Per celebrare Carla Fracci, il Teatro alla Scala ha istituito un Gala internazionale a lei intitolato

Teatro alla Scala, Milano
9 aprile 2022 - ore 20

Gala Fracci
Prima edizione

Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
Direttore Manuel Legris

Artisti ospiti
Alessandra Ferri
Marianela Nuñez
Olga Smirnova
Svetlana Zakharova
Roberto Bolle
Carsten Jung

Orchestra del Teatro alla Scala

Direttore
Valery Ovsyanikov

da Giselle (coreografia Jean Coralli-Jules Perrot,
ripresa di Yvette Chauvirè, musica Adolphe Adam)

da Excelsior (coreografia Ugo Dell’Ara, musica Romualdo Marenco)

da Chéri (balletto di Roland Petit, musica Francis Poulenc)

da Romeo e Giulietta (coreografia Rudolf Nureyev, musica Sergej Prokof'ev)

da L’heure exquise (regia e coreografia Maurice Béjart, musica Gustav Mahler)

da La vedova allegra (coreografia Ronald Hynd, musica Franz Lehár)

da Lo schiaccianoci (coreografia e regia Rudolf Nureyev, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij)

da La strada (coreografia Mario Pistoni, musica Nino Rota)

da La Péri (coreografia Jean Coralli, ripresa Loris Gai, musica Friedrich Burgmuller)

Cachucha (coreografia da Jean Coralli, musica Casimir Gide)

da La Bella addormentata nel bosco (coreografia e regia Rudolf Nureyev,
musica Pëtr Il’ič Čajkovskij)

da Onegin (balletto di John Cranko, musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij )

La morte del cigno (coreografia Mikhail Fokin, musica Camille Saint-Saëns)

da Symphony in C (coreografia George Balanchine © School of American Ballet,
musica Georges Bizet)

Carla Fracci 1964 - Giselle - ph Erio Piccagliani


Carla Fracci è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, personaggio di riferimento per il Teatro alla Scala e per tutta la cultura italiana. Una storia di talento, ostinazione e lavoro che ha ispirato e tuttora ispira generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto.

Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a lei intitolato, un tributo alla sua grandezza; un omaggio a colei che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura e della danza italiana nel mondo che vuole divenire, ad ogni stagione, un appuntamento fisso, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.

Spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”. Così aveva commentato Manuel Legris alla notizia della scomparsa di Carla Fracci.

E con questo spirito, la prima edizione del Gala a lei intitolato non poteva che essere avvolto dalla sua storia, e da suggestioni legate a titoli di repertorio che hanno visto in Carla Fracci una protagonista speciale, che ha saputo, con la sua cifra interpretativa, rendere unici e memorabili questi ruoli (Giselle, La Péri, Lo schiaccianoci, Symphony in C, Onegin, La vedova allegra, Cachucha, La morte del cigno, La Bella addormentata nel bosco), e titoli creati per lei che restano indissolubilmente legati alla sua iconica immagine (Excelsior, Chéri, La strada, L’heure exquise, Romeo e Giulietta).

Protagonisti di questo appuntamento, che vedrà sul podio Valery Ovsyanikov a dirigere l’Orchestra della Scala, tutto il Corpo di Ballo con i suoi primi ballerini e solisti, e artisti internazionali del calibro di Alessandra Ferri, Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Svetlana Zakharova, Roberto Bolle e Carsten Jung.

Alessandra Ferri, accanto a Carsten Jung, ballerino di punta per molti anni dell’Hamburg Ballett porta alla Scala per la prima volta un estratto da L’heure exquise, con cui ha celebrato lo scorso giugno i suoi quarant’anni di carriera e che è diventato, con la scomparsa di Carla, un omaggio ancora più commosso a colei che creò con Maurice Béjart il personaggio di Winnie. L’eterea fragilità e la struggente eleganza della Morte del cigno sarà impersonata da Svetlana Zakharova, mentre nell’Adagio della rosa dalla Bella addormentata vedremo una inedita Aurora per la Scala: Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet che assieme a Roberto Bolle danzerà anche il passo a due da La vedova allegra.

Roberto Bolle avrà anche una altra partner d’eccezione, che per la prima volta si esibisce alla Scala: nel passo a due dal primo atto di Onegin, Olga Smirnova, prima ballerina del Teatro Bol’ŝoj.



Prima parte

Giselle

Dall’Atto II: Myrtha e le Willi

Coreografia Jean Coralli-Jules Perrot

Ripresa coreografica Yvette Chauvirè

Musica Adolphe Adam




Excelsior

Passo a due dall’Atto II

Coreografia Ugo Dell’Ara

Musica Romualdo Marenco




Chéri

Passo a due dal quadro secondo

Balletto di Roland Petit

Musica Francis Poulenc




Romeo e Giulietta

Pas de deux dall’Atto I

Coreografia Rudolf Nureyev

Musica Sergej Prokof'ev




L’heure exquise

Variazioni su un tema di Samuel Beckett (Oh, les beaux jours)

Estratto

Regia e coreografia Maurice Béjart

Musica Gustav Mahler

Alessandra Ferri - Carsten Jung




La vedova allegra

Passo a due dall’Atto III

Coreografia Ronald Hynd

Musica Franz Lehár

Marianela Nuñez - Roberto Bolle




Lo schiaccianoci

Dall’Atto II : Valzer dei fiori e Grand pas de deux

Coreografia e regia Rudolf Nureyev

Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij




Seconda parte

La strada

ensemble e passo a due

Coreografia Mario Pistoni

Musica Nino Rota




La Péri

Passo a due

Coreografia Jean Coralli

Ripresa coreografica Loris Gai

Musica Friedrich Burgmuller




Cachucha

Coreografia da Jean Coralli

Musica Casimir Gide




La Bella addormentata nel bosco

Adagio della Rosa - dall’Atto I

Coreografia e regia Rudolf Nureyev

Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

Marianela Nuñez




Onegin

Passo a due dall’Atto I, secondo quadro

Balletto in tre atti di John Cranko

Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Arrangiamento e orchestrazione di Kurt-Heinz Stolze

Olga Smirnova - Roberto Bolle




La morte del cigno

Coreografia Mikhail Fokin

Musica Camille Saint-Saëns

Svetlana Zakharova




Symphony in C

IV movimento e finale

Coreografia George Balanchine

© School of American Ballet

Musica Georges Bizet



Apertura delle vendite: 1 marzo ore 10.00



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