
Direttore Ryan McAdams
Musiche di Bizet, Grieg
Lunedì 13 agosto
Villa Rufolo, ore 23.00
I Concerti di Mezzanotte
Pianista Varvara
Giovedì 16 agosto
Villa Rufolo, ore 23.00
I Concerti di Mezzanotte
Pianista Bertrand Chamayou
Sabato 18 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Budapest Festival Orchestra
Direttore Ivan Fischer
Soprano Anna Lucia Richter
Musiche di Bartok, Mahler
Domenica 19 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Budapest Festival Orchestra
Direttore Ivan Fischer
Musiche di Mahler, Brahms
Martedì 21 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Mariinsky Orchestra
Direttore Valery Gergiev
Musiche di Stravinsky, Tchaikovsky
Giovedì 23 agosto
Villa Rufolo, ore 23.00
I Concerti di Mezzanotte
Pianista Federico Colli
Sabato 25 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Deutsche Oper Berlin
Direttore Donald Runnicles
Soprano Allison Oakes
Tenore Attilio Glaser
Baritono Markus Brück
Musiche di Wagner
Formazione
ABBALLAMM’!
Terza edizione
Ideato da Laura Valente Coordinamento Gennaro Cimmino, con la collaborazione di Susanna Sastro. Il Progetto di ricerca e formazione ABBALLAMM’! prevede il coinvolgimento dei centri di eccellenza riconosciuti dal MiBACT e dalla Regione Campania e, dal 2017, anche la collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno. Abballamm’! è un progetto di formazione aperto a giovani danzatori della regione Campania, che da tre anni hanno l'opportunità di partecipare a esclusive residenze artistiche, interpreti di nuove coreografie presentate in cartellone con le produzioni principali del Ravello Festival. Il progetto si pone come obiettivo principale l'internazionalizzazione della danza della Regione Campania. La novità dell'edizione 2018 sigla il debutto in scena dei giovani danzatori di Abballamm'! con la compagnia del grande coreografo americano Bill T. Jones, nella prima parte del programma inaugurale.
www.ravellofestival.com
info:
boxoffice@ravellofestival.com
tel. 089 858422
Il programma potrebbe subire variazioni
Ravello Festival 2018
30 giugno-25 agosto
Ventisei appuntamenti in cartellone dal 30 giugno al 25 agosto per un programma artistico che offre al pubblico di Ravello il meglio della scena mondiale: grandi orchestre internazionali e acclamati direttori, nomi storici e autori di ricerca del jazz, compagnie ammiraglie di balletto, coreografi contemporanei e icone intramontabili della danza, contaminazione tra generi diversi, pagine inedite e produzioni speciali che nell’estetica della rappresentazione traggono ispirazione dai grandi temi di sempre, e dalle “questioni” lasciate aperte dal Novecento.
Il Ravello Festival giunge quest’anno alla 66esima edizione e mostra personalità e rigore nel nome della tradizione musicale classica (apertura con il capolavoro di Wagner, Tristano e Isotta), sperimenta sul terreno del sincretismo creativo e omaggia autentiche leggende della danza e del jazz che raccontano valori prima ancora che esibire talenti: il Novecento fa da sfondo, ad esempio, nel tributo alla resistenza per la libertà (Paolo Fresu con il coro corso “A Filetta”) o nella celebrazione del ’68 che ispira il cartellone della danza a 50 anni da quell’epifania ribelle che cambiò il mondo.
Firmano il programma Alessio Vlad (musica), Maria Pia De Vito (jazz), Laura Valente (danza, tendenze, formazione, mostre e nuovi linguaggi) al terzo anno della loro direzione artistica. Un’offerta culturale resa possibile grazie allo sforzo delle politiche pubbliche della Regione Campania che radica nel sostegno alle eccellenze dell’industria creativa un segmento fondamentale della sua strategia di sviluppo.
Posto d’onore al nume tutelare del festival, Richard Wagner, cui sono dedicati il concerto d’inaugurazione (30 giugno) affidato a uno dei più grandi maestri del nostro tempo, Esa Pekka Salonen che dirigerà la Philharmonia Orchestra di Londra e quello di chiusura con la Deutsche Oper di Berlino e Donald Runnicles che da anni ne è il direttore principale. Un ritorno, quello del maestro di Helsinki, che vuole avere il senso di una acquisizione di un legame, con un programma pensato apposta per Ravello. L’anno scorso Salonen incantò il pubblico con una esibizione in cui il virtuosismo e l’energia seppero nutrirsi della forza d’impatto di un paesaggio che egli stesso annotò nel suo taccuino di viaggio digitale, cui si affianca la presenza, per la prima volta a Ravello, di Runnicles che, a capo di uno dei più importanti Teatri tedeschi, a Wagner ha dedicato gran parte di una prestigiosa carriera. Il cartellone musicale è costellato di concerti di assoluto pregio sia per la qualità degli interpreti che per i programmi scelti, imperdibile il ritorno quattordici anni dopo sul Belvedere di Villa Rufolo di Valery Gergiev alla guida della sua Mariinsky Orchestra (21 agosto), altro ritorno quello di Alexander Lonquich stavolta sul podio dei giovani talenti dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori italiani (25 luglio), e ancora l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Myung-Whun Chung, senza dubbio uno dei più famosi direttori d’orchestra di oggi (14 luglio), sempre dalla Francia arriverà a Ravello Jérémie Rhorer con la sua creatura prediletta, Le Cercle de l'Harmonie (22 luglio), doppio appuntamento invece (18 e 19 agosto), per la Budapest Festival Orchestra e per la bacchetta di Ivan Fischer, fondatore nel 1993 dell’ensemble, che a distanza di 25 anni, può essere annoverato tra le migliori orchestre del mondo.
All’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” infine, sarà dato, per il terzo anno di fila, il delicato compito di riempire di note ed emozioni il tradizionale Concerto all’Alba (11 agosto) quest’anno consegnato nelle mani del giovane e talentuoso direttore americano Ryan McAdams.
Da segnalare il ritorno dei Concerti di Mezzanotte i cui protagonisti saranno il pianoforte e prestigiosi pianisti: Andrea Lucchesini, Sun Hee You, Varvara, Bertrand Chamayou e Federico Colli rispettivamente il 5, 9, 13, 16 e 23 agosto.
La proposta artistica della sezione jazz (Roots and wings) offre un programma dedicato alle voci, quest’anno in prevalenza maschili, con progetti ad hoc per Ravello, in cui la musica sembra essere tecnica narrativa che trae ispirazione dalle grandi poetiche del Novecento affrontandone le grandi questioni irrisolte. Il primo appuntamento sarà con Ivan Lins (10 luglio), vera e propria icona della musica popular brasileira, e il raffinato progetto basato sulla rilettura di brani del suo repertorio, ripensato in chiave jazzistica, insieme al gruppo italiano InventaRio, con cui ha da tempo una assidua collaborazione.
Il viaggio proseguirà con Tigran Hamasyan (15 luglio), pianista armeno che giovanissimo ha scalato le hit parade mescolando jazz americano, musica tradizionale armena e rock progressivo. Hamasyan presenterà in esclusiva italiana il suo concerto in piano solo: “An ancient observer”. Kurt Elling (18 luglio) il più famoso e premiato cantante jazz statunitense, innovatore e tradizionalista insieme, presenterà al Ravello Festival il suo ultimo lavoro discografico, “The Questions” in cui con il suo sestetto, attraverso riletture di brani di autori quali Bob Dylan, Leonard Bernstein, Paul Simon, condurrà il pubblico dentro i grandi interrogativi aperti – le questioni irrisolte appunto – della nostra contemporaneità.
Quella del 21 luglio invece, sarà una serata speciale dedicata alla ECM storica etichetta europea indipendente: un doppio concerto, produzione Ravello Festival. La prima parte vedrà sul palco il progetto “Four Quartets” con musiche composte da Stefano Battaglia (al piano) su testi poetici di T.S. Eliot interpretati da Theo Bleckmann (Four Quartets è il nome di quattro poemetti tra loro collegati che il poeta e critico statunitense riunì e ripubblicò in un unico libro nel 1943. I poemetti sono divisi in tempi come in alcuni degli ultimi quartetti d’archi di Beethoven). Ad accompagnare le composizioni originali di Battaglia il magico Michele Rabbia, alle percussioni ed alle elaborazioni elettroniche. La seconda parte vedrà Django Bates, pianista, compositore di grandissima originalità con il suo trio più recente, Beloved, articolare la propria ricerca musicale su una rilettura modernissima e, come suo costume, irriverente dell’opera di Charlie Parker.
Il pubblico di Ravello potrà riabbracciare Paolo Fresu che stavolta nel suo viaggio musicale nella tradizione approda in Corsica per un suggestivo incontro con la polifonia dell’isola “sorella” della sua Sardegna. Il grande trombettista sarà accompagnato dal gruppo “Mistico mediterraneo” insieme a Daniele di Bonaventura (bandoneon) e si esibirà con il Coro “A Filetta” (che significa felce), gruppo faro della polifonia corsa con un repertorio che mescola canti antichi e brani originali. Sarà presentato in anteprima il disco “Danse mémoire, danse” che sarà pubblicato in novembre, incentrato sui testi di Aimé Césaire, e Jean Nicoli, due eroi corsi. Musica di resistenza e libertà (30 luglio).
La chiusura jazz sarà affidata a Bill Frisell accompagnato sul palco dalla cantante Petra Haden con il progetto “When you wish upon a star” dedicato al mondo del cinema e a quelle atmosfere musicali dei classici del grande schermo ormai patrimonio indelebile della letteratura musicale (1 agosto).
1968-1918: sono passati cinquanta anni. A quello ‘spirito’, fatto di simboli e icone, eredi (legittimi e non) e leggende, militanze e battaglie per i diritti civili e di genere è dedicata questa edizione della danza del Ravello Festival. Primo appuntamento con Bill T. Jones, simbolo di impegno civile incentrato sulla lotta contro i pregiudizi razziali, sessuali e religiosi, incoronato dal Times come “uno dei tesori insostituibili d’America”. Il grande coreografo americano, in scena con il suo gioiello – la Bill T. Jones / Arnie Zane Company – compagnia americana multiculturale che ha contribuito all’evoluzione della danza contemporanea nel mondo - firma una creazione – /Time : Study II 2018 for Ravello – dedicata al tema del festival e pensata per il palco di Villa Rufolo, che coinvolgerà anche i giovani danzatori campani del progetto di formazione Abballamm’! (4 luglio), sancendo così, per il terzo anno consecutivo, un simbolico patto generazionale e territoriale.
Canzoni e coreografie per danzare il ’68 sono la trama della giornata multieventi del 5 luglio con happening – See me, feel me – in luoghi diffusi di Ravello (da piazza Duomo, a Villa Rufolo all’Auditorium Niemeyer). La giornata continua con due nuove coreografie di ricerca commissionate dal festival sul tema 2018: apre il napoletano Antonello Tudisco (Act of mercy) per finire con Peggy Untitles 2013-2018, tributo a Peggy Guggenheim, figura emblematica dell’arte moderna, con la coreografia di Michela Barasciutti (compagnia Tocnadanza, nuova produzione per Ravello in collaborazione con VeneziainDanza 2018 - Teatro La Fenice di Venezia – Peggy Guggenheim Collection). Il 7 luglio il coreografo principale del Royal Ballet, Wayne McGregor, autentico punto di riferimento per l’indagine espressiva del rapporto tra danza e nuove tecnologie, che offrirà in esclusiva per il pubblico del Ravello Festival le sue dinamiche dello spazio e del movimento portando in scena più coreografie adattate al palcoscenico di Villa Rufolo (tra cui quella tratta dal suo capolavoro Woolf Works, dedicato alla scrittrice Virginia Woolf), con artisti ospiti, autentiche icone della danza, quali Alessandra Ferri, Federico Bonelli, Herman Cornejo (Royal Ballet, Royal Opera House e American Ballet) oltre che ai corpi magnifici dei ballerini della sua Wayne McGregor Company, nelle big five delle compagnie più importanti del mondo. A Ravello con l’ètoile italiana più famosa e amata, Alessandra Ferri, e con il coreografo inglese oggi più apprezzato (ha segnato l'inizio del terzo millennio, secondo il Times), diventato coreografo del Sadler's Wells a 22 anni e subito notato da artisti visivi e registi (ha curato i movimenti scenici del film Harry Potter e il Calice di Fuoco) e compositori del calibro di Ben Frost, l'ex braccio destro di Brian Eno. Alessandra Ferri torna in Campania dopo moltissimi anni: a soli 19 anni viene nominata principal dancer al Royal Ballet. Arriverà all’American Ballet Theatre su invito del grande Mikhail Barishnikov. Oggi è considerata una delle più grandi ballerine della sua generazione. Attesa per 13 luglio la Giselle rivisitata dalla coreografa sudafricana Dada Masilo, di ritorno da successi planetari, con la sua follia d’amore a ritmo di afrosamba che propone un finale diverso dal capolavoro romantico, nessun perdono per il traditore. Masilo è una delle maggiori interpreti della nuova generazione di coreografi e danzatori, originaria di Johannesburg e cresciuta nella township di Soweto (dove ha vissuto) deve il successo al “remake” di quattro titoli di tradizione: “Romeo e Giulietta”, “Carmen”, “Lago di cigni” e “Giselle. La sua danza – nutrita di amore per le sue radici africane ma fortemente innovativa (che spesso la mette anche al centro di temi all’attenzione dei media di tutto il mondo come le discriminazioni di genere) – potrà scoprirla a Ravello, in una produzione che la vede collaborare ancora con il grande artista contemporaneo William Kentridge. Il 29 luglio scena per la stella del balletto romantico Svetlana Zakharova, étoile del Balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Balletto del Teatro alla Scala di Milano in un altro progetto originale per il Ravello Festival. Zakharova si esibirà con le Stelle del Teatro Bol’šoj di Mosca e del Mariinskij di San Pietroburgo, autentici templi celebrati con i classici senza tempo del balletto romantico, in Russian code, progetto originale Ravello Festival. Si chiude con un doveroso omaggio a Rudolf Nureyev (per l’80° anniversario della nascita e per il 25° anniversario della scomparsa), protagonisti i Solisti del Teatro alla Scala (che si esibiranno in storici lavori del tartaro volante) introdotti da una coreografia originale commissionata dal festival ad un’altra coreografa napoletana, Luna Cenere (Natural gravitation) dedicata a Isadora Duncan. La serata si intitola Rudy&Isadora.
Anche quest’anno previsto il progetto di formazione e internazionalizzazione del talento dei giovani danzatori della Regione Campania, Abballamm’!, ideato da Laura Valente con la collaborazione di Gennaro Cimmino, che vede il coinvolgimento dei centri di eccellenza riconosciuti dal MiBACT e dalla Regione Campania e, dal 2017, con la collaborazione dell’Università di Salerno.
I biglietti saranno in vendita online sul sito www.ravellofestival.com
Boxoffice: tel. 089 858422 – boxoffice@ravellofestival.com
Ravello Festival - Belvedere di Villa Rufolo - ph Pino Izzo |
Commenti
Posta un commento