Dalla Scala di Milano la registrazione del 2014 di Raymonda su Rai5

Giovedì 19 marzo, ore 18, Rai5

dal Teatro alla Scala di Milano

RAYMONDA
Produzione Teatro alla Scala
Coreografia di Marius Petipa, ricostruita da Sergej Vikharev
Musica Alexandr Glazunov
Orchestra del Teatro alla Scala diretta da Michail Jurowski
Scene originali (1898) di Orest Allegri, Petr Lambin, Konstantin Ivanov,
ricreate da Elena Kinkulskaja e Boris Kaminski
Costumi originali (1898) di Konstantin Sergejev,
ricreati da Irene Monti
Artisti ospiti Olesia Novikova e Friedemann Vogel

Foto Brescia Amisano - Teatro alla Scala Milano

Giovedì 19 marzo, alle ore 18, va in onda il balletto di Lidia Pashkiva e Marius Petipa RAYMONDA, registrato al Teatro alla Scala nel 2014. Questa versione del capolavoro su musiche di Aleksandr Glazunov è la più vicina all'originale che debuttò con successo trionfale a San Pietroburgo nel 1898, ed è stata curata da Sergej Vikharev. Protagonisti sul palco scaligero sono Olesia Novikova e Friedemann Vogel. L'Orchestra del Teatro alla Scala è diretta da Alexander Titov.

Nel balletto è schierato l'intero Corpo di Ballo e più di ottanta giovani allievi della Scuola dell’Accademia Teatro alla Scala (dal primo all’ottavo corso, impegnati in danze di carattere e danze classiche), in una sinergia che ha visto dopo molti anni una compresenza davvero ampia di compagnia e scuola. Oltre cinquecento i costumi, quattro cambi di scena e numerose comparse.

Un imponente lavoro di ricerca e ricostruzione, durato più di un anno, per rimettere in scena la versione originale di uno dei grandi balletti della tradizione imperiale russa, mai ballato dal corpo di ballo della Scala.

Un lavoro enorme, condotto con scrupolosa precisione da Sergej Vikharev, che ha curato la ricostruzione della coreografia e la messa in scena, e Pavel Gershenzon, che ha coordinato il lavoro e condotto le ricerche dei documenti negli archivi storici della Harvard Theatre Collection (custode della collezione Sergejev), del Museo di Stato di Teatro e Musica di San Pietroburgo e dell'Archivio Storico Statale Russo di San Pietroburgo.

Raymonda, gran balletto medievaleggiante, classico e sontuoso, immerso in un'atmosfera favolistica di conti e contesse, cavalieri e saraceni, castelli incantati e apparizioni di dame, andò in scena per la prima volta a San Pietroburgo nel 1898: coreografia scaturita dal genio di Petipa, corposa partitura di Alexandr Glazunov (al suo debutto nella composizione per balletto), scene di Orest Allegri, Petr Lambin e Konstantin Ivanov, costumi di Ivan Vsevolovskij; è questa la versione che vedremo ricreata alla Scala con cura filologica su Rai 5.

Un certosino lavoro artigianale è stato condotto nei laboratori Ansaldo di Milano per dipingere a mano tutte le scenografie secondo i bozzetti originali, mentre a ridare vita ai costumi, riadattandoli ove possibile con moderne stoffe più leggere, ha pensato Irene Monti, costumista di lungo corso alla Scala.

Diviso in tre atti, Raymonda, capolavoro della scuola russa, ricco di variazioni classiche, danze esotiche e di carattere, pantomime, passi a due, è un banco di prova per i ballerini (in particolare per la protagonista), ma anche una sfida che pochi teatri al mondo possono permettersi (alla Scala sono stati necessari un anno e mezzo di preparazione e due mesi di prove).

Nei ruoli principali: la giovane contessa Raymonda e il cavaliere Jean de Brienne suo promesso sposo saranno interpretati da Olesia Novikova (Teatro Mariinskij) e Friedemann Vogel (Stuttgarter Ballet). Accanto a Abderahman, il saraceno che insidia la giovane protagonista, la scena sarà popolata da cortigiani, vassalli, gentildonne, trovatori, re, e nella scena della visione, cavalieri, fanciulle del cielo, amorini e folletti.

Riporto, integralmente, il soggetto del balletto che Pavel Gershenzon (traduzione dal russo di Serena Prina) ha preparato per il sito del teatro ai tempi del debutto milanese (teatro alla scala.org)




TRAMA


Atto primo
Nel castello dei conti de Doris si preparano i festeggiamenti per l'onomastico di Raymonda; essa riceve una lettera dal fidanzato, Jean de Brienne, che le annuncia il suo prossimo ritorno dalla guerra; questo permetterà la celebrazione del loro matrimonio. La fanciulla festeggia la notizia con i cortigiani e ordina di preparare un sontuoso banchetto per accogliere il cavaliere. Improvvisamente i presenti cadono preda di un magico torpore; appare la Dama Bianca, leggendaria protettrice del castello che si dice avvisi i membri del casato de Doris ogniqualvolta si avvicina un pericolo. Essa ordina a Raymonda di seguirla. Raymonda, sotto la guida della Dama Bianca, ha una visione di Jean de Brienne; vorrebbe abbandonarsi alla gioia, ma la Dama le mostra invece un cavaliere saraceno che si sostituisce al fidanzato e tenta di prenderla con la forza; Raymonda sviene e la visione scompare.


Atto secondo
Al castello ferve la festa per accogliere Jean de Brienne, che tarda ad arrivare. Al suo posto giunge Abderahman; è il cavaliere saraceno comparso a Raymonda in sogno. Nonostante la sua diffidenza, Raymonda è obbligata ad accoglierlo; dopo aver fatto danzare i suoi schiavi per divertire Raymonda, Abderahman fa ubriacare i presenti con un filtro e cerca di far rapire la fanciulla dai suoi scudieri. In quel momento giunge Jean de Brienne, che libera Raymonda e sfida Abderahman a un duello nel quale, con l'aiuto della Dama Bianca, lo ucciderà. Raymonda e Jean possono così finalmente celebrare il loro sposalizio.


Atto terzo
Si festeggiano le nozze di Raymonda e Jean de Brienne, alla presenza del re d'Ungheria; si balla un divertissement in stile ungherese e viene allestito un torneo cavalleresco.



Sergei Vikharev (15 febbraio 1962 - 2 giugno 2017) è stato un ballerino russo, coreografo e storico. Nato a San Pietroburgo, si è formato all'Accademia A. Vaganova. Si è laureato nel 1980 e si è poi unito al Balletto del Teatro Mariisnky, dopo aver vinto un premio al prestigioso Concorso Internazionale di Balletto a Varna. Nel 1985, vince un premio ad una competizione internazionale di balletto a Mosca e viene promosso Primo Ballerino nel 1986. Il suo repertorio con il Balletto Mariinsky ha incluso i ruoli principali in celebri creazioni, tra cui La Sylphide, Giselle, Napoli, The Naiad and the Fischerman, The Sleeping Beauty, La Vivandière pas de six, Paquita, Les Sylphides, Petrushka, Carnaval, Symphony in C.


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