Uno spettacolo “sull’essenza dell’amore e della sua ricerca” a Milano
17-20
gennaio 2019
giovedì
- sabato ore 20.00 / domenica
ore 16.00
Triennale
Teatro dell’Arte, viale
Alemagna 6, Milano
Antonio
Latella / stabilemobile (IT)
Aminta
di:
Torquato Tasso
regia: Antonio Latella
con
Michelangelo Dalisi, Emanuele Turetta,
Matilde Vigna, Giuliana Bianca
Vigogna
drammaturga: Linda Dalisi
scene: Giuseppe
Stellato
costumi: Graziella Pepe
musiche e suono:
Franco Visioli
luci: Simone De Angelis
movimenti:
Francesco Manetti
assistente alla regia: Francesca
Giolivo
production: Brunella Giolivo
management:
Michele Mele
produzione: stabilemobile
in
collaborazione con: AMAT e Comuni di Macerata e Esanatoglia
nell’ambito di “Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la
rinascita dal sisma”
progetto di MiBAC e Regione Marche
coordinato
da Consorzio Marche Spettacolo
durata:
115’
“Reca
impresso un indizio vertiginoso, adotta una scabrosità che spiazza,
ammalia e perturba […].” La
Repubblica
Uno
spettacolo “sull’essenza dell’amore e della sua ricerca”, una
partitura rock composta sulla traccia integrale di un grande classico
della letteratura italiana: Antonio Latella, figura di spicco del
teatro europeo e Direttore del Settore Teatro della Biennale
di Venezia,
arriva a Triennale Teatro dell’Arte per presentare il suo ultimo
lavoro Aminta,
realizzato a più di due anni dall’acclamato precedente Pinocchio.
Il
celebre dramma pastorale porta questa volta il regista campano,
insieme alla sua compagnia stabilemobile, a confrontarsi con Torquato
Tasso partendo dalla compresenza nella sua opera di due forze solo
apparentemente contrapposte: la spregiudicata ricerca di innovazione
linguistica e la tensione verso un classicismo da reinterpretare.
Nell’ambiente
cortigiano della seconda metà del Cinquecento, la censura e
l’attenzione alle questioni teoriche legate alla letteratura
eressero infatti un muro intorno alla libertà creativa: e con
Aminta,
composta nel 1573 e data alle stampe nel 1580, Tasso partecipò ad
una importante trasformazione dello spazio teatrale e
dell’immaginario sociale del suo tempo, come dimostra lo
straordinario successo nazionale e internazionale dell’opera (60 le
edizioni succedutesi in appena 70 anni, con traduzioni in francese,
spagnolo e inglese) e la sua capacità di travalicare l’ambiente
teatrale per contaminare altre espressioni artistiche come la musica
e le arti figurative.
Il
confronto con il rigore del verso di Tasso diventa per Latella uno
stimolo creativo, del quale la selezione musicale di Franco Visioli
(da Monteverdi ai Can a PJ Harvey) costituisce il motore, in una
ricerca in cui non è l’Amore in quanto scoperta il punto centrale,
bensì la forma che esso assume in ogni essere umano.
Attore,
regista, drammaturgo di fama europea, Antonio
Latella vive
a Berlino dal 2004. Ha studiato recitazione presso la scuola del
Teatro Stabile di Torino, diretta da Franco Passatore, e alla Bottega
Teatrale di Firenze, fondata da Vittorio Gassman. Come attore è
stato diretto da Pippo Di Marca, Luca Ronconi, Giuseppe Patroni
Griffi, Massimo Castri, Elio De Capitani, Walter Pagliaro, Tito
Piscitelli, Vittorio Gassman. Ma è il lavoro di regista, che ha
iniziato nel 1998, a conferirgli fama nazionale ed europea, portando
i suoi spettacoli nei massimi teatri e festival internazionali, da
Avignone a Vienna e Salisburgo. Nel 2001 ha vinto il suo primo Premio
Ubu per il progetto Shakespeare
e oltre e,
nel 2004, il Premio Gassman come miglior artista dell'anno. Nel 2011
ha fondato la sua compagnia stabilemobile. Nel 2013 ha ricevuto il
suo quarto Premio Ubu. Come regista d’opera ha debuttato nel 2004 a
Lione con L'Orfeo di
Claudio Monteverdi, a cui sono seguiti Orfeo
ed Euridice di
Gluck e Tosca di
Giacomo Puccini. Fra gli ultimi spettacoli realizzati da Latella si
ricordano: Un
tram che si chiama desiderio di
Tennessee Williams (2012), Die
Wohigesinnten (Le benevole) (2013),
tratto dal romanzo dell'autore franco-americano Jonathan Littell e
prodotto dalla Schauspielhaus di Vienna con cast austriaco
(2013), L'importanza
di essere Earnest da
Oscar Wilde (2015). Nel 2016 ha presentato Edipo da
Sofocle al Theater Basel e la maratona Santa
Estasi – Atridi: otto ritratti di famiglia al
Teatro delle Passioni di Modena con attori e drammaturghi del Corso
di alta formazione della Fondazione Emilia Romagna Teatri. Ha curato
la Direzione artistica del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli per la
stagione 2010/2011. Nel 2016 è stato nominato
Direttore del Settore Teatro della Biennale
di Venezia
per il triennio 2017-2020.
stabilemobile.com
INFO
Triennale Teatro
dell’Arte
viale Alemagna 6
20121 Milano
Biglietteria
T. 02 72434258
e-mail
biglietteria.teatro@triennale.org
Prezzi
22 euro (intero) / 16 euro
(ridotto under 30/over 65/gruppi) / 11 euro (ridotto studenti)
Abbonamenti
Abbonamento
1+1 = 3
(acquista i biglietti per 2 spettacoli e ricevi in omaggio il
biglietto
per un terzo spettacolo a tua scelta - formula applicabile
massimo due volte):
44 euro intero / 34 euro (ridotto under 30/over
65) / 24 euro (ridotto studenti)
Carnet
5 spettacoli
(5 spettacoli a scelta): 70 euro intero / 60 euro
(ridotto under
30/over 65) / 40 euro (ridotto studenti)
Web
triennale.org/teatro
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