In scena "re-FLOW" l'opera di danza transmediale
31 Ottobre 2019 - ore 20.30 | The Others
Ospedale Militare A.Riberi – Torino
re-FLOW
un progetto di COORPI
Direzione artistica/ Coreografia Chrysanthi Badeka
Direzione Sistemi Interattivi Emanuele Lomello
Produttore Esecutivo Lucia Carolina De Rienzo
Ricerca e Sviluppo Chrysanthi Badeka, Vincenzo Cuccia, Emanuele Lomello, Simone Sarasso, Guido Tattoni, Erato Tzvara
Drammaturga applicata ai New Media Erato Tzavara
Sound Design Guido Tattoni
Visual Design Nima Gazestani
Motion Capture Samuele Cigardi
Documentazione Video Vincenzo Cuccia
Storytelling Simone Sarasso
performer Maria Carpaneto, Francesco Dalmasso, Elisa D’Amico, Gloria Dorliguzzo, Caterina Genta, Edoardo Mozzanega, Francesca Saraullo, Marta G.Tabacco
e con Laura Caspani, Rosa Cerri, Sofia Chiarelli, Giorgio Colombero, Vanessa De Petris, Mattia Gennaro, Jenny Gotta, Ilaria Lillo, Patrizia Longo Vaschetti, Marzia Magnanini, Sara Mancino, Francesca Ostorero, Maria Elena Seidenari
Production Manager Valeria Palma | Web&Social Media Manager Laura Cappelli
un progetto di COORPI, realizzato in collaborazione con NABA (Milano) e Belleville ngo (Atene) con il sostegno di Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ ORA! Produzioni di cultura contemporanea” e di Mibac e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”, con il contributo di Regione Piemonte, TAP – Torino Arti Performative e Fondazione Piemonte dal Vivo e in partnership con TFF - Torino Film Festival, FCTP - Film Commission Torino Piemonte, SYS - SeeYouSound International Music Festival, Torinodanza Festival, AVDP - Athens Video Dance Project, Associazione Augenblick (Genova)
prima assoluta
durata: 3 h (accesso in qualsiasi momento, tuttavia) si consiglia la partecipazione di almeno 50 minuti.
La parola asilo è etimologicamente prodotta dall'antico aggettivo "άσυλο/asylo" = inviolabile, sicuro
La parola casa è associata alla parola asilo che è etimologicamente prodotta dall'antico aggettivo "άσυλο/asylo" = inviolabile, sicuro
re-FLOW è un'opera di danza transmediale, vincitrice dell’edizione 2018 del bando “ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea" della Compagnia di San Paolo di Torino e con il sostegno del Mibac e di SIAE, nell’ambito del programma Per Chi Crea, che si sviluppa attraverso una performance dal vivo di lunga durata (ottobre 2019) e di una successiva installazione, realizzata con i dati raccolti nella prima parte del progetto (maggio 2020).
Lo spettacolo debutta il 31 ottobre alle ore 20.30 all’ex Ospedale Militare A.Riberi di Torino nell’ambito di The Others ed è una performance che lega danza e intelligenza artificiale, corpi e macchine che trasforma battiti, fiato, sudore e storie in suoni e videoproiezioni in tempo reale, mappandoli direttamente sulle pulsazioni e sui movimenti dei performer e del pubblico.
L’atto performativo è ispirato dal flusso dei migranti del pianeta, dalle rotte che da sempre graffiano il planisfero dal Sud al Nord del mondo. E diventa flusso di muscoli, parole, pulsazioni: un dialogo serrato tra essere umano e intelligenza artificiale. La trasmigrazione, la mutazione e l’interpretazione algoritmica sono il perno della ricerca artistica e tecnologica del progetto che fonde insieme coreografia, videografia, arti visive e plastiche, robotica e software interattivi.
I 25 performer indossano dispositivi che rilevano i dati biometrici durante la performance.
Un algoritmo multimediale, che agisce da “portale di accesso” ad un mondo digitale, coinvolgente e interattivo, genera una struttura performativa dinamica in grado di condurre artisti e audience attraverso un’esperienza inedita. Realizzato in collaborazione con NABA - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, il progetto è ideato e concepito dalle artiste ateniesi Chrysanthi Badeka, coreografa e videomaker e Erato Tzavara, antropologa visiva.
L’atto performativo di re - FLOW è ispirato dall’idea di flusso inteso sia come atto collettivo, sociale, politico (flusso dei migranti del pianeta), sia come atto di pensiero e di azione (flusso di coscienza, intuizione) che come atto biologico vitale (flusso sanguigno, flusso elettrico neuronale, muscolare). L’atto performativo vuole creare un dialogo serrato tra essere umano e intelligenza artificiale.
La trasmigrazione, la mutazione e l’interpretazione algoritmica sono il perno della ricerca artistica e tecnologica del progetto che fonde insieme coreografia, videografia, arti visive, creative coding e sistemi interattivi. re - FLOW travalica così i confini della messa in scena, incoraggiando il pubblico a sperimentare insieme ai performer e alle macchine un cambiamento progressivo degli stati emotivi e percettivi.
Un processo sperimentale volto alla trasformazione dei biodati, rilevati in tempo reale dai perfomer, delle loro relazioni e dei loro ritmi in uno spazio multimediale avvolgente in cui coesistono insieme a pubblico e macchine. Nella performance sono impiegate le più moderne tecniche di biodata analisys, motion capture, computer vision, machine learning, composizione algoritmica, computazione musicale e generazione visiva in tempo reale.
Chi decide? Chi ha il controllo? Gli artisti, i programmatori, i performer, le macchine, gli spettatori, o tutti insieme?
In re-FLOW la centralità dell’Intelligenza Artificiale e di sistemi interattivi quali strumenti di composizione per la generazione di suoni e visual, avvicina l’audience al processo decisionale.
«Siamo nel mezzo di una rivoluzione di dati. E’ noto che, nella loro forma attuale, gli algoritmi siano fallibili a discriminazioni sociali, pregiudizi culturali, razzismi, segregazioni e altre costrizioni socio - culturali. Basandosi su un nuovo sistema di relazioni confondono i confini tra ingegneria, scienza e etica, tentando di mascherare forme di potere e di controllo sociale che appoggiano su sistemi computazionali. Le differenze umane, in tal senso, diventano proiezioni di un immaginario già chiuso in categorie precostituite a carattere razziale, sociale e di genere, utilizzate quali criteri per classificare l’organizzazione sociale e ad alto tasso di potenziale discriminatorio. re-FLOW vuole esplorare il corpo in stato di emergenza. L'obiettivo non è quello di limitare il movimento solo in uno schema prestabilito, ma piuttosto di fornire una dimensione di partenza affinché il movimento trovi i propri schemi, i propri adattamenti, ancora e ancora. Il focus coreografico è sulla "mobilitazione del termine coreografia", incentrata su una visione interdisciplinare della ricerca e composizione, volta a spingere i processi coreografici su un terreno sempre più ibrido, in grado di raggiungere e coinvolgere un pubblico eterogeneo e più esteso. Inoltre, le ricerche in ambito tecnologico-creativo e la focalizzazione sui processi decisionali aprono prospettive interessanti, sull'attuale dialettica di distribuzione del potere politico-sociale, con particolare riferimento alle “web democrazie” e ai fenomeni blockchain, in cui possiamo osservare uno spostamento del potere decisionale dall’ambito umano verso i sistemi interattivi». Chrysanthi Badeka (note coreografiche)
Grazie alla rinnovata collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e The Others, oltre a re-FLOW, l’1 novembre la fiera ospita dalle ore 20.30 alle ore 23.30 quattro coreografie appositamente selezionate da Fondazione Piemonte dal Vivo (20.30/23.30): Il secondo paradosso di Zenone di Elisabetta Consonni; Argon di Fabrizio Favale; Wie Soll Ich Das Erklären di Dagmar Dachauer e OPACITY #1 di Salvo Lombardo.
BIOGRAFIE ARTISTI
Chrysanthi Badeka è una coreografa, videographer, danzatrice, montatrice video, e co-direttore artistico dell'AVDP - International Dance Film Festival in Atene. Come artista multidisciplinare, la sua ricerca sulla danza e sulla composizione si incontrano in una cornice transmediale, che fonde il corpo umano e le sue potenzialità con le nuove tecnologie.
Erato Tzavara è una video artista specializzata in Scenografia Digitale e Nuove Tecniche Media per la Live Performance. Collabora a livello internazionale lavorando sulla plasticità dell'Immagine in Movimento nello Spazio Performance e sull'utilizzo dei media digitali come strumento per la Drammaturgia.
Emanuele Lomello Interaction designer e docente, fonda la propria formazione professionale nel mondo delle arti performative come video scenografo e light designer. Direttore del Triennio di Nuove tecnologie per le Arti Applicate presso la Naba di Milano. Considera la tecnologia come estensione del corpo umano, come un nuovo strumento di conoscenza, come un nuovo confine esperienziale per il corpo e la mente.
LUOGO:Ex Ospedale Militare Alessandro Riberi, Corso IV Novembre, 80a, 10136 Torino TO
PREZZI: re-FLOW: performance gratuita con ingresso a fiera The Others (7€ intero - 5€ ridotto)
INFO: Tel. 333.8050749 – www.coorpi.org
ph Erato Tzavara |
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