Virgilio Sieni in scena al Teatro Morlacchi con la sua nuova creazione Cecità
Ispirato al romanzo di José Saramago
La Stagione del Teatro Morlacchi di Perugia ospita l'artista Virgilio Sieni, il più importante e significativo coreografo italiano, con la sua nuova creazione Cecità, ispirata all'omonimo capolavoro del Premio Nobel per la letteratura José Saramago. In scena, mercoledì 22 novembre alle 20.45, gli interpreti Jari Boldrini, Claudia Caldarano, Maurizio Giunti, Lisa Mariani, Andrea Palumbo e Emanuel Santos; musica originale di Fabrizio Cammarata.
Cecità è per Sieni il legame con un capolavoro che rappresenta un'importante tappa di un progetto cominciato alcuni anni fa in collaborazione con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello. Il loro ultimo duo, Danza cieca, è un lavoro da cui si sono sviluppate riflessioni sul gesto, sulla tattilità, sul rapporto con l’altro.
Dalle note di Sieni dullo spettacolo: “Incombe sulla terra una tragedia immane. Un virus sconosciuto agisce togliendo la vista alle persone. Tutto è improvvisamente immerso in un biancore luminoso che assorbe come per divorare non solo i colori ma le cose stesse e gli esseri, rendendoli così, doppiamente invisibili. In questo stato di eccezione un piccolo gruppo si allea per condividere le vie di fuga e il nuovo mondo. Tra di loro una donna non ha perso la vista, ma dovrà rimodulare ogni dettaglio del suo comportamento per coesistere con la vista, per domandarsi a cosa serve vedere. In questo poema della morte e della sofferenza, il corpo avanza con tutta la sua biologia e le emozioni emergono da gesti nuovi, ritrovati, reimparati. Gli interpreti, come testimoni di questo evento, si ritrovano a toccare lo spazio, a essere toccati dai luoghi, ad ascoltare le tracce del suolo e le onde sonore che vagano nell’aria. La ricerca drammaturgica procede avviando una ricostruzione del corpo che dalla cecità si muove verso una condizione di novità che obbliga a vivere le cose diversamente e ad elaborare strategie di sopravvivenza - o più semplicemente - di rieducazione allo sguardo. Lo spazio esplorato si compone secondo la scoperta di dettagli tattili e sensibili dove la vista passa in secondo piano, dove il tatto ricrea una nuova percezione di sé, dell’altro e dell’abitare. La danza nasce da un ritorno allo spostamento, da una migrazione interiore. Il corpo e le sue parti divengono sede assoluta di ripartenza. I danzatori, come portatori di questa nuova essenza, agiscono ricreando una nuova mappa percettiva dell’ambiente, della città, scoprendo le potenze antiche -forse perse- che oggi richiamano alla cura del suolo e del territorio secondo una visione che è, come scrive James Hillman “anima”, “atmosfera”, natura”, “genio del luogo”: sotto un albero, vicino a una pozza d’umido, presso una sorgente, accucciati in angolo, lungo una parete liscia, affidati ad una spalla. Aprire gli occhi tutte le volte per vedere di nuovo. Con Cecità si esplora quello stato di mancanza che risveglia la vita delle cose facendole sbalzare fuori dalla quotidianità, ricercando un’essenza che ricorda che prima di tutto siamo natura, una natura che reagisce a noi, capace di distruggere noi”.
BIGLIETTI e INFO.
È possibile prenotare al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20.
La prevendita dei biglietti a Perugia viene effettuata presso il Botteghino del Teatro Morlacchi, T. 075 5722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13.30, il sabato dalle 17 alle 20.
Acquisto online: www.teatrostabile.umbria.it
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