Un progetto ispirato da J. Albers a Bolzano
OHT | OFFICE FOR A HUMAN THEATRE
SQUARES DO NOT (NORMALLY)
APPEAR IN NATURE
APPEAR IN NATURE
"Squares do not (normally) appear in nature" è un progetto teatrale e installativo ispirato da Josef Albers, il concetto d’astrazione e gli unicorni.
Pone a confronto il pubblico con uno spazio senza attori attraverso tredici esperimenti visivi e sonori.
La base del lavoro è la consapevolezza del colore attraverso luce, nebbia, vetro, fonts ed immagini che diventano protagonisti della scena.
Una metafora letterale di come, temi solo apparentemente astratti, siano gli attori della ricerca della realtà di Josef Albers attraverso le forme, la realtà e l’osservazione.
Il Gruppo, OHT | Office for a Human Theatre, è stato fondato da Filippo Andreatta, regista e performer, laureato in Architettura e Regia teatrale, e da Francesca Bucciero, performer, laureata in Scienze e Tecniche del Teatro e diplomata in doppiaggio cinematografico.
"Astratto", nel dizionario Oxford d’inglese, ha nove definizioni, di cui la più appropriata è la 4.a.: "ritirato o separato dalla materia, dall'incarnazione materiale [...]. Opposto a concreto".
Dal latino, abstractus significa 'tratto via'. Come in matematica il senso di astrarre qualcosa significa ridurlo al suo essenziale - dando per inteso che le entità matematiche sono astrazioni - così nelle arti visive il senso della pittura astratta è una composizione con un certo o totale grado d’indipendenza dal mondo reale e dalla sua mimesi.
Quest’azione di allontanamento o separazione è l'aspetto chiave del progetto che sorge dalla domanda: come il teatro ridefinisce se stesso eliminando i suoi esecutori?
Che cosa ne rimane?
Astrarre è un modo per riportare spiritualità nel lavoro?
Dal latino, abstractus significa 'tratto via'. Come in matematica il senso di astrarre qualcosa significa ridurlo al suo essenziale - dando per inteso che le entità matematiche sono astrazioni - così nelle arti visive il senso della pittura astratta è una composizione con un certo o totale grado d’indipendenza dal mondo reale e dalla sua mimesi.
Quest’azione di allontanamento o separazione è l'aspetto chiave del progetto che sorge dalla domanda: come il teatro ridefinisce se stesso eliminando i suoi esecutori?
Che cosa ne rimane?
Astrarre è un modo per riportare spiritualità nel lavoro?
squares do not (normally) appear in nature
di OHT | Office for a Human Theatre
con il sostegno di The Josef and Anni Albers Foundation (USA)
produzione di OHT, Provincia Autonoma di Trento
in collaborazione con
Regione Trentino Alto-Adige
MART museo d'arte moderna e contemporanea
residenze creative Centrale Fies, Albers Foundation
idea e regia di Filippo Andreatta
ricerca scientifica di Chiara Spangaro
movimenti meccanici e meraviglia di Paola Villani
scenografia di Filippo Andreatta e Paola Villani
musica di scena di Roberto Rettura
macchinista Giovanni Marocco
Venerdì 8 settembre alle ore 19
con replica alle ore 20.30 e 22.00
con replica alle ore 20.30 e 22.00
Durata: 50 minuti
Teatro Studio / Piazza Verdi / Bolzano
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