Daniele Ninarello & Dan Kinzelman portano in scena "Still e Kudoku"
Domenica
25 marzo, ore 21
Teatro
Torti di Bevagna
Daniele Ninarello & Dan Kinzelman
STILL
e KUDOKU
Still
è un trio ispirato dall’universo dello scultore Alberto
Giacometti
La linea di forza di questo
lavoro indaga a fondo i modi in cui la temporalità si dispiega con
l'evolversi di una singolarità, fotografandone le trasformazioni, i
dissolvimenti e le ricostruzioni fino a divenire figura astratta
nell'atto del risalire|resistere alla gravità. Un’entità sottile,
giacomettiana, un’«ombra della sera» che avanza in direzione
incognita e disorientata, attraversando l’esistenza, con la
fragilità e la potenza della propria anatomia.
Quanta energia è necessaria
per resistere alla caduta ed avanzare? Quanta energia è necessaria
per difendersi? Quanta per prendere congedo dal passato? Le figure
vacillano sostenute dall’occhio che le osserva, come poggiate su
una tessitura di suoni, ne ripercorrono l’andatura e ne prolungano
la traiettoria. In questo magma acustico i corpi si frammentano nella
costante ricerca del loro centro, inseguendo un «altrove» che
prende forma nello spazio del palco. Ogni corpo è sempre più della
somma delle sue parti.
L'identità fragile di ogni
individuo – impasto di materia e memoria – si delinea così tra
un pieno e un vuoto, un moto e un riposo, un equilibrio e la sua
negazione, dispiegando un archivio di figure anatomiche che si
manifestano a partire da un movimento impercettibile, per divenire
poi vortice, pura dinamica. La scena sembra dunque dirci che è il
movimento a muovere i corpi e non il contrario. Esso li attraversa e
li dispone in una profonda relazione d’ascolto reciproco. Solo così
le cose possono avere inizio, da qualche parte, nell’indeterminato.
In quest’incompiutezza prendono posto le figure in scena,
precisamente là dove la loro singolarità si proietta in un «fuori»
e diviene volume visibile. Se il movimento è tempo che prende forma,
l’anatomia è una figura che cammina nel colore.
Kudoku in giapponese indica il beneficio ottenuto dalla purificazione dei sensi: per Ninarello e Kinzelman è lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà.
I due artisti per la prima volta si incontrano in un territorio di esplorazione comune: lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza.
Dan Kinzelman lavora improvvisando dal vivo con l'elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle macchine e feedback, assieme a suoni generati dagli strumenti che da anni utilizza maggiormente: sax, clarinetto, flauti, stratificando i vari elementi con l'ausilio di una loop station.
Nel comporre la parte coreografica Daniele Ninarello, oltre a ricercare nel campo a lui abituale della composizione istantanea, opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che uniscono corpo e spazio.
Questo appuntamento si integra con “Il Corpo che Danza”, progetto di formazione del pubblico, organizzato da Teatro Stabile dell’Umbria e Dance Gallery, che propone al termine dello spettacolo Vis-à-vis: Carla di Donato incontra Daniele Ninarello. Il pubblico potrà essere spettatore attivo intervenendo con domande, punti di vista, suggestioni.
I due artisti per la prima volta si incontrano in un territorio di esplorazione comune: lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza.
Dan Kinzelman lavora improvvisando dal vivo con l'elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle macchine e feedback, assieme a suoni generati dagli strumenti che da anni utilizza maggiormente: sax, clarinetto, flauti, stratificando i vari elementi con l'ausilio di una loop station.
Nel comporre la parte coreografica Daniele Ninarello, oltre a ricercare nel campo a lui abituale della composizione istantanea, opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che uniscono corpo e spazio.
Questo appuntamento si integra con “Il Corpo che Danza”, progetto di formazione del pubblico, organizzato da Teatro Stabile dell’Umbria e Dance Gallery, che propone al termine dello spettacolo Vis-à-vis: Carla di Donato incontra Daniele Ninarello. Il pubblico potrà essere spettatore attivo intervenendo con domande, punti di vista, suggestioni.
Sempre
nell’ambito dello stesso progetto Il
Corpo che Danza-SHARING
TRAINING lunedì 26 marzo - ore
10/12 si terrà con Daniele Ninarello un laboratorio intensivo di
danza contemporanea e composizione coreografica. Free Entry -
Prenotazione Obbligatoria Contatti: 3382345901
Lo
spettacolo si può prenotare telefonicamente, al Botteghino
Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16
alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello
spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’
possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro
Stabile dell’Umbria
STILL_Daniele Ninarello_Interplay_ph Andrea Macchia |
STILL_Daniele_Ninarello-ph Andrea Macchia |
Commenti
Posta un commento