Teatro Niccolini: "Il giardino dei ciliegi": perdere un luogo dell’anima per ragioni economiche



13-14 novembre, ore 21 | Festival d'Autunno 2018

Progetto d’Area Metropolitana

ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione

IL GIARDINO DEI CILIEGI

ideazione e drammaturgia Kepler-452 (Aiello, Baraldi, Borghesi)

con Annalisa e Giuliano Bianchi, Paola Aiello, Nicola Borghesi, Lodovico “Lodo” Guenzi

scene e costumi Letizia Calori

luci Vincent Longuemare

suoni Alberto “Bebo” Guidetti

video Chiara Caliò

regista assistente Enrico Baraldi

assistente alla regia Michela Buscema

regia Nicola Borghesi

si ringraziano per l'ospitalità e la disponibilità ATER Circuito Multidisciplinare dell’Emilia Romagna, Teatro Comunale Laura Betti e Teatro dell’Argine

Durata: 1h e 40’, atto unico.


Un modo per interrogarsi su che cosa significa perdere un luogo dell’anima per ragioni economiche. Al Teatro Niccolini di Firenze, nell’ambito del Festival d'Autunno 2018 / Progetto d’Area Metropolitana, martedì 13 e mercoledì 14 novembre, ore 21, arriva Il giardino dei ciliegi. Trent’anni di felicità in comodato d’uso della giovane compagnia bolognese Kepler-452. Una produzione ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Il centro del dramma è la scomparsa di un luogo magico, che in questa rilettura dell’opera di Anton Čechov diventa la casa di Giuliano e Annalisa Bianchi, sfrattati dopo 30 anni dalla loro colonica in comodato d’uso gratuito dal Comune nella periferia di Bologna. I due personaggi “immaginari” realmente esistenti, interpreti di Ljuba e Gaev, sono in scena con Paola Aiello, Nicola Borghesi, Lodovico “Lodo” Guenzi, il cantante de Lo Stato Sociale e nuovo giudice di X Factor, diretti dallo stesso Borghesi.

Dopo la prima, i Kepler-452 e Lodo Guenzi offrono ai soli possessori di biglietto della data del 13 un dj set-silent disco.

Un’indagine su dove oggi si sia posata la dialettica tra illuminismo e magia, tra legge e natura, e su dove ci troviamo noi. Forse, più semplicemente, è la storia di un incontro. Nel dramma Il giardino dei ciliegi Anton Čhecov immagina che in un anno non definito di fine Ottocento il giardino dei ciliegi di Ljuba e Gaev, proprietari terrieri nella Russia prerivoluzionaria, vada all’asta per debiti insieme alla loro casa. Ad acquistarlo è Lopachin, ex-servo della gleba arricchitosi dopo la fine della schiavitù, rampante rappresentante della borghesia in ascesa.

Il centro del dramma è la scomparsa di questo luogo, profondamente impregnato delle vite di chi lo abita, che, nella rilettura dell’opera di Čechov della giovane compagnia bolognese Kepler-452, al Teatro Niccolini di Firenze martedì 13 e mercoledì 14 novembre, ore 21, diventa il luogo della coppia. In scena con Annalisa e Giuliano Bianchi, Paola Aiello, Nicola Borghesi, Lodovico “Lodo” Guenzi, regia dello stesso Borghesi. Le scene e i costumi sono di Letizia Calori, le luci di Vincent Longuemare, i suoni di Alberto “Bebo” Guidetti (un altro componente de Lo Stato Sociale insieme a Guenzi), i video di Chiara Caliò. Una produzione ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.

I Kepler-452 hanno cominciato così, come sono soliti fare, a sbirciare nelle pieghe della loro città, Bologna, alla ricerca del loro Giardino dei ciliegi.

“Tra i moltissimi incontri che abbiamo fatto nel corso della nostra indagine – raccontano Nicola Borghesi, Paola Aiello ed Enrico Baraldi − ce ne è stato uno che ha cambiato definitivamente il corso delle prove e, inaspettatamente, delle nostre vite: quello con Giuliano e Annalisa Bianchi, che per trent’anni hanno vissuto in una casa colonica concessa in comodato d’uso gratuito dal Comune nella periferia di Bologna. Giuliano e Annalisa Bianchi per trent’anni si sono occupati di due attività principali: il controllo della popolazione dei piccioni e l’accoglienza di animali esotici o pericolosi. Si attiva così un ménage strano, marginale, meraviglioso: convivono in casa Bianchi babbuini, carcerati ex 41-bis in borsa lavoro, una famiglia rom ospite, boa constrictor. Trent’anni, come ci dicono Giuliano e Annalisa, di pura felicità.”

Finché nel 2015 si avvicina il momento dell’apertura, proprio di fronte al loro giardino dei ciliegi, di un grande parco a tema agroalimentare. In coincidenza con l’avvicinarsi dell’apertura del parco i Bianchi ricevono un avviso di sfratto. La magia di questo contemporaneo Giardino dei ciliegi – gli animali, le relazioni, gli affetti – cessa improvvisamente di esistere in una mattinata di settembre. Una storia così lontana nel tempo e nello spazio da quella di Gaev e Ljuba eppure così simile nella sua essenza.

“Abbiamo trascorso molto tempo con i Bianchi – concludono Aiello, Baraldi, Borghesi – cercando di capire che cosa fosse successo e quale sia la loro posizione rispetto alla vicenda che li ha travolti, provando a innamorarsi senza perdere la lucidità. Dopo un lungo corteggiamento siamo riusciti a convincerli ad andare in scena, a vestire i panni di Ljuba e Gaev e a rappresentare, insieme a noi, la storia dello sgombero e del loro incontro.”

Biglietti
Intero
I° settore 20€
II° settore 18€

Ridotto Over 60 / Under 26 / Soci Unicoop Firenze / Abbonati Teatro della Toscana
I° settore 16€
II° settore 14€

Biglietteria di prevendita
Teatro della Pergola
Via della Pergola 30, Firenze
055.0763333 – biglietteria@teatrodellapergola.com
Dal lunedì al venerdì: 9:30 / 18:30 – sabato 9:30 / 13:30 – domenica chiuso

Biglietteria serale
Teatro Niccolini
A partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.



Il giardino dei ciliegi_ ph. Luca Del Pia

Il giardino dei ciliegi_ ph. Luca Del Pia

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