Dall'autunno 2020, a Milano, una grande mostra in omaggio a FRIDA KAHLO

Fabbrica del Vapore, Milano
dal 10 ottobre 2020 al 28 marzo 2021


FRIDA KAHLO
IL CAOS DENTRO






Si terrà dal prossimo autunno, alla Fabbrica del Vapore di Milano, l'attesa esposizione dedicata a Magdalena Carmen Frieda Kahlo y Calderón, in arte Frida Kahlo, iconica pittrice messicana (Coyoacán, 6 luglio 1907 - Coyoacán, 13 luglio 1954).

I più grandi fotografi del tempo che hanno immortalato Frida Kahlo, i suoi abiti, le sue lettere, i film che la vedono protagonista, la ricostruzione degli spazi in cui visse, come lo studio e la camera da letto, racchiusi in una mostra affascinante in cui la realtà immersiva metterà tutti in contatto con lo straordinario mondo dell’artista.

Il padre di Frida, Wilhelm, era figlio di ebrei ungheresi emigrati in Germania, dove era nato. All'età di vent'anni, in seguito ad un trauma cranico, iniziò a soffrire d'attacchi epilettici che lo indussero a troncare una brillante carriera universitaria per emigrare in Messico. Qui Wilhelm cambiò il suo nome in Guillermo e sposò, in seconde nozze, Matilde Calderòn. Tre anni dopo la nascita di Frieda scoppiò la rivoluzione messicana e Frieda, sentendosi figlia della Rivoluzione, cambierà la sua data di nascita sostenendo di essere nata il 7 luglio 1910. Non solo, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale cambierà il nome in Frida, sostenuta da Emiliano Zapata e Pancho Villa.

Un evento terribile, il 17 settembre 1925, all'età di diciotto anni, cambiò drasticamente la sua vita e la rinchiuse in una profonda solitudine che ebbe solo l'arte come unica finestra sul mondo. Frida all'uscita di scuola salì su un autobus per tornare a casa e pochi minuti dopo rimase vittima di un incidente causato dal veicolo su cui viaggiava ed un tram. L'autobus finì schiacciato contro un muro. Le conseguenze dell'incidente furono gravissime per Frida: la colonna vertebrale le si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore e le costole; la gamba sinistra riportò undici fratture e il passamano dell’autobus le trafisse l'anca sinistra; il piede destro rimase slogato e schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l'osso pelvico spezzato in tre punti. Subì trentadue operazioni chirurgiche. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad anni di riposo nel letto di casa, con il busto ingessato.

Questa situazione spinse Frida a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere. Il suo primo lavoro fu un autoritratto, che donò al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori. Incominciò così la serie di autoritratti. Dopo che le fu rimosso il gesso riuscì a camminare, con dolori atroci che sopportò per tutta la vita. Fatta dell'arte la sua ragion d'essere, per contribuire finanziariamente alla sua famiglia, un giorno decise di sottoporre i suoi dipinti a Diego Rivera, celebre pittore dell'epoca, per avere una sua critica. Rivera rimase assai colpito dallo stile moderno di Frida, tanto che la prese sotto la propria ala e la inserì nella scena politica e culturale messicana. Nel 1929 Frida Kahlo sposò Diego Rivera pur sapendo dei continui tradimenti a cui sarebbe andata incontro. Conseguentemente alle sofferenze sentimentali ebbe anche lei numerosi rapporti extraconiugali, comprese varie esperienze omosessuali.

Dal 1938 l'attività pittorica di Frida s'intensifica: i suoi dipinti non si limitano più alla semplice descrizione degli incidenti della sua vita, parlano del suo stato interiore e del suo modo di percepire la relazione con il pianeta e quasi tutti includono tra i soggetti un bambino, sua personificazione. Per un breve periodo nelle sue opere gli elementi della tradizione messicana classica si uniscono a quelli della produzione surrealista.

Nell'agosto del 1953, per un'infezione le fu amputata la gamba destra. Frida morì di embolia polmonare a quarantasette anni nel 1954. Fu cremata e le sue ceneri sono conservate nella sua Casa Azul, oggi sede del Museo Frida Kahlo.

Le ultime parole che scrisse nel diario furono: Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più.




LA MOSTRA MILANESE

I più grandi fotografi del tempo che hanno immortalato Frida Kahlo, i suoi abiti, le sue lettere, i film che la vedono protagonista, la ricostruzione degli spazi in cui visse, come lo studio e la camera da letto, racchiusi in una mostra affascinante dal titolo Il Caos dentro in cui la realtà immersiva metterà tutti in contatto con lo straordinario mondo dell'artista.

Un artista è un sognatore, un visionario colui che sa esprimere al meglio ciò che gli altri non vedono. Poi ci sono dei personaggi che diventano icone e Frida Kahlo, donna forte e determinata, mito del Messico e del mondo, ha lasciato di sé ben più di un ricordo. Dalle sue opere si percepisce ancora l’essenza della sua anima. Ecco spiegato il perché del suo continuo ed enorme successo. Di lei non restano solo talentuose pennellate ma sembra quasi che in ogni lavoro, siano rimasti imprigionati i suoi pensieri più profondi.

La mostra dedicata alla grande regina dell’arte messicana Frida Kahlo vuole celebrarne la figura di donna e di artista. Il Caos dentro è infatti un percorso fotografico ed interattivo, di forte impatto sensoriale che intende coinvolgere pienamente il visitatore nel ripercorrere la vita, la storia e la creatività della Kahlo grazie all’uso della multimedialità.

All’interno dell’esposizione sarà possibile seguire dei percorsi tematici per immergersi completamente nel mondo di Frida e accedere a focus dedicati alle singole opere. Si tratta di una modalità nuova per approfondire la conoscenza dell’artista messicana grazie a contenuti originali che spaziano dal rapporto di Frida con il corpo, alle sue relazioni con la politica, fino al valore di una pittura che va ben oltre la leggenda pop.

Oltre alle opere d’arte proposte in formato Modlight, la Collezione presenta anche centinaia di fotografie personali, ritratti d’autore, lettere, pagine di diario, abiti e gioielli ispirati all’artista, per un viaggio a 360 gradi nell’universo di Frida.

In questo viaggio sarà anche possibile apprezzare gli angoli più rappresentativi dell’interno della sua storica abitazione di città del Messico. A Casa Azul, Frida visse sin dall’infanzia, prima con la sua famiglia e successivamente con il marito Diego Rivera.

Questa “mostra sensoriale”, curata dagli esperti nel settore, presenta una visione della vita e degli amori di Frida Kahlo attraverso le sue vibranti lettere, le sue candide fotografie e le opere viste attraverso la tecnologia in una prospettiva immersiva e coinvolgente. Si racconta la storia di un’artista unica, percorrendo i luoghi della sua vita: la sua casa a Città del Messico, la sua camera da letto, il suo studio, il giardino di Casa Azul.

Nel percorso lo spettatore acquisisce una più profonda comprensione delle relazioni di Frida con il marito, Diego Rivera e attraverso gli scatti del fotografo Leo Matiz, si legge una storia intima e personale della donna icona dell’arte contemporanea.

La mostra è concepita come un percorso in cui le tappe fondamentali sono in corrispondenza agli eventi più significativi della vita dell’artista. Si potrà scoprire lo sviluppo del suo stile creativo in qualità di pittrice oltre alle complicazioni di salute cui nei decenni andò incontro; la sua grande passione politica e sociale oltre agli aspetti sentimentali che riguardano le sue vicende amorose.

Si vuole introdurre lo spettatore al mondo trasgressivo di Frida Kahlo; un universo complesso nel quale il dolore e l’estasi si mescolano, creando la base sulla quale prende forma un’affascinante opera.

Come parte della curatela della esposizione itinerante Frida Kahlo “Il caos dentro”, si realizzeremo un’esperienza che permetterà allo spettatore di immergersi nel suo mondo, osservato dal punto di vista artistico, conoscendo i dettagli del suo profilo privato. Si tratta di un tour che avrà inizio dalla casa (la Casa Azul) fino a raggiungere gli angoli più ermetici delle sue ossessioni e della sua simbologia. Il complemento perfetto per una esposizione unica.


Frida Kahlo è oggi una leggenda, forse più conosciuta dal pubblico come figura iconica che per la sua stessa opera pittorica. Meno noto è ancora, per il pubblico contemporaneo, suo marito Diego Rivera. Ci sono poche opportunità di vederne l’opera: il lavoro di questi due grandi artisti è quasi interamente di proprietà privata ed è oggetto di mostre itineranti in tutto il mondo. Seguendo le tendenze attuali e sfruttando lo sviluppo della tecnologia multimediale, lo spettatore potrà vivere un tour degli ambienti intimi, dove Kahlo e Rivera hanno creato capolavori di valore universale, e dove hanno anche vissuto e amato. Un’esperienza di avvicinamento alla cultura del Messico, un viaggio nel mondo della pittrice simbolo del XX secolo. All’interno dell’esposizione è possibile seguire i percorsi tematici e accedere alla ricostruzione di spazi della Casa Azul a Coyoacán e a focus dedicati alle singole opere. Perché il Caos dentro? Perché nell’universo il caos ha preceduto la creazione. Anche il caos personale è una condizione per la possibilità di creare bellezza. Ecco perché Georges Braque ha affermato che l’arte è una ferita trasformata in luce. Frida Kahlo e Diego Rivera si sono donati alla vita con tutto il loro essere e sono la prova che il dolore umano può diventare un’opera d’arte. Sergio Uribe, curatore della mostra




Le date
Dal 10 ottobre al 28 marzo
presso la Fabbrica del Vapore a Milano

Orari
dal lunedi al venerdi ore 9.30-19:30
sabato e domenica ore 9.30-21.00

Per informazioni:


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