Frédéric Olivieri annuncia la nuova Stagione di Balletto in Scala
La
Stagione di Balletto 2018 ~ 2019
Teatro alla Scala, Milano
La
nuova Stagione di Balletto presenta sette produzioni ma nove sono i
balletti, essendo una serata strutturata a trittico. Tre novità, con
due titoli in prima nazionale e una nuova creazione, in prima
assoluta, arricchiranno ulteriormente il nostro repertorio, presente
in questa stagione, accanto al trittico, con tre riprese di balletti
a serata, patrimonio della Scala, con allestimenti che furono
realizzati per noi.
Con
una firma straordinaria, George Balanchine, e un balletto mai messo
in scena in Italia, Lo
schiaccianoci, si
inaugura la Stagione.
George
Balanchine’s The Nutcracker®, tra le più famose produzioni del
capolavoro di Čajkovskij,
è un balletto straordinario con scene emozionanti, elaborate e di
grande effetto, e un grande
dispiegamento di forze, del Corpo di Ballo e dei più piccoli allievi
della Scuola, impegnati in gran numero. La collaborazione con il
Balanchine Trust continua dunque con un altro grande balletto a
serata che entra in repertorio dopo “Sogno”
e
Jewels,
con il valore aggiunto di nuove scene e costumi, firmati da un grande
nome del teatro, Margherita Palli.
In
prima assoluta, un altro evento si lega al fortunato ciclo su musica
da camera: una nuova creazione, di Angelin Preljocaj, artista
eclettico e sensibile che torna alla Scala dopo numerosi anni, e che
dopo aver concesso proprio alla nostra Compagnia il debutto nazionale
di tre dei suoi più acclamati lavori, ora finalmente le dedica una
creazione, Winterreise,
sui Lieder di Franz Schubert.
Un
altro nome di assoluto spicco è Wayne McGregor. Memorabile fu la
collaborazione con i nostri ballerini per Dido
and Aeneas
nel 2007; per
la prima volta entra
nel
cartellone dei Balletti, per il
debutto scaligero e nazionale di Woolf
Works, pluripremiato
successo al Royal Opera House Covent Garden, per cui fu creato.
Ispirato
al mondo umano artistico e letterario di Virginia Woolf sulla
partitura originale del noto compositore Max Richter, vedrà
straordinaria
protagonista,
così come al debutto, Alessandra
Ferri, in uno dei lavori più emozionanti e intensi della sua
carriera, accanto a Federico Bonelli, Principal
del Royal Ballet.
Alla
Scala è legata La
Bella addormentata
di Rudolf Nureyev, che a
dodici anni dalle precedenti recite
torna in scena al Piermarini, dove nacque nel 1966: tra le letture
dei classici di Nureyev che la Scala ha in repertorio, fu proprio la
Bella
a vedere su questo palcoscenico la sua prima assoluta. Nello sfarzoso
décor e con i preziosi costumi del premio Oscar Franca Squarciapino,
firmati per la Scala nel 1993, vedrà in scena in alcune recite
Polina Semionova, in un ruolo mai presentato alla Scala prima d’ora;
anche la
nostra étoile Svetlana Zakharova sarà Aurora in alcune recite, per
poi interpretare, in seguito, nuovamente il ruolo protagonista di
Giselle.
Torna
infatti in scena il balletto
romantico per eccellenza, nella
ripresa di Yvette Chauviré
che continua
a commuovere il pubblico italiano e non solo: con questa
indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot, perfetta nella sua
struttura, impreziosita dall’allestimento scaligero di Alexander
Benois, il Corpo di Ballo ha ottenuto grandi riscontri anche nelle
recenti tournée internazionali.
E
torna Onegin,
esempio
perfetto di moderno “dramma in danza” ispirato al romanzo in
versi di Aleksandr Puškin che John Cranko riscrisse con maestria e
sensibilità. Con la sua grande intensità, vedrà nuovamente
protagonisti per alcune recite la nostra étoile Roberto Bolle
accanto a Marianela Nuñez, Principal
del Royal Ballet.
A
suggellare la programmazione, un trittico conferma il filo conduttore
della Stagione: grande musica, grande danza, firme di assoluto
prestigio nel panorama della coreografia del Novecento: qui si
riuniranno George Balanchine con Bizet per Symphony
in C,
Jiří
Kylián con
Mozart per Petite
Mort e
Maurice Béjart con Ravel per
Boléro, che
ritroverà sul mitico tavolo rotondo l’étoile Roberto Bolle.
A
questi appuntamenti si aggiunge, a luglio con The
Kabuki
e un secondo programma misto, l’invito del Tokyo Ballet, con cui la
Scala ha sempre avuto uno scambio culturale intenso e con cui
prosegue, dopo il Bol’šoj, l’ospitalità a prestigiose
istituzioni che vantano un altrettanto prestigioso ensemble di
balletto.
Frédéric
Olivieri
Direttore
del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
15
dicembre 2018: Anteprima dedicata ai Giovani
16,
19, 20, 29, 30 dicembre 2018
3,
4, 10, 12 (2 rappr.), 15 gennaio 2019
Pëtr
Il’ič Čajkovskij
Lo
schiaccianoci
George
Balanchine’s The Nutcracker®
Balletto
in due atti quattro scene e un prologo
Basato
sul racconto Der
Nussknacker und der Mäusekönig di
E.T.A. Hoffmann (1816)
Coreografia
George
Balanchine
©
The George Balanchine Trust
Scene
e
costumi
Margherita
Palli
Luci
Marco
Filibeck
Direttore
Michail
Jurowski
Corpo
di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Con
la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell'Accademia
Teatro alla Scala
Nuova
produzione Teatro alla Scala
Prima
rappresentazione italiana
Inaugura
la nuova Stagione una prima nazionale e un debutto per la Compagnia
scaligera: mai rappresentata in Italia, la produzione di George
Balanchine del capolavoro di Čajkovskij è
tra le più famose.
È un balletto straordinario, con scene emozionanti ed elaborate che
creeranno un grande effetto per la gioia del pubblico. La Scala avrà
nuovi costumi e scenografie, creati da Margherita Palli. La
meravigliosa coreografia si dispiega nei due atti, portandoci dalla
realtà alla fantasia, nello spirito natalizio, e si unirà ai
classici del repertorio alla Scala. Sul
podio lo specialista del repertorio russo Michail Jurowski.
The
performance of George Balanchine’s The Nutcracker® a Balanchine®
Ballet, is presented by arrangement with The George Balanchine Trust
and has been produced in accordance with the Balanchine Style®
and Balanchine Technique®
Service standards established and provided by the Trust
24,
25, 26, 29, 30 gennaio; 1 febbraio; 8, 9 marzo 2019
Franz
Schubert
Winterreise
Coreografia
Angelin
Preljocaj
Scene
Constance
Guisset
Costumi
Angelin
Preljocaj
Luci
Eric
Soyer
Basso
baritono
Thomas
Tatzl
Pianoforte
James
Vaughan
Corpo
di Ballo del Teatro alla Scala
Nuova
produzione Teatro alla Scala
Prima
rappresentazione assoluta
Winterreise
(Viaggio
d’inverno), capolavoro di Schubert, un viaggio dell’anima in un
inverno che è soprattutto interiore. Angelin
Preljocaj, artista
eclettico e sensibile, torna a collaborare con il Corpo di Ballo
scaligero dopo diversi anni con una nuova creazione, in prima
assoluta, per la nuova tappa del fortunato e stimolante ciclo di
balletti su musica da camera. Gli artisti scaligeri si immergeranno
nell’atmosfera musicale ed emotiva dei 24 Lieder di Schubert e si
faranno veicolo delle emozioni scaturite da quel magico fondersi di
parole e musica, pianoforte, nell’interpretazione di James Vaughan
e voce, del
basso baritono Thomas Tatzl, al suo debutto alla Scala.
7,
10 (2 rappr.), 12, 13, 14, 20 aprile 2019
Max
Richter
Woolf
Works
(I
now, I then – Becomings – Tuesday)
Regia
e coreografia
Wayne
McGregor
Scene
Ciguë,
We Not I, Wayne McGregor
Costumi
Moritz
Junge
Luci
Lucy
Carter
Video
design
Ravi
Deepres
Sound
design
Chris
Ekers
Trucco
Kabuki
Drammaturgo
Uzma
Hameed
Artisti
ospiti
Alessandra
Ferri
(7, 10s.,12,14, 20
aprile 2019)
Federico
Bonelli
(7, 10s.,12,14, 20
aprile 2019)
Direttore
Oleg
Caetani
Corpo
di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione
del Royal Ballet, Covent Garden, Londra, 2015
Prima
rappresentazione italiana
Il
mondo artistico e letterario e la personalità di una delle
scrittrici più originali del Ventesimo secolo si aprirà per la
prima volta alla Scala con Woolf
Works, straordinario
successo di Wayne McGregor
per il Royal Ballet
ispirato da tre noti romanzi di Virginia Woolf ma
anche da lettere, saggi, diari.
Di grande impatto emotivo e di straordinaria energia, ha portato
Wayne McGregor a vincere il Critics’
Circle Award come migliore coreografia classica e il suo secondo
Olivier Award come “Best New Dance Production”. É attesissima
alla Scala, così come la protagonista,
Alessandra Ferri, in uno dei lavori più emozionanti e intensi della
sua carriera, che le è valso nel 2016 il suo secondo Olivier
Award for “Outstanding Achievement in Dance”. Sul podio Oleg
Caetani, in una inedita collaborazione con il Balletto scaligero.
“Woolf
Works” was originally commissioned by The Royal Ballet and had its
premiere at The Royal Opera House, Covent Garden, on 11th
May 2015
26,
27, 29 giugno; 2, 3, 5, 9 luglio 2019
Pëtr
Il’ič Čajkovskij
La
Bella addormentata nel bosco
Balletto
in un prologo e tre atti dalla fiaba “La Belle au bois dormant”
di Charles Perrault
Libretto
di M. Petipa e I.A. Vsevoložskij
Coreografia
e regia
Rudolf
Nureyev
Scene
e costumi
Franca
Squarciapino
Étoile
Svetlana
Zakharova
(5,
9 luglio)
Artista
ospite
Polina
Semionova
(26,
29 giugno)
Direttore
Felix
Korobov
Corpo
di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione
Teatro alla Scala
Il
balletto
più sontuoso e sognante, quasi il “balletto per eccellenza”:
della
coreografia originale di Petipa Nureyev seppe mantenere la
straordinaria purezza, così come l’aveva appresa al Kirov, ma con
un respiro teatrale e drammatico nuovo, una motivazione interiore e
notevoli variazioni, una coreografia articolata e composita tale da
rivelare tutte le sfumature psicologiche dei personaggi. Proprio
alla Scala Nureyev affidò, nel 1966, il debutto della “sua”
Bella,
e a dodici anni dalle precedenti rappresentazioni torna
in scena nello
sfarzoso allestimento del premio Oscar Franca Squarciapino creato per
la Scala nel 1993. A dirigere la straordinaria partitura di
Čajkovskij sarà
Felix Korobov.
17,19
(2 rappr.), 24, 30 settembre; 3 (2 rappr.), 8 ottobre 2019
Adolphe
Adam
Giselle
Coreografia
Jean
Coralli – Jules Perrot
Ripresa
coreografica
Yvette
Chauviré
Scene
e costumi
Aleksandr
Benois
rielaborati
da Angelo Sala e Cinzia Rosselli
Étoile
Svetlana
Zakharova
(17,
19s, 24 settembre)
Direttore
David
Coleman
Corpo
di Ballo del Teatro alla Scala
Orchestra
dell'Accademia Teatro alla Scala
Produzione
Teatro alla Scala
Una
storia d’amore, tradimento e redenzione, tra gioiose feste
contadine e il bianco stuolo di willi, affascinanti quanto spietate:
Giselle
continua
a commuovere il pubblico con
la sua storia delicata e la sensibilità
dell’interpretazione dei protagonisti, nel contrasto fra un mondo
solare e un regno oscuro e terribile, popolato di spiriti.
L’indimenticabile balletto
romantico di
Coralli-Perrot torna nella ripresa di Yvette Chauviré, che proprio
con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la
tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama
al mondo. L’esecuzione musicale sarà affidata all’Orchestra
dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da David Coleman.
24,
26, 29 ottobre; 2, 6, 8, 10 novembre 2019
Pëtr
Il’ič Čajkovskij
Onegin
Balletto
in tre atti di
John
Cranko
ispirato al
poema di Aleksandr Puškin
arrangiamento
e orchestrazione di Kurt-Heinz
Stolze
Scene
Pier
Luigi Samaritani
Costumi
Pier
Luigi Samaritani e Roberta Guidi di Bagno
Luci
Steen
Bjarke
Ripresa
da Agneta Valcu e Victor Valcu
Supervisione
coreografica di Reid Anderson
Proprietà
dei diritti Dieter Graefe
Étoile
Roberto
Bolle
(24,
26, 29 ottobre; 2, 6 novembre)
Artista
ospite
Marianela
Nuñez
(24,
26, 29 ottobre; 2, 6 novembre)
Direttore
Felix
Korobov
Corpo
di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione
Teatro alla Scala
Un
giovane aristocratico annoiato dalla vita si lascia sfuggire, per
gioco, quello che troppo tardi riconoscerà come il vero, grande
amore. Onegin
è un esempio perfetto di moderno “dramma in danza” ispirato al
romanzo in versi di Aleksandr Puškin¸ che John Cranko riscrisse con
maestria e sensibilità: una grande storia d’amore infelice narrata
con passi a due di straordinaria potenza espressiva, personaggi
scolpiti con precisione e una splendida galleria di danze d’insieme,
su una partitura basata interamente su musiche di Čajkovskij, sul
podio Felix Korobov, senza però
nemmeno una nota tratta dalla sua opera Evgenij
Onegin.
16,
19, 22, 24, 27, 30 (2 rappr.) novembre 2019
Balanchine
- Kylián
-
Béjart
Georges
Bizet
Symphony
in C
Coreografia
George
Balanchine
©
School of American Ballet
Costumi
Karinska
Luci
Andrea
Giretti
Produzione
Teatro alla Scala
|
Wolfgang
Amadeus Mozart
Petite
Mort
Concerto
per pianoforte e orchestra in la magg.n. 23 K 488 (adagio)
Concerto
per pianoforte e orchestra in do magg. n. 21 K 467 (andante)
Coreografia
e scene
Jiří
Kylián
Costumi
Joke
Visser
Luci
Jiří
Kylián
Realizzazione
di
Joop
Caboort
Supervisione
alle luci e alle scene
Hans
Boven
Pianoforte
Takahiro
Yoshikawa
Produzione
Teatro alla Scala
|
Maurice
Ravel
Boléro
Coreografia
Maurice
Béjart
Supervisione
coreografica Gil Roman
Luci
originali riprese da
Marco
Filibeck
Étoile
Roberto
Bolle
(16,
19, 22, 24, 27 novembre)
Produzione
Teatro alla Scala
Direttore
Felix
Korobov
Corpo
di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
La
musica ispira e nascono capolavori senza tempo: purezza classica e
meravigliose geometrie, nei quattro movimenti e nel travolgente
finale di Symphony
in C
di George Balanchine, grande esempio del suo genere “concertante”,
sulla Sinfonia
n.1 in Do maggiore
di Georges Bizet; fluido inanellarsi di momenti di gruppo e splendidi
passi a due, lirici o appassionati o aggressivi, nel gioiello
coreografico di
Jiří
Kylián Petite
Mort,
su due tra i concerti più belli e famosi di Mozart; potente
sensualità, ritualità e intensità trascinante nel balletto-icona
di Béjart sul Boléro
di Ravel, che ritrova sul mitico tavolo rotondo l’étoile Roberto
Bolle. Grande danza per grande musica, che vedrà tornare sul podio
Felix Korobov.
Ospitalità del Tokyo Ballet
11,
12 luglio 2019
Toshiro
Mayuzumi
The
Kabuki
Coreografia
Maurice
Béjart
Scene
e costumi
Nuño
Corte-Real
Musica
registrata
|
13,
14 luglio 2019
Programma
in definizione
|
Con
quattro rappresentazioni nel mese di luglio la Scala ospiterà il
Tokyo Ballet, una
delle più importanti compagnie internazionali, ensemble accademico
in
grado di proporre al pubblico giapponese il grande repertorio
ottocentesco, diffondendo una cultura europea facendola propria, e
richiesta a livello internazionale anche per l’alto numero di
coreografie moderne e contemporanee originali. Le relazioni della
Scala con il Giappone hanno portato a una costante presenza alla
Scala del Tokyo Ballet, dal 1986 fino al 2010, quando proprio alla
Scala si è voluto celebrare la settecentesima recita in tournée
all’estero del Tokyo Ballet, con una rappresentazione straordinaria
di The
Kabuki.
Accanto a un programma misto in definizione, il Tokyo Ballet torna
alla Scala proprio con questo lavoro, tra i più noti e acclamati,
che Maurice Béjart destinò proprio a questa Compagnia, eletta dal
grande coreografo a depositaria di molti suoi capolavori e di
creazioni. Béjart scrisse “Chusingura,
il racconto dei 47 Ronin, è uno dei capolavori teatrali, non solo
del Giappone, ma del mondo intero”. In
The
Kabuki, creazione
moderna che affonda le radici nella tradizione, “il
balletto, un'arte simbolica abbraccia il Kabuki, una forma d'arte
suprema, un rituale in cui il mito si immerge nella vita di tutti i
giorni, trascendendolo, sublimandolo e liberandoci così della nostra
ansia esistenziale attraverso il medium dell'attore.”
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