Artista tra le più importanti della storia del canto, Montserrat Caballé
“Grandi voci alla Scala”
Sabato 26 gennaio ricordo di
Montserrat Caballé
È
dedicato a Montserrat Caballé il prossimo appuntamento del
ciclo “Grandi voci alla Scala”, sabato 26 gennaio alle ore 17
al Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala di Milano.
All’incontro - a
ingresso libero fino a esaurimento posti - parteciperà Andrea Merli,
insieme a Sabino Lenoci e Giancarlo Landini, direttore e
vicedirettore della rivista ‘l’opera’, che realizzano il ciclo
“Grandi voci alla Scala” in collaborazione con il Teatro.
L’incontro in ricordo del grande soprano spagnolo vede anche la
collaborazione dell’Instituto Cervantes de Milán.
Artista
tra le più importanti della storia del canto, alla Scala Montserrat
Caballé ha interpretato, in allestimenti memorabili, molte delle
parti per cui verrà sempre ricordata, dal Belcanto alla cui
rinascita ha dato un contributo incalcolabile (Lucrezia Borgia,
Norma, Maria Stuarda, Anna Bolena) alle grandi
eroine verdiane (Amelia, Aida, Luisa Miller, Leonora de La forza
del destino), fino a Salome, interprete di riferimento,
con la purezza emotiva del suo canto, anche dell’opera di Strauss.
Montserrat
Caballé debutta alla Scala nel 1960 come fanciulla fiore nel
Parsifal di Wagner diretto da André Cluytens. La rivelazione
avviene tuttavia dieci anni più tardi con uno dei titoli che al suo
nome resteranno indissolubilmente legati: Lucrezia Borgia di
Donizetti diretta da Ettore Gracis con la regia di Margherita
Wallmann. Nel 1971 è Maria Stuarda, a fronte dell’Elisabetta di
Shirley Verrett, con la direzione di Carlo Felice Cillario e ancora
la Wallmann a firmare lo spettacolo. Nel 1973 è la volta di Norma
di Bellini con Gianni Raimondi come Pollione, Gianandrea Gavazzeni
sul podio (Francesco Molinari Pradelli nella ripresa del 1975) e la
regia di Mauro Bolognini. Caballé disegna una Norma umana e intensa,
vivamente appassionata, stilisticamente impeccabile, capace di
reggere il confronto con l’interpretazione di Maria Callas. Nel
1975 arriva anche il suo primo Verdi scaligero: Un ballo in
maschera diretto da Francesco Molinari Pradelli con José
Carreras e Renato Bruson, spettacolo di Franco Zeffirelli. L’anno
seguente è la volta di Aida con Thomas Schippers sul podio,
lo spettacolo di Zeffirelli e in palcoscenico Carlo Bergonzi e Grace
Bumbry. Sempre nel 1976 è Luisa Miller nello spettacolo di Filippo
Crivelli con Luciano Pavarotti, Piero Cappuccilli e la direzione di
Gianandrea Gavazzeni; ancora con Gavazzeni riprende Norma nel
1977 con Giorgio Casellato Lamberti e Tatiana Troyanos. Nel 1978 è
protagonista della leggendaria produzione de La forza del destino
diretta da Giuseppe Patané con José Carreras, Piero Cappuccilli,
Nicolai Ghiaurov, la regia di Lamberto Puggelli e le scene di Renato
Guttuso. Nel 1982 il ritorno a Donizetti con un’imprudente ripresa
dell’allestimento viscontiano di Anna Bolena, in cui aveva
cantato Maria Callas, naufraga a causa un malore dell’artista non
perdonato da parte del pubblico. Claudio Abbado la chiama nel 1985
per un’esecuzione della Messa da Requiem di Verdi in San
Marco in memoria di Carlo Alberto dalla Chiesa, con Peter Dvorsky,
Lucia Valentini Terrani e Samuel Ramey. Montserrat Caballé torna
trionfalmente alla Scala nel 1987 come protagonista di Salome
di Richard Strauss nel celebre allestimento di Bob Wilson con i
costumi di Versace e Kent Nagano sul podio.
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Caballe Recital 1982 - ph Lelli e Masotti |
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