Al Ponchielli di Cremona una serata dedicata alle creazioni di Eko Dance Company

mercoledì 13 aprile ore 20.00
EKODANCE PROJECT
direzione artistica Pompea Santoro

IN PERPETUUM
coreografia Fernando Suels Mendoza
musiche Johannes Brahms, Barbara Furtuna, Quito Gato, Paolo Pandolfo,
Christina Pluhar, Henry Purcell

LA BELLA NEL TEMPO CHE FUGGE
Estratti da La Bella Addormentata
coreografia Mats Ek
musica Pëtr Il'ič Čajkovskij
idea e messa in scena Pompea Santoro

Nel tempo che fugge
coreografia Roberta Ferrara
musica AA. VV.
prima italiana


IN PERPETUUM - foto Micol Sacchi



Una serata dedicata alle creazioni di Eko Dance Company, andrà in scena al Teatro Ponchielli di Cremona, mercoledì 13 aprile (ore 20.00), che proporrà due titoli: In Perpetuum, coreografia di Fernando Suels Mendoza, danzatore del Tanztheater Wuppertal di Pina Baush, basata sui ricordi e sul pensiero speranzoso di un arrivederci e La Bella nel tempo che fugge, in prima italiana che saprà coniugare uno dei capolavori coreografici del grande Mats Ek (per sua generosa concessione), con una nuova creazione della giovane e seguita coreografa Roberta Ferrara. Protagonisti saranno i talentuosi e giovani danzatori di EkoDance.

"Dieci anni dopo...", dice Fernando Suels Mendosa, danzatore del Tanztheater Wuppertal diretto da Pina Baush. “Ricordandola, sono tornato in studio e ho cercato di mettere tali sentimenti nei movimenti. Ma quel bisogno non si è placato e quando Pompea Santoro mi ha chiesto di creare un pezzo per la sua compagnia, ho deciso di estendere quel sentimento a quelli che verranno dopo e, in qualche modo, non ero più solo. Il treno continua il suo viaggio, trasportando noi e i nostri ricordi, le nostre immagini. A quelli che non sono più qui e a quelli che non ci saranno più - ci rivedremo. Ci sarà sempre un arrivederci. Ci sarà sempre un nuovo inizio, di nuovo dall'inizio. Abbracciando quella sensazione, tutti ti ricordiamo."

E tra il calore dei ricordi si apre un nuovo scenario della Bella Addormenta, fatto di sogni e di un mondo in cui le sfide vengono superate all'insegna di una morale a lieto fine. In questa favola, le fate, attraverso un incantesimo, decidono di far cadere tutti gli abitanti del villaggio in un profondo sonno. Riflettendo con maggiore attenzione, si può notare che tale racconto si sviluppa all'interno di un tempo sospeso ma pur sempre trascorso, quasi come quello che stiamo vivendo oggi durante la pandemia. C'era una volta un virus, che per un lungo tempo ha arrestato e reso inerme il mondo intero.

Pompea Santoro, spinta dalla necessità di condividere con i giovani una danza contemporanea rivolta al sociale, allestisce questo spettacolo a scopo educativo grazie alla generosa concessione delle coreografie di Mats Ek. Sono stati scelti per l'occasione degli estratti di uno dei capolavori del coreografo svedese: La Bella Addormentata. La rivisitazione dei grandi classici del balletto è quello che ha reso Mats Ek famoso in tutto il mondo, decretandone la genialità e la creatività. Questa è quindi l’occasione per tutti i giovani per avvicinarsi ad un repertorio di altissimo livello, raro da trovare e fonte di ispirazione per chiunque ami la danza.

Aurora che, nella fiaba di Perrault, è una giovane principessa costretta ad un sonno incantato dopo essersi punta con il fuso dell’arcolaio diventa nella rilettura di Ek un’adolescente fragile in conflitto con i genitori. Questo disagio la spingerà a cercare la sua indipendenza.

Le quattro fate diventano le infermiere che la proteggeranno dalla malvagia e non accettata strega Carabosse che qui si trasforma in un medico tossicodipendente che riuscirà a farla nascere.

A sedici anni Aurora lo rincontra e se ne innamora, lasciandosi trascinare nel mondo della droga attraverso l’ago di una siringa di eroina. Dopo una complicata e turbolenta relazione tra i due, arriva il Principe che con un bacio la sveglierà, dandole serenità e sicurezza.

Pompea Santoro decide al contempo di commissionare ad una giovane coreografa, Roberta Ferrara, una nuova creazione dove grazie al suo talento e la sua forza ci si ritrova immersi in una nuova situazione connessa al periodo storico odierno: la sospensione del tempo, di un tempo fugace che ha creato una ribellione nei giovani. Aurora qui e un'adolescente che attraverso la sua fragilità supera limiti e confini, si confronta e si accetta. In una forma dirompente cerca la sua indipendenza ma al contempo naufraga all'interno del proprio cambiamento esistenziale fuggendo da una sospesa solitudine per cercare quello che tutto salva e tutto unisce, il contatto umano.

Ci sentiamo molto vicini a questo progetto, soprattutto in questo periodo difficile della pandemia dove oltre alla similitudine del tempo ci da la possibilità di scoprire altri spunti di riflessione.

Il lockdown ha visto adolescenti persi nelle loro fragilità, i quali attraverso la propria personalità hanno dovuto affrontare un cambiamento esistenziale in ogni sua sfaccettatura sociale e personale, ognuno con il proprio modo di affrontarlo. Ma niente e nessuno rimpiazzerà il contatto umano e l'abbraccio rivolto a un giorno nuovo e alla voglia di ricominciare insieme.




BIGLIETTI:

platea/palchi €25- galleria €20

biglietto studenti €12

in vendita alla biglietteria del Teatro aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 e sabato/ domenica dalle 10.00 alle 13.00; biglietteria@teatroponchielli.it

biglietti online: www.vivaticket

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