"EMOZIONI" IN PUNTA DI PIEDI (recensione)

“Emozioni” in punta di piedi

Recensione di Michele Olivieri


Parterre d’eccellenza per l’inaugurazione del XXIII Festival Internazionale del Balletto Città di Rapallo presso il Teatro aperto di Villa Tigullio. In scena tre creazioni racchiuse nell’emblematico titolo “E...motion” a cura di Marisa Caprara (maître de ballet) con i danzatori della Compagnia da lei diretta, il “Junior Ballet”.

Un Gala di danza prodotto e organizzato dal Centro Formazione AIDA, che ha contribuito a regalare più di due ore di danza classica, neoclassica e contemporanea, amalgamando la musica e le creazioni in un veicolo culturale sull’arte della tersicorea.


La soirée, dal sapore accademico, ha presentato un insieme ricco di assoli, passi a due e pezzi corali. Nella prima parte il maestro Biagio Tambone, già primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano, in veste di coreografo ha montato una creazione dal titolo “Il mio Chopin” forgiando i passi sulle musiche più poetiche e soavi appartenenti alla grande collezione delle partiture lasciata in eredità dal compositore Frederic Chopin, quale bene dell’umanità. Danza classica in cui si sono ritrovati tutti i canoni e gli stili con un percorso esplorativo caratterizzato da un’intensa coreografia sulla vita culturale, sociale e sul mondo delle relazioni con il gentil sesso. L’elaborazione ha centrato appieno lo scopo e lo sviluppo della cura coreutica tra virtuosismi, leggiadria ed espressività, sottolineata dai giusti accenti impartiti dal maestro Tambone.


Il secondo pezzo dedicato a “Frida Kahlo” a firma di Lara Bogni ha saputo intingere il pennello della creatività contemporanea sulla figura di una splendida artista, pittrice, adorata e venerata in Messico e ultimamente sempre più anche a livello internazionale per la sua forza ed intensità. Il quadro coreografico è risultato assai intenso, riuscendo ad elargire stati d’animo come la solitudine, il dolore ma anche la gioia del creato, la tenacia e la forza... I danzatori, con misura e attenta pulizia tecnica, hanno celebrato l’assoluto amore per la vita sulle struggenti e coinvolgenti melodie di Brahms e di Chavela Vargas.


Nel finale il maestro Biagio Tambone, ha proposto un divertissment sulle “Quattro Stagioni” del geniale compositore di Busseto, Giuseppe Verdi. Un importante risultato, il quale è riuscito ad intrecciare al ritmo e alla timbrica della danza, un formidabile mezzo teatrale sottolineato da un corredo coreografico, a tratti ironico e divertente accompagnato dai significativi incipit musicali e dai suggestivi costumi a corona dell’intera serata.


Entusiasmo, applausi a scena aperta e clima festoso durante i saluti finali per i danzatori del “Junior Ballet” diretto da Marisa Caprara che grazie alla fluidità delle linee, al prodigio e al portento scenico hanno restituito un’atmosfera raffinata e di grande “grazia” ottenendo – unanimemente – le lodi del pubblico a sottolineare quanto la danza classica sia patrimonio inestimabile e quanto la danza contemporanea sia innovatrice di emozioni.


Michele Olivieri








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