ricci/forte PPP ultimo inventario prima di liquidazione"
13/18
marzo| sala Shakespeare
Teatro Elfo Puccini, Milano
Teatro Elfo Puccini, Milano
(Mart/sab
ore 21.30, domenica ore 17.30)
PPP
Ultimo inventario prima di liquidazione
hommage
à Pier Paolo Pasolini
drammaturgia
ricci/forte
con
Giuseppe Sartori, Anna Gualdo, Liliana Laera, Stéphanie Taillandier,
Cécile
Basset, Anna Terio
movimenti
Francesco Manetti
scene
Francesco Ghisu
, costumi Gianluca Falaschi
, ambiente sonoro
Andrea Cera
regia
Stefano Ricci
una
produzione ricci/forte | CSS Teatro stabile di innovazione del FVG
in
coproduzione con Festival delle Colline Torinesi
I
romanzi di Pier Paolo, un terreno civile disseminato da andirivieni,
spiazzamenti continui, cadute e riprese tematiche, la discussione di
un lavoro che trova l’unità nel suo farsi, nei risentimenti di un
IO spavaldo e insieme turbato.
Uno
sguardo non lineare, privo di fiction letteraria, attraverso la
composizione di un cast internazionale di performer, proverà a
restituire il bisogno di etica che Pasolini denunciava da quelle
pagine congedate.
Ed
è proprio in questo non finito michelangiolesco che sta il cuore di
un tempo, il nostro, così turbato e letargico, pronto a cambiare
direzione in un panorama privo di ideali. Lingue e nazionalità
differenti, saranno il collante per questa frammentarietà, questo
conteggio delle macerie, ma soprattutto condivisione autentica sulle
istanze che muovono le nuove generazioni europee, impantanate in
questo vischioso apparente benessere propinato da uno Stato confuso.
Uno
smascheramento della società attraverso lo sguardo visionario e
critico di un ensemble che da sempre si interroga sulle metamorfosi
del presente. È precisamente l’essenza parziale, tronca, delle
opere letterarie di Pasolini ad attrarre per il suo spirito
profetico. Una scrittura allucinata per combattere l’edonismo
imperante; un disordine che racconta la voglia di vita; l’esplosione
del bisogno di valori, nascosti sotto la frantumazione della morale;
la tensione kantiana dei dettagli di un corpo che si fa simbolo
universale.
Un
appuntamento artistico, un impegno per ricci/forte, in questo attuale
medioevo culturale, inderogabile.
«Lo
spettacolo sembra assumere un ritmo e una sintassi piuttosto diversi
dal solito, che potrebbero addirittura “deludere” i fan del loro
côtè più fracassone o modaiolo. Qui i discorsi si fanno seri (e
non necessariamente noiosi) perché l’inventario che Ricci e Forte
approntano è qualcosa che riguarda indistintamente tutti: presi
dalle parlate che si odono in treno o dai giornali bon ton, sono i
discorsi che tutti abbiamo nelle orecchie o nello sguardo. Pubblicità
televisive e scadenze sociali, manie collettive e privatissime
esagerazioni che costituiscono ormai l’humus massivo di una
degenerazione già arrivata al suo stadio più avanzato.
Con
sapienza contenuta e disinvolta, Ricci e Forte ci conducono sulla
spiaggia di Ostia, ma rovesciata allegramente nel primo bagno fuori
stagione delle ragazze, quasi delle Ciangottini felliniane. E
l’orrore del corpo schiacciato dalla Giulietta viene anch’esso
rovesciato negli pneumatici che sono loro a macchiarsi passando sul
corpo di Sartori infangato di vernice. Eppure c’è voglia di
energia positiva, come quando una danza delle ragazze su una canzone
tedesca d’epoca squarcia una visione che vagheggia Bausch. E c’è
voglia, se non di assolversi, almeno di capirsi meglio in profondità.
C’è un’infanzia collettiva che è in qualche modo purezza:
rispetto alla banalità del male quotidiano dei nostri giorni, e come
consapevolezza di quella età felice e lontana in cui omologazione e
globalizzazione erano fantasmi lontani, pericoli incombenti, che
nessuno poteva immaginare si facessero assoluti; a parte PPP
naturalmente.
Ora
questa consapevolezza dell’oggi sembra spingere Ricci e Forte a
questa loro nuova fase teatrale: lontana dagli eccessi esibiti, quasi
pudica nello scoprire i ricordi. Una fase che, come si diceva, potrà
deludere qualche spettatore, ma certo ritaglia agli autori una
posizione di rispetto e onestà teatrale che possono farsi patrimonio
comune».
Gianfranco Capitta, il
manifesto
Dal
13 al 18 marzo – Sala Shakepseare, Teatro Elfo Puccini, corso
Buenos Aires 33, Milano – Info
e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org
- Prezzi: Intero € 32.50, Ridotto € 17, Martedì € 21,50
www.elfo.org
ATTENZIONE
all’orario degli spettacoli:
Martedì / sabato ore 21.30, domenica ore17.30
ricciforte PPP ULTIMO INVENTARIO PRIMA DI LIQUIDAZIONE (hommage à Pier Paolo Pasolini) ph. Giovanni Chiarot@2016 |
ricciforte PPP ULTIMO INVENTARIO PRIMA DI LIQUIDAZIONE (hommage à Pier Paolo Pasolini) ph. Giovanni Chiarot@2016 |
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