L'adolescenza musicale di Mozart e Mendelssohn per Fabio Biondi in streaming
Giovedì 3 dicembre alle 20.30 in live streaming
sul portale di Rai Cultura e in diretta su Radio3
sul portale di Rai Cultura e in diretta su Radio3
Biondi Fabio 2017 |
Ha iniziato la sua carriera internazionale come violinista. Ha fondato Europa Galante, che è divenuto in breve tempo l’ensemble italiano specializzato in musica antica più premiato in campo internazionale, vendendo quasi un milione di dischi. Oggi incarna il simbolo di uno stile musicale libero da condizionamenti dogmatici e interessato alla ricerca dei linguaggi originali. È Fabio Biondi, che giovedì 3 dicembre alle 20.30 torna sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai per un concerto a porte chiuse all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, trasmesso in live streaming sul sito www.raicultura.it e in diretta su Radio3.
La serata sostituisce il previsto appuntamento di Rai NuovaMusica, con musiche di Maderna e Weill, posticipato a data da destinarsi.
In apertura di programma la Sinfonia n. 10 in sol maggiore KV 74 di Wolfgang Amadeus Mozart, scritta nel 1770 a soli quattordici anni e nota per il primo accenno mozartiano, all’interno del Rondò finale di gusto francese, allo stile “alla turca”. A seguire, con Fabio Biondi anche in veste di solista, il Concerto n. 1 in la maggiore op. 1 per violino, archi e continuo di Pietro Nardini, compositore e violinista italiano vissuto nel XVIII secolo, allievo di Giuseppe Tartini e considerato suo erede. In chiusura la Sinfonia n. 1 in do minore op. 11 composta da Felix Mendelssohn-Bartholdy a soli quindici anni, nel 1824, nel pieno rispetto dei modelli classici ma già con tutte quelle caratteristiche di inventiva melodica e vivacità ritmica che caratterizzeranno il suo stile maturo.
In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre, i concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai si svolgono a porte chiuse, senza la presenza del pubblico nell’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino.
Commenti
Posta un commento