Tripudio di grandi classici e ironia al Municipale di Piacenza con i Trocks

Teatro Municipale, Piacenza
domenica 5 maggio

Les Ballets Trockadero de Monte Carlo

tra grandi classici del balletto
musica di Giuseppe Verdi e ironia en travesti


Tripudio di grandi classici e ironia, per l'ultimo appuntamento della Stagione Danza 2019 della Fondazione Teatri di Piacenza, domenica 5 maggio alle 16: sul palcoscenico del Teatro Municipale si celebra il ritorno de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo.

Gli amatissimi Trocks regaleranno al pubblico le loro perle tratte dal repertorio classico, interpretate con quell'irresistibile parodia en travesti che ne ha fatto una delle compagnie più conosciute e originali al mondo, tra assoluta fedeltà alle coreografie e mirabile tecnica degli interpreti.

Fondati nel 1974, da allora i Trocks si sono affermati in tutto il mondo come un nuovo fenomeno della danza e sono stati applauditi sui palcoscenici di tutti i più prestigiosi teatri internazionali.

L'appuntamento al Municipale di Piacenza, in collaborazione con Ater, vedrà un nutrito programma, tra celebri cavalli di battaglia della compagnia e assolute novità. In apertura un classico come il secondo atto de Il lago dei cigni, lavoro “griffe” de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo. Uno dei balletti più famosi al mondo, attingendo al magico regno dei cigni in una poetica fantasmagoria di variazioni, di linee e di musica, sarà reinterpretato con la cifra stilistica inconfondibile e la straordinaria comicità dei Trocks.

Sarà poi la volta di un balletto a sorpresa, a cui farà seguito La trovatiara (Pas de cinq), su musica di Giuseppe Verdi, novità presentata per la prima volta in questo tour italiano della compagnia.

A conclusione del programma un altro grande classico targato Trocks: Paquita, balletto esemplare dello stile francese esportato a San Pietroburgo alla fine del XIX secolo. Dopo aver debuttato all’Opéra de Paris nel 1846, il balletto è stato prodotto l'anno successivo da Marius Petipa in Russia, con la coreografia di un Pas de Trois e di un Grand Pas de Deux caratterizzati dallo stile unico del grande coreografo. Questi due brani sono ben presto diventati un banco di prova per i ballerini, tanto da essere ancora oggi le sole parti preservate. I ballerini danno vita a una serie di fuochi d’artificio coreografici che sfruttano le possibilità virtuosistiche della danza classica accademica arricchita con un’inaspettata combinazione di passi.

swan_lake_foto di Zoran Jelenic




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