Il Teatro alla Scala e la Rai offrono Orchestra, Coro e Corpo di Ballo
La
Scala su RaiPlay e Rai5
I
titoli della settimana da lunedì 23 a domenica 29 marzo
Il Teatro alla Scala e
la Rai rinnovano la loro collaborazione per offrire ogni giorno
occasioni di visione e d’ascolto agli appassionati.
Dal 23 marzo al 21
aprile la piattaforma RaiPlay mette a disposizione uno spettacolo al
giorno: 30 produzioni in gran parte inedite per il web. Ogni
spettacolo resterà visibile per un mese a partire dalla data di
pubblicazione.
Dal 6 aprile per quattro
settimane Rai5 trasmetterà un’opera al giorno dal lunedì al
venerdì alle 10:00; ogni mercoledì si aggiungerà una seconda opera
alle 21:15 per un totale di sei titoli alla settimana oltre alle
produzioni scaligere già previste nel palinsesto da domenica 22
marzo.
Di seguito il calendario
della settimana da lunedì 23 a domenica 29 marzo. Orchestra, Coro e
Corpo di Ballo sono sempre quelli del Teatro alla Scala.
Raccomandiamo di
verificare sul sito o sui social media del Teatro alla Scala e della
Rai eventuali variazioni e aggiornamenti.
Il Calendario
Lunedì 23 marzo
Raiplay
Gioachino
Rossini, La gazza ladra
Direttore
Riccardo Chailly, regia di Gabriele Salvatores, scene e costumi di
Gian Maurizio Fercioni. Con Rosa Feola, Michele Pertusi, Edgardo
Rocha, Alex Esposito. Teatro alla Scala, 2017.
“Il
successo fu talmente enorme, il lavoro suscitò un tale furore che a
ogni momento il pubblico in massa s’alzava in piedi per coprire
Rossini d’acclamazioni”: così Stendhal racconta l’accoglienza
dei milanesi per la prima assoluta del capolavoro semiserio di
Rossini il 31 maggio 1817. Riccardo Chailly, appassionato interprete
rossiniano, ha riportato il titolo al Piermarini a duecento anni
dalla prima in uno spettacolo del premio Oscar Gabriele Salvatores
con un cast che raccoglie le migliori voci della nuova generazione:
Rosa Feola come Ninetta, Edgardo Rocha come Giannetto, Paolo Bordogna
come Fabrizio Vingradito, Alex Esposito come Fernando Villabella,
Serena Malfi come Pippo e Teresa Iervolino come Lucia, insieme al
Gottardo autorevole di Michele Pertusi. Su tutti volteggia la gazza,
che in questo allestimento è l’acrobata Francesca Alberti.
Martedì 24 marzo
Raiplay
Giuseppe
Verdi, I masnadieri
Direttore
Michele Mariotti, regia di David McVicar, scene di Charles Edwards,
costumi di Brigitte Reiffenstuel. Con Fabio Sartori, Michele Pertusi,
Lisette Oropesa, Massimo Cavalletti. Teatro alla Scala, 2019.
I
masnadieri è un adattamento della prima e seminale opera
teatrale di Schiller Die Räuber; un'espressione per
eccellenza dello spirito romantico, un'opera selvaggia e violenta
scritta in segreto da uno Schiller diciannovenne, ancora studente di
una brutale accademia militare di Stoccarda. Verdi ne offre una
versione incandescente e sperimentale che alterna passi illuminanti a
incongruenze drammatiche. L’allestimento scaligero, portato anche
in tournée a Savonlinna, è diretto da Michele Mariotti con la regia
di David McVicar, e un cast che comprende Lisette Oropesa, ormai
contesa dai teatri di tutto il mondo e qui al debutto scaligero,
Fabio Sartori in una delle sue migliori prove verdiane, Michele
Pertusi, tra le voci scaligere più amate degli ultimi anni in Verdi
ma anche in Rossini, e Massimo Cavalletti.
Rai5
ore 18:00
Nino
Rota, Il cappello di paglia di Firenze
Direttore
Bruno Campanella, regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi,
con Juan Diego Flórez, Elizabeth Norberg-Schulz, Alfonso Antoniozzi,
Giovanni Furlanetto e Adelina Scarabelli. Teatro alla Scala, 1999.
Capolavoro
di leggerezza ed eleganza, Il cappello di paglia di Firenze,
tratto da Le chapeau de paille d’Italie di Labiche e Michel,
nasce nel 1955 sul palcoscenico del Massimo di Palermo (anche se la
partitura risale a dieci anni prima) ed è senza dubbio la prova
teatrale più popolare di Nino Rota, la cui copiosa produzione
sinfonia e operistica è stata oscurata dal successo delle colonne
sonore per i film di Fellini. Nela versione scaligera, condotta con
esattezza e brio da Bruno Campanella, Pier Luigi Pizzi muove in
palcoscenico con arguzia sapiente un cast incantevole di
cantanti-attori che comprende i giovani Juan
Diego Flórez, Elizabeth Norberg-Schulz e Alfonso Antoniozzi.
Mercoledì 25 marzo
RaiPlay
Claudio
Monteverdi, L’Orfeo.
Direttore
Rinaldo Alessandrini, regia, scene e luci di Robert Wilson, costumi
di Jacques Reynaud. Con Georg Nigl, Roberta Invernizzi, Sara
Mingardo, Furio Zanasi. Teatro alla Scala, 2009.
La
trilogia monteverdiana è stato uno dei progetti più ambiziosi della
Scala del 2000, prima ancora che nascesse il complesso barocco
dell’Orchestra. Le tre opere sono andate in scena nel 2009 (Orfeo),
2011 (Il ritorno di Ulisse in patria) e 2016 (L’incoronazione
di Poppea) con un progetto unitario affidato per la parte
musicale a Rinaldo Alessandrini e per quella scenica a Robert Wilson,
che firma regia, scene e disegno delle luci. L’Orfeo,
rappresentato per la prima volta a Mantova nel 1607, è l’opera con
cui si fa convenzionalmente iniziare la storia del melodramma, e si
avvale qui accanto al protagonista Georg Nigl e alla Euridice di
Roberta Invernizzi della toccante messaggera di Sara Mingardo.
Giovedì 26 marzo
RaiPlay
Richard
Wagner, Götterdämmerung
Direttore
Daniel Barenboim, regia e scene di Guy Cassiers, scene e luci di
Enrico Bagnoli, costumi di Tim van Steenbergen. Con Waltraud Meier,
Lance Ryan, Iréne Theorin, Gerd Grochowski. Teatro alla Scala, 2013.
Con
questa produzione Daniel Barenboim concludeva nel 2013 la Tetralogia
che aveva visto i complessi scaligeri impegnati dal 2010. Il percorso
wagneriano di Barenboim alla Scala era iniziato con lo storico
Tristan und Isolde con la regia di Chéreau che aveva aperto
la Stagione 2007/2008 e aveva incluso il non meno importante
Lohengrin con la regia di Guth nel 2012. Il Ring, che
alla Scala aveva avuto una storia tormentata soprattutto dal punto di
vista registico (negli anni ‘70 si era interrotta la fondamentale
lettura di Luca Ronconi) trova in Guy Cassiers un interprete colto e
minuzioso, determinato a restituire visivamente l’intrico dei
Leitmotive musicali in sintonia con la profondità di lettura del
direttore. Importante il cast: Brünhilde è Irene Théorin,
Siegfried Lance Ryan, Waltraute Waltraud Meier e Hagen Mikhail
Petrenko.
Rai5
ore 18:00
Felix
Mendelssohn-Bartholdy, Sogno di una notte di mezza estate
Coreografia
George Balanchine © The George Balanchine Trust. Scene
e costumi Luisa
Spinatelli, direttore
Nir Kabaretti, étoiles Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Massimo
Murru.
Con
la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia
Teatro alla Scala. Teatro alla Scala, 2007
Presentato
alla Scala in prima europea nel 2003, con un nuovo allestimento
di Luisa Spinatelli, il Sogno
di Balanchine è tornato a vivere più splendente che mai: non un
restauro - è stato detto - ma quasi una rinascita, dalla sua prima
rappresentazione nel 1962 a New York. Con assoluta genialità
Balanchine ha concepito quasi due balletti in uno: il primo atto,
narrativo, sviluppa la vicenda shakespeariana e il secondo esalta la
pura tecnica e la perfezione geometrica del disegno coreografico.
Venerdì 27 marzo
RaiPlay
Pëtr
Il’ič Čajkovskij, La
Bella addormentata nel bosco
Coreografia
e regia Rudolf Nureyev. Scene e costumi Franca
Squarciapino. Direttore
Felix Korobov, artista ospite Polina Semionova con Timofej
Andrijashenko,
Teatro
alla Scala 2019
Il balletto più sontuoso e sognante, quasi il
“balletto per eccellenza”. Tra le letture dei classici di Nureyev
che la Scala ha in repertorio, proprio al nostro Teatro affidò,
nel 1966, il debutto della “sua” Bella.
A dodici anni dalle precedenti rappresentazioni è tornata in scena
nel 2019 nello sfarzoso allestimento del premio Oscar Franca
Squarciapino creato per la Scala nel 1993. Protagonisti gli artisti
scaligeri e l’ospite Polina Semionova, in un ruolo mai presentato
prima alla Scala.
Rai5
ore 18:00
Richard
Strauss, Salome
Direttore
Daniel Harding, regia di Luc Bondy, scene di Erich Wonder, costumi di
Susanne Raschig. Con Nadja Michael, Falk Struckmann, Peter Bronder,
Iris Vermillon. Teatro alla Scala, 2007.
La nuova produzione di Salome
firmata da Riccardo Chailly e Damiano Michieletto era uno dei titoli
più attesi della Stagione scaligera, ed è stato il primo a essere
cancellato a causa dell’emergenza del Coronavirus. La Rai offre
l’occasione di rivedere l’edizione precedente, in cui Luc Bondy
rielaborava il suo celebre allestimento salisburghese del 1992 con la
danza dei sette veli coreografata da Lucinda Childs. Salome
è Nadja Michael, affascinante sulla scena oltre che convincente dal
punto di vista vocale, mentre Falk Struckmann è Jochanaan. Sul podio
Daniel Harding in una delle sue prove più convincenti, tesa a
scoprire le novità di una partitura che “inaugura l’opera
moderna prima di Wozzeck”.
Sabato 28 marzo
RaiPlay
György
Kurtág, Fin de partie
Direttore
Markus Stenz, regia di Pierre Audi, scene e costumi di Christof
Hetzer.
Con
Frode Olsen, Leigh Melrose, Hilary Summers, Leonardo Cortellazzi.
Teatro alla Scala, 2018. Prima esecuzione assoluta,
commissione del Teatro alla Scala.
Rimandata
di anno in anno, annunciata più volte e più volte cancellata, la
prima opera di uno dei grandi maestri della musica d’oggi ormai
novantenne era oggetto di un’attesa ormai spasmodica che ha fatto
convergere alla Scala appassionati, giornalisti e operatori da tutto
il mondo. Il lavoro con i cantanti era iniziato un anno prima, le
prime prove di compagnia si erano tenute a Budapest. Il risultato,
definito dal New York Times “l’ultimo capolavoro del XX secolo”,
colora di umanesimo lo spietato testo di Beckett lasciando affiorare
sotto la crudele metafora della condizione umana una dolente
confessione autobiografica sull’amore assoluto tra Kurtág e la
moglie Marta e lo strazio dell’inevitabile separazione.
Domenica 29 marzo
RaiPlay
Gioachino
Rossini, Il viaggio a Reims
Direttore
Ottavio Dantone, regia di Luca Ronconi, scene di Gae Aulenti, costumi
di Giovanna Buzzi. Con Patrizia Ciofi, Daniela Barcellona, Annik
Massis, Carmela Remigio, Juan Francisco Gatell, Nicola Ulivieri.
Teatro alla Scala, 2009.
Di
tutte le produzioni della Rossini renaissance, Il viaggio a Reims
resta tra le più leggendarie. La partitura che si credeva perduta fu
ritrovata nel 1977 nella biblioteca di Santa Cecilia; l’edizione
critica a cura di Janet Johnson e Philip Gossett rese possibile la
prima moderna al Rossini Opera Festival di Pesaro nel 1984 in uno
spettacolo storico che, con alcune modifiche, venne ripreso alla
Scala l’anno seguente. Dirigeva allora Claudio Abbado, con un cast
che riuniva le migliori voci rossiniane degli anni ’80. Lo
spettacolo ingegnoso e irresistibile con cui Luca Ronconi e Gae
Aulenti hanno trasformato in punti di forza le debolezze della
drammaturgia è stato ripreso nel 2009 con la direzione di Ottavio
Dantone e un cast rinnovato in cui spiccano Annick Massis, Carmela
Remigio, Patrizia Ciofi e Daniela Barcellona.
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