Campania Teatro Festival chiude l'edizione 2021 con la danza contemporanea
3-13 DICEMBRE: TERZA TRANCHE
DEL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL
La sessione invernale è la terza e ultima tranche dell’edizione 2021 del Campania Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio e finanziato dalla Regione Campania, completa il percorso di una rassegna che non è mai stata annullata, nonostante il difficile biennio imposto dalla pandemia.
Prevede 10 appuntamenti: 8 di danza contemporanea e due docu-film dedicati all’attivista statunitense Rosa Parks.
Si parte il 3 dicembre, con replica il giorno successivo, al teatro Nuovo di Napoli con “Delayer”, uno spettacolo con la regia e la coreografia di Valeria Apicella. Il giorno 5, invece, al teatro Sannazaro andrà in scena “Bisbigliata creatura”, ideazione e regia di Mariella Celia, che ne è anche interprete con Cinzia Sità.
Lunedì 6 si potrà assistere poi al primo docu-film. Al Multicinema Modernissimo appuntamento in sala con ”Ale che balla sui tetti”, un progetto a cura di Manovalanza per la regia di Adriana Follieri, omaggio delicatissimo a Rosa Parks.
Ancora grande danza l’8 e il 9 al Teatro Nuovo. La compagnia Igor and Moreno, formatasi a Londra e riconosciuta a livello internazionale, porta a Napoli “Idiot-Syncrasy”, coreografia e performance di Moreno Solinas e Igor Urzelai. In contemporanea, il giorno 8 al teatro Sannazaro c’è “L’odore della pelle”, per la direzione artistica di Annamaria Di Maio, e il 9 “Querida gala”, concept, coreografia e regia di Antonello Apicella. Lo stesso spazio di via Chiaia ospiterà poi gli altri tre spettacoli di danza: il 10 dicembre “Collective trip 7.0”, concept, regia e coreografia di Claudio Malangone e Nicoletta Cabassi; l’11 “Your body is battleground/Elettra”, coreografia di Adriano Bolognino/ Nyko Piscopo; il 12 “Le danze pandemiche”, un programma composto da tre performance: “Polvere: minutissime particelle incoerenti”, “Il paradosso di Lulù” e “Pandemik mambo”. Coreografia Gabriella Stazio.
L’ultimo appuntamento della terza sessione del Campania Teatro Festival è in programma il 13 dicembre al Multicinema Modernissimo con la proiezione del docu-film “ Autobus 2857”, interpretato da Vinicio Marchioni. Progetto luci e regia di Nadia Baldi, drammaturgia di Benedetta Palmieri, musiche composte ed eseguite dal vivo da Ivo Parlati. Un omaggio alla figura di Rosa Parks, l’attivista afro-americana che nel 1955 con un piccolo grande gesto, quello di rifiutarsi di cedere il posto a una donna bianca su un autobus di linea a Montgomery in Alabama, contribuì a mettere al bando la segregazione razziale negli Stati Uniti.
BIGLIETTI: 8 euro (5 per il ridotto) - acquistabili sul sito del Campania Teatro Festival e su quello di azzurroservice.net e presso i punti vendita autorizzati (i giorni e gli orari di apertura sono consultabili su azzurroservice.net/PuntiVendita).
CAMPANIA TEATRO FESTIVAL
PROGRAMMA DICEMBRE 2021
TEATRO NUOVO | 3, 4 DICEMBRE ORE 21.00 DEBUTTO
DURATA 50MIN
DELAYER
REGIA E COREOGRAFIA VALERIA APICELLA
CON VALERIA APICELLA
EDITING VIDEO E SUONO CYRIL BÉGHIN
CANTO ANNA SELVA
ASSISTENTE DI PRODUZIONE SABRINA SORRENTINO PRODUZIONE RESIDENZA 3.14
IN COPRODUZIONE CON CONSULTRADING S.R.L. RESIDENZA ARTISTICA PUNTO ZERO ATELIER
SI RINGRAZIA ILARIA D’ATRI, PIO DELLA VOLPE, REJNA NEGRI, CHIARA OREFICE, COSTANTINO RAIMONDI, PIETRO SANTANGELO
«Luglio 2020. Una notte… nel silenzio, nel vuoto del lockdown, ho iniziato a cercare attraverso i dispositivi social, “dentro” queste finestre virtuali, come tanti di noi, me stessa – racconta Valeria Api-cella. Di fronte a un grande schermo dove si proiettavano queste finestre mi sono imbattuta in una doppia porta immaginaria, e da lì una spirale che non faceva che riprendere il mio movimento in un circuito chiuso e pur infinitamente aperto.
Lo stato di presenza modificato si addiziona a sé stesso. Casualmente, nel tempo della ripetizione, si rivela altro».
Delayer: «Un dispositivo che crea un ritardo nella trasmissione di un segnale in un circuito.» La performance indaga lo spazio immaginifico tra un corpo in presenza e le sue proiezioni, ponendo l’attenzione sul ritardo che si apre tra questi mondi, e ne potenzia la poetica, istante dopo istante. Il tempo si frammenta, le emozioni si sdoppiano come in un playback. Si disegna così un ritratto di donna dove la figura corporea è guida e chiave per l’esperienza in costante trasformazione. Il ge-sto, nel suo divenire eco, si fa altro, così come una pietra lanciata in un lago diventa emblema dell’espansione all’infinito della causa. Quanto piccolo è il nostro gesto presente eppur se osservato nel tempo, esso prende delle forme e inizia a danzare, modificando la realtà dell’istante. Il lavoro nasce dal desiderio di scegliere i gesti come giganti fenomeni in grado di cambiare e fare l’individuo e il mondo. Delayer: togliere gli strati. Rivelare un’immagine nascosta infinitamente più grande o più piccola del corpo stesso.
TEATRO SANNAZARO | 5 DICEMBRE ORE 21.00 DEBUTTO
DURATA 50MIN
BISBIGLIATA CREATURA
IDEAZIONE E REGIA MARIELLA CELIA
COREOGRAFIA, RICERCA DRAMMATURGICA DEL MOVIMENTO MARIELLA CELIA IN COLLABORAZIONE CON CINZIA SITÀ
INTERPRETI MARIELLA CELIA, CINZIA SITÀ
SUONO GIANLUCA MISITI
SCENE/ TRUCCO FRANCESCA INNOCENZI
COSTUMI MARIELLA CELIA IN COLLABORAZIONE CON FRANCESCA INNOCENZI
DISEGNO LUCI FRANCESCO TASSELLI
PRODUZIONE ASSOCIAZIONE SOSTA PALMIZI
CON IL SOSTEGNO DI VERA STASI, TEATRO AZIONE, CARROZZERIE N.O.T, ALDES, TEATRI SOSPESI, CITTADELLA DEI GIOVANI DI AOSTA, TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE, FIVIZZANO 27
SPETTACOLO VINCITORE DEL PREMIO INDIVENIRE PER LA DANZA 2019
SELEZIONE VISIONARI KILOWATT FESTIVAL 2021
Bisbigliata Creatura sceglie il disarmo come prospettiva d’elezione, apre lo sguardo ad un luogo in cui l’umanità che si rivela è quella che muove i suoi primi passi, che piano impara a mettersi sulle sue gambe, che ancora non conosce, che ancora non sa esattamente come si fa. Nell’epoca del digitale, Bisbigliata Creatura chiede di conoscere il mondo a partire dal corpo, dal senso tattile e cinestetico, smascherando l’alterazione delle funzioni percettive della nostra soggettività che si fa sempre più isolata. «Bisbigliata Creatura – racconta Mariella Celia – ha avuto un lungo tempo di gestazione, un tempo necessario, lento, ricco di cadute, di ripensamenti, ritorni, pause silenziose, di domande molto più grandi di noi e di sorprendenti rivelazioni. In scena si fa esperienza di una sensazione del tempo extra-ordinaria, che desidera condurre chi guarda in “altri luoghi”, per poi tornare a sé stessi. A nutrire il viaggio di creazione, sono stati la poesia di Chandra Livia Candiani, capace di mettere in parole la sacralità dell’esperienza vitale, e i miei studi di Body-Mind Centering®, un approccio che rivela, attraverso esperienze di microscopica intimità, come ogni aspetto della vita di un individuo e dell’intero cosmo, si esprima nel corpo in movimento. Nel cammino è emersa tanta fragilità, una condizione che vogliamo celebrare e di cui vogliamo rivelare la bellezza, la tenerezza, la forza».
MULTICINEMA MODERNISSIMO | 6 DICEMBRE ORE 20.30
PROIEZIONE DOCUMENTARIO
DURATA 60MIN
ALE CHE BALLA SUI TETTI
UN PROGETTO A CURA DI MANOVALANZA
CON DOLORES GIANOLI
E CON LA PARTECIPAZIONE IN VIDEO DI ALIOU ABOUBAKARI, ALESSANDRA ALEKSIC, LARA ALI, GIOVANNI CONELLI, NANCY CONTE, PATRIZIA DE SIERVO, CYNTHIA FIUMANÒ, MARCO FOLLIERI, GUGLIELMO GELORMINI, CHICCA IAVARONE, MERSIANA JASARI, MITAT JASARI, NOEMI LAMA, HAOUA LAMINE, LUCY MAE HUMPRIES, SHAKIRA MEHMED, LUCA MELE, CATERINA MODAFFERI, SHARON MUHAREM, GUGLIELMO MUOIO, BRUNELLA PAOLILLO, CARLA PASTORE, DOMENICO PIANTADOSI, ARIELE PONE, CLAIRE POWER, BARBARA SAVARESE, PELLEGRINO TULINO, TOMMASO VITIELLO, IL GATTO SASÀ
REGIA ADRIANA FOLLIERI
DRAMMATURGIA ADRIANA FOLLIERI, FRANCESCO FOLLIERI
DISEGNO LUCI DAVIDE SCOGNAMIGLIO
VIDEO MARIANO SORIA
MUSICHE DAVIDE DELLA MONICA, FRANCESCA DILETTA IAVARONE
REGIA VIDEO E MONTAGGIO PEPPE CHIRICO
FOTO TOMMASO VITIELLO
SUONO FRANCESCO TROISE
COSTUMI CARLA MERONE
SARTO CHEIKH SYLL
ORGANIZZAZIONE VELIA BASSO
ASSISTENTE ALLA REGIA CATERINA MODAFFERI
COMUNICAZIONE SOKAN COMMUNICATION
AMMINISTRAZIONE PRONOS
PRODUZIONE MANOVALANZA
GRAZIE A CHI ROM E… CHI NO, PADRE ERALDO CACCHIONE, CHIARA CALASTRI, CARLA PASTORE, BARBARA PIERRO, SUOR EDOARDA, IL GIARDINO DAI MILLE COLORI
Ale che balla sui tetti è una dedica delicatissima a Rosa Parks, all’attivista e alla donna, alla forza elegante e sottile di un corpo-mente con le idee chiare, alle donne invincibili di questo nostro tempo gretto. Una lacrima fa simbolicamente da cornice all’intimo racconto, dolente eppure non privo di splendore. Quanti secondi ci mette una lacrima a staccarsi e a cadere? In quel tempo sospeso si svela il mondo interiore di una donna come tante: lavoratrice e innamorata, pensante e sola, piena di dubbi, donna la cui intera vita passa nel processo di lenta e inesorabile cristallizzazione di quella lacrima.
Racchiusa in un solitario nido che è regno domestico e al tempo stesso eterna fabbrica di un fare che è cucire, tessere, ricamare, la protagonista si affaccia a spiare il mondo grazie alle parole della radio sua unica compagna, e grazie a una piccola finestrella, spiraglio che le svela i tanti volti dell’assenza e del bisogno, di un mondo bellissimo e invadente che a sua volta si sporge a guardar-la nelle parole e nei gesti, e che sa tornare a lei, come un vomito, in sogno. La lacrima scandisce il tempo e non si disfa. È come lei, tutta intera, donna come una lacrima sospesa che riflette solo ciò che la guarda: una finestrella, spiraglio grazie a cui immaginare un oltre, un fuori, un sopra le cose, un tetto su cui salire per fare l’unica rivoluzione possibile.
«Di guerrieri indifesi / ha bisogno il mondo / di sacra ira / di occhi spalancati».
TEATRO NUOVO | 8, 9 DICEMBRE ORE 21.00
DURATA 60MIN
IDIOT-SYNCRASY
PRODOTTO DA IGOR AND MORENO
COREOGRAFIA E PERFORMANCE MORENO SOLINAS, IGOR URZELAI
ARTISTIC ASSOCIATE SIMON ELLIS (SKELLIS.NET)
DISEGNATORE LUCI SETH ROOK WILLIAMS
SOUND DESIGNER ALBERTO RUIZ SOLER (BERTRUIZ. NET)
SCENE E COSTUNI KASPERSOPHIE (KASPERSOPHIE. COM)
VOICE COACH MELANIE PAPPENHEIM (MELANIEPAPPENHEIM.COM)
COMPANY PRODUCER SARAH MAGUIRE
SUPPORTATO CON FONDI PUBBLICI DALLA NATIONAL LOTTERY ATTRAVERSO L’ARTS COUNCIL ENGLAND
REALIZZATO A THE PLACE
CON IL SUPPORTO DI YORKSHIRE DANCE, CAMBRIDGE JUNCTION, BIRDHOUSE CREATIVE LTD, CENTRO PER LA SCENA CONTEMPORANEA, BASSANO (ITALY), BAD FESTIVAL IN BILBAO
«Siamo partiti dal desiderio – spiega la compagnia Igor x Moreno – di voler cambiare il mondo attraverso una performance. Ci siamo sentiti idioti. Poi abbiamo danzato tanto. Abbiamo saltato. Abbiamo rivolto lo sguardo verso le tradizioni popolari della Sardegna e dei Paesi Baschi. Abbiamo cantato. Abbiamo saltato ancora un po’. Ci siamo coinvolti. Ora promettiamo di stare assieme. Promettiamo di perseverare. Promettiamo di fare del nostro meglio». Idiot-Syncrasy è un richiamo al potere della danza come fattore di cambiamento. È una dichiarazione politica sull’attivismo e la perseveranza. Igor x Moreno, compagnia formatasi a Londra e attualmente residente a Sassari, che ha innovato la scena della danza, porta sul palco una performance giocosa e fuori dagli schemi, che ha l’intento di esplorare la nostra persistenza e la nostra capacità di nutrire speranza e solidarietà.
TEATRO SANNAZARO | 8 DICEMBRE ORE 21.00 DEBUTTO
L’ODORE DELLA PELLE
DIREZIONE ARTISTICA ANNAMARIA DI MAIO
CONCEPT E REGIA FRANCESCA GAMMELLA
COREOGRAFIE NYKO PISCOPO
DRAMMATURGIA MICHELE CASELLA
DANZATORI LEOPOLDO GUADAGNO, NELLO GIGLIO, FRANCESCO RUSSO
PERFORMER AMADOU KORKA JALLOW
SCENOGRAFIE DIGITALI ALESSANDRO PAPA
SCENOGRAFIE DIETRO LE QUINTE SRL
PRODUZIONE ARB DANCE COMPANY
«Quell’odore di pelle diversa che ti faceva sentire estraneo in un mondo in cui dovremmo essere tutti profumati».
Lo spettacolo prende vita da una riflessione profonda, sul sentire l’altro attraverso il senso dell’olfatto. Ciò permette di riconoscere l’altro, nella sia pienezza o diversità. L’istinto ci riporta a sensazioni, ricordi, percezioni di un qualcosa che abbiamo già vissuto, attivando un senso che molto spesso dimentichiamo, ma che in realtà è il più reattivo e rapido di tutti. Questo porta l’uomo ad immergersi in esperienze che vanno oltre disegnando nel suo inconscio quei confini che determinano e definiscono appartenenze etniche, genetiche, culturali. L’odore di una pelle diventa quel parametro dentro il quale l’essere umano si muove e distingue. Amore, sofferenza, infanzia, violenza tutto è odore, quasi come un codice genetico unico che ci contraddistingue e talvolta distingue. Ma se lo lavassimo via e mischiassimo tutto, chi e cosa saremmo?
TEATRO SANNAZARO | 9 DICEMBRE ORE 21.00
DURATA 45MIN
QUERIDA GALA
PROGETTO MED FOCUS DANZA
A CURA DI SISTEMA MED MUSICA E DANZA, UNIONE REGIONALE AGIS CAMPANIA
CONCEPT, COREOGRAFIA E REGIA ANTONELLO APICELLA
MUSICHE ORIGINALI MAX MAFFIA
SCENOGRAFIA MICHELE PAOLILLO
DISEGNO LUCI VIRNA PRESCENZO
PRODUZIONE ASSOCIAZIONE CAMPANIA DANZA
Querida Gala (QG) è un progetto coreografico che si propone di riportare in scena alcuni aspetti della vita di Elena Diákonova, passata alla storia con il semplice nome di Gala. Lei, donna dal misterioso passato, donna in maschera dal personaggio ben inventato, affascinante paradosso, diventato veicolo di una narrativa che tiene a galla il gusto per le storie mai chiuse. Gala era una donna seduttrice ma scivolosa che rimase ai margini del suo talento per situarsi in secondo piano rispetto all’attenzione artistica e culturale del suo tempo. Ispiratrice di diversi poeti surrealisti del primo novecento parigino, fu sposa di Paul Éluard con il quale nel 1919 entrò a far parte del circolo artistico di André Breton. Al tempo tutti erano affascina-ti da Gala che, oltre a svolgere il ruolo di ispiratrice e collaboratrice del marito, era in stretti rapporti con ogni membro del gruppo, tanto da essere ritratta come unica donna in Au rendez-vous des Amis, dipinto di Max Ernst del 1922. Nel 1929 conobbe Salvador Dalí, allora solo venticinquenne e all’inizio della sua carriera. Per i due fu amore a prima vista e segnò l’inizio di una relazione d’amo-re che accompagnò entrambi tutta la vita. Motivo e punti di forza di questo progetto sono gli scritti che mostrano come la donna, Gala, amata e venerata, abbia scelto di lasciarsi influenzare più dal suo passato che dalla forte personalità artistica dei suoi amori e di rimanere protagonista nella vita privata piuttosto che sulla scena.
TEATRO SANNAZARO | 10 DICEMBRE ORE 21.00
DURATA 45MIN
COLLECTIVE TRIP 7.0
PROGETTO MED FOCUS DANZA
A CURA DI SISTEMA MED MUSICA E DANZA, UNIONE REGIONALE AGIS CAMPANIA
CONCEPT, REGIA E COREOGRAFIA CLAUDIO MALANGONE, NICOLETTA CABASSI
HOP.E IN LA MAGGIORE DI NICOLETTA CABASSI, 1° E 4° MOVIMENTO
DIE HAPPY DI CLAUDIO MALANGONE, 2° E 3° MOVIMENTO
PERFORMERS LUIGI ARUTA, ADRIANA CRISTIANO, ANTONIO FORMISANO, GIADA RUOPPO
MUSICA ESEGUITA DAL VIVO AL PIANOFORTE MAESTRO LUCIO GRIMALDI SETTIMA SINFONIA DI BEETHOVEN NELLA TRASCRIZIONE DI FRANZ LISZT
VIDEO CHECCO PETRONE
COSTUMI NICOLETTA CABASSI PER BORDERLINE DANZA
AUDIO/LUCI FRANCESCO FERRIGNO, GIUSEPPE FERRIGNO
RESPONSABILE DI PRODUZIONE MARIA TERESA SCARPA
RELAZIONI ESTERNE HANKA IRMA VAN DONGEN
PRODUZIONE BORDERLINEDANZA, MIBACT, REGIONE CAMPANIA, RAIDFESTIVALS
COLLECTIVE TRIP 7.0 è il momento conclusivo di un “atto di pensiero” che coinvolge i due coreografi Nicoletta Cabassi e Claudio Malangone. Tema portante è la Settima Sinfonia di Beethoven. HOP.E in La Maggiore di Nicoletta Cabassi, 1° e 4° movimento. L’ascolto della Settima Sinfonia di Beethoven infonde un diffuso entusiasmo vitale ma possiede anche un vago sapore malinconico e avvicinarsi a Beethoven incute sempre un doveroso timore. La domanda principale e perno tematico è stato “come ci si sente prima della felicità?”. In sinergia coi danzatori abbiamo lavorato per trovare questo stato d’animo comune, attraverso i loro suggerimenti e fonti visive tramutate in azioni. DIE HAPPY di Claudio Malangone, 2° e 3° movimento. Il punto di partenza è l’idea di un tragitto e quelle trasformazioni che un ambiente e un corpo subiscono durante un percorso, catturando le metamorfosi e le contraddizioni a esso insite. Un viaggio che trae ispirazione tra ciò che vediamo e ciò che immaginiamo, per condurre in un luogo intimo e caloroso, dove si apre lo spazio per costruire la drammaturgia, identificandone l’essenza non nel contrasto tra i quattro personaggi ma nel confronto tra scena e pubblico.
TEATRO SANNAZARO | 11 DICEMBRE ORE 21.00
DURATA 45MIN
YOUR BODY IS
BATTLEGROUND/ELETTRA
PROGETTO MED FOCUS DANZA
A CURA DI SISTEMA MED MUSICA E DANZA, UNIONE REGIONALE AGIS CAMPANIA
COREOGRAFIA ADRIANO BOLOGNINO
DANZATRICE ROSARIA DI MARO
MUSICHE MODERAT – JON HOPKINS
SET DESIGN ANDREA BOLOGNINO
LIGHT DESIGN NYKO PISCOPO
PRODUZIONE CORNELIA
BIENNALE DANZA 2020
Chi decide cosa deve fare o non fare una donna? Chi decide cosa deve essere o non essere?. Quanto mettiamo davvero in discussione i modelli che la società ci impone? Tutti i corpi sono un campo di battaglia e ognuno di noi vive la propria battaglia personale. La creazione si ispira alla celebre opera dell’artista Barbara Kruger e si concentra sul ruolo della donna nella società odierna, con l’intento di svegliare la coscienza del singolo rispetto all’argomento.
COREOGRAFIA NYKO PISCOPO
VIDEOCREAZIONI ANDREA DE SIMONE
COSTUMI PINA RAIANO
INTERPRETI ELEONORA GRECO, VALENTINA SCHISA, ELISABETTA VIOLANTE
PRODUZIONE CORNELIA
«Che stato, vedete: non posso avere equilibrio, né religione. In un mondo di colpe si cova la colpa: è legge possente…».
Implosa, schernita, costretta all’ipocrisia, Elettra è il simbolo di una donna soggetta alla forza del destino e fa del lamento il suo canale espressivo. In questa pièce Elettra sceglie di agire, di essere sfacciata, realista, selvaggia e passionale rivendicando la scena, riappropriandosi del suo spazio, del movimento, del sudore, della vita! L’uomo è uno solo, le persone dentro di lui possono essere cento e mille.
TEATRO SANNAZARO | | 12 DICEMBRE ORE 21.00
DURATA 50MIN
LE DANZE PANDEMICHE
PROGETTO MED FOCUS DANZA
A CURA DI SISTEMA MED MUSICA E DANZA, UNIONE REGIONALE AGIS CAMPANIA
Come le danze elleniche o le danze rinascimentali è possibile che nei libri di storia rimarrà traccia delle danze pandemiche, delle danze create in questo periodo storico che ancora stiamo vivendo. Danze che hanno fatto di una necessità – il distanziamento sociale – un punto di partenza, sollecitando approcci differenti alla coreografia ed alla creazione. Come tutte le danze storiche anche quelle create per la mia Compagnia sono danze brevi che si intersecano tra di loro fino a creare un’unica serata, in cui ironia e pensiero riflessivo si incontrano, senza mai toccarsi. Le danze pandemiche è un programma composto da tre performance disponibili anche in forma singola. Gabriella Stazio
COREOGRAFIA GABRIELLA STAZIO
DANZA SONIA DI GENNARO
SOUND DESIGN FRANCESCO GIANGRANDE
LUCI ALESSANDRO MESSINA
MUSICHE YANN TIERSEN, MORGAN, FRED BUSCAGLIONE, JIMMY FONTANA, MASSIMO RANIERI, PATTY PRAVO, RINO GAETANO
PRODUZIONE MOVIMENTO DANZA, MIC, REGIONE CAMPANIA
TUTTE LE FOTOGRAFIE UTILIZZATE NELLO SPETTACOLO SONO TRATTE DA “VOGUE ITALIA”
L’incoerenza, la mancata coesione delle particelle di un cor-po, di una sostanza, può avere i suoi lati positivi. Come il potersi insinuare ovunque, il volare almeno per un po’ e poi depositarsi, penetrare nuovamente in altri luoghi o nello stesso posto, di essere quasi invisibile, almeno all’inizio. Pensi di averla mandata via (l’incoerenza), ma non è così. Ritorna. Un corpo coerente non può comportarsi allo stesso modo, perché le particelle si aggregano, si consolidano, diventano materia e sei fregato. Anche l’incoerenza di pensiero è una bella qualità. Ognuno di noi avrà avuto un minutissimo momento di polvere di incoerenza nella vita. Ognuno di noi dovrebbe conservare un pensiero incoerente, come un’ancora di salvezza.
COREOGRAFIA GABRIELLA STAZIO E NELLA PARTE DI SÉ STESSA EMANUELA TAGLIAVIA
MUSICHE ORIGINALI E SOUND DESIGN FRANCESCO GIANGRANDE
LUCI ALESSANDRO MESSINA
PRODUZIONE MOVIMENTO DANZA, MIC, REGIONE CAMPANIA
Il paradosso di Lulù è la storia di un corpo, di un corpo come luogo del paradosso, come dice Jacques Le Goff, come luogo di contraddizioni tra esperienza quotidiana e straordinaria, tra ragione e contraddizione. Un corpo che svela personalità diverse come “Una stanza piena di gente” – dal titolo del libro di Daniel Keyes, autobiografia di Bill Milligan, prima personalità multipla riconosciuta dalla medicina – in cui incontri te stessa. Se da un lato la storia del corpo è una storia fatta di oblio, di rinuncia, dell’uso politico della metafora corporea fatto dalla cultura occidentale, dall’altro, come dice Marc Bloch “è necessario restituire un corpo alla storia. E dare una storia al corpo.”
COREOGRAFIA GABRIELLA STAZIO
DANZA SONIA DI GENNARO E MICHELE SIMONETTI
MUSICHE ORIGINALI E SOUND DESIGN FRANCESCO GIANGRANDE
LUCI ALESSANDRO MESSINA
MUSICHE DJ SHADOW, DAMN YANKEES
PRODUZIONE MOVIMENTO DANZA, MIC, REGIONE CAMPANIA
Lo spunto di Pandemik Mambo è nato a Berlino visitando l’Hamburger Bahnhof, una ex stazione ferroviaria oggi trasformata in un museo, quando ho incontrato un ragazzo ed una ragazza che per mantenere le distanze di sicurezza durante la visita, indossavano un salvagente colorato per ciascuno. Fermati dalla sicurezza hanno prontamente obiettato che quello era il modo che avevano scelto per mantenere il distanziamento sociale. Un gioco.
MULTICINEMA MODERNISSIMO | 13 DICEMBRE ORE 20.30
PROIEZIONE DOCUMENTARIO
DURATA 45MIN
AUTOBUS 2857
CON VINICIO MARCHIONI
REGIA NADIA BALDI
MUSICHE COMPOSTE ED ESEGUITE DAL VIVO DA IVO PARLATI
PROGETTO LUCI NADIA BALDI
VOCI ANTONELLA IPPOLITO, DAVIDE PACIOLLA
DRAMMATURGIA BENEDETTA PALMIERI, NADIA BALDI
MUSICISTI IVO PARLATI (BATTERIA), DARIO ZENO (PIANOFORTE), MATTEO PEZZOLET (CONTRABBASSO E BASSO ELETTRICO), ROBERTO SCHIANO (TROMBONE)
DATORE LUCI RAFFAELE FIGLIOLIA
SCENOGRAFIA PAOLO IAMMARONE, VINCENZO FIORILLO
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA ANTONIO DI DOMENICO
RIPRESE PERDIDO
PRODUZIONE FONDAZIONE CAMPANIA DEI FESTIVAL – CAMPANIA TEATRO FESTIVAL
Erano esattamente sessantacinque anni fa, il primo dicembre del 1955, a Montgomery In Alabama, una 42enne afro‐americana di nome Rosa Parks rifiutò di alzarsi dal suo posto sull’autobus numero 2857 per cederlo a una donna bianca. Iniziò quel giorno la caduta della segregazione razziale negli Stati Uniti. Oggi come allora più che mai è necessario ricordare il coraggio di Rosa Parks. Le forme razziali non hanno solo un colore diverso, le forme razziali si insinuano in ogni mente deviata, in ogni stato deviato e deprivano l’essere umano di quella dignità che gli è legittima. Questo vuole essere un docufilm per il teatro che attraversa gli accadimenti e ne fa un’analisi crudele ma dal sapore poetico che arriva fino ad oggi.
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