Cartellone Opera 2018 al Ponchielli di Cremona
Stagione
d’Opera 2018
Teatro Ponchielli, Cremona
La
Stagione d’Opera 2018 del Teatro Ponchielli di Cremona propone ben sei titoli
(di cui due in abbinamento all’interno dello stesso spettacolo) del
grande repertorio operistico del nostro paese.
Completa il cartellone un’opera in lingua francese che testimonia l’attenzione posta dal nostro Teatro al principale repertorio straniero.
Vengono proposte Tosca di Giacomo Puccini, uno dei titoli più amati del compositore toscano, Il viaggio a Reims di Gioachino Rossini, capolavoro mai eseguito nel Teatro di Cremona, Rinaldo di Georg Friedrich Handel, opera barocca in continua riscoperta, Falstaff di Giuseppe Verdi, ultima opera del massimo autore del melodramma italiano; infine due opere in abbinamento: La voix humaine di Francis Poulenc, "tragédie lyrique" in atto unico, e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, prima opera dell’autore che ancora oggi non smette mai di emozionare e attrarre il pubblico.
Completa il cartellone un’opera in lingua francese che testimonia l’attenzione posta dal nostro Teatro al principale repertorio straniero.
Vengono proposte Tosca di Giacomo Puccini, uno dei titoli più amati del compositore toscano, Il viaggio a Reims di Gioachino Rossini, capolavoro mai eseguito nel Teatro di Cremona, Rinaldo di Georg Friedrich Handel, opera barocca in continua riscoperta, Falstaff di Giuseppe Verdi, ultima opera del massimo autore del melodramma italiano; infine due opere in abbinamento: La voix humaine di Francis Poulenc, "tragédie lyrique" in atto unico, e Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, prima opera dell’autore che ancora oggi non smette mai di emozionare e attrarre il pubblico.
TOSCA
Considerata
l'opera più drammatica di Puccini, Tosca
è ricca di colpi di
scena e di trovate che tengono lo spettatore in costante tensione. Il
discorso musicale si evolve in modo altrettanto rapido,
caratterizzato da incisi tematici brevi e taglienti, spesso costruiti
su armonie dissonanti, come quella prodotta dalla successione degli
accordi del tema di Scarpia che apre l'opera. La vena melodica di
Puccini ha modo di emergere nei duetti tra Tosca e Mario, nonché
nelle tre celebri romanze, una per atto (Recondita
armonia,
Vissi
d'arte,
E
lucevan le stelle),
che rallentano in direzione lirica la concitazione della vicenda.
L'acme drammatico è invece costituito dal secondo atto, che vede come protagonista il sadico barone Scarpia, nel quale l'orchestra pucciniana assume sonorità che anticipano l'estetica dell'espressionismo musicale tedesco. Il Teatro Grande di Brescia sarà capofila di questo titolo pucciniano, nuova produzione a cura di Andrea Cigni, regista toscano che negli ultimi anni si è imposto come uno dei più interessanti registi italiani anche nel panorama internazionale. La concertazione musicale è affidata a Valerio Galli, cresciuto nella terra in cui Puccini ha scritto la maggior parte dei suoi capolavori e non a caso Tosca è il suo titolo d’esordio avvenuto nel 2007.
IL VIAGGIO A REIMS
L'Opera
giocosa di Gioachino Rossini Il
viaggio a Reims è un
dramma in unico atto basato sul libretto di Luigi
Balocchi ispirato da Corinne
ou l'Italie di Madame de Stael. Il Viaggio a Reims, opera composta
come omaggio celebrativo per l'incoronazione di Carlo X, fu per la
prima volta rappresentato a Parigi nel 1825.
In sostanza però l'opera non è un inno al Re, ma piuttosto un
malinconico addio all'opera italiana. Capofila del capolavoro
rossiniano sarà il Teatro Sociale di Como, nuova produzione
anch’essa affidata al regista polacco Michał
Znaniecki e sotto la
direzione musicale del giovanissimo Michele
Spotti. Gli impegnativi
ruoli de Il viaggio a
Reims sarranno affidati
ai vincitori del Concorso As. Li. Co 2018.
RINALDO
Nell’autunno
1710 Georg Friedrich Händel, all’epoca maestro di cappella del
principe elettore di Hannover, si recò per la prima volta a Londra,
dove il 24 febbraio 1711 avrebbe avuto luogo la prima
rappresentazione della sua opera Rinaldo
(HWV 7a) presso il
Queen’s Theatre di Haymarket. Con questa prima rappresentazione, e
le repliche successive, il compositore di Halle raccolse un successo
artistico e sociale strepitoso. A fare da capofila di questo titolo
barocco sarà il Teatro Ponchielli, ancora una nuova produzione,
affidata alle sapienti mani del regista Jacopo
Spirei e alla bacchetta
di Ottavio Dantone
che dirigerà l’Accademia Bizantina.
FALSTAFF
Cos’è
che rende Falstaff di
Giuseppe Verdi un’opera d’arte straordinaria? Probabilmente la circostanza
che l’ultima opera verdiana resuscita un genere, quello comico, che
era se non morto almeno in agonia. Ovviamente Verdi non è Rossini ma
rivisita e reinventa il genere come artista del suo tempo e,
soprattutto, come uomo giunto ormai quasi alla fine della parabola
terrena. Ritorna così sul
palcoscenico del Ponchielli, dopo dieci anni dall’ultima messa in
scena, l’opera di Giuseppe Verdi, titolo che già dalla prima
rappresentazione ebbe un successo straordinario. Ad interpretare i
ruoli shakespiriani
di Verdi saranno i vincitori del 69° Concorso As. Li. Co. e saranno
concertati da Marcello
Mottadelli.
L’allestimento è stato affidato a Roberto
Catalano, regista che ha
già lavorato per i teatri di tradizione lombardi ma mai all’interno
della stagione lirica di OperaLombardia.
LA VOIX HUMAINE
CAVALLERIA
RUSTICANA
Una
donna è sola nella sua stanza. Squilla il telefono: è lui.
Il
colloquio telefonico, spesso interrotto, ma sempre ripreso perché
nessuno dei due amanti trova il coraggio di dire la parola fine.
Circa cinquanta minuti tra tenerezze e rancori, rimpianti, menzogne e
verità. Sentiamo solo la voce della donna, mentre la presenza
dell'amante all'altro capo del filo è suggerita dai silenzi e dalle
pause. La drammatica conclusione è scontata: stringendo fra le
braccia il telefono, esiguo filo che la lega all'amato, la donna
esausta si butta sul letto scongiurando l'amante di troncare il
disperato colloquio: «Forza, taglia svelto! Ti amo, ti amo...» E su
queste parole cala il sipario.
Questa è La Voix Humaine, definita dal suo autore tragédie lyrique, opera in atto unico del compositore francese Francis Poulenc. La voce umana, Elle per eccellenza, sarà Anna Caterina Antonacci.
Il 17 maggio del 1890 il Teatro Costanzi di Roma registra il grandissimo successo di Cavalleria Rusticana, opera in atto unico, nonché debutto assoluto del compositore livornese Pietro Mascagni. Si trattava del lavoro vincitore di un concorso dedicato a giovani compositori e organizzato dall'editore milanese Edoardo Sonzogno due anni prima del debutto romano.
La regia sarà affidata a Emma Dante che riprenderà il lavoro svolto al Comunale di Bologna nella scorsa stagione lirica, riportando l’allestimento bianco/nero che ha tanto caratterizzato questi due titoli, apparentemente molto diversi fra loro. Sul podio salirà Francesco Cilluffo, bacchetta ormai nota al nostro pubblico per aver diretto A Midsummer Night's Dream nella nostra stagione del 2016.
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